Streghe Italia Fan Fiction

IL SIGNORE DEL BUIO


Introduzione: La vita delle tre sorelle Halliwell � incredibile, tanto da sembrare un sogno... e se lo fosse davvero? Se un giorno Phoebe si svegliasse e scoprisse che non ci sono poteri, che non c'� il Libro delle Ombre e che � l'unica a ricordarsi che sono mai esistiti? La ragazza dovr� combattere per capire se lei � pazza o se � il mondo ad essere impazzito, e per colpa di chi... o di cosa.

DATA DI COMPOSIZIONE: 2 giugno 2000

ADATTO a tutti

DISCLAIMER Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di propriet� del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed"  utilizzati sono di propriet� Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production � 2000

NOTA: Questo racconto si svolge prima dell'episodio 2.12 "Il risveglio"


Le ombre ricoprivano ogni cosa. Nel buio si intravedevano solo le macerie di quello che una volta avrebbe potuto essere un tempio. Phoebe non sapeva come era arrivata l�, ma sapeva di non essere sola.
<Sorelline, siete qui, vero?> chiese.
<Ma che diavolo � successo?> disse Piper. <Come siamo arrivate qui?>
<Non lo so, ma sar� meglio scoprirlo, e alla svelta!> rispose Prue.
�Ah, le sorelle maggiori, vogliono sempre comandare!�. Ma Phoebe in realt� era felice che Prue fosse cos�, la faceva sentire al sicuro.
All�improvviso si sent� trascinare, e vide che era cos� anche per le sue sorelle. Si aggrapp� ad un resto di colonna, facendo appena in tempo a vedere le sue sorelle risucchiate all�interno di un altare al centro delle macerie. Url�, ma non tornarono indietro, il buco anzi era ancora aperto e continuava a trascinarla verso di lui. �Beh, dovunque siano andate le mie sorelle vado anch�io!� Phoebe moll� la presa, e precipit� nel buio totale.
La ragazza si sollev� sul letto col fiato in gola, e si accorse di essere nella sua stanza illuminata dal sole del mattino.

�E� stato solo un brutto sogno, per fortuna.� Ma era stato veramente solo un brutto sogno? Da quando avevano avuto i loro poteri, le sorelle Halliwell avevano imparato che spesso le cose pi� banali possono nascondere mille significati nascosti. Dopotutto la specialit� di Phoebe era la premonizione, ed un semplice sogno poteva in realt� essere un avviso per qualcosa.
Quando scese in cucina vide le sue sorelle intente a fare colazione. Si ferm� un attimo a osservarle. Prue, sempre cos� seria e intraprendente, ma nello stesso tempo fragile nei rapporti con quelli a cui voleva bene. Era la cosa pi� vicina ad una madre che ricordasse, e il periodo in cui non si parlavano, in cui Prue non aveva pi� alcuna fiducia in lei, era stato uno dei pi� terribili della sua vita. E Piper, la sua grande amica di sempre, cos� dolce ed emotiva, ma testarda e determinata quando necessario. Le amava cos� tanto! Era proprio felice di essere tornata a casa pi� di un anno e mezzo prima. Senza contare che cos� era diventata una strega! Decise di affrontare subito l�argomento.

