ARIA DI BUFERA
Data di composizione: 26 Ottobre 2001
Adatto a: tutti
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Erano esattamente le 5,30 del mattino
quando la sveglia suon�. Odio quel suono , perch� significa che devo
interrompere la mia attivit� preferita: dormire! Figuriamoci poi se sono le
5,30: coma profondo!. Mi ci vollero 5 minuti per decidere di alzarmi. Mi
trascinai tipo zombie con gravi problemi motori fino al piano inferiore per
prepararmi un caff�. Prue e Piper dormivano ancora e la casa era immersa nel pi�
assoluto silenzio. Gli occhi mi bruciavano terribilmente, la testa era pi�
pesante di un macigno, avevo tutti i sintomi classici di una che muore di sonno.
Ma dovevo resistere, il giorno dopo avrei avuto l'esame di storia francese e
dovevo ancora ripassare gli ultimi appunti prima di andare a lezione. Mi sedetti
alcuni istanti sul divano per riprendere le forze, chiusi gli occhi un momento e
quando li riaprii vidi un forte bagliore provenire dalla finestra: il sole era
gi� alto nel cielo, erano passate due ore senza che me ne accorgessi (forse
perch� mi ero riaddormentata).
"E adesso cosa faccio" pensai, tra un'ora sarebbe iniziata un'importante lezione
all'universit� alla quale non avrei potuto mancare, e per il pomeriggio avevo
trovato un lavoretto part-time per arrotondare un po� le entrate di casa.
Presa dal panico corsi in soffitta. Mi fermai ancora con il fiatone davanti al
mio adorato libro. Sapevo che non avrei dovuto usare la magia per questioni
personali, ma sapevo anche che se non avessi superato l'esame avrei detto addio
alla borsa di studio. E poi io volevo solo un favore piccolo piccolo,
memorizzare gli appunti che tenevo in mano in un minuto. Forse lass� non se ne
sarebbero nemmeno accorti. Trovai quasi subito la formula e la recitai in fretta
per la paura di essere scoperta dalle mie sorelle, era una cosa talmente facile
che non necessitava il potere del trio.
Pochi istanti dopo avevo nella mia testa cinquanta pagine della storia francese
del 1400. Mi sentivo un po� colpevole, in fondo era come barare con l'esame e
con Prue e Piper. Stavo per uscire dalla stanza quando fu invasa da un fumo
grigiastro puzzolente. Sembrava di essere immersi nella nebbia londinese, non
vedevo a un centimetro dal mio naso. Cercavo a tentoni la finestra, ma dopo due
minuti non riuscivo pi� quasi a respirare e persi i sensi.
Quella mattina dormivo profondamente,
sognavo il giorno del mio matrimonio con Leo, ero cos� felice� non sapevo ancora
cosa mi aspettava... Erano circa le 8,00 quando Prue irruppe nella mia stanza
urlando: "Piper svegliati, la soffitta va a fuoco". Mi buttai letteralmente gi�
dal letto inciampando nel tappeto, e corsi verso la soffitta pi� velocemente che
potevo. Vampate di fumo uscivano dalla porta spalancata. Con un fazzoletto sulla
bocca mi addentrai nella camera, Prue era dietro di me. Quando finalmente
riuscimmo a trovare e a spalancare la finestra il fumo cominci� a scemare e
l'aria si fece respirabile, con nostra grande sorpresa fortunatamente non c'era
nessun incendio. Solo allora mi accorsi che Phoebe era accasciata sul pavimento.
Mi avvicinai a lei preoccupata, mentre Prue cercava di farla rinvenire. Dopo
pochi istanti Phoebe riapr� gli occhi tossendo. "Cos'� successo" chiese
rialzandosi. "questo dovresti dircelo tu, visto che eri gi� qui quando siamo
arrivate" risposi io.
