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IL LORO PASSATO (2)


Riassunto: seguito di "Il suo passato", a Max, Michael, Isabel, Liz, Maria e Alex emergono dei sospetti a causa di alcuni sogni e indizi. Gli ultimi quattro entrano di soppiatto in casa di Sabrina mentre Max va al Crashdown. Alla sera vanno tutti a casa di lei, poich� Michael era stato scoperto e i tre vengono a conoscenza di un�altra parte della loro storia� continua �

Data creazione: 13/01/2001

Valutazione contenuto: per tutti.    

Disclaimer: tutti i diritti dei personaggi appartengono alla WB tranne Sabrina Jane Tucker, Joshua Dale, il padre e la madre adottiva di lei che sono invenzione esclusiva dell�autrice. Il racconto � di propriet� del sito Roswell.it.

La mia E-mail � acquachiara84@hotmail.com


L�oscurit� di Roswell era ancora rischiarata da qualche fuoco d�artificio ritardatario mentre aveva ripreso a nevicare. Isabel era nella stanza di Max e girava nervosamente per la sua stanza sotto lo sguardo perplesso del fratello seduto tranquillo sul letto.
- Isabel. E� da quando siamo tornati che sei nervosa. Dimmi quello che stai pensando oppure � meglio che vai a dormire perch� mi sembri un po� stanca.
- Qui sbagli! - fece lei finalmente fissandolo negli occhi - Non sono stanca, solo preoccupata. Non bastava Tess con le sue stranezze. Adesso � arrivata anche Sabrina che non mi convince e stasera ha detto una frase strana nel bagno e i suoi occhi ancora esprimevano dolore o qualcosa di simile.
- Sabrina! Potrebbe anche essere vero. Un�altra aliena, un�altra di noi. Allora dove � stata per tutto questo tempo, Isabel? - il tono ironico di Max la colp�.
- Cosa ti succede? Sto solo facendo delle considerazioni, non sto accusando nessuno.
- Ne sei sicura? Mi � sembrato di capire che anche Sabrina � un�aliena - disse lui.
- Potrebbe Max. C�� qualcosa di strano! - afferm� risoluta.
- Spiegami cosa ha fatto di strano. Almeno con Tess qualcosa di strano c�era, ma con lei? Non mi sembra molto aliena da come si comporta ma solo una normalissima ragazza con i suoi normalissimi difetti e i suoi ancora pi� normali problemi.
- E se lei fosse un�aliena senza saperlo? Quando le ho chiesto che cosa succedeva ha risposto: �Hai presente quando finalmente trovi una traccia sul tuo passato e non la puoi seguire perch� un ostacolo ancora pi� grosso ti blocca la strada?�.
- Probabilmente quel ragazzo che le gironzolava intorno la conosce e le ha detto che sapeva qualcosa di lei. Per� non le ha detto cosa. Non c�� nulla di strano in questo.
- Con te � inutile discutere - sbuff� Isabel decidendo di andare a dormire.
- Ah, Isabel - la chiam� ancora Max - Non entrarle nei sogni. Non � necessario.

Un raggio di sole penetr� nella stanza di Liz scaldandole il viso. La ragazza si svegli� sbadigliando e si stiracchi�. Doveva assolutamente parlare a Max riguardo alla storia di Sabrina. Certo non gli avrebbe riferito l�intera storia per� gli avrebbe detto quelle piccole stranezze nella sua vita. Si vest� di corsa e fece colazione cos� vol� fuori e corse verso la casa di Max. Si accorse dell�ora e cos� ebbe un�esitazione e torn� indietro. Si riscosse e torn� nuovamente sotto casa sua. Si arrampic� fino alla sua finestra e buss� leggermente sperando che non si arrabbiasse pi� di tanto. Nessuna risposta cos� riprov� nuovamente. Niente. Dormiva troppo profondamente probabilmente e sarebbe stato di cattivo gusto svegliarlo. Scese e mentre stava percorrendo il vialetto di uscita dal guardino sent� chiamarsi per nome. Si volt� e si accorse che Isabel era affacciata alla porta e le faceva cenno. Liz rimase dov�era mentre veniva raggiunta da Isabel che le era corsa silenziosamente incontro.
- Devo parlarti! - disse risoluta. Con Tess non aveva voluto crederci e se ne era pentita, con Sabrina voleva prendere precauzioni.
- Dimmi pure! - esclam� Liz guardandola perplessa.
- Non qui! Andiamo in un posto tranquillo dove nessuno ci possa sentire - le rispose Isabel guardandosi indietro.
Liz annu� e guard� anche lei dietro e con fare cospiratorio esclam� - Ci sta seguendo qualcuno?
Isabel la guard� stupita e imbarazzata - Ehi! Andiamo via oppure no?
- Ok, ok - disse Liz che cominci� ad accompagnarla verso casa sua.
- Dove stiamo andando? - domand� Isabel.
- Mi hai detto un posto tranquillo e non ne conosco uno pi� della mia camera.
Camminarono per la strada: Isabel tesa e Liz divertita dal suo comportamento. Si chiedeva perch� si comportasse cos� o da chi si volesse nascondere.
Liz si sedette sul letto dopo aver chiuso la porta della sua camera e Isabel si accomod� su una sedia vicino alla finestra.
- Avanti Isabel. Ora puoi parlare.
