LE
CITTA' DEI VIZI
Ottavo ed ultimo
episodio: NO MORE CRY
Breve riassunto: Daniele � morto per salvare le sorelle. Ma per lui la vita non � ancora finita. Anche da morto dovr� infatti risolvere un problema gravoso.
Data di composizione: 10/8/2003 - 17/4/2005
Valutazione del contenuto: Adatto a tutti.
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Daniele si era ritrovato in quel luogo strano, molto
somigliante ad una bella foresta in autunno, dove le foglie che ingiallite
cadevano dagli alberi andavano a formare un tappeto secco e rumoroso.
Daniele si chiese dove fosse capitato. Fino ad un attimo prima era in quella
casa infestata, e un attimo dopo, si era risvegliato in quella foresta. Inoltre,
si ricordava bene di avere una profonda ferita al petto, appena sotto il
diaframma, ma adesso non aveva pi� nemmeno la pi� piccola traccia di sangue. Ne
aveva viste di cose strane, ma come quella mai. Vag� finch� non arriv� ad una
panchina di pietra, dove si sedette, cercando di rimettere a posto le poche idee
confuse che aveva.
- Che diavolo ci faccio qui, adesso? Dove sono, piuttosto. -
- Se vuoi, ti posso essere d�aiuto io. -
Daniele riconobbe quella voce, e al sentirla gli venne un violento colpo al
cuore. La grande emozione lo stava facendo scoppiare. Si alz� di scatto e si
volt�, riconoscendo anche la figura nera di Prue, che lo osservava composta, a
mani giunte.
- PRUE? Che diavolo ci fai qui? - sbott� Daniele, sconvolto. Prue si avvicin�
lentamente, come un fantasma - Calmati, fratellino. Non c�� niente di cui avere
paura. Non pi�, almeno. -
- Beh, qualcosa di cui avere paura no, ma qualcosa che mi sta facendo riflettere
s�. Sono morto, vero? -
Prue fece un gesto di con la testa, greve - S� Lo sei. -
Daniele sorrise, come se la situazione la divertisse - Sai, Prue? Ho vissuto per
anni pensando di essere Daniele Mori. Poi, un giorno ho scoperto di non esserlo.
E' come una crisi d'identit�, capisci? Un bel giorno ti ritrovi ad essere un
altro, e invece ritorni soltanto ad essere te stesso: Patrick Halliwell. Ti devo
chiedere scusa. -
- Scusarti con me? E per quale motivo? - gli chiese, sedendosi al suo fianco.
- Beh� Non � una cosa strana avere delle fantasie sulla propria sorella? -
- Ma� Paddy! - sorrise, dandogli una pacca punitiva sulla spalla.
- Oh, io non sapevo di essere cos� prossimo, e allora� Ho fantasticato, pensando
di essere abbastanza intimi. Ma ora sono pentito. -
Si abbracciarono fraternamente e calorosamente - Ti voglio bene, sorellina. -
- Anch'io, fratellino. Fratellone, pi� che altro. -
- Eh gi�, sono ancora il pi� anziano, fra i cinque. E l�unico maschio,
oltretutto. -
- Una famiglia allargata. - Prue assunse un'espressione crucciata - E adesso,
che farai, Paddy? O preferisci che ti chiami Daniele? -
- Non lo so� Paddy fa cos� irish� Io non mi sento altro che un italiano. Ti
sarei grato che mi chiamassi al massimo Dan. -
- D'accordo. - Prue fece cenno di aver capito. - Allora, Dan. Ti devo spiegare
perch� sei qui. E perch� io sono qui. -
- Gi�. Iniziavo a chiedermelo anch�io. Perch� siamo qui nella foresta di Dracula?
