Jarod il Camaleonte Italia

La Virtual Season 6
di "Jarod il Camaleonte"

Episodio 5: L'addio


Racconto appartenente alla Virtual Season 6 di "Jarod il Camaleonte", scritto da Maura e Rossella e pubblicato in esclusiva su Jarod il Camaleonte Italia. Tutti i diritti sono di propriet� del sito "Jarod il Camaleonte Italia", e tutti i personaggi della serie "Jarod il Camaleonte / The Pretender" utilizzati sono di propriet� MTM Productions / 20th Century Fox, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
Quanto compare in questa pagina � soltanto frutto della fantasia delle due autrici e non � stato realmente girato o creato dagli sceneggiatori di "Jarod".


IL CAST


JAROD

MISS PARKER

SIDNEY

BROOTS

MR. PARKER

MR. RAINES

GUEST STAR


MICHAEL

ZOE

 

RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE

Jarod: �Zoe! Ma che ci fai qui? Come mi hai trovato?�
Zoe: �Ho visto che scappavi e ho voluto aiutarti� Anche io sto scappando�

Zoe: �Due poliziotti, amici del mio ex fidanzato, mi hanno incastrata��
Jarod: �Ti aiuter� Zoe� dimostreremo la tua innocenza�

Broots a Miss Parker: �Michael la scorsa notte � andato a Las Vegas perch� � stato avvistato Jarod��
Sidney: �Per fortuna � riuscito a scappare�

Miss Parker a Michael: �Io sono la principale incaricata nel dare la caccia a Jarod� non tenermi mai pi� nascosta un�azione simile��

Michael: �si � bloccato l�ascensore� ma ci tireranno fuori presto�
Miss Parker: �Magnifico�

Jarod a Rob e Peter: �Mi chiamo Jarod Harper... sono un nuovo agente del commissariato�

Jarod: �so di quella rapina al furgone portavalori�chi � la colpevole?�
Rob: �si chiama Zoe Sanders� � la ex fidanzata di un nostro collega che ora � in prigione per causa sua� quella � solo una bugiarda�
Peter: �Abbiamo un filmato della sorveglianza che dimostra che � stata lei l�artefice della rapina al furgone�

Michael: �qualche giorno fa tuo padre mi ha avvisato di stare attento a te e a Lyle e di non fidarmi di voi� Voglio che tu sappia che mi fido di te�
Miss Parker: �Chi ti ha ordinato di non avvisarmi, questa notte?�
Michael: �Tuo padre�

Zoe: �Tu credi che sia stata io a rubare quel denaro, vero?�
Jarod: �No, Zoe� so che non sei una ladra�

Zoe bacia Jarod

Jarod: �Mi dispiace Zoe, io amo un�altra�
Zoe: �Lo capisco� dopotutto noi non ci siamo pi� visti� � giusto che tu ti sia rifatto una vita�

Miss Parker: �Dopo trent�anni ho scoperto che mia madre � ancora viva��
Micheal: �La ritroverai presto�

Jarod a Rob e Peter: �Siete stati voi a rubare la refurtiva, e poi mentre Peter si trovava qui, nel garage con Zoe, tu Rob, hai portato la refurtiva a casa sua� poi sei ritornato qui e hai provocato il black out��

Michael: �Sono felice di essere rimasto chiuso con te in ascensore� senza questo imprevisto, avresti continuato ad odiarmi�
Miss Parker: �Chi ti dice che non ti odi pi�?�
Michael: �L�ho capito da come mi stai guardando�� (Michael bacia Miss Parker)

Ultima scena: Zoe sta aspettando Jarod al rifugio, quando viene colpita alla testa da qualcuno e poi portata via�

L'EPISODIO

LAS VEGAS, RIFUGIO DI JAROD, ore 9.45 p.m.

Jarod rientr� nell�appartamento felice come non mai: non solo aveva scagionato completamente Zoe, ma aveva anche ottenuto il permesso dal giudice che non venisse incolpata per essere fuggita dalla polizia. In effetti conosceva molto bene quel giudice, che gli doveva un favore.