- Si tratta di Sabrina Tucker, la ragazza nuova - a un cenno di assenso di Liz prosegu� - C�� qualcosa di strano in lei. Ho provato a parlarne a Max ma non ha voluto darmi retta. Quando ti ho vista stavo uscendo per andare da Michael, ma ricordandomi della telecamera che abbiamo trovato in camera sua ho preferito che prima ne parlassi con te. Hai notato qualcosa di strano?
Liz si guard� attorno cercando di trovare una risposta scritta magari sul soffitto. Delusa guard� nuovamente Isabel - Non saprei�
La ragazza per� not� il suo tentennamento e sbuff� - Possibile che se qualcuno sa qualcosa non vuole dirmi niente?
Liz la fiss� negli occhi - Va bene. Credo che i tuoi timori siano fondati.
- Cosa te lo fa pensare?
- Mi ha raccontato una cosa ma non credo che te la possa riferire. Posso dirti solo che le � capitato di guarirsi le ferite con la mano o di far cambiare colore agli oggetti. Nient�altro!
Isabel si alz� di scatto in piedi - Proprio come pensavo!
- Isabel. Non farai niente vero? Sabrina ha fiducia in me e se scopre che ti ho detto qualcosa magari si arrabbia. Isabel!
- Per� a Max l�avresti detto! - la voce di Isabel esprimeva una calma rabbia - Spiegami altrimenti perch� a quell�ora della mattina ti trovavi alla sua camera a bussare?
- S�, � vero - Liz sapeva che era inutile negarlo.
La ragazza si alz� per affacciarsi alla finestra e guardare la soffice neve lasciata durante la notte. Una piccola figura incappucciata guardava verso di lei e improvvisamente le fece un cenno. Comprese che era Sabrina. �E ora come mi cavo da questo guaio?� riflett�.
- Aspetta qui - disse a Isabel mentre scendeva ad aprire a Sabrina e cercava nel frattempo una soluzione.
Isabel si affacci� a sua volta alla finestra con discrezione e anche lei scorse Sabrina. Si spost� e aspett� il rumore della porta di entrata cos� si prepar� a fronteggiare Sabrina per una spiegazione.
Si ritrovarono l�una di fronte all�altra mentre Liz imbarazzata sperava di riuscire a spiegare all�una la presenza dell�altra.
Si salutarono freddamente e si scrutarono a vicenda.
- Isabel � venuta a vedere se riusciva a trovare il suo portafoglio perch� - cominci� a spiegare Liz a Sabrina.
- S�. Infatti lo aveva Liz chiss� come. Gi� che per� ci sono, vorrei chiederti qualcosa Sabrina riguardo a ieri sera. Credo che ormai siamo amiche e se posso aiutarti lo farei volentieri.
- Grazie. Prender� la tua proposta in considerazione - rispose debolmente e guardando Liz sperando in un aiuto.
Isabel sperava che avrebbe detto almeno un piccolo accenno e delusa decise di andarsene e andare fino a casa di Michael per parlare con lui. Liz le era in ogni caso stata molto di aiuto e adesso avrebbe potuto convincere Michael facilmente e forse anche Max.
Cammin� lentamente lungo la strada dirigendosi nuovamente verso casa per prendere la jeep e andare a casa di Michael. Quando fu sul vialetto di ingresso not� un movimento all�interno del garage aperto e la macchina che usciva. Si mise in mezzo per impedirlo e stupita vide che c�era Max alla guida.
- Isabel! - esclam� lui fermandosi e guardandola attraverso lo specchietto retrovisore e cos� voltandosi.
- Max! - esclam� lei contemporaneamente.
- Salta su! - gli fece segno.
Isabel sal� e gli chiese - Dove stiamo andando?
- Devo andare da Michael per parlargli di una cosa che ho visto in sogno. Dove sei andata?
Isabel prefer� non dire niente se non in presenza di Michael - Ho fatto solo una passeggiata - dopotutto era vero.
- Vieni anche tu da Michael? - gli chiese ancora.
- Certo! Ovviamente se non ti scoccia.
- No. Va benissimo cos�. Almeno senti anche tu cosa ho sognato e che mi preoccupa.

Bussarono alla porta. Michael schiacci� la testa sotto il cuscino sperando che se ne andassero lasciandolo a dormire in santa pace. Bussarono nuovamente e cos� grid� di aspettare un attimo. Si alz� si mi mise una maglietta e un paio di pantaloni che aveva preso a caso dall�armadio e and� ad aprire la porta. Maria le stava di fronte.
- Mattiniera questa mattina! - osserv� la faccia della ragazza sconvolta - Mi sa che ti fa male andare a letto tardi.
- Piantala di fare lo spiritoso e fammi entrare! Sono passata da Liz ma non c�era e dovevo assolutamente dirlo a qualcuno.
Michael le fece un gesto con la mano e intanto and� al fornello per mettersi su un pentolino di latte. Maria si guard� attorno e cos� si sedette sul divano - Ho fatto un bruttissimo sogno.
- Hai fatto un incubo e mi vieni a svegliare?! - a Michael luccicarono gli occhi.
-
L�ho trovato necessario!  - esclam� Maria.
- Va bene! Sono tutt�orecchi.
- Non puoi venire a sederti? Non mi piace parlare a qualcuno che mi volta le spalle, mi sembra che non mi ascolti!
- Ho intenzione di fare colazione e vorrei che non mi privi di questo come hai fatto col mio sonno! Come mai per� non sei andata a raccontarlo a tua madre?