-
- Perch� le tue azioni passate sulla terra ti hanno portato ad una situazione,
diciamo cos� di stallo. Non puoi n� accedere al paradiso, e per tua fortuna,
neppure discendere all�inferno. -
- Allora? Dovrei stare qui a deprimermi qui, con soltanto un�altalena per
distogliere la mia mente dal non aver niente da fare? Oltretutto io le ho sempre
detestate, le altalene. -
Prue allarg� le braccia. Come succedeva sempre quando era nervosa, stava
tormentando la fede nuziale della madre, mentre cercava di dare una soluzione al
fratello - Tornerai sulla terra come fantasma per ventiquattro ore. E a seconda
di come ti comporterai durante questo lasso di tempo verrai giudicato degno di
salire al paradiso, oppure scenderai all�inferno. -
Daniele spalanc� gli occhi sbigottito - Che bella prospettiva. -
Prue alz� le spalle � Dura lex, sed lex.- comment�
- E dimmi un po�: come si sta in paradiso? -
- Devo dire che tutto sommato si sta bene. E� molto noioso perch� tutti gli
edifici sono identici, non ci sono alberi o parchi. Qualche volta si vede una
fontana, ma sono sulle nuvole temporalesche. -
Daniele sorrise � Allora � come lo descrivono. Vai mai in vacanza? �
- Sono in vacanza per l�eternit�, dove potrei andare? -
- Ma puoi andarci, vero? -
- Stai gi� pensando in termini di promozione. Sei ottimista. -
- Lo sai che sono una brava persona. Vedrai che mi daranno l�appartamento vicino
al tuo, su qualche nuvoletta qui vicino. -
- Veramente qui siamo in una specie di Limbo. Il paradiso sta sette cieli pi� in
alto, al nono cielo. -
- C�� una cartina qui nei paraggi? Rischio di perdermi. -
- Non ti servir� per ora. � Prue si alz� dalla panchina e fece un cenno al
fratello. Voleva che la seguisse � Su, andiamo. -
- Andiamo dove? -
- A passare le tue ventiquattro ore da fantasma. La tua prova inizia ora, e io
sono la tua esaminatrice. -
Daniele scosse la testa e sbuff� come se stesse fumando - Non saprei proprio.
Sono come un fantasma, giusto Prue? -
- S�, sei un fantasma a tutti gli effetti, e non puoi interagire con altri
esseri. -
- Cavoli� E' dura. Eh� Cosa posso fare? Andr� e far� da angelo custode a
Sabrina. Sabrina� - cerc� qualcosa nella tasca dei pantaloni. Ne trasse un
piccolo contenitore per gioielli. Dentro vi era un piccolo anello con diamanti -
Le ho detto che sarei tornato e che l'avrei sposata, Prue. Intendevo farlo
veramente, come puoi vedere. - disse con voce malferma - E invece sono morto� L'
ho tradita� Ho tradito la sua fiducia, sorellina. - il suo tono assunse la
morfologia del pianto - Non ho saputo mantenere il mio giuramento. -
Prue lo circu� con un braccio. Non era la persona migliore per quanto riguardava
il consolare, ma non riusciva a vederlo in quello stato - Su, dai. Non fare
cos�. Sono sicuro che lei capir�. Dopotutto, non � colpa tua se sei trapassato.
-
- E' facile dirlo. Ti ringrazio per l'incoraggiamento, per� ero troppo sicuro di
doverglielo. Io le volevo troppo bene. Ci amavamo troppo, in vita. Ed ora �
finito tutto. - Daniele era ridotto in lacrime. Singhiozzava con la faccia fra
le mani, e a poco e nulla valsero le parole e gli incoraggiamenti sinceri di
Prue.
- Sai, anche io ho perso una persona che amavo. Si chiamava Andy, faceva il
poliziotto, esattamente come te. Un giorno, per salvare me e le mie sorelle
perse la vita. Quando anch'io stavo per lasciarmi sopraffare dalla disperazione,
lui mi � apparso in sogno, e mi ha convinta a non dimenticando, senza rimpianti
e rimorsi. -
- Tu dici� Che lei capir�? Io non lo so� -
- Vedrai, vedrai� - lo consol� lei - Cos� come sei ora, potresti apparirle in
sogno. I fantasmi sono in grado di farlo. -
- Sarebbe bellissimo, sorellina. Almeno, potr� chiederle scusa per la mia
mancanza. -
Daniele fu accompagnato da Prue al cospetto di Sabrina, profondamente
addormentata.
- Sei sicura che funzioner�? - chiese timoroso Daniele.
- Sicurissima, Daniele. Avanti, fatti coraggio e parlale. - rispose Prue,
divenuta molo pi� amichevole da quando era diventata un angelo custode.
Daniele, non del tutto convinto, prov� a mettere una mano sul corpo di Sabrina.
Fu lui a farsi coraggio da solo, prendendo un lungo respiro con la bocca. Prima,
guard� Prue un�ultima volta, come se temesse di sbagliare qualcosa, e infrangere
cos� la magia del momento.
Prue gli fece un cenno con la testa, invitando il fratello a procedere,
aiutanolo
Sabrina si ridest� in mezzo a una nebbia che le cingeva le caviglie. Era molto
densa, come se fosse il fumo di un macchinario in avaria. Si chiese dove fosse,
guardandosi intorno confusa. Non c'era nulla. Soltanto fumo e cielo, a tratti
azzurro e arancione.
