Riassunto:
l'attacco del primo alieno giunge inaspettato. Max e Liz vivranno un'avventura al di fuori del tempo, in un passato molto lontano eppure molto vicino a loro. Questo alla ricerca di una pietra che ha particolari poteri.
Data
creazione: 14/05/2001 - 20/05/2001
Valutazione
contenuto: per tutti.
Disclaimer: tutti i diritti dei personaggi appartengono alla WB tranne l'alieno, i suoi compari e la madre di Lisandra. Il nome del paese di Faerl e dei personaggi del passato sono completamente inventati. Il racconto � propriet� del sito Roswell.it
La mia
E-mail � acqua@roswellit.zzn.com
Nota
dell'autrice: perdonatemi se sono presenti tratti in cui la storia non � rispettata e se ci sono presenti anacronismi. Ho tentato di rendere tutto il reale possibile, ma non ho mai studiato particolarmente quel periodo e neppure ci sono passata. Buona lettura.
Un
raggio di sole appar� tra le nuvole mentre gli occhi scuri di Liz scrutavano
il volto degli altri studenti. Non pensava a nulla in quel momento se non a
sentire il suo respiro tranquillo che si mescolava nell�aria gelida di quel
mattino di primavera. Stava seduta su una panchina della sua scuola durante la
ricreazione e aspettava qualcosa� Non sapeva nemmeno lei che cosa.
Stranamente quella mattina non aveva visto nessuno dei suoi amici: n� Maria, n�
Max, n� Alex, n� Michael, n� Isabel. Eppure era come se lo avesse saputo e
aspettava, cercava qualcosa con i suoi occhi. Forse sperava di scorgere tra
quei volti qualcuno estraneo e freddo e alla fine credette di averlo trovato.
Lo fiss� a fondo come se tentasse di leggergli nei pensieri e in quel momento,
come se se ne fosse accorto, anche quello si gir� e due occhi scuri la
osservarono. Un gruppo di ragazzi e ragazze che chiacchieravano e ridevano si
frappose fra loro e Liz si alz� in piedi stringendo la collanina che portava
al collo cercando calore. Lui non c�era pi�.
Una mano si pos� sulle sue spalle e la ragazza fece un balzo.
- Tranquilla! Sono io! - la rassicur� una voce familiare.
Liz si gir� e appoggi� la fronte al petto di Max. Lui la strinse a s�
meravigliato. Quanto tempo era che non faceva pi� una cosa del genere con lui.
- Max� devo andare. Tra poco inizia la lezione di biologia. Ciao� - persino
Liz era rimasta sorpresa di s� stessa. Con passo rapido si allontan�
dall�unica persona che era capace di farle battere il cuore.
Quella
sera Maria era rimasta a casa di Liz a dormire e stavano studiando le ultime
cose di filosofia prima di decidersi a smettere e guardare un po� di tv.
Improvvisamente, ci fu un lampo fuori dalla finestra seguito da un tuono
possente e profondo. Maria emise un grido mentre Liz si volse a guardare fuori
dalla finestra. Una pioggia scrosciante e improvvisa cominci� a cadere fuori
illuminata a tratti dai fari dei lampioni nella notte oscura. Questa fu poi
seguita dalla grandine che cominci� a picchiettare sui vetri.
- Se prendo quello che ha previsto il tempo giuro che gli tiro il collo -
afferm� canzonatoria Maria - Stanotte ci sarebbero dovute essere le stelle e
non il diluvio universale.
Liz non le bad� e si alz� in piedi per guardare attirata fuori dalla
finestra. Le era sembrato di notare un riflesso ultraterreno e avvicinandosi
cominci� a distinguere una sagoma argentea. Finalmente discerse ci� che vide
e rimase a bocca spalancata. Spaventata chiam� Maria. Aveva riconosciuto lo
stesso volto che aveva visto nel pomeriggio, quel volto freddo e inespressivo
nel giardino della scuola. Quando Maria la raggiunse lui era scappato via
lasciando dietro di s� solamente pochi bagliori.
- Liz! Io non vedo niente! - esclam� l�amica guardando fuori.
Liz indic� il punto in cui lo aveva visto - Guarda meglio. Non vedi strane
luminosit� color argento?
Maria strizz� gli occhi e comicamente appiccic� il viso al vetro - Uhm� -
aggiunse poi seriamente - S�, a dire il vero vedo qualcosa.
- Prima l� c�era qualcuno, lo stesso qualcuno che ho visto oggi nel cortile
della scuola prima che Max venisse da me.
Maria sorrise - Qualche tuo spasimante?
- Non dire sciocchezze. Nessun ragazzo normale verrebbe con questa pioggia
sotto la mia finestra.
- Intendi quindi qualche altro alieno?
Liz fiss� negli occhi l�amica alzando le spalle - Non lo so!
Maria pieg� la testa verso la scrivania - Filosofia ti ha dato alla testa.
Forse � meglio guardare un po� la televisione e imbottirci di pop corn.
La
mattina seguente il tempo non era migliorato e nel pomeriggio si era alzato
persino il vento a peggiorare le cose. Liz guardava tutto seduta al bancone del
Crashdown. Era strano ora trovarsi l� come cliente e non pi� come la
cameriera con le antenne e il vestito verde. Perlopi� che a servirla era Tess,
la quale aveva preso il suo posto.
- Cosa posso servirti, Liz? - domand� l�altra.
Liz osserv� la lavagna delle ordinazioni e fu attirata da un piatto nuovo che
Maria le aveva accennato la sera prima - Uhm� credo prender�
�l�astronave del tempo�.
- Ottima scelta! - sorrise Tess scrivendo - Da bere? Vuoi qualcosa?
- Una lattina di coca, grazie - non erano mai diventate buone amiche, qualcosa
le teneva separate l�una dall�altra.
La ragazza and� a sedersi a un tavolo e si mise a osservare i quadri che ormai
conosceva a memoria.
La porta del locale si apr� e Liz, ancora istintivamente, guard� chi fosse
entrato come quando lavorava l�. Spalanc� gli occhi nel vedere i tre alieni
che entravano e si guardavano attorno per cercare un posto. Gli occhi di Max
incrociarono i suoi e lei arross� fino alla radice dei capelli. Il ragazzo
fece segno a Isabel e a Michael che avrebbero potuto sedersi l� con lei e non
bad� alla smorfia di disappunto dell�altro che era con lui.
Quando lui le fu accanto e gli altri due di fronte nessuno parl� se non per
dire un debole ciao. Era imbarazzante trovarsi l� tutti insieme come ai vecchi
tempi, o quasi. Dalla porta del retro si sent� la voce squillante di Maria e
all�improvviso eccola spuntare al tavolo ed evitando volontariamente Michael
con lo sguardo domand� se avessero gi� ordinato. Liz rispose di s� e cos�
le ordinazioni passarono agli altri tre occupanti del tavolo.
Nuovamente la porta del locale si spalanc� portando con s� una folata di aria
gelida. Sembrava di essere tornati in inverno, not� Maria ad alta voce.
- Menomale che ti ho trovata - esclam� Alex strofinandosi il naso rosso per il
freddo rivolgendosi a Isabel - Ti ho cercata a casa ma non ti ho trovata.
Isabel lo guard� per chiedergli spiegazioni. Nello stesso istante arriv� Tess
con l�ordinazione di Liz e Maria e Michael avevano cominciato a discutere
perch� lei aveva �dimenticato� di chiedere cosa volesse lui.
Max pens� che in quel momento erano tutti insieme, come quell�ultima volta
che avevano vissuto un�avventura. Non not� l�espressione inorridita di
Liz.
La ragazza aveva trovato un biglietto piccolo ripiegato nel piatto, leggermente
sporco di sugo. Lo apr� con mani tremanti e lo lesse mentre Tess tentava di
capire che cosa fosse successo a Maria e Michael. Sembravano cane e gatto.
Ciao
Liz. Finalmente io potr� incontrare te e il tuo Max, capo di Antar. Venite
questa sera alle otto alla biblioteca, soli!
Liz
involontariamente allung� una mano a cercare quella di Max mentre lui si gir�
sorpreso verso di lei. Senza dire una sola parola allung� il biglietto e
osserv� la sua espressione mentre lo leggeva.
- Liz! Dove lo hai trovato questo? - domand� Max alzando un po� troppo la
voce.
Liz osservando gli altri che all�improvviso si erano voltati verso di loro
indic� il piatto - L� ho trovato nel piatto� Max, cosa potrebbe
significare? Cosa dobbiamo fare?
Max porse il biglietto a Isabel e Michael, mentre gli altri tre ragazzi si
sporsero dalle loro posizioni per vedere cosa c�era scritto.
- Ovviamente io devo andare per vedere chi �! - afferm� lui.
- Devo venire anch�io con te! Dice che vuole incontrare sia te che me.
- Non se ne parla nemmeno. Tu starai qui con gli altri� - Max alz� gli occhi
verso i loro amici - � starete tutti qui!
Michael sbatt� una mano sul tavolo - Max. Se credi che io possa stare qui�
puoi dimenticartelo.
- Come dire che con le buone maniere si ottiene tutto - ironizz� Maria
scrutando Liz negli occhi.
- Sbaglio o qui il tuo nome non c�� scritto? - dichiar� Max.
Michael alz� le spalle - Allora? Se proprio vuoi mi travesto da Liz, ma fammi
venire. Se preferisci mi metto le foglie e faccio finta di essere un cespuglio.