"Ehm, credo che prima sarebbe meglio sapere chi � lei" disse Prue indicando una
ragazza rannicchiata in un angolo che ci osservava terrorizzata. Aveva un
aspetto curioso, indossava una tunica bianca e un grosso buffo cappello su cui
c'erano delle scritte incomprensibili. Inizialmente pensai fosse una
sacerdotessa di qualche strana setta, ma cambiai subito idea: tremava come una
foglia e poi era troppo giovane, aveva al massimo 18 o 19 anni. Capelli corti
biondi e occhi azzurri. Quando Prue si avvicin� lei inizi� ad urlare, ma nessuna
di noi riusc� a capire cosa stesse dicendo, parlava in una lingua che ricordava
vagamente il francese.
Mi girai verso Phoebe con aria di rimprovero, il mio sesto senso mi diceva che
ne aveva combinata una delle sue.
"E va bene confesso, � opera mia" disse Phoebe cercando a sua volta di
avvicinarsi alla ragazza
"Common tu t'appelle?" le chiese. Lei la guard� stupita poi rispose "Jean"
"Vuoi spiegarci cosa sta succedendo!" chiese Prue.
"Ho fatto una cosa stupida, molto stupida! Ma non avevo altra scelta, cercate di
capirmi: l'esame, l'universit�, il nuovo lavoro. Ho fatto un incantesimo per
imparare gli appunti per l'esame di domani"
"Tu cosa?!" chiesi io incredula "hai usato la magia per uno scopo personale? Ma
non ti ricordi cosa � successo l'altra volta! Sei un'incosciente, adesso chiss�
cosa ci aspetta!"
Phoebe guard� Prue cercando un cenno di approvazione, ma dalla espressione sul
suo volto cap� che anche lei non era molto contenta.
Mentre noi tre eravamo intente a discutere la ragazzina bionda se la svignava
furtivamente alle nostre spalle senza che ce ne accorgessimo.
Gli animi cominciarono a scaldarsi, io e Prue urlavamo a Phoebe quanto era stata
egoista e stupida, mentre lei ribatteva che in fondo l'aveva fatto anche per
noi, per non perdere la borsa di studio e per non gravare ulteriormente sulle
nostre spalle.
Non riuscivo a credere alle mie
orecchie, adesso dava quasi la colpa a me e a Piper per il casino che aveva
combinato. Stavo per strozzarla, quando fra me e lei si materializz� Leo.
"Calma, ragazze, calma!" disse lui con tono di rimprovero. Lo fissavamo tutte e
tre ammutolite in attesa della tremenda sentenza.
"Avanti, non tenerci sulle spine, cosa hanno deciso lass�? Impiccagione, torture
cinesi, rogo?" chiese Piper facendo trapelare il suo nervosismo.
"Gi�, rogo!" ribatt� Leo guardando Phoebe. Io e Piper impallidimmo visibilmente.
"Forse c'� qualcosa che le tue sorelle dovrebbero sapere" prosegu� Leo sempre
rivolto alla sciagurata.
"Forse� Ma potremmo anche evitare�" rispose lei
"PHOEBE!" adesso si stava arrabbiando anche lui
"Va bene, va bene. Credo che il mio incantesimo non abbia avuto l'effetto che
desideravo. Io volevo che la storia francese del 1400 mi entrasse in testa,
invece ci � entrata addirittura in casa. Il fumo che c'era quando siete entrate
in soffitta proveniva dal rogo in cui avrebbe dovuto morire Jean." disse Phoebe
facendo correre lo sguardo nella stanza in cerca della ragazza, quando
all'improvviso ebbe una visione, e poi come una furia si precipit� gi� dalle
scale e fuori dalla porta di casa urlando che Jean stava per essere investita da
un'auto.
Io Piper e Leo naturalmente la seguivamo a ruota con il cuore in gola. Credo che
i vicini ci abbiano presi per pazzi. Dopo pochi minuti riuscimmo a raggiungerla
e Piper ferm� il tempo un istante prima che la macchina la investisse.