Chiam� a gran voce Zoe, dato che non la vide in sala.

�Zoe! Ce l�ho fatta...sei completamente scagionata, da ogni accusa! Zoe?! Ma dove sei?�

Si avvicin� al tavolo, dove giaceva ancora il libro di Michelangelo. Non aveva ancora notato che in copertina c�era una cosa nuova: un biglietto di carta.

Iniziando a preoccuparsi lo prese in mano.

La tua amica � nelle nostre mani.
Se vuoi rivederla consegnati a noi entro ventiquattro ore.

Jarod strapp� il biglietto fra le sue mani e fece una smorfia di rabbia.

�Il centro...�

E� un simulatore
Sidney: �Devi concentrarti, Jarod!�

Separato dalla sua famiglia�
Jarod: �Un giorno�anch�io trover� mia madre�
�Ne aveva trovata un�altra
Jarod a Sidney: �Sei ancora�la mia famiglia�
Jarod a Miss Parker � In fondo vogliamo tutti e due una sola cosa...non rimanere da soli�

E� fuggito
Jarod a Miss Parker: �Grazie per non avermi fatto catturare�

E ora ha ritrovato la sua
Jarod: �Sei una sorella fantastica!�
Emily: �E tu un fratello straordinario!�
�E ha trovato l�amore
Miss Parker: �Jarod, perch� sei qui?� (Jarod bacia Miss Parker)
Paziente: "La ringrazio..."
Jarod: "Jarod Overstreet... per oggi�"

IL CENTRO, ore 0.45 a.m.

Parker si avvicin� alla porta dell�ufficio del padre e l�apr� senza bussare. Era ancora molto scossa dopo le recenti scoperte sul suo conto.

"Ah...angelo!" sorrise lui.

"Pap�, mi hai fatto chiamare?" domand� lei freddamente. A stento riusciva a guardarlo in faccia.

Lui si avvicin� e, al contrario, l�abbracci�.

"Stai bene tesoro? Sai, ho saputo della tua terribile esperienza in ascensore di qualche ora fa..."

"S�, sto bene - ment� - Per� sono molto stanca...quindi ora andrei a casa..."

Non lo disse con molto sentimento, in effetti. Voleva andarsene da quella stanza il pi� presto possibile, aveva bisogno di riflettere.

"Aspetta...devo prima dirti una cosa importante, � per questo che ti ho fatto chiamare...siediti angelo!"

Lei lo guard� un po� riluttante, poi si sedette. Preferiva non farlo arrabbiare, non aveva tempo per sentire le sue storie. Senza contare che non sapeva cosa aspettarsi.

"Vedi...mi sento un po� in imbarazzo a chiedertelo, e a dirti la verit� mi sembra una domanda ridicola perch� ti conosco fin troppo bene, ma...�

Si blocc� un attimo e si sedette sulla scrivania di fronte a lei.

�Il Triumvirato sospetta che tra te e Jarod, ci sia...ecco, qualcosa di pi� che un rapporto confidenziale...sono convinti che non si tratti pi� di una ricerca che non ha frutto...E' vero angelo?"

"Ma di cosa stai parlando?" domand� lei fingendo di essere stupita da quella domanda. Sapeva benissimo che era la pura e semplice verit�. Che sarebbe tornata a casa e molto probabilmente avrebbe sentito Jarod...

"Ecco...effettivamente anch'io ho notato che da quando sono tornato al comando del Centro tu sei cambiata. Non mi sembri pi� cos� intenzionata a riportarlo qui, senza contare che quando eravamo in Africa ho visto come ti guardava e credo che lui provi qualcosa per te..."

"E' una cosa assurda...� rispose lei facendo una smorfia. Per� non ebbe il coraggio di guardare in faccia il padre. Cos� lui le sfior� il volto e port� i suoi occhi ad incrociarsi con quelli dei lei.

"Ne sei...proprio sicura?" chiese dolcemente.