- Smettila Michael! - rise Isabel nervosamente - Non � questo il momento di
litigare. Troviamo una soluzione accettabile per tutti.
- Secondo me dovremmo andare anche noi - sostenne Tess - Se sanno di Max
sapranno anche di noi.
- Quello che non capisco � perch� chiede di Max e di Liz senza fare
riferimento a nessuno di noi, alieni e non. Tess, non credo sappia di voi
altrimenti avrebbe chiesto di tutti, non credi? - spieg� Alex aggrottando la
fronte.
- Oppure sanno ma per qualche motivo a noi ignoto vogliono me e lei�
- Max� so che non vuoi ma devo venire con te! Si potrebbero insospettire se
non mi facessi vedere!
- Insospettire di cosa? Non sei un�aliena� - ribad� Max.
- Ma verremo anche noi! Potremmo sempre rimanere in disparte - riprov�
Michael.
Max scosse la testa - Non capisci che forse ha gi� previsto tutto?
Probabilmente non sar� solo come vuole far credere.
Rimasero tutti in silenzio a riflettere sul da farsi, poi Max si alz� dal
tavolo - Io devo andare. Voi non verrete per nessun motivo - lo disse in tono
autoritario fissandoli uno per uno, dopo di ch� prese la giacca e usc� dal
locale a passo sostenuto.
- Allora! Dov�� la mia ordinazione? - grid� un cliente.
Sia Tess che Maria si fissarono negli occhi ed entrambe corsero verso la cucina
scomparendo nel retro e tornando subito dopo con i piatti in mano.
Liz fissava la portata che aveva ordinato davanti a s� senza pi� aver voglia
di assaggiarla come poco prima. Alex le era andato a sedersi a fianco e stava
togliendosi la giacca.
Michael fece il movimento di alzarsi - Io lo seguo!
Isabel lo prese per il polso e lo tenne l� al suo posto - Michael, stai zitto!
- Ma Isabel� - tent� l�alieno.
- Niente ma� stasera a sua insaputa andremo alla biblioteca. Non possiamo
lasciarlo andare solo. Se lo seguissi per� se ne accorgerebbe subito, anzi�
adesso credo stia persino pi� attento. Credo che quello che gli ha mandato il
biglietto li osservi da lontano - spieg� Izzy.
Liz istintivamente mosse gli occhi intorno e si sofferm� sul ragazzo seduto in
fondo al locale seminascosto da un giornale. Questo all�improvviso lo spost�
e si ritrovarono a guardarsi a faccia a faccia. Era lo stesso! Quello che aveva
visto la sera prima e a scuola nel pomeriggio.
- Liz. Cosa succede? - domand� Alex spostando lo sguardo verso dove guardava.
- Quel ragazzo� ha qualcosa che non mi convince. L� ho visto ieri a scuola
e il tempo si � rannuvolato, ieri sera sotto casa mia circondato da una strana
aurea argentea e � stato annunciato da un forte tuono, infine oggi che si �
alzato il vento�
Liz non aveva staccato gli occhi da lui mentre gli altri tre la fissarono in
viso e poi si voltarono simultaneamente a guardare. Non c�era pi� nessuno se
non una sigaretta accesa e un piatto vuoto.
- Liz! Non c�� pi�! - afferm� Alex scotendola.
- Lo so. E� uscito appena ho iniziato a parlare - spieg� lei riportando lo
sguardo verso il piatto che si stava raffreddando.
- Ma perch�
- Non lo so - chiuse lei l�argomento.
Prese in mano la forchetta e cominci� a tagliuzzare la gustosa tenerissima
bistecca che aveva nel piatto a forma di astronave. Intorno disseminate qua e l�
c�erano vari tipi di salse colorate.
Isabel aveva ripreso a parlare - La faccenda si fa sempre pi� strana. Questa
sera io e Michael andremo l�. Voi starete qui e non si discute.
- Si discute s� invece - Tess era appena tornata con il vassoio di Michael e
Isabel. Maria le era subito dietro con quello che aveva preso Alex.
Liz assaggi� il primo boccone e per pochi istanti che le sembrarono ore le
manc� il respiro. All�improvviso si ritrov� in una strana dimensione dove
vide una luce intensa circondarla e ritrovarsi in uno strano paesino
rassomigliante a quelli che c�erano in Inghilterra ai tempi dei romani.
Ritorn� in se stessa e quello che vide furono gli occhi apprensivi degli
altri.
- Sto bene - rassicur� - Ho solo avuto un giramento di testa.
- Verr� anch�io - aggiunse poi la ragazza fissando Isabel con gli occhi che
dicevano espressamente che lo avrebbe fatto a qualsiasi costo.
Era
sera e il tempo sembrava essersi calmato. C�era una leggera brezza e si
poteva intravedere qualche stella nel cielo rosato mentre a poca distanza un
ammasso di nuvole se ne stavano andando. Liz e Alex si erano nascosti su un
albero e guardavano fuori verso l�entrata della biblioteca. Maria e Isabel si
erano appostate dietro a un cespuglio a poca distanza da l� e potevano anche
vedere l�entrata d�emergenza. Michael e Tess invece erano su un altro
albero che non si poteva vedere da l�.
I tre gruppi avrebbero potuto comunicare, i primi due a gesti, mentre gli altri
con una pila. Si erano accordati Michael e Isabel su alcune parole sperando
servissero.
Erano arrivati almeno un�ora prima all�appuntamento augurandosi che nessuno
tenesse il posto sotto controllo e si erano accordati silenziosamente sui posti
da tenere. Dopo di ch� ognuno era rimasto l� dov�era e ancora non era
successo niente, nessun movimento.
Liz aveva appoggiato la testa sulla spalla di Alex e nel frattempo osservava le
ombre della sera che si allungavano nel parco. Cercava con gli occhi la figura
famigliare che aveva ordinato che tutti rimanessero l� al Crashdown mentre
nessuno gli aveva dato retta. Il gruppo era pronto a intervenire a ogni minima
indicazione di pericolo e il segnale sarebbe stato un colpo luminoso lungo e
uno corto.
All�improvviso sia lei che Alex sentirono passi rapidi sul manto erboso e
lentamente contando di non fare rumore si allungarono per vedere in basso.
Riuscirono a distinguere una figura alta e Liz tir� dentro di s� un sospiro
di sollievo quando riconobbe Max. Quello che le sembrava strano era che non
aveva visto nessun�altra sagoma arrivare alla biblioteca.
Cominci� a respirare lentamente come se Max la potesse sentire e il cuore le
si blocc� quando scomparve all�interno dell�edificio. Not� uno
spostamento furtivo e vide due figure avvicinarsi alla porta. Trattenne il
fiato e respir� solamente quando vide il segnale luminoso di Michael: �noi
entriamo�.
La risposta di Isabel fu immediata: �state attenti�.
Liz vide la porta della biblioteca chiudersi e aprirsi mentre un bagliore dei
capelli biondi di Tess fu rischiarato dalla luce della luna. Passarono ancora
pochi istanti quando il segnale luminoso arriv� dall�interno della
biblioteca.
Michael comunicava che avevano raggiunto un posto sicuro da cui poter
controllare i movimenti dell�amico e nello stesso tempo rimanere nascosti e
poter trasmettere con loro.
Isabel si gir� verso l�albero e fece segno col pollice: �ok�. Liz annu�
e rimasero ancora fermi mentre il tempo scorreva sulle loro vite.
All�improvviso videro comparire in mezzo al prato diverse sagome nere e Liz
trattenne un grido accorgendosi che erano apparse dal nulla. Sia lei che Alex
si fissarono preoccupati e il ragazzo strinse la mano di lei.
Isabel serrava la pila convulsamente nella mano e aspett� un momento opportuno
per fare il segnale in modo che non la vedessero: �pericolo�.
Michael rispose: �Non muovetevi di l�.
Cominci� a piovere, prima leggermente e poi sempre pi� forte fino a ch� Liz
non si sent� fradicia anche nelle ossa. Alex tir� fuori un impermeabile dallo
zaino che si era portato e si coprirono alla belle e meglio nonostante ormai
non servisse pi� a niente. Lo stesso fecero Isabel e Maria. Quest�ultima era
nervosa e preoccupata per Michael e soprattutto per Max che si trovava l�
apposta per riceverli.
La luce all�interno della biblioteca illumin� l�intero edificio mentre
prima era accesa solamente quella principale e si intravedeva solamente un
debole bagliore. Liz si tapp� la bocca spaventata osservando la scena. Sia
Michael, sia Tess furono alla luce e per fortuna si erano nascosti appena in
tempo dietro a uno scaffale. Questo non era stato previsto.
Isabel osserv� i due alieni e vide le figure nere che erano apparse prima
camminare lungo i corridoi verso il punto in cui si trovavano Michael e Tess.
Maria rub� la pila a Isabel e un po� goffamente riusc� a comunicare ai due:
�pericolo dietro�.
Liz cap� che ormai erano stati scoperti. Alcune sagome uscirono dalla
biblioteca e si diressero direttamente verso di loro.
- Alex. Dobbiamo scappare e tentare di entrare nella biblioteca prima che
quelli giungano da noi - dichiar� Liz cominciando gi� a calarsi
dall�albero. Anche Maria e Isabel se ne accorsero e le raggiunsero.
- Muoviamoci - ordin� Isabel.
-
Ma Michael� - piagnucol� Maria.