- Non potevo. Riguardava tutti noi e � - esit� sul nome che invece era il pi� importante - Sabrina.
Michael non fece alcun cenno di sorpresa mentre versava il latte in una tazza e ci metteva il cacao in polvere. Finalmente la raggiunse e le si sedette di fianco - Maria! Se Sabrina era nel tuo sogno � impossibile che fosse brutto!
- Ehi! Non cominciare Don Giovanni.
- Ok. Raccontami tutto - si rassegn� lui sorseggiando il caffelatte.
- Eravamo nel deserto appena fuori citt� e stavamo guardando le stelle�
- Eravamo chi?
- Io, te, Max, Isabel, Liz e Alex. Improvvisamente una luce rossa e forte apparve sopra di noi e si schiant� a qualche miglio pi� a valle. Tu ci trascinasti e cominciammo a correre verso il punto in cui ci sarebbe dovuto essere lo schianto. Ci siamo fermati quando una piccola ombra usc� dalla massa grigia e si mise a correre verso di noi. Avvicinandosi osservammo che era una bambina e aveva un viso strano con degli occhi tanto grigi che nel buio brillavano come argento mentre i suoi capelli avevano dei riflessi tanto dorati da essere irreali. Mentre ancora correva sembrava che rimaneva sempre alla stessa distanza e cresceva sotto il nostro sguardo. Alla fine prese le sembianze di Sabrina perdendo quelle caratteristiche che aveva da bambina. Finalmente riprese ad avvicinarsi anche se non aveva mai smesso di correre e si ferm� proprio di fronte a noi. Alz� la sua mano verso di noi e fece comparire il fuoco su di noi che cominci� a bruciarci. Mi sembra ancora di sentire le fiamme che bruciano la mia carne. Lei pass� attraverso di noi ed entr� in una specie di portale luminoso sparendo insieme a lui.
Maria si ferm� a prendere fiato e guard� Michael negli occhi - Cosa pu� significare secondo te?
- Sei molto suggestionabile - afferm� calmo appoggiando la tazza vuota sul tavolino basso di fronte a lui.
Maria infuriata si alz� in piedi - Sono suggestionabile?! Invece tu sei un gran maleducato e insensibile! In una coppia normale tu dovresti consolarmi al posto che dirmi una cosa del genere!
- Ci risiamo! - Michael si alz� in piedi e le circond� le spalle - Scusami. Credo che tu sia convinta che Sabrina sia un aliena forse perch� anche l�ultima arrivata lo era.
Maria si rifugi� tra le sue braccia e rimasero cos� per un po�. La porta fu percossa da forti colpi e Michael la lasci� per andare ad aprire. Di fronte a lui c�erano Isabel e Max.
- Siete tutti mattinieri questa mattina e con un�aria da funerale?
Max lo guard� sorpreso facendogli una muta domanda con lo sguardo. Si accorse solo allora che dietro a lui in mezzo alla stanza c�era Maria.
- Ho fatto un sogno che penso sia il caso che tu ascolti.
- Ok, sono diventato il confessore di turno - rispose ironicamente lasciandoli entrare.
- Ma che succede Michael? - chiese Isabel perplessa dal suo comportamento.
Fu Maria a rispondere per lui - Anch�io sono venuta qui per questo.
Max la fiss� sorpreso e lo stesso fu per Isabel. Le chiesero insieme cosa avesse sognato e Maria lo ripet�. Max aveva fatto lo stesso identico sogno. Si sedettero tutti sconsolati a guardarsi e scambiarsi occhiate misteriose. Isabel stava per dire quello che aveva scoperto da Liz ma ci fu di nuovo un bussare alla porta. Michael la guard� sconsolato.
- Ok. Vado io - disse Maria alzandosi come se fosse stanca dal divano.
Fuori dalla porta c�era un Alex agitato. Rimase sorpreso di vedere Maria ad aprire la porta e fece alcuni segni come per convincersi - Cosa ci fai qui?
- Cosa ci faccio io?! Cosa ci fai tu!
- Isabel non c�era. Max non c�era. Liz non c�era. Tu non c�eri. Mancava solo Michael e stavo gi� arrendendomi di non trovare nemmeno lui - guard� dentro - Per� ho trovato tutti!
- Meno che Liz ci siamo tutti ma con questo via e non vai tra poco ci sar� anche lei - rispose Maria automaticamente - Dai entra e racconta cosa c��. Oggi Michael � qui per ascoltare i nostri problemi.
Alex la guard� stranamente ed entr� trovando tutti gli sguardi su di s� - Ho fatto un sogno! E c�era Sabrina.
- Allora lo conosciamo gi� - Isabel si alz� in piedi - Sabrina atterra, cresce rapidamente e poi ci brucia.
- No, non � cos�! Sabrina � in una macchina che viaggia lungo una strada buia. Io le sono seduto a fianco sul sedile posteriore. Davanti due persone non si accorgono della mia presenza. Sabrina mi implora di aiutarla e i suoi occhi diventano d�argento mentre i suoi capelli d�oro. Si mette a piangere e prendendomi le mani me le stringe e piange ancora.
- Ma cosa pu� significare? - anche Max si alz� in piedi e cominci� a camminare inquieto per la stanza.
- Sabrina � un�aliena! - esclam� decisa Isabel.
- Isabel, non ricominciare con questa storia! - afferm� Max.