Daniele le si avvicin� da dietro, appoggiandole una mano sulla spalla - Ciao,
amore. -
Sabrina sussult�, sentendo quella cosa fredda toccarla. Si gir�, e si ritrov�
fra le braccia di Daniele
- Daniele? Cosa ci fai qui? Siamo in un sogno? -
- In un certo qual senso� Ti devo dire una cosa che so non ti far� piacere. -
Sabrina lo stette ad ascoltare - Io purtroppo, non potr� mantenere la promessa.
-
- Ma cosa dici? -
- Voglio dire che ieri notte sono morto, e ora la mia anima ti sta parlando in
sogno. -
Sabrina pens� di trovarsi davanti ad uno scherzo della sua mente. Un sogno,
certo - E quindi, saresti morto? - sorrise, ma Daniele rimase con quello sguardo
scuro.
- S�, sono morto. Ieri notte. Domani verranno le mie cugine. L'ultima cosa che
voglio dirti � di essere felice. Dovrai andare avanti senza di me, d'ora in poi.
Ormai io appartengo all'aldil�, e tu ai mortali. Ricordami, ma non compiangermi.
Ti chiedo solo questo. Tu mi ami? -
Sabrina era pi� confusa che mai. Quelle parole erano per rassicurarla oppure era
veramente un sogno? - Certo che ti amo. -
- Allora, vorrei che tu facessi quel che ti ho detto. Ricorda, ma non
compiangere. - e tutto s'infranse. Daniele si riebbe di soprassalto, tirandosi a
sedere con un colpo di frusta secco. Prue gli domand� - Allora, com'� andata? -
Daniele era ancora sconvolto. Respirava affannosamente, come se avesse corso al
massimo della velocit� per chilometri senza mai fermarsi - Credo� - rispose -
Credo che abbia capito. -
Paige, Piper e Phoebe arrivarono davanti alla porta. Non gli era mai piaciuto
dare brutte notizie.
- Volete che parli io? -
- Sarebbe meglio lasciare parlare Paige. E� lei quella che ha pi� tatto, nella
famiglia. -
- Parli chi voglia, basta non darle una brutta notizia cos� d�impatto. -
Paige annu�, e suon� una volta, intensamente, alla porta dell�appartamento di
Sabrina.
Sabrina and� ad aprire, vestita di nero e con un�espressione commista fra
tristezza e uno sforzo per sorridere. Salut� le sue tre ospiti, le quali
ricambiarono il saluto.
- Quando ci saranno i funerali? � tagli� corto Sabrina, sorridendo, mentre con
una mano asciugava una scia scura lasciatale sulla guancia da una lacrima.
- Sai gi� tutto? -
- S�. Daniele mi � apparso in sogno e mi ha raccontato di come � morto. Lui� mi
ha detto anche che vorrebbe che nessuno piangesse al suo funerale, perch�
comunque ora sar� a tutti pi� vicino di quanto non lo sia stato in vita. -
- Daniele ci ha pregate di darti anche questo. � Paige porse a Sabrina la
piccola scatola per gioielli. La giovane la prese, e senza nemmeno aprirla la
fiss�, facendola girare fra le sue dita paffute.
- Odiava i bambini, ma voleva sposarmi a tutti i costi. -
- Detesto che si parli di me al passato. In mia presenza, oltretutto. � obiett�
Daniele a braccia conserte. Non dava l�aria di essere molto felice della
chiacchierata che le ragazze stavano facendo.
- Non essere cos� duro con le ragazze. � lo rabbon� Prue � Tu non ne eri al
corrente, ma sono rimaste scioccate dalla tua morte. -
- Come mai non me ne sono accorto? -
- La morte per avvelenamento lascia l�anima intorpidita. Per questo non ti si �
subito ripresa. -
- La faccenda mi sta annoiando. Vado a fare quattro passi. -
- Vuoi che venga con te? -
- No, grazie. Voglio solamente riordinare le idee. E prendere un bel voto
all�esame di oggi. - sorrise, ricambiato dalla sorella, che aggiunse solamente -
Non fare pazzie. -
- E che potrei fare? Entrare negli spogliatoi della squadra femminile di basket?