Alex
prese la ragazza per mano e segu� correndo Liz e Isabel che stavano scappando
verso una pineta. L� videro che le sagome li avevano notati perci� scapparono
ancora avvantaggiati dall�oscurit� verso l�entrata del retro. Isabel alz�
lo sguardo verso la finestra dove prima si potevano scorgere Tess e Michael.
Non c�era pi� nessuno.
Arrivarono
alla porta sul retro e rimasero nello stanzino buio rallentando il respiro
grosso per la corsa. Alex, unico ragazzo, decise di fare l�eroe e di andare
un poco avanti per vedere se ci fosse qualcuno. Fu una scena tenerissima quella
che si svolse fra lui e Isabel quando si lasciarono.
Le ragazze si sedettero su alcune scatole tranne Liz che rimase in piedi e
cammin� avanti e indietro come una tigre in gabbia. Pass� un buon quarto
d�ora e chiacchierarono su argomenti irrilevanti giusto per far passare il
tempo.
- Liz! Liz! Isabel! Sono preoccupata! Anzi preoccupatissima! Possibile che
siamo stati decimati cos�? Cosa � successo a Max? A Michael e a Tess?
- E ad Alex! Ormai � un bel po� che non torna. Deve essere successo qualcosa
- esclam� Isabel prendendosi la testa fra le mani.
Liz fiss� la porta e il cuore le fece un balzo in gola quando l�idea che
aveva in testa prese forma sempre pi� prepotentemente - Io vado a vedere cosa
� successo!
- Vengo con te! - Isabel si alz� in piedi e persino nell�oscurit� si poteva
capire quanto fosse risoluta.
Maria le fiss� entrambe e anche lei - Non sar� io a tirarmi indietro.
- Ok. Allora andiamo - assent� Liz.
Parker
si avvi� in punta di piedi nella direzione in cui Alex era sparito. Isabel e
Maria le furono subito dietro. Liz e Isabel si affacciarono per guardare nel
grosso salone pieno di scaffali e si stupirono nel trovarlo completamente buio.
C�era solo una leggera illuminazione derivante dai lampioni in strada, mentre
le nuvole coprivano gli ultimi raggi di sole.
- Ma come � possibile? - esclam� Maria a bassa voce.
Liz ribatt� non convinta persino lei di quello che stava per dire - Magari se
ne sono andati�
Appena per� ebbe pronunciato questa frase la luce quasi le accec� e
finalmente quando riuscirono a vederci di nuovo notarono sei figure vestite in
nero con dei passamontagna proprio di fronte a loro.
- Stavi dicendo Liz? - ironizz� Maria.
Isabel tent� di tornare indietro e scappare per chiamare aiuto, per esempio
allo sceriffo, per� cambi� idea quando si ritrov� puntata contro una pistola
dall�aria minacciosa.
- Ci arrendiamo? - chiese Maria pur conoscendo gi� la risposta.
- Credo che non ci sia altra scelta! - asser� Isabel alzando le mani.
Max
alz� il viso quando sent� dei passi. Era stato legato e bendato, colto
all�improvviso alle spalle. Poi era stato fatto sedere e nessuno gli aveva pi�
fatto niente. A nulla erano valse le domande di spiegazione, nessuno sembrava
essere nella stanza. Vedeva solamente una grande luminosit� attraverso la
stoffa giallo ocra e immagin� che fossero state accese le luci.
Sent� un forte trambusto attorno a s� e strinse gli occhi. Vide solo alcune
sagome scure e una voce famigliare lo colse impreparato.
- Lasciatemi! - esclam� Michael da molto vicino a lui.
Max sent� un tonfo a fianco - Michael, dove sei? - domand� - Cosa ci fai qui?
Ma non fu l�amico a rispondergli - Max? Max sei qui?
- Tess?! Ma cosa ci fate voi qui? - Max sent� affiorare la rabbia.
- Non lo immagini? - una voce completamente sconosciuta parl� al posto degli
altri due.
- Chi sei? Cosa vuoi da noi? - chiese Max rabbioso.
- Uhm� nel biglietto avevo detto che sareste dovuti venire solo tu e Liz,
invece ho trovato tutti qui! - eluse la domanda l�altro.
- Gli altri? Non � possibile che siate tutti qui!
- Alex avr� sicuramente portato via Liz, Maria e Isabel! - tent� di
rassicurarlo Michael.
- Ehi! Un po� di attenzione non ti farebbe male! So camminare da solo! - la
voce di Alex fu accompagnata da passi affrettati.
Max imprec� e tent� di liberarsi dalle corde che lo tenevano legato sapendo
che nonostante tutto sarebbe stato un tentativo invano. Finalmente qualcuno lo
raggiunse e sent� il tocco di qualcheduno sulla sua testa e improvvisamente ci
vide.
Era seduto su una sedia al centro della biblioteca, Michael si trovava
semisdraiato a fianco di lui con una smorfia di dolore sul viso, Tess era su
una pila di libri fasciata agli occhi da un foulard nero e Alex era in piedi a
fianco di una figura completamente nera con solo l�apertura per gli occhi.
Un alta sagoma nera invece incombeva su di lui, ma aveva il volto scoperto. Si
ritrov� a fissare in un paio di occhi viola e cap� di non ritrovarsi davanti
a qualcuno di umano. I capelli erano biondi e cortissimi, la mascella quadrata
e il sorriso spietato e ironico.
- Chi sei tu? - domand� una volta che trov� le parole.
- Sempre la stessa domanda! Quindi tu non sai proprio niente! - cominci� a
camminare arrivandogli alle spalle.
- Max? Stai bene? - Alex parl� appoggiato a uno degli scaffali. Probabilmente
era stato legato a qualcosa l� nei dintorni.
Max annu� e torn� a rivolgere tutta la sua attenzione a quell�uomo - Che
cosa vuoi da noi?
- Nient�altro che tu non possa fare. Come per esempio recuperare una pietra
andata perduta agli inizi del 300 A.D. Ne sai niente?
Max scosse la testa - Non so di cosa tu stia parlando!
- Lo so. C�� tempo per tutto. Nessuno sa dove sia finita questa pietra che
possedeva un�energia straordinaria. Faceva guarire di qualunque cosa chiunque
la toccava. Nel 305 in un paese dell�Inghilterra � arrivato un uomo ed �
andato dalla famiglia che la possedeva. L� ha comprata ad un buon prezzo e se
la � portata via. Tu e Liz dovrete tornare indietro prima che l�uomo se ne
vada facendo perdere le sue tracce.
- Indietro?! E tu pensi che io sia capace di tornare indietro nel tempo? -
domand� Max sorpreso.
- Ovvio che no! Io posso farlo.
- E se io rifiutassi?
Si sentirono rumori provenire dal fondo della biblioteca e infine apparvero sei
persone vestite in nero come quella che controllava Alex seguite da Liz, Maria
e Isabel. Liz alz� lo sguardo e incroci� quello di Max e ne ebbe paura.
Vedeva una rabbia impotente ribollire in quegli occhi scuri, cos� lo spost�
da lui a Michael.
- Michael! - grid� Maria.
- Maria?! Ma perch� diavolo non te ne sei andata? - Michael fece una smorfia
nuovamente.
Maria si liber� e corse da lui. Si sent� un colpo di pistola e la ragazza
cadde per terra. Liz url� e lo stesso fece Michael. Gli altri rimasero a
guardare la ragazza sdraiata in una posa innaturale sul pavimento.
- Liberatemi! - grid� Max agitandosi.
L�uomo rise e fece un cenno a uno dei suoi. Questo and� da Max e gli liber�
le mani e i piedi. Il ragazzo si precipit� verso Maria e cerc� dove l�arma
l�aveva colpita. Non trov� nessuna traccia di sangue o di proiettile. Le
tocc� il polso e sent� il battito regolare. Maria era viva!
- Max? - Michael emise un fievole gemito.
- E� viva? - domand� Liz.
Max spost� lo sguardo su di lei e poi lo fiss� su Alex.
- S�. Ma come�
- Credi che uccida cos� le persone? E� un�arma paralizzante. Rimarr�
svenuta per un po� e probabilmente quando si riprender� tu e Liz non ci
sarete pi� - spieg� l�uomo con un ghigno.
- Cosa significa tutto questo? - domand� Isabel - Dove dovrebbero andare?
- Perci� rispondo alla tua domanda di prima. Se rifiutassi questa volta non ci
sarebbero pi� pistole paralizzanti, ma disintegratici. Questa volta per�
potrebbe toccare a tua sorella Isabel, per esempio.
Max non seppe pi� cosa dire e abbass� gli occhi verso Maria. Traffic� un
momento per rimetterla in una posizione pi� comoda per lei dopo di ch�
dichiar� - Accetto a patto che Liz rimanga qui!
- Allora tanto vale! - lo guard� l�uomo - E� lei la chiave di tutto!
- La chiave di cosa? - domand� Liz - Dove devo andare?
- Basta! Sono stufo di stare qui a parlare - alz� il capo verso le sette
figure nere - Portateli via!
Max si alz� - Aspetta!
- Ricordati quello che ho detto! - ribad� l�uomo un�altra volta.
Max vide scomparire Michael e Isabel dietro a uno scaffale e la sorella come
ultima cosa gli aveva detto di stare attento. Max guard� poi Liz che era
rimasta in piedi di fronte a lui a qualche metro di distanza.