<Ragazze, stanotte ho fatto un sogno stranissimo, e ho paura che non sia solo questo. Eravamo in una specie di vecchio tempio abbandonato e siamo state risucchiate da un buco in un altare. Voi che ne dite?>
<Che forse dovresti mangiare meno pesante prima di andare a letto!> rispose Piper con un sorriso a fior di labbra.
<Che spiritosa! Comunque io pensavo che sarebbe il caso di dare un�occhiata al Libro delle Ombre. Ci penso io dopo.>
<A cosa, scusa?> disse Piper.
<Come a cosa? Al nostro libro di incantesimi. Quello in soffitta.>
<Libro di incantesimi?> replic� Prue <Per cosa ci hai scambiate, per streghe?>
<Infatti � quello che siamo! Sto cercando di parlarvi di un problema serio, smettetela di scherzare. Che vi � preso?>
<A me quella strana sembri tu. Ma che razza di sogni hai fatto?> disse Piper, misurandole la febbre con una mano sulla fronte < E non scotti nemmeno. Che strano!>
<Smettila di prendermi in giro! Ragazze, pronto? Vi ho detto che ho avuto una specie di premonizione, o almeno credo. E� una cosa seria!>
<Gi�, molto molto seria> scherzo Prue <Ora devo andare al lavoro. Quando torno vedi di non venirmi incontro volando,  soprattutto con la nostra scopa. E� gi� abbastanza malandata>
<Si pu� sapere che vi � preso? Perch� fate cos�?>
<No, Phoebe, perch� tu fai cos�! Stai vaneggiando!> disse Piper preoccupata.
<Ok, mi sto stancando. Facciamola finita.> e Phoebe prese le sorelle per le braccia, le trascin� in soffitta e voltandosi verso di loro disse <Ecco, adesso ditemi, come lo spiegate questo.>
<Questo cosa, scusa?> replic� Prue <Io non vedo nulla di strano>
<E infatti c�� il nostro solito libro!>
<Ma quale libro?> chiese Piper ormai coi nervi a fior di pelle.
Phoebe si volt�, e vide che non c�era nessun leggio, e nessun Libro delle Ombre.
<Mio dio, hanno rubato il Libro delle Ombre! Non � possibile! Chi pu� essere stato? Cosa facciamo adesso?> url� sconvolta Phoebe.
<Oh no, ho perso l�incantesimo contro le verruche, me ne stava giusto spuntando una. E adesso?> disse sardonica Piper.
<Continuate a scherzare? Ma come�Oh, adesso capisco, � tutta una messinscena. Molto divertente. Ah ah. Coraggio, fuori il libro.>
<Phoebe, non sappiamo di che parli.> replic� Prue scocciata <Quass� ci sono solo i libri di quando eravamo piccole e quelli di scuola. Quelli che non abbiamo bruciato, almeno. Sono anche in ritardo, Jack stavolta mi uccider�! A dopo.>
<Prue, come fai ad andartene ora? Il Libro�>
<Cos�, guarda> e detto questo scese le scale e usc�.
<Io invece devo controllare le fatture del P3; se ritrovi l�incantesimo per le verruche avvertimi, mi raccomando!>
<Ma�>
<A dopo.>

Rimasta sola Phoebe inizi� a perlustrare la soffitta alla ricerca del Libro delle Ombre, ma non riusc� a trovare nulla. Possibile che Prue e Piper si fossero prese la briga di far sparire il libro e il leggio solo per farle uno scherzo? E che non glielo restituissero nemmeno dopo una possibile premonizione, sapendo che erano in pericolo? Questo non era certo da loro. Erano loro le sorelle coscienziose. C�era un�altra possibilit�, che la terrorizzava: qualcuno poteva aver rubato veramente il Libro delle Ombre, e cancellato i ricordi delle sue sorelle. In questo caso doveva essere un demone potentissimo! Nemmeno Abraxas era riuscito a rubare il libro, ma solo a spostarlo sul piano astrale. Doveva far capire subito alle sue sorelle in che guaio erano, e dovevano usare il Potere del Trio. Corse nel salotto, dove Piper era alle prese con il computer e i conti del suo locale.
<Ok, penso di aver capito cosa succede. Un demone ha cancellato i ricordi tuoi e di Prue, e chiss� come � riuscito a rubare il Libro delle Ombre. So che in questo momento non lo puoi capire, ma � una cosa gravissima, e tu devi ricordare subito, quindi apri la mente perch� non smetter� finch� non l�avrai fatto, sono stata chiara?>
Anche se non capiva bene cosa volesse, Piper non pot� fare a meno di sorridere della determinazione e dell�entusiasmo della sorella, e annu�.
<Ok, cominciamo con Jeremy, il tuo ragazzo che in realt� era uno stregone e che ha cercato di ucciderti, poi c�� stato il fantasma del ragazzo cinese, lo ricordi? Poi�>
<Ehi, non so cosa tu voglia dimostrare, ma ricordarmi di avere avuto un ragazzo psicopatico che ha tentato di farmi fuori e di essermi innamorata di uno che dopo poco � morto non � certo quello che avevo in mente, quindi diamoci un taglio, d�accordo? Finger� di non aver sentito.>
<Quindi il demone � anche scrupoloso! Ha costruito dei ricordi finti. Allora cosa mi dici di Leo? Non puoi averlo dimenticato!>
<No, non l�ho dimenticato, ma non perch� non ci abbia provato! Io lo amavo e lui se ne � andato per lavoro. L�unica cosa demoniaca qui sei tu, e la tua voglia improvvisa di toccare le corde dolenti della mia vita.>
Phoebe vide gli occhi pieni di dolore e di rancore della sorella, e si rese conto che non sarebbe stato per nulla facile.
<Ma Piper, devi ricordare! Tu fermi il tempo! Blocchi tutto e tutti a parte le streghe buone come me e Prue! Andiamo, prova ad usare i tuoi poteri.>
<Se avessi davvero dei poteri, li avrei usati per zittirti!>
<Allora non mi lasci scelta.>. Phoebe prese la caraffa del t� freddo e tir� il suo contenuto verso la sorella. Piper mise le mani in avanti, come per fermarlo, ma si ritrov� bagnata fradicia. Phoebe non trov� il coraggio per ridere; era sicura che Piper inconsciamente avrebbe usato il suo potere.
<PHOEBE!!!>
<Ma, tu dovevi bloccare il t�, tu�>
<Io prendo un coltello da cucina e ti ammazzo! Giuro che lo faccio! Inizia a scappare, perch� se ti prender� sar� molto, molto doloroso!>
<Sc�scusa�io ero convinta che, b�, ecco, che inconsciamente avresti usato il tuo potere.>
<Ma quale potere? Phoebe, che diavolo ti sta succedendo? Di solito non ti comporti cos�, e sarebbe meglio che la smettessi. E in fretta!>
All�improvviso il volto di Phoebe si illumin� <Ma certo! In qualche modo questo demone � riuscito a bloccare i nostri poteri! Questo lo rende ancora pi� pericoloso! Devo avvertire subito Prue, tu resta in casa e stai attenta! Anzi se fossi in te chiamerei Dan, oggi non lavora, vero? Prendo la tua macchina. Ciao!>. E prima che la sorella potesse fermarla spar� fuori dalla porta. �Ma perch� non sono figlia unica?� pens� Piper, dirigendosi verso il bagno.