Lei non rispose, non ne aveva il coraggio.

"Ascolta, angelo...Non fidarti mai di Jarod...Lui ti ha raccontato un sacco di bugie da quando � fuggito e pi� di una volta ti ha messo contro di me...Inoltre sono sicuro che ti farebbe soffrire!"

Lei lo guard� poco convinta: di recente l�unica persona che l�aveva fatta davvero soffrire, era stato lui.

"Senti...conoscendoti credo che tra te e quell'uomo non ci sia nulla...ma se cosi non fosse...tronca subito qualsiasi rapporto tu abbia con lui. Il Triumvirato � venuto a sapere di questo tuo cambiamento e ti sta tenendo d'occhio. Non voglio perderti..."

Lei annu� mestamente.

"A domani, pap�..." sussurr�.

Poi si alz� piuttosto lentamente e si avvi� alla porta; prima di uscire guard� di nuovo verso suo padre, ma mentre stava per chiedergli spiegazioni, usc�.

Stava per tornare a casa, visto l�ora tarda, ma decise di dirigersi nel suo ufficio. Non era in condizione di guidare, aveva troppi pensieri per la testa. Continuava a pensare a ci� che le aveva detto il padre, a Michael, ma soprattutto a Jarod.

Si sedette alla sua scrivania e si mise le mani nei capelli giusto in tempo per sentire squillare il telefono. Guard� l�ora: l�orologio segnava l�una. Di certo non poteva essere altri che lui.

"S�..." disse un po� nervosa.

"Parker...ho bisogno del tuo aiuto..." disse Jarod dall�altro capo.

Stava guidando sull�autostrada verso New York il pi� in fretta possibile, doveva raggiungere il Delaware al pi� presto. Se Zoe era stata sequestrata dal Centro, di certo era a Blue Cove...

"Jarod, sono molto stanca e...ora non � proprio il momento per..."

"Ascolta...mi devi aiutare! Il Centro ha rapito una mia cara amica per costringermi a consegnarmi..."

"Ma allora... - si blocc� - E perch� hanno rapito questa ragazza?"

inizi� a sentire un sentimento strano, che pochissime volte aveva provato in vita sua. Gli dava enormemente fastidio sentire parlare Jarod di altre donne, figurarsi di care amiche...

"Il Centro sa quanto io tenga a lei...l'avevano gi� rapita una volta..."

"Ah davvero? E chi �?" domand� con tono da inquisitrice.

"Si chiama Zoe e...tempo fa ho avuto una breve storia con lei, ma ora � finita...siamo ottimi amici, e il Centro lo sa!"

Parker rimase un attimo in silenzio, non sapeva cosa dire. Ripens� a quello che le aveva appena detto suo padre e cap� che aiutare Jarod avrebbe messo in pericolo lei. Ma soprattutto lui.

"Parker, ti prego...aiutami..." sussurr� Jarod. Era stanco, guidava da poco ma stava andando velocissimo per raggiungere al pi� presto Blue Cove. Sentiva che senza il suo aiuto sarebbe stato perduto.

"Mi dispiace Jarod, ma non posso...Michael mi controlla momento per momento...meglio che tu chieda una mano a Sid, ti aiuter� pi� di quanto non farei io..."

Riattacc� senza dire altro e Jarod, attutendo malamente il colpo, gett� il telefono sul sedile di fianco al suo e decise che avrebbe contattato Sidney una volta pi� vicino al Delaware.

IL CENTRO, ore 9.30 a.m.

Sidney entr� nel suo ufficio di buonora, come al solito, ma not� che il suo telefono stava gi� squillando. Preoccupato lo raggiunse e rispose.

"Sono Sidney..."

"Sidney, mi serve una mano...il Centro ha rapito una mia amica, devo assolutamente liberarla..."

"Si d'accordo, ma hai gi� informato Miss Parker?"

"Ci ho provato qualche ora fa, sto arrivando il pi� in fretta possibile a Blue Cove...ma lei non ha voluto darmi una mano, dice di essere continuamente sotto tiro del nuovo arrivato!"