- Max. Non abbiamo altra scelta! - sospir� lei.
- La tua amica � un po� pi� ragionevole. Buon viaggio! - rise ancora
l�uomo.
Batt� le mani e l�oscurit� attorno a loro si fece pressante mentre
l�umidit� divenne cos� intensa che Liz si sent� quasi soffocare. I colori
a poco a poco tornarono e si ritrovarono a camminare in una strada fangosa al
centro di una piazza con gente che non sembr� accorgersi della loro
apparizione. Max guard� Liz e la vide vestita come una contadina. Liz guard�
Max e not� che indossava dei vestiti non appartenenti all�epoca in cui
vivevano e nemmeno lontanamente gli assomigliavano.
-
Max? Dove siamo? - chiese Liz guardandosi attorno.
C�erano persone che viaggiavano a cavallo oppure su un carro trainato da
buoi, bancarelle del mercato piccole e completamente di legno che sembravano da
trasportare a mano, gente vestita come persone appartenenti a un epoca ormai
finita. Le donne con foulard colorati in testa, gonne lunghe e larghe e camicie
bianche, gli uomini in pantaloni di vario tipo, bretelle e camicia bianca.
Alcuni di essi avevano persino vestiti stracciati e Liz si accorse guardandosi
che lei indossava una gonna scolorita e una camicia con i bordi consumati.
Max invece era diverso o cos� sembrava. Indossava una tunica blu con le
maniche larghe e ai piedi sandali in legno, al contrario di lei che aveva degli
zoccoli ai piedi.
- Non ne ho idea! So solo quando siamo - le rispose lui.
Liz smise di guardarsi attorno per focalizzare lo sguardo su di lui - Cosa
intendi dire?
- Se solo mi avessi dato retta a quest�ora non saresti qui! - il tono era
arrabbiato - Perch� non mi avete ascoltato? Perch� non siete rimasti al
Crashdown?
- Perch� siamo tuoi amici! - fu la semplice risposta della ragazza - Ora per�
dimmi quello che sai!
- Uhm� non molto. Se quello che l�uomo ha detto � vero dovremmo essere nel
305 Anno Domini - Max alz� le spalle.
- Aspetta� Stai scherzando, vero? Non vorrai farmi credere una cosa simile!
Max spost� lo sguardo da lei e fiss� una donna che veniva loro incontro - Non
scherzo affatto! Quell�uomo ha il potere di far andare avanti e indietro nel
tempo. Ci ha mandati qui perch�
La donna li aveva raggiunti e aveva preso Liz per un polso.
- Ma che� - protest� la ragazza.
- Lisandra! Quante volte ti ho detto che non devi startene a chiacchierare ma
devi lavorare? O pretendi che sia tutto tua madre a fare? Sbrigati ora! Inoltre
� inutile che continui a parlare con i druidi! Sei gi� promessa in sposa a un
altro e non posso farti diventare una Sacerdotessa.
La donna la trasport� via e a nulla valsero le proteste di Liz nel dirle che
stava sbagliando persona. Max dal canto suo era stato respinto alquanto
brutalmente e la donna lo minacci� di stare dietro alle ragazze del villaggio.
I due ragazzi furono separati bruscamente. Liz portata via e Max lasciato in
mezzo alla piazza a vederla scomparire e senza saper cosa fare, confuso dagli
eventi. Perch� Liz era stata scambiata per un�altra? E perch� quella donna
aveva detto che lui era un druido? Che si fossero personificati dentro ad altre
persone? Max cominci� a camminare lungo la strada seguendo quella percorsa
prima da Liz in modo da non perderla di vista. Immerso per� troppo nei suoi
pensieri non si accorse di quello che gli stava venendo incontro e uno and�
contro l�altro. Max rimase in piedi e all�altro invece caddero le provviste
che aveva in un cesto.
Prima di vederlo in viso Max gli fece le sue pi� sentite scuse mentre si
chinava per aiutarlo a raccogliere la frutta e gli ortaggi sparsi nel fango.
Quando entrambi si alzarono l�altro salut� - Gawen Maximus! Che sorpresa
vederti qui!
Max lo fiss� in volto memorizzando il nome con cui l�altro l�aveva
chiamato. Evans per poco non si mise a bocca spalancata quando lo riconobbe.
- Michael?! - domand� senza pensarci.
- Cosa? Micha� che? Ho capito! Stai scherzando! - vedendo l�espressione
perplessa dell�alieno aggiunse - Sono Micoiron! Ci siamo incontrati
all�ultima festa in onore della dea! Era la prima volta che c�eri anche tu
in veste di druido, ricordi? Siamo stati compagni di sventura, per diciassette
anni! Sei venuto al mio matrimonio con Marion due anni fa!
Max era imbarazzato e le idee si fecero sempre pi� confuse. Poteva afferrare
che ci fossero lui e Liz, ma che ci fossero anche gli altri ma in veste di
gente di quel tempo e comportandosi come se fossero di quell�era era ancora
pi� incomprensibile.
- Secondo me il tuo apprendistato ti ha fatto male, amico mio! Ancora non
riesco a capire come hai fatto a diventare druido, nonostante le tue origini
mezzo romane. Probabilmente hanno creduto nella tua buona fede, ma�
Max tent� di entrare nella parte - Vecchio mio! I tempi cambiano. Stai forse
dicendo che non sono in grado di proseguire per la mia strada?
- Maximus. Tutto questo mi sembra strano. Hai il tempo di venire un po� a
casa nostra? Marion vorr� rivederti dopo tutto questo tempo. Inoltre voglio
farti conoscere Tairon, nostro figlio.
Per un attimo Max temette di mettersi a ridere, ma riusc� a trattenersi.
Michael si era sposato e aveva gi� un figlio. Quando sarebbe tornato, se fosse
tornato, gli avrebbe raccontato tutto solo per vedere l�effetto che faceva su
di lui.
Max annu� capendo che forse era un punto cruciale. Probabilmente era qualcosa
collegato alla loro missione e per questo alcuni dei loro amici erano stati
messi come personaggi di questa buffa storia. Erano come una pista da seguire,
senza offendere.
Michael, o meglio Micoiron, lo guid� lungo la via del mercato e molti di
quelli che incontrarono li salutarono e qualche donna gli fece uno strano
gesto. Finalmente imboccarono in una viuzza e percorrendola Max pot� notare
quanto fosse deserta in confronto a dove lui e Liz erano arrivati. Max not� il
negozio di un armaiolo, e poco pi� avanti di un calzolaio vecchio stampo. Dopo
di ch� c�erano molte porte di case in legno con un piccolo prato di fronte
su cui c�erano stese file di panni.
Micoiron fece un�osservazione
sul tempo e Max lo ascolt� distrattamente. Tutto gli sembrava cos� strano e
in un certo senso anche eccitante.
Finalmente, verso la fine della via, arrivarono davanti a una casa con un
giardino pieno di cavalletti per pittori e su carta ingiallita alcuni paesaggi.
- Ti sei dato alla pittura? - domand� Max con disinvoltura.
- S�. Una passione che mi � affiorata ultimamente. Marion spera che
serviranno a qualcosa. Mi ha consigliato che una volta finito un dipinto che
sto facendo posso fare una mostra e possa barattarli con qualcosa di utile.
Dalla casa usc� una donna con in mano una cesta piena di panni. Max fu meno
sorpreso dell�altra volta eppure il cuore gli fece un balzo in gola. Era
Maria quindi la donna che Michael aveva sposato! Forse, essendo nell�altra
vita la migliore amica di Liz, sapeva anche dove potesse essere Lisandra.
Maria quando li vide sorrise e mise gi� la cesta - Gawen! Che piacere vederti
ancora! Quanto tempo ti ci � voluto per ricordarti di noi?
- L� ho incontrato per caso al mercato - Micoiron si avvicin� alla moglie e
le diede un bacio sulla guancia.
- Vieni dentro un po� e raccontaci di quello che fai! - esclam� Marion.
Max non sapeva se accettare oppure no. Ma dopotutto non avrebbe saputo dove
andare� forse sarebbe dovuto tornare in qualche tempio ma non sapeva proprio
dove poter trovarlo.
- Maximus! Ti vedo perplesso. Vieni almeno dentro a vedere Tairon, no? -
sorrise Micoiron.
Max annu� convinto con l�intenzione di chiedere a Maria dove poter trovare
Liz. I due coniugi lo accompagnarono dentro e Max si accorse della povert� in
cui vivevano. Il suo occhio per� fu attirato da un bambino con i capelli
biondi come quelli di Maria ma completamente rassomigliante a Michael. Gli si
avvicin� e lo osserv�. Era troppo carino e per un momento gli sembr� di fare
un salto di qualche centinaio di anni e di vedere come in realt� finisse la
storia tra Michael e Maria del futuro.
I tre si sedettero a tavola e Marion serv� del t�. Max, anche se riluttante,
fece finta di bere la bevanda senza problemi. Peccato che l�aspetto sporco
lasciava a desiderare.
- Allora! Cosa facevi qui in paese? - domand� Marion.
Max non vide nessun motivo per rimandare oltre la domanda che gli martellava in
testa - Uhm� ero venuto qui in paese per incontrare Lisandra, ma� Non l�
ho ancora vista. Sapete per caso dove posso trovarla?
- Max! Credevo l�avessi dimenticata! - il viso di Marion fu percorso da
un�espressione inorridita.