Phoebe entr� negli uffici della Buckland senza sapere cosa avrebbe detto alla sorella. Probabilmente anche i suoi poteri erano spariti, cos� come i ricordi. Lei era l�unica che potesse fare qualcosa. Tutto era nelle sue mani, e proprio per questo aveva paura di combinare un vero macello. Ma di certo non si sarebbe arresa. Entr� nell�ufficio di Prue e la trov� insieme a Jack, che le stava parlando di un compratore per quella che sembrava essere una statuetta di giada a forma di scimmia, e che subito si interruppe.
<Phoebe, buon giorno! Sei venuta a trovare la tua radiosa sorellina? Dove hai parcheggiato l�aspirapolvere? Mi rifiuto di credere che voi streghe moderne viaggiate ancora su quelle vecchie scope di legno!
<Sono le migliori. Potrei parlare un attimo da sola con Prue, prima di essere condannata al rogo?>
<Fai pure, stavamo solo lavorando�>
Il ragazzo usc� dalla stanza sogghignando.
<Glielo dovevi proprio dire? Quando l�incantesimo sar� finito non sar� pi� tanto facile spiegargli perch� sparisci di continuo!>
<Ancora con questa storia? Piper mi ha chiamato e mi ha raccontato dell��incidente. Mi auguro che tu non voglia tirarmi in testa questa preziosissima statuetta sperando che la blocchi col pensiero.>
<Prue, so che ti sembrer� pazzesco, ma devi cercare di ricordare! Questo demone non si limiter� a toglierci i poteri e i ricordi, potrebbe attaccarci in ogni momento, ora che siamo impotenti! Noi�>
<Phoebe, guardati, sei sconvolta! Non puoi credere davvero a quello che dici! Dimmi che � tutto uno scherzo!>
<Ma non lo �! Mi dispiace, Prue, ma non ho tempo di trovare un altro modo. Che mi dici di Andy?>
Il viso di Prue ebbe una leggerissima contrazione, e divenne di pietra. <Cosa c�entra Andy adesso? >
<Come � morto?>
<Lo sai benissimo, in servizio. Ucciso da un suo compagno impazzito che poi si � suicidato. Non � esattamente l�argomento che preferisco�>
<Ma � proprio questo il punto! La morte di Andy non ti fa stare cos� male solo perch� lo amavi ancora! Lui � morto perch� un demone l�ha ucciso! E� morto per salvare noi! Per salvare te! Questo non puoi essertelo dimenticato! E sebbene tu abbia fatto enormi progressi non hai ancora superato il senso di colpa per la sua morte!>
<Adesso basta! Vattene Phoebe, devo lavorare. Vai via!>
<Io non vado da nessuna parte.>
<E invece s�!> url� Prue <Come osi piombare qui, tirare fuori uno dei ricordi pi� dolorosi della mia vita come se niente fosse, incolparmi per esso e pretendere anche che stia ad ascoltare i tuoi vaneggiamenti! Se la tua vita da disoccupata � troppo noiosa per te mi dispiace molto, ma trovati qualcun altro perch� io mi sono stancata! E ora fuori!>
La voce e lo sguardo di Prue non ammettevano repliche e Phoebe si diresse all�uscita, ma prima di andarsene si volt� verso la sorella, che tratteneva le lacrime, e con la voce rotta le disse: <Non l�avrei mai fatto, se non avessi pensato che fosse assolutamente necessario. Credimi!>.
Quando la ragazza fu uscita, Prue pens� che la cosa pi� spaventosa di tutte era che le credeva.
<Allora, collega, ho sentito le urla. So di essere irresistibile ma non importava che litigaste tanto per me.> Jack not� lo sguardo angosciato di Prue e subito si pent� della sua battuta. <Prue, che succede?>
<Niente. Proprio niente. Continuiamo.>
<No, non penso che continueremo. Penso invece che adesso tu ti confiderai con il vecchio Jack, che spesso sa essere un vero idiota ma quando si tratta di ascoltare a bocca chiusa � un vero portento. Avanti.>
Prue accenn� un sorriso, cosa che non avrebbe creduto possibile dieci secondi prima <Ok. Io non so cos�abbia Phoebe, ma�sembra che quella storia delle streghe�che ci creda davvero. Ha persino ricostruito con la mente i principali avvenimenti della nostra vita, riempendoli di demoni e fantasmi. Vedi, lei � sempre stata la pi��instabile di noi. Non ha praticamente mai conosciuto i nostri genitori, e�Per� negli ultimi tempi aveva fatto enormi progressi, trovato uno scopo, aveva persino deciso che forse sarebbe tornata all�universit�, e adesso questa storia. Io ho paura, Jack, ho paura che sia qualcosa di serio!>
<Prue, quello che devi fare adesso � non drammatizzare. Anche Jeff me ne ha combinate di grosse, a volte, tanto pi� che si spacciava per me, per� dopo tornava tutto a posto. Voi siete sorelle, e so che vi volete bene. Si risolver� tutto, vedrai.>
<Grazie. Ora sarebbe meglio che andassi a parlare con Piper. Non � che�>
<Ecco che ci risiamo.>
<Cosa?>
<Come al solito scompari nel nulla, come colta da un�improvvisa rivelazione su qualcosa di molto importante che devi fare. E� normale. Non preoccuparti per la statuetta, ci penso io.>
<Ok. Ci vediamo domani.>
<Se per caso avessi voglia di distrarti vieni a casa mia. Conosco un metodo assolutamente infallibile.>
<Davvero? Chiss��> e Prue usc� sorridendo dall�ufficio.