Sid sent� un lieve distacco nelle sue parole e cap� che Parker doveva essersi arrabbiata con lui, per qualche motivo.

"In effetti quello che ti ha detto � vero...Michael le sta anche fin troppo addosso..." rispose pensando all�ascensore.

"Non ho tempo per pensare a lei, in questo momento...devo salvare Zoe...Comunque ho sbagliato a dirle di me e Zoe, credo che sia gelosa...ne parleremo quando sar� tutto finito..."

"Tra te e quella ragazza c'era qualcosa?" domand� Sidney quasi stupito.

"Beh...c'� stata una storia fra noi, un anno fa...ma ora � finita, siamo buoni amici..."

"Indubbiamente Miss Parker si sar� un po� ingelosita, ma questo � normale in tutti i rapporti. Le parler� io, ma sono certo che le sar� gi� passata..."

"Grazie Sid...mi hai tolto un po' di pensieri...fra un'ora sar� a Blue Cove, ci sentiamo quando arrivo!" rispose lui riattaccando. Gli mancava ancora un bel po� di strada per arrivare...

In quel momento Miss Parker entr� nell�ufficio di Sidney insieme a Broots. Stavano confabulando, ma vedendo che lui guardava il telefono con aria seria, Parker cap� che doveva aver chiamato Jarod.

"Tutto bene, Sid?" chiese.

"Jarod mi ha appena telefonato...e mi ha anche detto che tu non lo vuoi aiutare"

"Ah...io ho delle cose da fare in sala computer..." bofonchi� Broots. Gett� un�ultima occhiata a Sidney e poi usc�.

Una volta soli, fu Parker a parlare per prima.

"Mio padre sospetta che fra me e Jarod ci sia qualcosa...mi ha ordinato di troncare ogni rapporto che non sia puramente professionale con lui...se ci vedessero insieme sarebbe un problema..." rispose freddamente.

"Mi sorprende che tu abbia paura di tuo padre. Sei sempre stata molto determinata!"

"Lo faccio per il bene di Jarod, Sid...Non voglio che gli succeda qualcosa...e poi non credo che sentir� la mia mancanza, dato che si sta gi� consolando insieme alla sua carissima amica..."

"Prima di tutto Zoe � solo un'amica...non c'� nient'altro, e poi ti ricordo che � stata rapita dal Centro e Jarod vuole solamente salvarla!"

"Beh, penso che una volta salvata avranno molto di cui festeggiare insieme..."

Sidney la guard� male: non poteva credere che non si fidasse di lui. Poi per� sorrise, capendo che era solo pura e semplice gelosia.

"Comunque...scherzi a parte...mi fido di lui..."

"Penseremo io e Broots ad aiutare Jarod...tu occupati di distrarre tuo padre e Michael..."

Parker sorrise ed usc� dall�ufficio.

IL CENTRO, ore 4.00 p.m.

Sidney stava controllando ovunque: aveva passato vari sottolivelli del Centro per trovare il luogo in cui poteva essere nascosta Zoe, ma ancora non aveva trovato tracce della sua presenza.

Si ritrov� in qualche modo nel sottolivello 17 e in lontananza, di fronte ad una porta ben chiusa, vide Raines.

"Cosa ci fai qui Sidney?" gli domand� quello nervoso.

"So che hai rapito un'amica di Jarod per attirarlo al Centro e catturarlo!"

"Qualche problema con questo? Da quando non troviamo ogni modo per catturare Jarod?"

"No...nessun problema, ma voglio vederla. Sar� sicuramente spaventata, potrei cercare di tranquillizzarla!"

"Sai...da tempo sospetto che tu stia aiutando Jarod, perci�...credo che non potrai vedere la ragazza...non vorrei che l�aiutassi a scappare... E ti avviso che i miei spazzini hanno il compito di tener lontano dalla cella sia te che Miss Parker...A presto, Sid..." rispose Raines intimandolo ad andarsene. Sid annu� sorridendo e poi si allontan�.