Max si chiese perch�, ma prefer� non fare troppe domande che avrebbero potuto
comprometterlo - E� che le devo parlare. Pensavo che tu fossi sua amica!
- Sua amica? Per fortuna no! Quella ragazzina insolente che pensa di essere la
signora di Faerl. Solo perch� � stata promessa in sposa a uno di quei nobili
romani di Londinium passato di qua per caso, si da quelle arie da gran signora!
Tu per� dovresti saperlo meglio di me!
Max si sforz� di capire di cosa Marion stava parlando - Quindi non sai proprio
dove abiti?
Micoiron, che era rimasto ad
ascoltare, consigli� - Marion non ha mai voluto saperlo. Nemmeno io se � per
questo. Dovresti per� andare da Isier, la maga ai confini di Faerl. Lei sa
tutto di tutti. Per� ti consiglio di stare attento. Potrebbe mandarti il
malocchio� non si sa mai.
Max annu� - Grazie. Ora devo proprio andare - si alz�.
- Possibile che dopo tutto quello che ti ha fatto ancora l�ami? - domand�
Marion.
La donna si alz� e scomparve in una stanza seguita dallo sguardo dei due
ragazzi. Micoiron alz� le spalle e Max rimase a meditare su quelle parole. Era
strano vedere come nel passato Maria e Liz non fossero amiche.
Scosse la testa e salut� Micoiron. Dopo di ch� chiese ulteriori informazioni
sulla strada da prendere per arrivare dalla maga e salutando se ne and�.
Nel
frattempo Liz era stata portata in una casa a due piani e la ragazza si guard�
attorno. Si era chiesta il perch� Max non l�avesse raggiunta e ora non
sapeva nemmeno lei dove fosse finita. La donna che l�aveva portata l� si
mise le mani sui fianchi e si osservarono negli occhi a vicenda.
- Allora? Stai aspettando la manna dal cielo? Vai a prendere i panni di sopra e
vai a lavarli al fiume facendoti aiutare da tua sorella. La troverai in camera
vostra che cerca qualcosa che un po� di tempo fa ti ha prestato.
�Sorella?� pens� Liz. Ma perch� quella donna si ostinava a considerarla
sua figlia? Pi� volte lungo la strada aveva provato a replicare, ma la signora
le ordinava di stare zitta.
- Sbrigati! - ordin� ancora quella.
Liz annu� e cammin� verso una delle porte sperando di imboccare quella
giusta.
- Dove credi di andare? - Liz sussult� a quel suono acuto - Se non hai
traslocato la tua camera � di sopra!
Liz guard� la donna e annu� terrorizzata, dopo di ch� corse verso le scale e
arriv� lungo un corridoio. C�erano solo due porte, una in fondo davanti a
lei e una subito a fianco. Si morsic� le labbra e si domand� - Se abitassi in
questa casa� sceglierei la porta alla mia destra oppure quella a dritta?
Un rumore proveniente dal fondo del corridoio la tolse dall�imbarazzo. Con
passo affrettato raggiunse la porta e mise la mano sulla maniglia. Prima ancora
che facesse qualcosa la porta si spalanc� e si ritrov� a fissare il volto di
Isabel.
Liz
balbett�
- Isabel? Cosa ci fai qui?
La ragazza la guard� - Sai sorellina, non so per chi tu mi abbia scambiata ma
sono Yliamag. Adesso vuoi dirmi dove hai messo il vestito che ti ho prestato
per andare a vedere il tuo Maximus?
�Maximus? E chi � Maximus?� si domand� la ragazza.
- Sai Isabel. Non so cosa tu stia dicendo ma preferirei delle spiegazioni sul
posto in cui mi trovo.
Yliamag la guard� e scosse la
testa - Spero che tu non sia stata nuovamente alla taverna a berti qualcosa
comunque, se proprio lo vuoi sapere, siamo a Faerl, nel sud della Britannia, e
questa � casa tua.
Liz era sempre pi� confusa. Dal di sotto arriv� una voce - Voi due! Vi
sbrigate a fare quello che ho detto?
Isabel guard� Liz - Che cosa ha detto di fare quella vecchia strega?
Liz faticava a parlare. Ormai ogni pensiero che aveva andava per conto suo - Mi
sembra che dobbiamo prendere la biancheria sporca e portarla al fiume.
Yliamag sbuff� - Ma � sempre dietro a comandare? Forza, conviene che ci
sbrighiamo altrimenti non ci lascia in pace per tutta la sera.
La sorella di Lisandra si diresse verso l�altra porta e Liz la segu� su per
le scale fino ad arrivare a una cascina. L� c�erano accatastati tre grossi
mucchi di panni. Yliamag sospir�. Dopo di ch� prese due grandi cesti e divise
la biancheria.
- Non potresti darmi una mano al posto che rimanere l� a guardare? - esclam�
poi.
Liz e la presunta sorella uscirono e facendo finta di niente Parker segu�
l�altra lungo un sentiero ancora pi� fangoso degli altri fino a giungere a
un fiume che di pulito aveva proprio poco. Rimasero l� fino a sera quando
stanche se ne tornarono a casa portando in mano i pesanti canestri.
La madre, che pi� tardi Liz seppe che si chiamava Gilian, serv� loro un
pranzo a base di verdure dell�orto che avevano fuori e Lisandra mangi� poco
niente non convinta. Finalmente riusc� a raggiungere la sua camera mentre
fuori il tempo cominciava a peggiorare. L�oscurit� della stanza senza
finestre era rischiarata solo dalla luce della candela. Yliamag l�aveva
seguita ma poi era uscita dalla finestra dicendo che andava a incontrare il suo
innamorato. Liz rimase sola e si guard� attorno sperando di trovare qualcosa
che potesse aiutarla a districare la matassa.
Trov� un diario scritto dalla sua stessa calligrafia. La cosa le suonava
sempre pi� strana. La ragazza lo prese in mano e and� nel letto che pensava
fosse il suo cos� alla luce della candela lesse una delle ultime pagine.
E�
sempre pi� difficile riuscire a vedere Maximus da quando � diventato un
druido. Un po� perch� spesso gli danno dei lavori al tempio, un po� perch�
lui non vuole pi� vedermi sovente come prima. Le uniche volte in cui ora lo
scorgo � quando gli danno delle mansioni da svolgere nel villaggio e questo
succede di rado. Stamattina per� ho ricevuto un biglietto su cui c�era
scritto che voleva vedermi. Ho fatto i salti di gioia al solo pensiero. Mi
ricordo quanti bei momenti abbiamo passato insieme. L�appuntamento � per
domani nel primo pomeriggio, nella piazza del mercato.
A volte mi rammento di quell�ultima volta in cui siamo stati felici insieme,
quando un signore di Londinium � passato al galoppo del suo bel cavallo nero e
subito ha voluto che io diventassi sua moglie. Per fortuna mia madre ha voluto
che tutto fosse ritardato, ma fra qualche giorno devo partire per raggiungerlo
in citt�. Io non volevo per niente sposarlo, l�unico che io amo � Maximus,
ma appena si � sparsa la voce lui ha deciso di diventare druido dopo che molte
volte alcune sacerdotesse avevano insistito che sarebbe stato un ottimo
sacerdote della dea. Per qualche tempo non sono riuscita a crederci. Caro
diario, quante volte mi sono chiesta se per me ci sarebbe stata una vita piena
di felicit�. Vorrei tanto fuggire con lui ma ormai la rete si � troppo
infittita perch� per noi sia facile scappare e lasciare tutto.
Lisandra, 3 luna 305 AD
Liz
depose il diario perplessa da quello che aveva letto. Maximus, Maximus. Quel
nome le rimbombava nella testa. E se Maximus fosse Max? Il suo Max? E se il
giorno dopo fosse stato quello presente, in cui loro due erano apparsi?
Liz
non sapeva rispondere a quegli interrogativi. Si chiedeva per� cosa centrasse
il fatto che Isabel fosse sua sorella.
Riapr�
il diario e lesse un�altra pagina, questa volta fra le prime. Ora la ragazza
raccontava un litigio di circa un anno prima o cos� a Liz sembrava. L�anno
era il 304 AD. Una ragazza, di nome Marion, si era appena sposata e viveva
assieme a un certo Micoiron. Lisandra e Marion erano amiche, ma un giorno,
quando Marion venne a sapere del fidanzamento fra lei e il signore di Londinium
i rapporti si incrinarono. Ci fu una grossa litigata e ancora fra quelle righe
apparve il nome di Maximus. Marion non riusciva a capire il perch� Lisandra
avesse accettato e inutile fu il tentativo dell�altra di spiegare che non
aveva altra scelta. Sua madre l�aveva obbligata ad accettare, di modo che la
sua famiglia avrebbe potuto avere un po� di fondi.
Liz smise di leggere perch� gli occhi le si chiudevano. Pos� definitivamente
il diario sul comodino, soffi� sulla candela e si abbandon� a dolci sogni.
Fuori la luna splendeva brillante nel cielo scuro della notte e per un istante
una pietra che portava al collo brill� di una luce azzurra innaturale.
Poco
prima del tramonto Max camminava lungo il sentiero che Micoiron gli aveva
consigliato di seguire. Immerso nei suoi pensieri si chiedeva il perch� non
avesse domandato della pietra. Quella era la sua vera missione e prima
l�avrebbe trovata e prima lui e Liz sarebbero potuti tornare nel futuro, a
Roswell. Era difficile non poter parlare con le persone che sembravano i suoi
amici, ma che in realt� erano quelli di un altro e non sapevano nulla. Le
storie erano diverse, tutto era diverso.