Maria guard� Isabel e poi Max - Quale storia?
Max scosse la testa - Si � messa in testa che Sabrina � un�aliena e potrebbe essere pericolosa. C�� qualcosa di strano nelle parole che le ha detto ieri sera nel bagno. Sabrina aveva qualcosa che non andava riguardo al suo passato.
- Oggi sono andata da Liz! - disse Isabel fissando Michael negli occhi per paura di guardare il fratello.
- Isabel! Mi hai mentito! - grid� Max.
- Non � vero! Ho fatto una passeggiata e le ho raccontato i miei sospetti. Sabrina ha il potere di guarirsi le ferite e far cambiare colore alle cose. Pu� significare solo una cosa!
Michael si alz� e and� a prendere la giacca - Le voglio parlare!
Max lo afferr� per la spalla - Sabrina potrebbe aver mentito a Liz.
- E� una cosa che aspetto da tutta la vita Max e devo tentare.
- E se fosse lei Nasedo? - chiese Maria petulante.
- Appunto!
- Michael, io vengo con te! - afferm� decisa Maria.
- Anch�io - disse Isabel avvicinandosi a lei.
- Non mi tiro sicuramente indietro - anche Alex aveva deciso.
I quattro rimasero sulla soglia a fissare Max che non si era pi� mosso da quando Isabel aveva parlato. Guardava nervosamente gli amici e rifletteva velocemente sul da farsi. Si chiedeva come fosse possibile che ora tutti i ragazzi fossero alieni se in tutti quegli anni mai nessuno si era presentato come tale.
- Max, tu che cosa hai intenzione di fare? - chiese allora Michael spazientito.
- Vengo con voi fino a casa di Sabrina ma non entro. Preferisco rimanere fuori a riflettere e sapere poi cosa � successo dentro. Se non vi vedo tornare per un bel po� di tempo torno dentro a vedere se vi � successo qualcosa.

Insieme uscirono e Max li accompagn� tutti con la jeep sperando di non incontrare lo sceriffo per strada evitando cos� la multa per troppi passeggeri. Maria gli disse che abitava proprio a fianco della casa di Liz, sul retro del Crashdown.
Arrivati scesero tutti ansiosi e andarono lungo il vialetto della casa della ragazza. Max intanto era sceso e si era messo a camminare lungo il marciapiede mentre le sue impronte rimanevano impresse nella neve come segni del suo irrequieto passaggio. I passi lo portarono dritto all�entrata del Crashdown dove una voce conosciuta lo attir� e osserv� attraverso la vetrina Liz che parlava con qualcuno senza per� capire chi fosse. Decise di entrare, soprattutto per salutarla e dirle come stavano le cose. Il fiato gli si mozz� quando riconobbe la persona con cui stava parlando. Sabrina! Con loro c�era anche il padre di Liz che annuiva e ascoltava pazientemente la figlia e l�amica. Max era rimasto sulla soglia e si riscosse solo quando Kyle gli fece segno di unirsi al suo gruppetto. Cortesemente rifiut� e si avvicin� ai tre arrivando fino al bancone e aspettando che qualcuno lo servisse e ogni tanto con la coda nell�occhio curava quello che succedeva l� vicino. Improvvisamente le due ragazze sparirono nel retro mentre il padre di Liz si accorse di lui e fece segno a una delle ragazze, gi� abbastanza impegnata, di servirlo. Ordin� semplicemente una �Astronave di Marte� e rimase in assoluto silenzio curando la porta del retro. Finalmente apparvero nuovamente entrambe con la divisa del Crashdown ridendo come pazze. Liz distrattamente guard� la sala e solo allora si accorse della sua presenza e gli sorrise salutandolo. Anche Sabrina si accorse di lui e insieme lo raggiunsero mentre Liz lo abbracci� e gli fece una delle sue battute facendolo sorridere come solo lui sapeva fare.
- Max! Come mai cos� presto sei qui? Hai deciso di provare le nostre novit� mattutine? - le disse lei.
- Oppure ultimamente ti ha visto cos� poco che si � dimenticato che faccia avevi - esclam� Sabrina ridendo - Vi lascerei soli volentieri se solo sapessi cosa debbo fare. Liz mi ha spiegato cos� poche cose e qui ci sono stata solo una volta, troppo poco per capire come funziona il giro.
- Giusto - diede un fugace bacio a Max - Ragazzo mio, devo lasciarti per dare importanti lezioni. Stai certo che non ti perder� d�occhio un istante e sar� subito da te appena questa ragazza comincia a capire il funzionamento.
Max le osserv� allontanarsi e si accorse solo allora della seriet� e dell�allegria che si alternavano sul viso di Liz mentre spiegava impartendo ordini a Sabrina e facendole vedere. In quel momento si accorse che ci sarebbe stata solo lei nella sua vita, nonostante tutto quello che sarebbe potuto loro succedere. Il suo occhio scapp� a Sabrina e si ricord� che gli altri erano andati a casa sua e non l�avevano sicuramente trovata. Gi� si meravigliava che non l�avessero cercato e non si fossero intrufolati sconsolati nel Crashdown e non avessero esclamato sorpresi: Cosa ci fai tu qui?!
Come se gli avessero letto nel pensiero entrarono in quell�istante, ma contro ogni previsione Michael gli si avvicin� ed esclam� - Non c�era! - eppure sembrava tranquillo e non rimpiangeva nulla.