"Che corsa ragazze! potremmo iscriverci alle olimpiadi" ansim� Phoebe
trascinando Jean sul marciapiedi. Quest'ultima era evidentemente spaventatissima
dalle diavolerie moderne e continuava a parlare in quel suo strano linguaggio,
arrivando dal 13� secolo non poteva certamente sapere cosa fosse una macchina e
quale pericolo potesse rappresentare.
"Allora ci vuoi dire una volta per tutte cosa � successo stamattina e chi �
lei?" chiesi io ancora provata dal notevole sforzo fisico appena rientrammo in
casa.
"certamente avrete capito che Jean � stata trasportata qui attraverso un viaggio
temporale, mentre stava per essere arsa viva sul rogo. Avrete anche capito che
il suo strano linguaggio � il francese del 1400": Leo inizi� pazientemente ad
illuminarci con le sue rivelazioni, ma io ci capivo sempre meno. Inizialmente
pensai fosse una strega condannata a morte dai bigotti di quell'epoca, ma
scartai l'ipotesi perch� non aveva mai usato nessun potere anche in condizioni
di pericolo.
Quando i miei superiori mi comunicarono
l'ultima prodezza della mia assistita pi� scatenata pensai si trattasse di uno
scherzo, ma vedendo il viso scuro di Axel (il gran consigliere) mi trattenni dal
ridere.
"Si tratter� sicuramente di un errore. Phoebe non avrebbe mai fatto una cosa del
genere intenzionalmente" provai a difenderla.
"Anche se fosse un errore � da considerarsi un fatto estremamente grave, la
strega ha stravolto il corso della storia. Siamo riusciti a bloccare, per cos�
dire, il passato, ma solo fino a mezzanotte, dopodich� le conseguenze saranno
irrimediabili, sia per l'umanit� che per lei. Se non ristabilir� l'ordine
naturale degli eventi entro quell'ora le sar� inflitta una punizione esemplare".
Riportai le Loro esatte parole alle tre sorelle sperando che Phoebe sapesse come
porre rimedio al guaio che aveva combinato, ma ancora una volta intuii dalla sua
espressione che non era cos�.
"Non sapevo fosse una cosa cos� grave fare un viaggetto nel tempo" esord� Prue
"Gi�, cosa sar� mai� e poi � stato veramente un errore. Loro esagerano come al
solito" prosegu� Piper. Evidentemente non avevano capito chi era la ragazzina
che avevano davanti.
"Phoebe, tu lo sai perch� � cos� grave quello che � successo, vero?" chiesi io.
Lei fece cenno di s� con la testa e finalmente trov� il coraggio per continuare
"Gi�, il mio inizialmente � stato un errore, ma poi quando ho capito chi era
veramente Jean sono stata contenta di aver salvato la vita a Giovanna d'Arco"
Prue e Piper la guardarono sbalordite restando senza parole, nel frattempo Jean
continuava a sbraitare andando avanti e indietro per il salotto.
"Come pu� essere, questa mocciosetta l'eroina della storia francese!?" disse
Piper dopo essersi ripresa dallo shock.
"eppure � veramente lei, te lo assicuro" risposi io
"se � cos� � un vero onore ospitarla in casa nostra" prosegu� Prue
Come immaginavo� quello che temevo si stava avverando, conoscevo il loro buon
cuore e sapevo che se si fossero affezionate troppo a Jean non avrebbero pi�
avuto il coraggio di rimandarla indietro sul rogo.
Prue e Piper confabulavano tra loro a bassa voce, e mentre Phoebe cercava di
rassicurare la sua ospite facendola sedere sul divano, mi portarono in cucina,
con la scusa di prepararle qualcosa da mangiare.
"cosa succederebbe se Phoebe non volesse obbedire ai tuoi capi" mi chiese Prue
preoccupata
"io credo sia meglio non prendere nemmeno in considerazione questa ipotesi, e
spero che Voi la pensiate diversamente".