-
Prue accus� il colpo, sollevando il dito indice, ad ammonire il fratello - Ah,
ah, ah� Di questo sar� tenuto conto� -
Prue avvert� un pizzicore l� dove avrebbe trovarsi la sua nuca. Essendo morta,
non avrebbe dovuto avvertire alcun dolore. Che ci fosse quella sensazione di
fastidio, voleva dire che stavano i suoi superiori stavano cercando di
contattarla � Scusa un attimo. Mi stanno chiamando. � si giustific�, prima di
sparire. Daniele rimase solo, anche se in mezzo alla sua famiglia.
Era la cosa peggiore che avrebbe dovuto sopportare, perdere le persone che amava
di pi�. E soprattutto no poter dare a Sabrina una bench� minima sicurezza
familiare. Sapeva che Sabrina era una ragazza forte, ma che era anche molto
insicura. Non avrebbe voluto lasciarla, specialmente in quel momento. Si sent�
un verme per essere morto in quella maniera, senza che lei avesse potuto almeno
parlargli. Ma ancora di pi� gli dispiaceva che Sabrina fosse costretta a fingere
di aver accettata la notizia.
- Razza di stupida. � mormor� osservando i tratti del suo viso tendersi
impercettibilmente, e contrastando l�istinto a piangere. Ma aveva anche
bruciante nella mente il modo in cui era crollato di fianco a Prue, di cui si
vergognava ancora.
Prue ricomparve una decina di minuti dopo, con un�espressione indescrivibile
stampata sul volto. Daniele, che si riteneva un buon lettore di indizi, non
riusc� a capire minimamente cosa i suoi superiori potessero averle detto. Se non
altro, pens� con sollievo, non era l�espressione di chi deve dare brutte
notizie. L�inferno poteva aspettare. Almeno quello.
- Brutte notizie? � domand� Daniele. Sarebbe stato inutile fingere di non essere
preoccupato. Prue l�aveva gi� compreso, e aveva cambiato espressione per non
farlo preoccupare eccessivamente.
- Tutt�altro. � rispose.
Il volto di Daniele si illumin�, e l�istinto lo fece saltare in piedi. Afferr�
la sorella per le spalle e le parl� con tono concitato.
- Che succede? Cosa ti hanno detto? -
Prue sembr� cercare di indorargli la pillola, o forse di rendere meno
sconvolgente la notizia che aveva portato. Ripresosi dallo shock, Daniele inizi�
a calmarsi, e a riprendere un atteggiamento pi� calmo. Non manc� di scusarsi con
la sorella. La quale nicchi�, fingendo che non fosse accaduto niente.
- Ho parlato con San Pietro. � inizi�, rimettendosi a posto la camicetta bianca,
diventata quasi un�ordinanza fra gli angeli donna che stazionavano in paradiso �
E mi ha chiesto di porgerti le loro scuse. -
- Le loro scuse? � Daniele aveva un tremendo timore che nelle alte sfere celesti
ci fosse stato un disguido che avrebbe giustificato la diffidenza che per anni
aveva riposto nella chiesa e nei suoi vertici effettivi. Avrebbe voluto urlare e
inveire contro di loro finch� il fiato gli fosse durato. E di certo, non sarebbe
andato a corto d�aria molto facilmente.
- C�� stato un errore. Un angelo incapace. Doveva prendere un tuo omonimo, un
certo Daniele Mori di Livorno. Ma ha sbagliato persona. -
�Lo sapevo, lo SAPEVO!� avrebbe voluto urlare, ma non era Prue la responsabile.
Non poteva prendersela con lei per gli errori di un altro.
Prue continu�, prevedendo che il temperamento irascibile del fratello l�avrebbe
presto fatto scoppiare in una serie di invettive irripetibili.
- Era quel tizio che doveva morire? � Prue avvert� il suo risentimento come una
patina fumosa attorno al suo corpo, ma la sua forza di volont� gli impediva di
dare in escandescenze.
- Non possiamo ridarti il tuo corpo. � premesse Prue � Per�, possiamo ridarti
tutti i tuoi poteri. -
- Diventer� un Patrick Swayze tricolore. � comment� Daniele.
Prue soppresse un sorriso � Sarai un fantasma, ma potrai renderti tangibile per
poter sembrare un essere umano. �
- Come Shadowcat. Fantastico. Ho sempre sognato di essere un X-Man. �
- Prego? � Prue fece fatica a capire il ragionamento di Daniele, dal momento che
i fumetti non erano il suo forte.