Max scosse la testa e si guard� attorno accorgendosi di essere giunto agli
inizi di un bosco. Non vedeva nessuna abitazione e nessun segno di vita se non
le case del villaggio in lontananza. E se Micoiron si fosse preso gioco di lui
per far s� che non trovasse Lisandra? Dopotutto lui conosceva Michael, non
quest�altro.
Guard� meglio e finalmente not� del fumo oltre la cima degli alberi. Si
avvicin� camminando lentamente e circospetto. Scorse la casa nascosta da alti
cespugli, piccola e malridotta. Si avvicin� alla porta e buss�.
Rimase ad aspettare e finalmente vide aprirsi una fessura.
La voce di un ragazzo lo raggiunse - Ti aspettavo Max.
Max sbatt� le palpebre sorpreso. Come poteva sapere quello chi fosse lui
quando gli altri lo conoscevano come Gawen Maximus?
Liz
apr� le finestre per osservare il paesaggio che si stendeva davanti a lei. Il
sole splendeva limpido in cima a una collina verdeggiante e le strade erano
meno fangose del giorno precedente. Gente del villaggio camminava avanti e
indietro sotto di lei. Carri che passavano, donne che chiacchieravano, uomini
che correvano, venditori che urlavano.
Liz rimase affascinata ad osservare. Se non sapesse che fosse reale crederebbe
di trovarsi in un sogno meraviglioso. Adesso sarebbe arrivato qualcuno sotto la
finestra e le avrebbe urlato frasi d�amore.
La porta si spalanc� e al posto di udire frasi dolci sent� sua madre che le
diceva con quella voce aspra di preparare le sue poche cose.
Liz si gir� a fissarla con occhi pieni di sorpresa, non sapendo che cosa fare.
Gilian raddolc� lo sguardo e le si avvicin� prendendole le mani.
- Mi dispiace obbligarti a fare questo passo. So che i tuoi desideri sono altri
- e guard� in alto verso il cielo - Per� � per la tua famiglia che lo fai,
ricordatelo. Tua padre potr� smettere di essere battuto da quel mercante, io
potr� assumere qualcuno che mi aiuti nei lavori domestici e tua sorella potr�
andare a Londinium, magari venendo a trovarti.
Liz allora cap�. Parlava del suo matrimonio con quel nobile di Londinium - Non
preoccupatevi madre. Lo far� per voi.
Si disse se aveva sbagliato a parlare cos� vedendo l�espressione accigliata
di sua madre. Ma questa rispose - Ti vedo sottomessa.
La donna scomparve e richiuse la porta lasciandole sul comodino una bacinella
piena d�acqua. Liz cap� che avrebbe dovuto lavarsi l� dentro. Frug�
nell�armadio sperando di vedere qualche vestito pi� carino di quello che
indossava il giorno prima, ma erano tutte gonne e camicie dei colori pi�
smorti. Uno solo sembrava pi� bello ma sicuramente Lisandra lo teneva per le
feste.
Decise di indossare una gonna grigia e una camicia bianca. And� alla
bacinella, si lav� il viso, dopo di ch� si vest�.
Scese sperando di fare una colazione passabile. Mentre percorreva gli ultimi
gradini sent� bussare alla porta d�entrata. Macchinalmente si diresse l�
per aprirla, ma sua sorella Yliamag la precedette. Liz rimase in ombra giusto
da vedere chi fosse lo sconosciuto e per poco il cuore non le balz� in gola
quando ne riconobbe la voce.
- Gawen? Cosa ci fate qui? Non� non vi siete mai spinto a tanto! - esclam�
la sorella dall�entrata.
Max fissava la ragazza e si trattenne appena dall�abbracciare quella che
credeva sua sorella. Con tono neutrale - Sono venuto per vedere Lisandra. E�
in casa?
Yliamag si gir� verso la cucina - Credo sia ancora a dormire - poi a bassa
voce aggiunse qualcosa d�altro.
- Volete che la chiami? - domand� ancora l�altra alzando nuovamente la voce.
- No, no. Ripasser� pi� tardi, quando sar� sveglia - Liz sent� che se ne
stava andando.
La porta si chiuse e Yliamag torn� in cucina. Liz in punta di piedi corse
verso la porta e usc�.
Si ritrov� cogli zoccoli immersi nel fango, ma non le importava. Osserva la
gente che camminava chi frettolosa chi lentamente. Finalmente riusc� a
scorgere una schiena che poteva appartenere a lui e soprattutto indossava la
tunica blu.
Corse verso il punto in cui l�aveva visto e lo chiam� con quanto fiato aveva
in gola. Max si gir� e finalmente la vide. Liz si ferm� e lo fiss� negli
occhi, quegli occhi dolci che sempre le facevano battere il cuore a mille.
- Max - pronunci� a fior di labbra.
- Liz - articol� lui vedendola l� dritta davanti.
Niente li pot� fermare, nemmeno l�urlo di sua madre che si era affacciata
alla finestra della sua camera. Liz corse contro Max e lo abbracci� mentre lui
la strinse a s�. Dopo un momento le loro bocche si unirono e scoprirono quella
pace che sempre avevano trovato insieme. Max per� vide qualcosa, vide loro due
correre nella foresta inseguiti da qualcuno o qualcosa. Vide se stesso cadere e
Liz chinarsi vicino a lui piangendo.
All�improvviso entrambi furono interrotti. Qualcuno aveva gridato e per
entrambi fu l�inizio della fine.
Gilian stava correndo quasi a
perdifiato verso di loro. Yliamag li fissava sbalordita dalla soglia di casa
mentre un ragazzo rassomigliante ad Alex pass� davanti a lei e la salut�
cortese mentre le lanci� uno sguardo di fuoco. La gente si era fermata e li
aveva osservati prima con sorpresa e adesso con disapprovazione.
- Liz! Dobbiamo scappare! - esclam� Max prendendole la mano.
Liz si guard� attorno e cap�. Di l� a poco tempo sarebbero venuti a prendere
Max e lo avrebbero portato chiss� dove, magari ucciso. Oltre che essersi preso
la libert� di averla fra le braccia lui era un druido votato alla dea con voto
di castit�. Per lui non era stato conveniente baciarla cos� in pubblico.
Max la stratton� e cominciarono a correre a perdifiato. La gente si scansava
per lasciarli passare e non si accorsero che fra di loro c�era qualcuno che
li osservava intento a seguire i loro movimenti. Questo corse via appena vide
la strada che stavano imboccando.
Max non sapeva dove stava portando Liz, ma correva verso la casa nel bosco,
quella dove aveva trovato il ragazzo che lo conosceva e che gli aveva detto che
tutto sarebbe andato per il meglio. Se questo voleva dire per il meglio allora
erano proprio fortunati.
- Max! Ma perch� ci troviamo qui?
- Liz! Te lo spiegher� pi� tardi! - Max non riusciva a correre e parlare
nello stesso tempo.
Dietro a loro sentivano gi� correre e gridare. Max si volt� giusto in tempo
per vederne spuntare uno con l�arco in mano. Si spavent� e strinse ancora pi�
forte la mano di Liz. Tent� di correre ancora, sempre di pi� nella foresta
che ormai avevano oltrepassato. La casa della maga dove Max era stato il giorno
precedente era sparita e loro correvano schivando rami e saltando cespugli e
altri ostacoli.
Gli altri erano subito di dietro. Max all�improvviso cadde e Liz spaventata
si gir� per guardare verso di lui. Non grid�, non fece niente se non mettersi
a piangere. Una freccia gli si era conficcata nella schiena e forse gli aveva
bucato un polmone.
Non sapeva che cosa fare e guard� verso la gente del villaggio che stava per
arrivare. Tent� di scuoterlo sperando che potesse rialzarsi e correre. Niente!
Sent� avvicinarsi da un�altra parte un carro e gli zoccoli di un cavallo a
grande velocit�. Alz� gli occhi per vedere arrivare Michael da un altro
sentiero. Dietro, sul carro ci stavano Maria e Tess.
- Forza Lisandra! Sbrigatevi a salire sul carro! Se ci raggiungono saremo
finiti - grid� Maria.
Liz non rimase a pensare su come era strano sentire che Maria la chiamava col
nome di un�altra, ma si fece aiutare da Michael a trasportare lentamente il
corpo dell�alieno ferito. Quando anche lei fu salita il carro ripart� a
tutta birra e ben presto distanzi� gli altri. Michael non rallent�
l�andatura.
Liz rimase tutto il tempo con la testa di Max in grembo e gli accarezzava i
capelli. Sia Tess che Maria la guardavano senza dire niente.
Maria infine parl� - Lisandra! Mi dispiace averti detto quelle cose quel
giorno.
Liz cap� che forse lei era Marion, ma Tess che parte aveva in tutto questo?
Come se lo avesse sempre saputo cap� che era la cugina di Maria in
quell�epoca.
- Che cosa devo fare? - supplic�.
Marion la fiss� - Devi usare la pietra che hai al collo! Sai che ti da dei
poteri particolari, no? Forse potr� aiutare Maximus.