"io e Prue siamo d'accordo che deve essere Phoebe a decidere, ma non vogliamo
che le capiti nulla di male" disse Piper guardandomi con quei suoi occhioni da
cerbiatta.
"Come possiamo rimandarla nel passato sapendo che la uccideranno in un modo
orribile" disse Prue indignata.
"purtroppo questo non possiamo deciderlo noi, dobbiamo fare ci� che � giusto"
risposi io con un tono che non convinceva neanche me.
"credevo di conoscerti, ma evidentemente non � cos�. Come puoi essere cos�
cattivo! Cosa � giusto secondo te, far morire tra le fiamme una ragazzina
innocente? E poi cosa dovremmo fare, vivere tutta la vita con questo peso sulla
coscienza?!" le parole di Piper mi trafissero il cuore come una spada rovente.
"io vi capisco, credetemi, ma se entro mezzanotte Jean non torner� al proprio
destino, sar� Phoebe a prendere il suo posto sul rogo", dopodich� rimasero in
silenzio con gli occhi lucidi.
Phoebe ci osservava da dietro la porta impassibile, aveva sicuramente sentito
tutto il discorso.
"ho combinato un bel pasticcio, me ne rendo conto, ma ormai quel che � fatto �
fatto. Jean deve vivere, � una persona straordinaria, e forse il destino ha
voluto dare una seconda opportunit� all'umanit� per correggere il terribile
errore che fece uccidendola"
No, non potevo assolutamente permettere a Phoebe di sacrificarsi cos�.
"e va bene vediamo cosa ne pensa Jean" dissi io avvicinandomi alla ragazza e
ponendole una mano sul capo. Le avevo appena donato la capacit� di parlare e
comprendere la nostra lingua.
Spiegammo pazientemente tutta la storia
a Jean, dapprima rimase stupita credendo che quello fosse uno strano sogno, poi
disse che forse era gi� morta ma non capiva se fosse in paradiso o all'inferno.
Poi quando la convincemmo che quella era la realt�, si inginocchi� pregando Dio
di perdonarla per i suoi errori e supplicando noi di non farle del male.
"non ti preoccupare, nessuno vuole farti del male, anzi la tua vita ora � salva"
le dissi io aiutandola ad alzarsi.
"Ma come pu� essere, io stavo per morire tra le fiamme� invece ora sono qui�
forse siete i miei angeli protettori" rispose lei
"Beh, effettivamente c'� un angelo tra noi�" disse Piper
All'improvviso un vento fortissimo spalanc� porte e finestre di tutta la casa.
Piper tent� di bloccare il tempo ma non funzion�. Fuori non si muoveva una
foglia. Jean guardava verso il soffitto, sembrava fosse ipnotizzata. Poi il
vento cess� di colpo come era venuto.
"Mi state nascondendo qualcosa di terribile. Qual � il prezzo della mia
salvezza? Le voci mi dicono che sar� versato il sangue di un'innocente se non
torno al mio tempo" disse Jean rivolgendosi a me.
Quelle voci� Jean aveva uno strano potere, nonostante fosse una semplice
mortale: sentiva delle voci che le dicevano quello che avrebbe dovuto fare.
Forse aveva semplicemente intuito quello che sarebbe successo e forse le voci
erano solo suggestione, ma c'era anche quello strano vento che nemmeno Piper era
riuscita a bloccare. No, era opera Loro, dei capi di Leo ne ero sicura: molte
volte queste voci le avevano salvato la vita, ma oggi sembravano indirizzarla
verso morte sicura.
Non sapevo cosa risponderle, se le avessi detto la verit� lei avrebbe voluto
sicuramente tornare da dove era venuta.
"Avanti Phoebe dille la verit�" mi esort� Leo, ma io non riuscivo a dire nulla,
un nodo mi stringeva la gola bloccando ogni parola.