Daniele alz� la mano, facendole cenno di lasciar perdere � E allora? Cosa
intendono fare? Vogliono che accetti formalmente la loro richiesta? �
- Non sar� necessario. Danno per scontato che accetterai, e ti danno il tempo
per salutarmi. -
Daniele era disgustato da una simile ipocrisia � A saperlo diventavo buddista. �
comment� � Almeno lui non � cos� bast� - Daniele lesse nello sguardo di Prue una
spinta a trattenersi. Daniele segu� il consiglio, prima che le alte sfere
potessero revocare l�unica azione dignitosa fatta nei suoi confronti.
- Ti ho appena ritrovata. Mi d� un fastidio maledetto doverti perdere ancora. -
- Non sar� per molti anni. Teoricamente, sei ancora morto, e perci� sei ancora
in grado di vedere le anime dei morti. -
- MI hanno dato anche il potere di indennizzo. � comment� acidamente, prima di
abbracciare saldamente la sorella, stringendola come se avesse intenzione di
imprimere per sempre la sensazione di calore che gli provocava dentro le sue
carni.
- Dannazione, quanto li odio. -
- Non � ancora un addio� - rispose Prue, tentando di divincolarsi dalla presa
del fratello.
- Grazie al cavolo. � un arrivederci intollerabile. -
Daniele e Prue avvertirono i suoi sgraziati di una campana riempire l�aria.
Daniele conosceva la casa di Sabrina, e sapeva che non c�erano pendole o sveglie
che potessero suonare, ed era troppo lontana perch� potessero sentirsi i
rintocchi del campanile pi� vicino. � Che cos��? �
- La campana sta segnando l�ora di tornare. Tra poco tempo tornerai nel mondo
dei vivi. Il tuo tempo con noi � scaduto. � Prue chiuse la bocca in una smorfia
di contrizione, poi ricambi� l�abbraccio che il fratello le aveva dato poco
prima. Il suo freddo corpo di fantasma sembr� quasi bruciarla, a contatto di
Daniele, che andava sempre pi� riscaldandosi. Entrambi compresero che il tempo a
loro disposizione stava per scadere.
- Dar� quest�abbraccio anche alle ragazze. -
Prue iniziava a diventare evanescente sempre pi� rapidamente � Grazie. � ebbe
appena il tempo di dire prima di sparire completamente, il che coincideva con
l�immediata apparizione di Daniele nel mondo reale.
Le quattro donne trasalirono nel vederlo comparire nella stanza di Sabrina. Solo
Phoebe ebbe il coraggio di domandare cosa diavolo ci facesse lui in quella
stanza. Le altre erano rimaste troppo scioccate dall�immediatezza con cui era
successo tutto quanto. Erano anche sconcertate dall�evento.
Daniele si riprese dallo sconcerto che l�aveva preso quando si era visto ridare
il proprio corpo � Volete sentire una cosa buffa? � domand� loro, quando ebbe
completamente riguadagnato un umore accettabile � Sono tornato. �
- Questo lo vediamo� - balbett� Piper, avvicinandosi a lui. Lo tocc�, come un
cieco tocca una persona per avere un�idea di come sia. Le sue dita toccarono il
corpo a tratti duro e a tratti morbido del fratello. Non le pareva possibile.
Nell�immediato aveva pensato che fosse uno spettro, e ora non sapeva pi� cosa
pensare.
- Sono tangibile, non sono un fantasma. � le rassicur�, prima che anche Phoebe e
Paige, scioccate, iniziassero a imitare Piper. Daniele si era accorto che anche
loro avevano iniziato ad alzare le mani verso di lui. Lui che detestava essere
toccacciato da pi� di una donna alla volta. Alz� le mani per chiamare un
time-out. Chiese cortesemente se potessero dargli un po� d�aria.
Daniele si avvicin� a Sabrina, che era rimasta in disparte, combattendo contro
la commozione e la costernazione. Daniele gli mise le mani sulle spalle,
�assaporando� la consistenza della sua carne, e perdendosi nella luminosit� dei
suoi occhi umidi � Io non me la prendo se piangi. � scherz�, inducendo la goccia
che la fece cedere. Affond� la faccia nel suo petto, asciugandosi le lacrime con
la camicia �Era nuova�� pens�. Ma in realt� non gli importava pi� di tanto.
L�unica cosa che voleva fare era ricambiare il suo abbraccio, e sentirla ancora
una volta di fianco a lui.
- Ma come fai ad essere ancora vivo? Noi ti abbiamo visto morire. Eri di fronte
a noi quando � successo. � obiett� Paige.
Daniele spieg� loro ci� che era successo. Di Prue, del sogno di Sabrina e anche
di come fosse morto per un errore.
Scritto da MoonWalker