Phoebe era seduta sulla tribuna del campo di football del liceo. Non sapeva come era finita l�. Sapeva che aveva vagato per le strade di San Francisco senza pensare, cercando un segno che non era arrivato. Uscendo dalla Buckland e dirigendosi verso la macchina aveva provato pi� volte a chiamare delle premonizioni, toccando vari oggetti, ma non c�era riuscita, e la cosa l�aveva preoccupata: era quasi scontato che anche lei li avesse persi, ma lei ricordava di averli, ricordava tutto! Ed era stato allora che aveva avuto il primo flash, e aveva rivisto la faccia di Prue quando le avevano detto della morte di Andy. �Non � possibile! Andy � morto a casa nostra, sotto i suoi occhi!�. Ma i suoi ricordi le dicevano il contrario, anzi, era come se due serie ben distinte di ricordi lottassero dentro di lei per sopraffarsi a vicenda. E sembravano tutte e due cos� vere, cos� vissute, cos� coerenti. �Ma io so quali sono quelli veri, no?�. Il problema era che la sua sicurezza stava iniziando a vacillare, e lo faceva sempre pi� ogni volta che emergeva un altro ricordo che le impediva di credere alla sua storia. �Non � una storia, maledizione. E� la realt�!�, Ma era veramente cos�? Adesso era l�, seduta su una tribuna in cui non andava da diversi anni, chiedendosi a cosa dovesse credere. Le sue sorelle di certo credevano che fosse pazza, e non poteva certo biasimarle. Iniziava a pensarlo anche lei. �Ma io voglio credere di essere una strega! Voglio avere dei poteri. Uno scopo. Essere speciale!�. Era questo il punto? Non voleva essere una semplice disoccupata, una nullit�? Allora era proprio pazza? Doveva esserlo, non c�era altra spiegazione. Appoggi� la testa sulle ginocchia, esausta, incapace di fare altro, preparandosi a rimanere l� per sempre, o almeno finch� qualcuno non la fosse andata a cercare.
<Phoebe?>
La ragazza sollev� la testa, e vide un ragazzo biondo che le si era avvicinato. Non si era nemmeno accorta che un gruppo di liceali era entrato nelle tribune. Riconobbe quasi subito quello che l�aveva chiamata: Kyle Gwydion, ovvero l�Eletto, che con l�aiuto suo e delle sue sorelle aveva vinto la strega malvagia Tuatha, cos� com�era suo destino. Questo almeno nella sua mente. Chiss� chi era in realt�?
<C�� qualcosa che non va? Non immaginavo di trovarti qui! Non � che io e i miei amici dovremmo andarcene?>
<No, tranquillo, al massimo sarei io a dovermene andare.>
<Hai capito cosa intendo. B�, mi sembra di intuire che non ci sia pericolo. A proposito, grazie! Dopo la storia di Tuatha ho veramente acquistato pi� fiducia in me stesso, e�>
<Come, scusa?>
<Dai, non puoi essertene dimenticata! Anche se immagino che la vita di una strega sia piena di cose del genere.>
Allora Kyle ricordava. Lui sapeva! I ricordi che ora sapeva fasulli scoppiarono nella sua testa come bolle di sapone.
<A me non � capitato pi� nulla del genere. Non che combattere contro mostri o vampiri mi attiri molto, non sono certo Buffy, ma mi piacerebbe fare ancora qualcosa. Capisci?>
<L�hai appena fatto!> Phoebe lo abbracci� e gli schiocc� un bacio sulla bocca. <Questo te lo meriti. Ti spiegher� tutto un�altra volta! Ciao.> e corse verso la macchina, decisa a tornare dalle sue sorelle.
Un amico di Kyle gli si avvicin� e disse a bocca aperta <Gwydion, la tua amica � un vero sballo!>
<Lo puoi dire forte.>