"E va bene, se non lo fai tu lo far� io: Jean ascolta, le voci hanno ragione, se
entro mezzanotte non ti rimandiamo nel passato sar� Phoebe a morire al tuo
posto" prosegu� Leo freddamente.
"Oh no, perch� questa terribile punizione!" url� Jean disperata.
"Stammi a sentire" intervenne Prue in tono minaccioso rivolgendosi a Leo "adesso
tu torni immediatamente dai tuoi capi e gli dici che noi non siamo disposte a
subire i loro ricatti, non rimanderemo Jean indietro n� tantomeno rinunceremo a
nostra sorella, e se non sono d�accordo d'ora in poi manderanno qualcun altro a
combattere contro il male"
"Coooosa?! Questa � bella! Anche la ribellione adesso. Voi forse non capite cosa
state rischiando" rispose Leo altrettanto bruscamente
"Un attimo, stiamo calme, ragioniamo" si intromise Piper cercando di placare gli
animi "Ci deve essere una soluzione che metta d'accordo tutti. Adesso tu
tesorino ti fai un bel voletto fin lass� e cerchi una valida soluzione, intanto
noi faremo lo stesso con il libro delle ombre".
"Certo, certo, a volte parlare con voi � come parlare con un muro" borbott�
l'angelo dissolvendosi.
Mentre Piper si occupava della nostra ospite Prue ed io ci mettemmo subito al
lavoro in soffitta spulciando minuziosamente ogni pagina del nostro prezioso
libro. Il tempo scivolava via inesorabile, erano quasi le otto, ci rimanevano
solo quattro ore.
"Non ce la faremo mai, il libro parla solo di demoni�" dissi io sconsolata
"Evidentemente non � nel libro la risposta. Proviamo a ragionare: l'unica
soluzione che ci hanno proposto Loro � stata quella di mandare indietro te al
posto di Jean. Nessuno si accorgerebbe della differenza, poich� nel momento in
cui Jean � sparita il fumo impediva la visuale a chi assisteva a quel macabro
spettacolo. Per� si accorgerebbero della mancanza del corpo carbonizzato qualora
non ci fosse nessuno sul rogo. La soluzione � dunque trovare qualcun altro da
sacrificare" disse Prue sorridendo.
Phoebe mi guard� come se fossi
impazzita, probabilmente non aveva capito quello che intendevo dire.
"Ma � mostruoso� e chi�" disse lei inorridita
"Sar� una grave perdita, e nel momento del bisogno ne sentiremo sicuramente la
mancanza, ma � necessario!" risposi io prendendola un po� in giro
"Mi sta dicendo che vuoi uccidere Piper!?"
"Ma no sciocchina, sto parlando della mia proiezione astrale. Jean ha pi� o meno
la mia stessa corporatura e altezza. Dovremo solo cercare il modo di renderla
umana esteriormente, di modo che i suoi resti siano scambiati per quelli della
nostra eroina."
Phoebe tir� un sospiro di sollievo "E' un'ottima idea, ma cos� perderai il tuo
potere. Inoltre non so se esiste una formula in grado di far sembrare un
ologramma una persona vera"
"Perder� il mio potere, ma non � niente confronto alla probabilit� di perdere
te. Per quanto riguarda la formula�" non feci in tempo a finire la frase che fui
interrotta dalla riapparizione di Leo.
"Grandi notizie, ho la soluzione a tutti i nostri guai! Purtroppo per� tu Prue
dovrai rinunciare a uno dei tuoi poteri" esord� lui con un sorriso a 50 denti
"Ti riferisci forse al fatto di scambiare Jean con la mia proiezione astrale?"
lo anticipai io.
"Gi�, ma come fai a saperlo?" il sorriso scomparve dal suo bel faccino.