UFFICIO DI MISS PARKER, ore 4.30 p.m.

Broots apr� la porta correndo e si diresse verso la scrivania di Parker, impegnata con alcuni documenti.

"Miss Parker...Miss Parker!" grid� sventolando dei fogli.

"Non preoccuparti di bussare Broots...puoi entrare!" rispose lei senza nemmeno alzare il volto dal tavolo.

"Non scherzare...ho scoperto una cosa incredibile...non ci crederai mai!" replic� lui.

Parker alz� lo sguardo e vide i fogli che Broots le porgeva. Li prese e lesse cosa dicevano.

"Che bastardo..." sussurr� a denti stretti.

IL CENTRO, UFFICIO DI MICHAEL, ore 4.32 p.m.

"Che cosa diavolo significa?" grid� Miss Parker entrando nell�ufficio di Michael senza bussare. Si avvicin� alla scrivania e gli scaravent� addosso i tre fogli che Broots le aveva consegnato due minuti prima.

"Ma cosa sono?" chiese Michael.

Parker, al culmine della pazienza, prese in mano la pistola e gliela punt� contro. Michael alz� le mani.

"O mi dici tutto immediatamente o ti sparo seduta stante! Tu sei qui per uccidere me e Jarod, brutto bastardo!" grid�.

Michael cerc� di alzarsi, ma lei gli fece un cenno con la pistola.

"No, non � vero!"

"Ah no? E questi ordini di Raines? Sono e-mail che ti sono arrivate, � tutto scritto...non penso che lui abbia sbagliato indirizzo, a meno che sia proprio completamente pazzo..." grid� lei.

"Non � come pensi!" rispose lui alzandosi in piedi.

"Non � come penso? Non prendermi in giro Michael, mai farlo quando ho in mano la pistola..."

"Senti...� vero, Raines mi ha ordinato di ucciderti quando mi si sarebbe presentata l'occasione giusta... Infatti, � stato lui a bloccare l'ascensore ieri mattina per darmi il tempo di ucciderti!"

Parker lo guard� sconvolta.

"Poi quando Sidney e Broots, aprendo l'ascensore, ti avrebbero vista morta, i miei spazzini li avrebbero minacciati di ucciderli se non avessero tenuto la bocca chiusa...Io sarei sparito e nessuno mi avrebbe pi� trovato!"

"E sentiamo, allora... perch� non mi hai ucciso?" grid� lei nervosa.

"Da quando sono arrivato al Centro il mio compito � quello di ucciderti, ma sto solo facendo finta di assecondare Raines...Infatti ieri mi ha chiesto spiegazioni del perch� non ti ho uccisa, ma sono riuscito a trovare una buona scusa...Non ho mai voluto ucciderti, credimi...poi dopo il nostro colloquio di ieri ho capito che tu sei uguale a me, quindi non potrei mai fare una cosa simile!"

Parker abbass� l�arma sconvolta. Non sapeva pi� cosa fare.

"Io...pensavo di aver trovato un'altra persona di cui potermi fidare...prima mio padre, poi tu...non posso contare su nessuno, tranne Sid e Broots..."

Si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania senza avere pi� la forza di replicare: era stanca di perdere le persone su cui poteva contare.

"Ti sbagli...aggiungi anche me alla lista, Miss Parker!"

Lei lo guard� dubbiosa, poi si alz� lentamente ed usc� dall�ufficio pi� confusa del giorno prima.

ATRIO DEL CENTRO, ore 5.00 p.m.

"Scoperto qualcosa, Sidney?" chiese Jarod speranzoso.

Ormai guidava da pi� di dodici ore ed iniziava a sentirsi stanco. Ma non poteva fermarsi o riposare, Zoe aveva bisogno di lui.

"No, Jarod...purtroppo ancora niente, ma vedrai...la trover�...E' rinchiusa qui al Centro, ne sono sicuro!"

"Ho studiato nuovamente la mappa del Centro...appena mi dirai dove si trova sono pronto ad intervenire..."