Peccato che non si era accorto che gli altri stavano guardando qualcuno con curiosit� e incredulit� e continu� invece a dire - Ci siamo intrufolati in casa sua e abbiamo scoperto qualcosa di interessante - tacque spaventato quando anche Max gli sibil� di stare zitto.
Valenti era entrato e aveva sentito le ultime parole.
- Guerin. Ancora nei guai hai intenzione di metterti? In quale casa ti sei intrufolato? - chiese in tono autoritario.
- In casa mia - disse affrettatamente una voce - Era una scommessa che avevamo fatto io e lui.
Valenti osserv� la persona che aveva parlato e osserv� - Non l� ho mai vista signorina. Abita qui da poco?
- Solo dall�altro giorno. Sono Sabrina Tucker, sceriffo Valenti - la ragazza ringrazi� silenziosamente Liz per quella preziosa informazione - Io e Michael ci siamo conosciuti subito e abbiamo stretto amicizia. Lui aveva detto che una sera aveva perso le chiavi di casa e non riusciva pi� ad entrare. Ha scassinato con facilit� la sua porta. Mi aveva detto che se avesse voluto avrebbe potuto scassinare anche porte pi� robuste con semplicit�. Allora io l� ho sfidato ha farlo con la porta di casa mia - si rivolse direttamente a lui - Vedo con dispiacere che ci sei riuscito. Dovr� mettere una serratura a prova di bomba per non rischiare di trovarti in piena notte in casa mia mentre guard� un film horror.
Valenti la guard� perplesso e si vedeva benissimo che aveva dei dubbi e li espresse - E cosa avrebbe trovato di interessante?
Michael guard� Sabrina e colse la sua occhiata di continuare la farsa che lei aveva iniziato a raccontare - Oh beh, sceriffo! Un bel cagnolone cattivo che mi guardava da sopra un mobile con fare minaccioso - Michael aveva detto la prima cosa che gli era venuta in mente - le consiglierei di non scommettere mai con questa brava ragazza se non si vuole trovare qualche bella sorpresa.
Valenti annu� e fece uno strano segno a Max - Quando vuoi io sono sempre disponibile a sentire la tua versione su quello che accade.
Detto questo usc� calcandosi sulla testa il cappello con fare ansioso. Era entrato per mangiare qualcosa ma gli era passato l�appetito.
- Grazie Sabrina. Senza di te non me la sarei sicuramente cavata! Come ti � venuta in mente un�idea simile?
- Ti ho semplicemente visto entrare in casa mia - rispose lei tranquilla.
Michael si agit� di nuovo - C�era la porta aperta e speravamo di trovarti in casa. Volevamo invitarti al cinema�
- Sono sicurissima di aver chiuso la porta e sicuramente non eravate venuti per invitarmi al cinema ma per chiedermi qualcosa di importante viste le vostre facce. Probabilmente Isabel ha espresso i suoi sospetti.
Ora era la volta di Isabel di essere turbata - Mi stavo solo preoccupando per te�
- O per il vostro segreto?
Liz, che fino a quel momento aveva seguito la scena in silenzio, insieme a Maria si era intrufolata nel discorso dicendo che ne avrebbero potuto parlare con pi� calma la sera in casa di qualcuno senza dare spettacolo a tutti i clienti che si erano voltati nella loro direzione.

La sera Isabel e Max salirono sulla jeep e andarono a casa di Sabrina dove era stato deciso che si trovassero. Le strade buie impedivano di vedere la strada chiaramente anche con i fari. Mezza citt� si trovava al buio e loro ci abitavano proprio in mezzo. Max aveva imprecato dicendo che con tutte le sere che c�erano proprio in quella ci doveva essere un corto circuito. In un primo momento aveva sospettato che fosse stata Sabrina, ma telefonando a casa di Liz col cellulare scopr� che da loro c�era la luce. Immediatamente aveva scartato l�idea presumendo che fosse veramente un caso.
- Max! - incominci� Isabel mentre erano quasi arrivati - Non ti sembra strano che Sabrina non si sia arrabbiata con noi quattro per quello che abbiamo fatto?
- S�, mi � sembrato molto strano. Inoltre � una bugiarda fantastica, non trovi? Inventare una storia cos� in pochi secondi � stato assolutamente meraviglioso e vantaggioso per Michael. Valenti avrebbe potuto arrestarlo e metterlo al fresco per una notte se Sabrina non fosse intervenuta.
- Max! - Isabel rise un po� tesa - Perch� cambi argomento? Spero che non vorrai tradire nuovamente Liz!
- Tranquilla. Liz sar� sempre nei miei pensieri. Non � come con Tess, � qualcosa di diverso. Come se ci fosse una specie di competizione tra noi due e non capisco in che maniera.
- Anche per me � la stessa cosa. La sera in cui Liz ci ha presentato ci siamo scambiate una strana occhiata, come di sfida. Ma non come quelle che si scambia qui sulla terra. Ho sentito i miei occhi diventare fuoco e il sangue ha girato pi� velocemente nelle mie vene.
Max la guard� di sfuggita, giusto il tempo di non andare fuori strada - Forse hai ragione tu. Sabrina potrebbe essere Nasedo o qualcuno che ce l� ha con noi. Sarebbero impossibili tutte queste coincidenze. Devo chiedere a Michael se gli � successa la stessa cosa quando ha visto Sabrina per la prima volta.