"Non importa come lo so, quello che importa � trovare la formula per renderlo
possibile"
"Beh, allora almeno per quello posso esservi utile! Eccola" e sulla sua mano si
materializz� una pergamena su cui scintillava la formula impressa con parole
d'oro. Un effetto scenico davvero notevole.
"Quale onore�" dissi io ironicamente
"I miei capi hanno deciso di premiare il vostro altruismo. Sono rimasti
favorevolmente impressionati dal vostro buon cuore e vi danno la possibilit� di
salvare sia Jean che Phoebe, a patto che promettiate di non usare mai pi� la
magia per scopi personali"
"Giurin giuretta, croce sul cuore" rispose Phoebe sentendosi chiamata in causa.
A quel punto non rimaneva altro che riunire il potere del trio e pronunciare la
fatidica formula, anche perch� adesso ci rimanevano solo tre ore.
Phoebe scese in salotto per dare la bella notizia a Piper, e dopo pochi minuti
riapparve in soffitta con una espressione che conoscevo bene e che significava
solo guai.
"Sono sparite, le ho cercate in ogni stanza della casa, ma niente!" inizi� lei
"Cosa!? proprio adesso dovevano andare a fare una passeggiatina!"
"Aspetta, non finisce qui. Ho avuto una visione: non sono andate a fare una
passeggiatina, sono state rapite da una donna, forse un demone o una strega
malvagia"
Ci mancava solo questa� presi subito il cristallo magico per individuare Jean e
Piper, mentre Leo tornava lass� a chiedere spiegazioni.
"Sei sicura di aver controllato bene in ogni stanza?" chiesi a Phoebe
"Si, perch�?" rispose lei
"Perch� secondo il cristallo sono ancora qui in casa. Hai avuto la visione in
salotto?"
"S�"
Ci precipitammo al piano inferiore nella speranza di trovarle l�, ma di loro
nessuna traccia.
Eravamo tranquillamente sedute sul divano a chiacchierare quando irruppe dalla
finestra quella strana donna dai capelli rossi. Piper si alz� di scatto
mettendosi davanti a me. "Ma chi diavolo� questa si chiama violazione di
domicilio" disse all'intrusa.
"Ma davvero? Allora tolgo subito il disturbo� subito dopo avervi uccise
naturalmente, e poi finalmente potr� diventare un demone".
Tra le mani aveva una sfera trasparente che ci scagli� contro alla velocit�
della luce, Piper non fece in tempo a fare nulla per impedirlo. Ci ritrovammo
tutte e due all'interno della sfera che galleggiava nell'aria. Potevamo vedere e
sentire tutto quello che succedeva al di fuori di essa, ma evidentemente gli
altri non potevano n� vederci n� sentirci, perch� quando Phoebe scese a cercarci
noi urlavamo a squarciagola ma lei non si accorse di nulla.
Quando tutti furono in salotto la donna dai capelli rossi riapparve.
"Nydra, cosa ci fai qui?!" chiese Prue che evidentemente la conosceva.
"La sorgente � venuta a sapere della Vs. prelibata ospite, una persona votata al
bene come lei � un bocconcino succulento per loro, e visto che ci siete anche
voi streghette da strapazzo, prender� quattro piccioni con una fava"
"Scusate se mi intrometto, ma si pu� sapere chi � lei?" chiese Phoebe
"E' una strega malvagia, che lotta contro il bene nella speranza di diventare un
demone. L'ho gi� sconfitta una volta, ma sembra che la lezione non le sia
bastata" rispose Prue
"Quando ci siamo battute io ero troppo giovane e inesperta, ma adesso�" e
sorridendo fece apparire la sfera tra le sue mani.
Prue sapeva cosa sarebbe successo e si butt� a terra schivando il colpo, ma
Phoebe fu catturata.
Piper tent� di aiutarle ma il suo potere non funzionava, eravamo come rinchiuse
in un'altra dimensione.