"Perfetto Jarod...spero di poterti contattare presto!"

"Come sta Miss Parker?"

"Ti ha detto la verit�...Michael le sta continuamente alle costole e adesso la sta tenendo d'occhio anche il signor Parker...ecco perch� non pu� aiutarti...Ma lo stiamo facendo io e Broots!"

Sidney ment� sapendo di farlo, ma non voleva tradire Parker. I problemi fra lei e Jarod, dovevano risolverli loro due.

"Lei � strana, Sid...e lo sei anche tu..." sussurr� Jarod intuendo che Sidney gli stava nascondendo qualcosa.

"Ma no, Jarod...sar� una tua impressione. In questi giorni siamo un po� sotto pressione per via di Michael e poi � vero che Miss Parker � un po� gelosa della tua amica...ma � normale, come ti ho gi� detto! Vedrai che si risolver� tutto  una volta che la tua amica sar� salva!"

Jarod aspett� un paio di secondi, poi attacc� pieno di dubbi.

Sidney inizi�  a concentrarsi pensando al Centro e cap� improvvisamente la cosa che gli era sfuggita.

"Ma certo...perch� non mi � venuto in mente prima?" grid� a s� stesso.

Corse nell�ufficio di Broots, che stava armeggiando al computer.

"Broots, fammi un favore...Devi fare una ricerca per scoprire dove pu� essere rinchiusa l'amica di Jarod. Puoi farlo?"

"Certo Sidney... mi collego subito alle telecamere di tutti i sottolivelli... sar� questione di un attimo!"

In meno di due minuti Broots era collegato al server della sicurezza e stava passando in rassegna tutte le telecamere del Centro.

Sidney controll� insieme a lui finch� vide una ragazza che dormiva su una brandina in una cella.

"E' lei...ne sono sicuro! In che SL si trova, Broots?" grid� felice.

"SL 20, Sidney!" rispose Broots.

"E� uno di quelli privati di Raines...grazie Broots!"

Gli diede una pacca sulla spalla ed usc�.

IL CENTRO, SOTTOLIVELLO 20, ore 4.00 a.m.

Jarod entr� al Centro con estrema facilit�; sapeva benissimo come controllare il sistema di sicurezza e in che modo raggiungere il sottolivello che Sidney gli aveva indicato. Era molto stanco, la barba incolta si poteva notare anche a metri di distanza, ma non gli interessava. Tutto ci� che voleva era riabbracciare Zoe.

Sidney era girato di spalle e controllava la porta; Jarod scese dai condotti dell�aria e lo vide intento a fare da palo. Poi lo raggiunse da dietro e sussurr�: �Eccomi...sono pronto!"

Sidney si volt� di scatto.

"Mio Dio...Jarod!" lo abbracci�. Era molto che non lo vedeva.

"Sono contento di vederti, anche se avrei preferito in un'altra circostanza!" gli disse.

�Grazie per il tuo aiuto, Sid..." sorrise Jarod.

"Abbiamo un quarto d'ora...Broots ha disattivato le telecamere. Buona fortuna!"

Sidney si mosse verso le guardie della cella e le trascin� verso l�esterno del sottolivello.

"Ho bisogno di una mano..." disse loro.

Jarod sorrise ed entr� nella cella. Zoe alz� immediatamente il volto e quando lo vide inizi� a sorridere di nuovo.

"Jarod!" grid� abbracciandolo.

"Zoe! Grazie al cielo stai bene!"

"Questa gente...fanno parte della stessa organizzazione che mi ha catturata tempo fa, vero?"

"Gi�...Mi dispiace che tu stia passando tutto questo di nuovo..."

"Ora andiamocene!" rispose lei.

Uscirono dalla cella con circospezione e corsero per il corridoio verso i condotti dell�aria, ma non erano soli...Raines li attendeva alla fine del cunicolo sorridendo ed insieme a due uomini.

�Bentornato Jarod!� gli disse.