Arrivano nella zona della citt� illuminata e trovarono che la veranda di Sabrina aveva una luce pallida sotto i fiocchi di neve che avevano ricominciato a scendere.
- Quest�anno � veramente strano. Non ha mai nevicato cos� qui! - esclam� Isabel scocciata prendendo l�impermeabile e correndo insieme a Max lungo il vialetto di ingresso.
Bussarono alla porta e ad aprire trovarono Alex. Dietro a lui Sabrina li invit� ad entrare mentre osservarono che c�era qualcun altro che avevano visto solo di sfuggita la sera di Capodanno. Era lo stesso ragazzo dai capelli castani dello stesso colore di quelli di lei, che per� aveva degli occhi verde smeraldo che quasi ipnotizzavano. Max e Isabel rimasero perplessi nel vederlo.
- Mi dispiace se mi sono autoinvitato, ma dopotutto io e Sabrina ci conosciamo da molto tempo - esclam� lui.
- Questo lo dici tu! Chi mi dice che sia la verit�? - disse lei intrufolandosi in cucina e uscendone con un vassoio pieno di biscotti e pasticcini.
- Possibile che ancora non mi credi dopo quello che hai visto? Non sembrava una cosa tanto terrestre!
- Sbandieriamo ai quattro venti quanto sei matto! - rivolgendosi cos� ad Alex, Max e Isabel - E� convinto che sia un�aliena solo perch� ho fatto uno strano sogno ed � convinto di esserlo anche lui. Ma se cos� fosse non verrebbe sicuramente a dirlo di fronte a persone normali come voi!
Isabel e Max annuirono comprensivi e Alex mormor� qualcosa per scusarlo. Il campanello della porta suon� nuovamente e Sabrina decise di aprire lei ritrovandosi davanti Maria e Liz che si sgomitavano a vicenda. Le guard� e si mise a ridere mentre impacciate guardavano dentro. Il loro viso pass� dal rosso chiaro del freddo a quello rosso scuro nel vedere Joshua e guardarono interrogativamente Sabrina. Lei fece spallucce e le invit� a entrare. Mancava solo Michael all�appello. Isabel decise di slacciarsi un po� con Alex e gli si sedette vicino. Max circond� le spalle di Liz e le disse di non preoccuparsi anche se lui sembrava esserlo pi� di lei. Alla fine presero tutti posto sui divani del salotto, regalo della zia di Sabrina e aspettarono l�arrivo di Michael scrutandosi a vicenda e cercando di scoprire l�uno i pensieri e le paure dell�altro.
Un piccolo rumore li fece voltare verso la porta che si apr� e ne entr� Michael che teneva fra le mani una pila spenta.
- Hai deciso di farmi vedere come sei bravo a scassinare le porte? - chiese Sabrina alzandosi e accorgendosi solo dopo essersi avvicinata che la serratura non era rotta come nel pomeriggio e che Michael non teneva in mano nulla se non la pila - Ma come�
- Questa volta era veramente aperta! - afferm� Michael alzando le mani in segno di scusa. Sabrina gli credette scorgendo sul viso la verit�.
- Entra, siediti e rimpinzati. La riunione inizier� tra poco. Sembra persino che stiamo aspettando il momento giusto per chiamare gli spiriti da quanto siamo allegri - risero entrambi attirando le occhiate degli altri.
Si sedettero ancora e Michael lo fece vicino a Sabrina visto che Maria si era seduta vicino allo sconosciuto.
- Questo Alieno - alla parola Michael, Maria e Liz quasi si rovesciarono addosso il bicchiere di limonata che era stato loro offerto, ma per fortuna ne Sabrina ne lo strano ragazzo se ne accorsero - non si � ancora presentato! Si chiama Joshua Dale e ha ventuno anni. A proposto� vieni da Venere o da Marte? Non credo di avertelo ancora chiesto.
- Da una Galassia molto pi� lontana dove la gente non ha nome - esclam� lui con un sorriso furbo.
Sabrina fece finta di essere pensierosa e non si accorse delle occhiate preoccupate degli altri - Ma davvero? E come fanno a chiamarsi? Si indicano con il dito?
- No! Gli altri sanno e basta quando ci si rivolge a loro. E� una cosa che tutti noi cinque sapevamo fare - spieg� pazientemente lui.
- Noi cinque?! Stai proprio dando i numeri! Prima eri tu, poi siamo diventati due e adesso sei arrivato a cinque. Certo che ne hai di fantasia!
Joshua guard� Michael, Max e Isabel - Loro sono gli altri tre alieni.
Sabrina non li guard� non accorgendosi quindi di come avevano abbassato gli occhi preoccupati e si alz� invece in piedi avvicinandosi - Senti Amico venuto dallo spazio. Credi quello che vuoi ma sono convinta che tu abbia preso un granchio. Qua siamo tutte persone normali, nessuno � un alieno come credi tu.
Anche Joshua si alz� per contrastarla. Sembrava che fossero quasi soli a fronteggiarsi - Vediamo se ti ricordi questo giochetto che facevamo quando eravamo piccoli - gli appoggi� una mano sui capelli che cambiarono colore diventando biondi e cos� colore dell�arcobaleno - Vai a vederti allo specchio ora, spiritosella!