Maximus? Allora era veramente
lui Maximus. Ma come avrebbe fatto a usare la pietra? Che cosa avrebbe dovuto
fare per attivarla? Non trovando altra risposta la prese tra le mani per
riceverne conforto. Un calore si diffuse in lei e senza nemmeno accorgersene
appoggi� le sue labbra su quelle ormai sbiancate di Max. Alcune lacrime che
avevano preso un color argento si fusero nella pelle di lui.
La luce intensa la accec� per un momento. Quando cess� scorse che la freccia
non c�era pi�. Gli occhi di Gawen si aprirono e la fissarono. Liz cap� che
cosa erano l� a fare. Adesso sarebbero potuti tornare indietro. Ma la pietra?
No! Lei sapeva che la pietra avrebbe funzionato solo con Lisandra! Ma perch�,
se quell�altro sapeva, aveva voluto che riportasse loro la pietra?
- Ma che� - mormor� Max.
Liz lo interruppe con un gesto della mano. Dopo di ch� prese tra le mani la
pietra e gliela mostr�. Max alz� gli occhi nuovamente su di lei dopo averla
esaminato attentamente.
- Come facevi a sapere?
- Non lo so! Oh Max, come sono felice che tu sia vivo!
Si abbracciarono mentre il carro con un ultimo scossone si fermava lontano dal
sentiero principale al riparo dei cespugli.
Micoiron scese e aiut� la
moglie e sua cugina prendendole per la vita per far mettere loro i piedi a
terra. Poi domand� a Max - Maximus? Stai bene adesso?
Il ragazzo annu� e si alz� in piedi senza nemmeno vacillare. Liz aveva dei
poteri particolari con quella pietra. Agilmente salt� gi� dal calesse seguito
da Liz.
- Sapete una cosa ragazzi? Mi sembrate� diversi - osserv� Tess.
- Forse lo siamo - rispose Max stringendo a s� Liz.
- Come ci avete trovato? - domand� la ragazza del futuro.
Marion sorrise - Tutto merito di Micoiron. Stava andando a fare una commissione
per me e ha visto che la gente del villaggio stava guardando qualcosa,
ammucchiata cos� com�era. Chiedendo e facendo scostare un po� di persone
� riuscito a vedervi e cos� � corso a casa spiegandoci in breve in che guaio
vi eravate cacciati. Prendiamo il carro con cui nostra cugina Tili era venuta a
trovarci e partiamo tutti e quattro alla vostra ricerca. Mio marito aveva
intravisto da che parte eravate andati.
Liz solo allora si accorse che Marion aveva un fagotto e not� che alcuni
riccioli biondi spuntavano dalla spalla dell�amica. Stava per avvicinarsi a
vedere il figlio che poteva benissimo essere di Maria, quando un galoppo
sfrenato di cavalli li raggiunse dalla parte opposta del sentiero.
- Come � possibile? - esclam� Tili - Ci hanno gi� trovati!
Finalmente apparve alla vista un cavallo dal manto nerissimo con sopra due
cavalieri. Quando si ferm� Liz pot� distinguere una chioma bionda e una
capigliatura nera.
- Yliamag! Cosa ci fai qui? - Liz si avvicin� al cavallo fermatosi a pochi
metri da l�.
Fece scorrere lo sguardo all�altro cavaliere e non fu sorpresa di ritrovarsi
a fissare il volto di Alex.
- Lisandra! Ero preoccupata per te! Quella bisbetica di nostra madre � a dir
poco disperata. Pensa che le era venuta la brillante idea di mandare me al
posto tuo domani a Londinium! Non so tu ma quel vecchio proprio non mi piaceva
nemmeno un poco! Per fortuna sono riuscita a raggiungere Alessiuf prima che
Gilian mi agguantasse - l�alter ego di Alex aiut� a scendere sua sorella che
cavalcava all�amazzone.
- Ma se ci hanno trovato loro ci troveranno anche gli altri! - esclam� Marion
prendendosi fra le braccia il bambino e stringendolo a s�.
Yliamag sorrise - No! Alessiuf
� un buon cacciatore! L�unico che sa distinguere quali orme sono fresche o
no nel villaggio! Facciamo ancora a tempo a scappare!
- Scappare? - domand� Micoiron perplesso.
- Sanno chi siamo, ma noi siamo avvantaggiati dal fatto che se partiamo subito
potremo avere una distanza enorme da loro. Ora che chiameranno qualche nobile
romano per cercarci saremo partiti per il mare e avremo raggiunto il continente
- progettava Alessiuf.
Max ascoltava e rifletteva su alcune parole che il ragazzo nella casa della
foresta gli aveva detto: �Liz � la chiave, i cinque sono la porta�. Max
vedeva che erano tutti insieme come nel futuro. Cinque erano Micoiron, Teli,
Marion, Yliamag e Alessiuf. Cinque erano Michael, Tess, Maria, Isabel e Alex.
Liz grazie a quella pietra possedeva dei poteri.
Gawen prese Lisandra per mano e la condusse nel centro del cerchio notando come
gli altri erano disposti. Questi li fissavano tentando di comprendere cosa
Maximus stesse facendo.
- Tu sei la chiave! - mormor� Max a Liz ricordandosi che quella era l�unica
frase che Liz aveva sentito del discorso fatto con quell�uomo.
Lei annu� e prese la pietra fra le mani. Max l�abbracci� appena lei chiuse
gli occhi.
Micoiron li fiss� e sorrise.
Guard� poi la moglie e le and� incontro per abbracciarla. Tili cominci� a
muoversi intorno nervosa, Yliamag e Alessiuf imitarono Lisandra e Maximus. Le
parole dei due li sorpresero.
- Ma dove siamo? - domand� Lisandra.
- Cos�� successo? - esclam� Gawen Maximus guardandosi attorno.
Liz
e Max nel frattempo erano sospesi nel buio quando finalmente la terra sotto ai
loro piedi si fece solida. Liz si strinse di pi� al ragazzo spaventata. Ora
non sapeva che cosa sarebbe potuto succedere. Lei si fidava di Max e aveva
fatto ci� che lui le aveva detto.
- Max? Dove siamo adesso? - Liz non vedeva nulla ma sentiva respirare attorno a
s�.
Non fu Max a risponderle - Liz?! Liz!
- Maria? Sei davvero tu? - esclam� Liz.
- Oh Liz! Sei tornata in te per fortuna! Tra te e Max ci avete fatto impazzire!
Gi� qui siamo tutti al buio e non vediamo pi� in l� del nostro naso. Un
giorno intero senza luce tranne quando ci hanno portato del cibo. Durante il
giorno ci hanno persino imbavagliato e hanno chiuso a chiave la porta.
Sentivamo la gente parlare ma non potevamo farci sentire - era la voce di
Michael.
- Credevate di essere una certa Lisandra� - cominci� Alex.
- � e un certo Gawen Maximus - complet� Isabel.
- Sempre in sintonia, voi due? - rise Max ricordandosi di come Yliamag e
Alessiuf avevano progettato il piano di fuga nel 305 A.D.
- Max! Ma che cosa vi ha fatto quell�uomo? - domand� Tess.
Liz non seppe perch� lo fece ma fu un gesto naturale. Prese tra le mani la
pietra che cominci� a trasmetterle calore. La sua mano cominci� a brillare e
cos� il suo corpo. Finalmente fu luce e lei ne era la torcia. Gli altri dopo
un momento di smarrimento la guardarono sorpresi.
- E� una storia lunga! Ora non abbiamo il tempo di stare qui a raccontarvela.
Dobbiamo uscire di qua il pi� in fretta possibile e mettere fuori
combattimento quell�uomo. Deve dirci tutto quello che sa, soprattutto come sa
di noi - Max aveva usato un tono autoritario e i suoi lineamenti nella
semioscurit� della luce azzurrognola di Liz sembrava accentuati.
- S�. Dobbiamo combattere! Ora che vediamo - con questo Michael guard� ancora
Liz incredulo - potremo difenderci meglio. Useremo un attacco a sorpresa.
- S� - progettarono il piano tutti insieme.
- Voi per� resterete qui! - esclam� Michael fissando soprattutto Maria ma
riferendosi ai tre terrestri.
- Mai! Io sono stata coinvolta molto pi� di voi in questa volta e non ho
nessuna intenzione di tirarmi indietro.
Max tent� di replicare ma Liz fu irremovibile.
- Se c�� lei ci sar� anch�io! - esclam� Maria incrociando le braccia e
avvicinandosi all�amica.
- Maria! Non ti ci mettere anche tu! - sbott� Michael.
- Da quando mi dai ordini? Io sono libera di fare quello che voglio - Ma dentro
di s� non ne era tanto sicura.
- Avrete sicuramente bisogno di me! - disse Alex pacatamente.
- Ma Alex� - fu tutto quello che Isabel riusc� a replicare.
- Perfetto! E adesso che si fa? - domand� Tess.
Liz sorrise - Cominciamo a uscire di qua e poi si vedr�. Sicuramente qua fuori
ci saranno delle guardie che controlleranno la porta. Altre saranno in giro
nella biblioteca. Quante ce ne erano l�altra volta? Mi sembra sette. Anzi! Ne
sono sicura. Cominciamo a eliminare loro dopo di ch� andremo da lui!
Maria la fiss� sbalordita - Forse ci siamo sbagliati! Questa � un'altra Liz!
Max
appoggi� la mano alla serratura e silenziosamente si apr�. Diede il passo a
Michael che usc� per primo e il ragazzo si ritrov� a fissare la schiena di
due armadi di guardie. Guard� dentro e annu�. Alz� le mani e li mand� a
sbattere contro la parete. L�unico rumore che ci fu era uno strano mugolare.