Jarod guard� minacciosamente Raines e fece una smorfia di rabbia. Diede un�occhiata a Zoe che lo guard� quasi a scusarsi di ci� che stava succedendo. Ma la colpa era tutta sua: era lui il problema. Ed ora aveva paura anche per la vita della ragazza.

"Prendetelo!" ordin� Raines ai suoi.

Jarod guard� Zoe e le fece capire che non potevano aspettare oltre: appena i due uomini di Raines si avvicinarono, si misero a contrastarli entrambi. Zoe tir� un calcio al primo che cadde a terra, mentre Jarod spinse il secondo contro il muro e lo stord� tirandogli un pugno.

Iniziarono a correre nella direzione opposta proprio mentre arrivavano altri tre uomini verso di loro.

"Non fateli scappare...sparate!" grid� Raines.

I due in terra si alzarono e iniziarono a mirare contro Jarod e Zoe che correvano verso la porta del sottolivello. Riuscirono a girare l�angolo, ma sempre inseguiti dagli spazzini.

Jarod condusse Zoe fuori dal Centro e insieme stavano raggiungendo la macchina, quando gli uomini di Raines spararono di nuovo.

Jarod schiv� i colpi, ma sent� Zoe gridare e cadere a terra: l�avevano colpita alla schiena.

"Zoe!" grid� Jarod.

La donna cadde a terra e lui la sollev� velocemente; riusc� a caricarla in macchina e in meno di trenta secondi era partito, lasciando alle spalle tutti gli inseguitori.

"Presto, muovetevi!" grid� Raines agli altri. Uno di loro corse verso la rimessa per prendere un�auto per inseguire Jarod, ma ormai era troppo lontano e l�avrebbero comunque perso di vista...

"J...Jarod..." sussurr� Zoe. Era seduta sul sedile anteriore e tremava. Perdeva sangue e non riusciva nemmeno a respirare con tranquillit�.

"Stai tranquilla, Zoe...ti poter� subito all'ospedale...li ti cureranno... tranquilla!"

"No...portami in un tuo rifugio!"

"Sei impazzita? Non posso curarti, non ho attrezzi con me...non sono un dottore in questo momento..."

"So di...non avere molto tempo...ti prego...non voglio morire in un letto d'ospedale..." rispose lei fra un singhiozzo e l�altro.

"Non morirai...stai tranquilla..."

Le tocc� la fronte per incoraggiarla e la trov� tremendamente fredda. Zoe stava molto male...

RIFUGIO DI JAROD, FUORI BLUE COVE, ore 5.00 a.m.

 

Jarod fece sdraiare Zoe su un divano e si avvi� vicino all�armadio: dentro aveva solo qualche siringa, ma aveva finito morfina e penicillina. Prese delle coperte e gliele mise addosso per scaldarla un po�. Poi prese un asciugamano bagnato e glielo mise sulla fronte.

"Resisti Zoe, fra poco andremo in ospedale..."

"L'ospedale � troppo lontano...non arriveremmo in tempo comunque...e poi come ti ho gi�...detto...non voglio morire l�..."

"Zoe, devi essere ottimista, ti prego...non devi lasciarmi, chiaro?" le disse prendendole la mano. Continuava a tremare senza sosta.

Jarod la guard� con occhi lucidi, stava troppo male per poter fare qualunque cosa per lei.

"Voglio morire qui con te...non circondata da macchinari e medici!"

"Zoe...ho gi� perso troppe persone che amavo...non voglio perdere anche te...ti prego..." le disse iniziando a piangere. Le strinse la mano pi� forte.

"Mi avresti persa comunque..."

"Cosa?" chiese lui alzando il volto in lacrime che fino a due secondi prima era appoggiato sulla sua mano.

"Non te l'ho detto ma...in questi ultimi mesi il mio cancro si � aggravato e io ho smesso di curarmi, quindi mi avevano dato pochi mesi ancora da vivere..."

"Perch� hai smesso di curarti, di lottare...perch�?"