Non potevo permettere che la strega le uccidesse, pregai con tutto il cuore
affinch� Lui ci aiutasse, e all'improvviso� il vento, pi� forte e potente che
mai. Nydra e Prue furono scaraventate da una parete all'altra insieme a tutti
gli oggetti e il mobilio del salotto. Le finestre esplosero con un frastuono
terribile. Quando il vento dopo pochi minuti si plac� sembrava che la stanza
fosse stata assalita da un'orda di barbari.
Prue ne usc� indenne, anche se un po� dolorante, ma la strega malvagia giaceva
sul pavimento senza vita: nel trambusto una scheggia di vetro le si era
conficcata nel petto.
Nello stesso istante le sfere che ci tenevano prigioniere fortunatamente
svanirono, ancora pochi istanti e l'ossigeno sarebbe finito facendoci morire
soffocate.
Prue si avvicin� cautamente a Nydra per verificarne l'effettiva morte.
"Complimenti ragazzina, senza di te non so come ce la saremmo cavata questa
volta. Nydra era diventata pi� potente di quel che mi aspettassi" disse Prue
tastando il polso della strega malvagia "sembra che sia proprio morta� pensate
anche voi quello che penso io?" prosegu� Prue rivolgendosi alle sue sorelle, e
come risposta sui loro volti comparve un magnifico sorriso.
Poco dopo anche Leo riapparve.
"Allora, cosa ne dite, questa volta vi hanno dato un bell'aiuto" esord� lui
guardandosi intorno soddisfatto.
"Non credo proprio, se siamo ancora vive � solo grazie a Jean" rispose Piper
lanciandogli un'occhiataccia.
"e va bene, oggi proprio non mi sopportate, ho capito. Se non altro vi ho
procurato la formula che vi serviva" disse lui un po� abbacchiato.
"Gi�, hai detto bene, ci serviva. Ma adesso � del tutto inutile, abbiamo di
meglio" disse Phoebe.
Le tre sorelle si presero per mano formando un cerchio intorno alla strega morta
e all'unisono pronunciarono la formula magica che Phoebe aveva appena composto:
"Soffia vento del tempo, un nuovo
destino � nato, cambia il passato.
Riporta indietro fra le fiamme il male e lascia fra noi il bene.
Che il fato sia compiuto, che lo scambio sia formalizzato"
Erano le 23.55 quando la strega
scomparve sotto i nostri occhi dopo aver recitato la formula, se avessimo
tardato di solo cinque minuti me la sarei vista davvero brutta. Per fortuna Jean
era ancora tra noi e Prue aveva ancora tutti e due i suoi poteri. Abbracciai la
mia nuova speciale amica, stringendo un silenzioso patto di eterna alleanza.
Jean rimase con noi qualche settimana dopodich� trov� un lavoro come cameriera e
si trasfer� dall'altra parte della citt�. Ho continuato a vederla per molti
anni: dopo le scuole serali infatti si � iscritta alla mia stessa universit�
alla facolt� di medicina.
Oggi vive in Africa nel Congo, fa parte di Medici senza frontiere. Ogni giorno
aiuta decine di persone povere ed affamate, che senza il suo aiuto e quello
degli altri volontari non potrebbero curarsi. Sono molto orgogliosa di lei, ma
soprattutto sono orgogliosa di averle offerto l'opportunit� di una nuova vita.
In passato ha fatto grandi cose, forse con metodi discutibili, ma sempre
cercando di aiutare gli altri. Ero sicura che anche nel nostro tempo avrebbe
trovato il modo di fare del bene all'umanit�.
Purtroppo gli unici contatti che abbiamo sono qualche sporadica lettera. Gli ho
proposto di comprarsi un portatile e di collegarsi ad Internet, ma lei con la
tecnologia non va molto d'accordo.
Non so se e quando potremo rivederci, ma nonostante la distanza quando si alza
il vento riesco a percepire la sua presenza, e ogni nuvola sparisce
dall'orizzonte della mia anima.
Scritto da Stefy