Erano talmente imbottiti quegli uomini che non avevano fatto nessun fracasso.
Gli altri uscirono in punta di piedi e Max e lui si travestirono mettendosi la
calzamaglia sopra i loro vestiti.
- Questa cosa scalda troppo, Max!
- Zitto e sopporta - esclam� l�altro.
Guardando nelle tasche trov� il disintegratore. Lo alz� e lo osserv�.
Sembrava una normalissima pistola.
- Forza! Andiamo. Conviene dividerci. Liz viene con me. Michael va con Maria.
Isabel, Alex e Tess insieme.
- Aspetta Max! Io ora ho la pietra, tu hai la pistola e i tuoi poteri. Possiamo
benissimo andare ognuno per conto proprio! - domand� Liz seguendolo.
- Non se ne parla nemmeno. Mi hai convinto a farti venire, ma anche a lasciarti
da sola no! - ribad� Max svoltando l�angolo.
Si ritrovarono a faccia a faccia con uno di loro. Alzarono la pistola entrambi,
ma Max fu pi� svelto a sparare e dell�altro rimasero solamente briciole. Liz
e Max deglutirono e per un istante si sentirono male. Avevano ucciso un uomo!
Proseguirono.
Dall�altra parte Maria e Michael silenziosamente camminavano lungo un
corridoio quando improvvisamente lei si sent� una pistola puntata alla
schiena. Girandosi not� solamente una macchia nera davanti agli occhi.
Si spavent� ancora di pi� quando lo vide farsi in briciole davanti agli
occhi. Michael dietro a lei aveva tirato fuori il disintegratore facendo finta
di averla prigioniera dopo di ch� aveva sparato all�altro.
- Per fortuna non sei stata colpita - esclam� lui osservando le ceneri ai
piedi di Maria.
- Osi anche fare dello spirito?
Tess, Isabel e Alex procedevano lungo il corridoio stretto nel centro, fra
lunghe file di scaffali. Videro apparire di fronte a loro un altro uomo in
calzamaglia e questo punt� loro contro il disintegratore. Alzarono le mani in
segno di arresa. All�improvviso dietro all�uomo apparve quello che aveva
fatto impazzire per un giorno intero Max e Liz e che disse a lui di mettere gi�
l�arma. Questo si era girato sorpreso. Alex, prese un libro e si avvicin�
cautamente mentre Isabel lo guardava terrorizzata. Riusc� ad arrivargli dietro
giusto un momento prima che questo si girasse. Lo colp� forte in testa e
questo cadde stordito. Tess e Isabel corsero velocemente a legarlo con le corde
che avevano trovato nel magazzino in cui erano stati richiusi.
- Tess! Senza quella tua idea geniale non ce la saremmo mai cavata! - esclam�
Alex riferendosi all�apparizione dell�uomo.
Ora tutti si dirigevano inesorabilmente verso il punto centrale della
biblioteca, dove si sentivano rumori acuti e forti. Max e Liz si affacciarono
da uno scaffale, giusto per vedere che Michael e Maria si affacciavano da un
altro e Tess, Isabel e Alex da un altro ancora. Tutti si fecero segno di avere
messo fuori combattimento un uomo ciascuno.
Ne mancavano ancora due e poi sarebbe toccato al capo. Peccato che i due
stavano proprio di fianco a questo. I ragazzi si erano riuniti e avevano
proseguito insieme fino a giungere verso l�entrata. I tre stavano
confabulando animatamente.
- Ora che facciamo? - domand� Maria a bassa voce.
- Io vado! - esclam� Liz.
Max la prese per un braccio e la trattenne - Sei pazza? Ti uccider�!
- Non pu� farlo! - indic� la pietra - Solo io posso usarla.
- Allora verr� con te! Voi copriteci le spalle! - indic� agli altri.
Questa volta ubbidirono e Tess, per facilitare loro le cose, entr� nella mente
dei tre e fece apparire dalla parte opposta le loro proiezioni. Liz e Max
potevano arrivare loro vicino.
Max, avvicinatosi, con la telecinesi riusc� a prendere i disintegratori che
questi avevano alla cintura. Persino il coltello che aveva il capo che li aveva
spediti nel passato.
Le proiezioni scomparirono dopo che questi tentarono di prendere le armi
sparite e di fermarli. Capendo il trucco il capo si gir� verso di loro.
- Cos� siete riusciti a tornare indietro da soli! Oppure quello stupido di
Nicoa � venuto a consigliarvi? - esclam� ridendo quello.
- Chi sei tu? - domand� Liz puntandogli addosso l�altro disintegratore. A
loro piano piano si avvicinarono anche gli altri cinque. Michael col l�altra
arma che aveva rubato, Alex raccolse una di quelle che Max aveva portato via a
loro, Isabel prese l�altra ancora. Tess e Maria erano rimaste senza niente in
mano.
- Credete di riuscire a sconfiggermi? - scosse la testa quello.
- Chi sei? - domand� Michael rabbiosamente - Questa volta vogliamo una
risposta!
L�uomo agit� una mano e fece scomparire cos� i suoi compagni. Liz e Maria
spalancarono la bocca, gli altri strinsero pi� forte le armi.
- Se proprio volete saperlo� Sono uno dei vostri nemici mandati qui per
distruggere i vostri cloni! Quella pietra che Liz ha sempre avuto al collo fin
da quando � nata era gi� sua, ma lei non sapeva nulla dei poteri che
possedeva. Avrei dovuto portarla via con me una volta che voi foste tornati dal
passato, ma vedo che siete ben protetti! - osserv� le loro armi una per una.
- Dal passato?! Che storia � questa? - domand� Isabel.
Max prefer� non risponderle.
- Il mio potere � quello di rimandare avanti e indietro le persone dal passato
o dal futuro. Per� per questa volta me ne vado.
- Non ti azzardare a farlo! - Alex gli stava per premere il grilletto.
- Torner�! Prima di quanto voi crediate! - esclam� lui ridendo.
Michael non esit� e spar�, ma il nemico scomparve prima di essere colpito.
Liz e Max simultaneamente guardarono in una direzione fuori nel parco della
biblioteca. Un ragazzo li fissava sorridendo. Liz lo riconobbe, era il ragazzo
con quel volto freddo che aveva visto per ben tre volte in due giorni.
- Max! Quel ragazzo�
- E� il nostro angelo custode Nicoa! E� stato lui a dirmi: �Liz � la
chiave, i cinque la porta�. L� ho incontrato nel 305 AD in una casa del
bosco indicatami da Micoiron. Senza di lui forse saremmo ancora l�, in fuga.
Mi chiedo per� una cosa� chiss� come se la sono cavata i nostri alter ego?
- rispose Max.
Liz sorrise. Forse aveva qualche idea su come saperlo.
Nella
stessa sera spiegarono ai loro genitori cos�era successo inventando una scusa
ma dicendo una parte di verit�. Cio� che erano stati rapiti e rinchiusi nella
biblioteca. Svolgendo alcune indagini lo sceriffo Valenti aveva scoperto che la
storia corrispondeva a verit�. Nonostante lui sapesse non gli dissero mai la
verit� su quello che era loro successo. Liz e Max raccontarono il giorno dopo
agli altri cosa avevano fatto e Michael fece una smorfia sapendo di essere
stato sposato a Maria. L�espressione della ragazza fu abbastanza eloquente.
Liz nel pomeriggio era salita in soffitta ricordandosi di una cosa che aveva
visto molti anni prima e l�aveva incuriosita. Frug� nei bauli e quando sua
madre torn� a casa le chiese cosa stesse facendo. Liz rispose ridendo che
cercava una cosa e finalmente l�aveva trovata. Sua madre non fece ulteriori
domande.
La ragazza port� in camera sua il diario che apparteneva da secoli alla sua
famiglia. Un qualche ventennio fa era stato rifatto e tradotto da un amico di
suo nonno che sapeva l�inglese antico.
Liz si sedette sul letto e cominci� a leggere.
Quanto tempo era che non
mettevo pi� per iscritto i miei pensieri su carta. Sono rimasta immersa nel
buio per un giorno intero abbracciata al mio Maximus in mezzo a persone che
insistevano nel chiamarmi Liz. Finalmente, dopo una sensazione di vertigine, �
tornata la luce e ci trovammo in un bosco in mezzo ai nostri amici. Marion non
era pi� arrabbiata con me, e lo stesso fu per Micoiron. Insieme fuggimmo e
prendemmo una barca per andare sul continente. Giungemmo nella terra dei romani
e ci stabilimmo nel nord, vicino ai confini con le terre barbare. Io e Maximus
ci siamo sposati e abbiamo un figlio che assomiglia tutto a lui. La pietra la
regaler� a Lio quando sar� grande e sapr� come usarla. Forse lui decider�
non dire niente riguardo ai suoi poteri alla discendenza che avr�, ma per
adesso io mi accontento di avere di giorno in giorno ci� di cui ho bisogno. La
vita � strana! Non ho rivisto pi� mia madre e mia sorella Yliamag si �
stabilita con Alessiuf. Viviamo tutti nella stessa villa e abbiamo una piccola
propriet� terriera. Un giorno forse la carne della nostra carne si divider�
per ritrovarsi nuovamente, magari fra migliaia di lune.
Lisandra, 5 luna 307 AD
Scritta
da Acqua
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