"Uno dei tanti motivi era perch�...non c'era pi� nessuno che si prendesse cura di me e che mi stesse vicino...neanche tu!"

Jarod si sent� terribilmente in colpa e continu� a piangere.

"Ma ora devi continuare a vivere...senza sentirti in colpa...Tu sei stata... l'unica persona che io abbia mai amato veramente...Jarod!�

Gli sorrise e gli accarezz� la testa, poi chiuse gli occhi ed appoggi� la testa sul bracciolo del divano. Jarod la guard�, non sentiva pi� stringersi la mano.

La Lasci� andare e strinse forte Zoe fra le sue braccia.

�No Zoe...non lasciarmi, ti prego...� sussurr� stringendola in lacrime...

UFFICIO DI SIDNEY, UN�ORA DOPO

Sidney era nel suo ufficio con Broots ed attendeva una telefonata di Jarod da ormai un�ora e mezza.

"Spero solo che Jarod abbia portato Zoe in salvo..."

"S�...lo spero anch'io..." replic� Broots.

In quel momento suon� il telefono e Sidney rispose velocemente.

"Sidney..." sussurr�.

"Sidney..."

"Jarod...sei tu?" domand� lui sentendolo sussurrare.

"S�...sono io, Sid..."

"E' successo qualcosa? Siete riusciti a mettervi in salvo?"

"Zoe...Zoe � morta...gli uomini del Centro le hanno sparato...lei � morta ed io sono vivo..."

Sidney sospir�: �Mi dispiace, Jarod..."

Broots fece un cenno di comprensione, poi usc� lasciando Sid solo.

"Avrebbe potuto salvarsi...potevo portarla in ospedale, ma lei ad ogni costo � voluta morire al mio fianco...ma forse se non l'avessi ascoltata...ora sarebbe ancora viva..."

"Pensaci Jarod...anche tu sei un dottore...Se non l'hai portata in ospedale, vuol dire che in fondo sapevi gi� che non si sarebbe salvata..."

"Forse hai ragione Sid...ma questo non mi aiuta...e non smetter� mai di sentirmi in colpa..."

"La colpa non � tua...� mia...E' solo colpa mia, avrei dovuto distrarre anche Raines e i suoi spazzini..." replic� Sidney.

"Hai ragione Sid...la colpa non � mia...ma nemmeno tua..."

I due stettero in silenzio altri cinque secondi, poi Jarod riattacc� senza smettere di piangere.

CASA DI MISS PARKER, ore 6.30 a.m.

Parker aveva passato le ultime due ore a cercare Jarod. Sid le aveva spiegato che Zoe era morta e cos� aveva passato il resto della sua nottata gi� turbolenta a stare in pena anche per Jarod.

Prov� ancora una volta a chiamarlo sul cellulare e questa volta, stranamente, lo trov� acceso. Jarod rispose.

�Pronto, Jarod?�

Lui non rispose. Non voleva parlare, ma aveva un bisogno incredibile di sentire la voce di Miss Parker.

�Beh...sono pi� di due ore che provo a chiamarti...mi dispiace per Zoe, sono stata una stupida a comportarmi in quel modo...�

Jarod sorrise amaramente: sapeva benissimo quanto dovesse essere stato difficile per lei pronunciare quella frase.

Lei attese invano una risposta, poi continu�: �Spero che tu stia bene, Jarod...�

�Sto bene, Parker...ma lei no...e forse se tu mi avessi aiutato...ora sarebbe ancora viva...�

Riattacc�, mentre Parker rimaneva sola con i suoi demoni e i suoi rimorsi.

Jarod guard� sulla scrivania: aveva preso una vecchia foto di lui e Zoe che aveva trovato nella borsa di lei. Li ritraeva al mare, lei in groppa a lui e sorridente.

La osserv� ancora una volta e la sfior� come se potesse sentire Zoe ancora con lui. Poi la riappoggi� sulla scrivania e strisci� contro il muro piangendo...


Jarod il Camaleonte Italia - Virtual Season � 2004/05 Antonio Genna

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