Sabrina si guard� e per poco non si mise a urlare - Mi hai cambiato il colore dei capelli! Questo non lo dovevi fare! - Si appoggi� una mano sui capelli e li fece tornare normali - Non mi � mai piaciuto questo giochetto e te l� ho sempre fatto notare - solo appena aveva parlato si accorse di quello che aveva detto.
Dovette sedersi mentre Michael decise di prendere parola - Ma chi siete voi?!
- La nostra razza e la vostra hanno la stessa origine e quindi anche gli stessi poteri. Chi pensate che abbia mandato quei sogni a Max, Alex e Maria? - esclam� allora Joshua rivolgendosi a loro lasciando Sabrina a riflettere.
- Ma perch� anche a noi che non siamo niente? - chiese Maria incapace di credere che qualcuno aveva disturbato il suo sonno senza quasi nessuna ragione.
- Maria! - Liz aveva guardato in faccia l�amica - Ma cosa dici?
- E� inutile. Lui lo sa e non ha senso continuare a mercanteggiare - afferm� Max - Spero almeno che abbia qualcosa di interessante da dirci.
- Purtroppo non molto. So solo che avevamo le stesse origini, ma i nostri due popoli si sono separati. Il vostro � sparito tra le stelle e noi non abbiamo mai avuto la tecnologia necessaria per rintracciarlo. Non ci sono molte documentazioni e inoltre avevo non di pi� di nove anni e avevamo cominciato appena a studiare la storia recente quando io e Sabrina siamo arrivati qui sulla terra.
- Perch� i nostri popoli si sono separati? - chiese Michael.
- Non lo so! - disse affranto Joshua.
- Perch� c�� stata una guerra. Divergenze politiche riguardo ai viaggi interstellari e i rapporti con altri alieni del nostro sistema. Mi sembra si chiamava Polare, ma non ne sono certa - era stata Sabrina a parlare - La vostra razza voleva continuare a viaggiare e scoprire altri sistemi solari e altre terre che avrebbero potuto ospitare alcuni di noi. Noi per� preferivamo la pace e la tranquillit� e cos� ci siamo separati. Nessuno ha avuto pi� loro notizie. Non capisco come Joshua abbia fatto a trovarvi. Sono ormai millenni che le razze si sono separate ed erano state previste tra loro delle variazioni genetiche. Se non sbaglio voi non vi ammalate mai e potete cambiare la vostra forma. Noi non possiamo farlo, ma possiamo essere pi� agili di voi e comunicare con la telepatia.
- Finalmente ti sei ricordata e sai anche cose che credevo non fossi al corrente e conosci meglio di me. Non hai ricordato per� che cosa ci � successo, vero? - Joshua si sedette sul divano - Spero di non annoiarvi se vi racconto del nostro incidente.
- Non preoccuparti. Da parte mia sono curioso di sapere anche perch� in un certo senso siamo cugini - fece Michael mettendosi comodo sul divano e rilassandosi. Gli altri furono d�accordo con lui.
- Il nostro popolo scopr� dieci anni fa la traccia che c�era qualcuno che somigliava per genetica a noi. Decisero di mandare una spedizione e cinque furono messi su un�astronave e mandati sulla Terra dove erano state individuate queste tracce. Due di queste erano i nostri creatori�
- Creatori?! Significa che non avete ne madre ne padre?! I figli vengono creati?! - Maria aveva parlato con un tono acuto.
- Solo alcuni quando vogliono che siano perfetti. Per� la maggior parte di noi genera figli nello stesso modo in cui succede qui sulla Terra. Ad ogni modo - riprese dopo una breve pausa per cercare le parole - Noi due siamo stati creati sperando che fossimo delle creature perfette, ma sia per me prima che per Sabrina � successo qualcosa. Invece che essere normalissimi figli perfetti abbiamo cominciato a coalizzarci e abbiamo infranto molte regole imposte ai ragazzi ideali.
- Ma siamo fratelli? - chiese perplessa Sabrina.
Joshua, incredibilmente, arross� - No� - era evidentemente impacciato - Siamo marito e moglie.
- Cosa?! - Sabrina era scattata nuovamente in piedi in preda alla rabbia - Spero non sia uno dei tuoi soliti giochetti. Non mi ricordo nulla del genere, Joshua!
- Credo sia perch� siete dei ragazzi ideali che dovete essere messi insieme ad altri di voi per fare qualcosa di veramente superbo di modo che la vostra razza si possa progredire. Allora vi devono sposare prima che cominciate a capire le cose e cambiate idea e vi interessate a ragazzi non perfetti - Alex aveva parlato mentre osservava Sabrina che assomigliava molto a una tigre in gabbia - E� cos�?
Joshua annu� confermando le sue affermazioni - Pi� o meno. Mi meraviglio della tua intuizione e se non sapessi chi sei ti direi che saresti uno dei ragazzi perfetti.
- Come continua la storia? - chiese Michael osservando Isabel che guardava Alex con ammirazione - Siete saliti su quell�astronave, immagino.
- Esattamente. Credo che possedevamo allora la tua stessa indole ribelle. E� per questo che tu hai indovinato! - conferm� Joshua.
- Non siamo cugini alla lontana dopotutto, maritino mio? - ironizz� Sabrina.
- Senti! Non � colpa mia. E� inutile che te la prendi con me! Abbiamo deciso insieme di salire su quell�astronave e se tu non avessi sbattuto la testa a quest�ora avremmo potuto benissimo fare finta di niente e tornarcene sul nostro pianeta senza tutte queste complicazioni! - esclam� esasperato Joshua.
- Cos� � colpa mia se ho battuto la testa. Molto gentile da parte tua venirmi a dire una cosa del genere. Dovresti essere il mio cavaliere, tonto che non sei altro! - esclam� Sabrina con i pugni stretti.
- Senti, carissima principessa, reprimi quel fuoco o ti sbollisco io! - le rispose lui.
- Mio principe, azzardati a farlo e ti faccio assaggiare la mia lingua tagliente come un rasoio!
Isabel si alz� spazientita - Ragazzi! Possibile che dovete attaccarvi sotto come se foste cane e gatto?
Peace and love.
- Non � il caso di prendervela tanto l�uno con l�altro - decise allora di dire Liz - Non � colpa ne dell�uno ne dell�altro. Cercate di convincervi che c�� sempre un senso a tutto quello che accade e non siete qui per caso.
- A proposito del caso, perch� noi siamo qui? - chiese Michael.
- Abbiamo bisogno del vostro aiuto e di quello di Tess - disse Joshua.
Maria, Liz e Alex parlarono in coro - Tess?!
- Lei � un�aliena della stessa provenienza di Max, Michael e Isabel - disse Joshua.
Isabel si alz� e si avvicin� a Max mentre tutti e tre si fissavano a vicenda con Michael - S�. Joshua ha ragione! Prima per� dimmi come hai fatto a trovarci e come � possibile che Sabrina sia qui di sua volont� se non sapeva nulla di s� stessa.
Alex parl� di nuovo sperando di attirare ancora l�attenzione di Isabel che preoccupata guardava solo Michael. Certo era fredda anche se stavano insieme e non sarebbe stato facile diventare una coppia normale. Toccava a lui fare qualcosa altrimenti tra loro due sarebbe rimasto sempre tutto uguale - Avete un legame particolare, visto che� come dire� siete marito e moglie tu e Sabrina? Se � cos� � probabile che tu abbia manipolato la sua volont�.
- S�, proprio cos� Alex. Inoltre ho trovato voi quattro�
- Ogni volta un alieno in pi� - esclam� Sabrina.
- �attraverso le apparecchiature della nostra astronave ora disintegrata.
- Disintegrata?! - Sabrina era disperata - E ora come si torna a casa? Che fine hanno fatto gli alieni che c�erano sopra?
- Quando siamo atterrati l�urto nella parte posteriore dove eravamo noi � stato tremendo e ci ha mandato a sbattere. Ti ho aiutata a uscire e ti ho detto di aspettare, ma probabilmente tu non capivi pi� i nostri messaggi telepatici. Mentre andavo a vedere, rischiando l�ira dei viaggiatori, cosa avessimo potuto fare tu te ne sei andata in giro per il deserto fino ad arrivare alla strada dove i tuoi genitori adottivi ti hanno trovata - a Sabrina si oscur� il viso - Io nel frattempo non avevo trovato nessuno e quindi se ne erano gi� andati a esplorare. Il vero problema era che l�astronave tra poco si sarebbe disintegrata. Ho dovuto in pochi minuti cercare le apparecchiature e scappare. Tornando di l� non vidi Sabrina e scappando fuori non la scorsi nemmeno in lontananza. Per qualche anno, fino a che non incominciai a capire cosa dovessi fare e come si dovessero usare le apparecchiature rimasi solo vivendo in una famiglia come la vostra. Arrivato il momento, quando finalmente dopo anni che ci lavoravo, ho capito a cosa servissero, ho trovato dei segnali provenire da Roswell e uno da Newcastle e infine quello di Tess da un�altra citt�. Capii qual�era quello di Sabrina grazie al nostro legame e cominciai a sorvegliarla fino a quando voi quattro non vi foste ritrovati.
- Chiamo Tess - si offr� Isabel.
- E� meglio che lo faccia io! - esclam� Michael.
Max si alz� e prese il telefono - E� una cosa che spetta a me! - non os� guardare Liz in viso.
- Ma cosa sta succedendo? - chiese Liz guardando l�espressione di Max e chiedendosi perch� non gli avevano detto niente. Era passato almeno un mese e pi� da quando era successa quella storia con Tess.
- Perch� avete mandato i sogni a noi? - chiese nuovamente Maria.
- Avevo bisogno di convincervi e fare in modo che tutti e quattro venissero qui. Tu e Alex eravate gli unici che avrebbero potuto convincere se stessi e quindi convincere gli altri. Liz aveva promesso a Sabrina di non dire niente o quasi di conseguenza a lei non potevo mandarlo. Ho dovuto mandarlo a Max.
- Perch� a Tess no? - chiese Isabel.
- Perch� Tess deve essere convinta da Max. E� l�unico che pu� farlo - Joshua evit� di considerare l�espressione di Liz.
- C�� qualcosa che non va per il verso giusto. Ci� che non capisco � cosa! - disse Sabrina vedendo le facce degli altri.
Nessuno le rispose ma lei se lo era aspettato. Max torn� poco dopo - Sta arrivando.
Si sedettero in silenzio e Liz and� a sedersi vicino a Maria cedendo il posto a Michael mentre lo sconosciuto si accucci� di fianco a Sabrina che immediatamente evit� il contatto - Lontano! - esclam�. Alex era rimasto da solo.

Fine seconda parte... continua in "Il paradosso temporale"

Scritta da Monny


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