Piper era insieme a Prue nella macchina della sorella, guardandosi intorno. L�intento era quello di cercare Phoebe, ma in realt� stava ancora ripensando a ci� che era successo poco prima. Dopo che era uscita dalla doccia e si era rivestita avevano suonato alla porta ed era andata ad aprire. Era Dan, che aveva sorriso con disinvoltura alla sua ragazza.
<Ciao, amore. Ho visto che Phoebe se n�� andata circa venti minuti fa. Questo significa che siamo qui, soli, in una casa vuota�>
<Gi�, se non conti gli spiriti dei nostri antenati che ci staranno sicuramente fissando!>
<Come?>
<Lascia perdere, � una fissazione di Phoebe. Stamattina si � alzata iniziando a farneticare di sogni premonitori, streghe e demoni vari. Sono preoccupata per lei.>
<Non farlo. Probabilmente stava scherzando. Del resto Phoebe � fatta cos�, lo sai.>
<Invece stavolta � diverso! So che sembra strano, ma era come se credesse davvero a quello che stava dicendo. Non vorrei che ci fosse qualcos�altro sotto, qualche altro problema�>
<Andiamo, Piper, non penserai che sia davvero convinta di essere perseguitata da streghe e mostri?>
<In realt� la strega sarebbe lei, anzi, noi tre sorelle. Il Potere del Trio�> Per un attimo Piper sent� come se queste parole, pronunciate quasi per caso, toccassero delle corde nascoste in profondit� dentro di lei, ma la sensazione cess� subito.
<A questo posso gi� credere. Hai stregato il mio cuore, lo sai.>
Piper non aveva resistito all�impulso di baciarlo. Quando si staccarono non pot� fare a meno di sorridere del suo sguardo: adorava quell�espressione compiaciuta e lievemente sbalordita che assumeva ogni volta che lei prendeva l�iniziativa, dimostrandogli quanto le piacesse. Quando i suoi pensieri tornarono a Phoebe per� si rabbui�.
<Tua sorella ci � andata pesante, eh?>
<Non sai quanto. Pensa che per dimostrare le sue teorie si � messa a rinvangare i miei ricordi dolorosi, come Jeremy o�>
<�o Leo, giusto?> concluse Dan, improvvisamente pi� serio.
<Ti prego, non � il momento per essere geloso di un mio ex ragazzo! Ci siamo lasciati prima che tu ed io ci conoscessimo.>
<Veramente tu mi hai detto che era finita dopo che avevamo iniziato ad uscire insieme, quando lui ha smesso di gironzolare per casa tua!>
<Come? Ma se era partito?> Piper era sicura che fra lei e Leo le cose fossero finite prima, perch� lui doveva�
<Andiamo, Piper. Possibile che non ricordi? Forse era tornato per un po�.>
Nella testa della ragazza avevano iniziato a farsi strada ricordi che prima non c�erano, ne era certa, ricordi di un temporaneo ritorno di Leo, in cui si erano detti addio per sempre. E improvvisamente le era balenato in mente un altro ricordo, misto ad un�emozione che sembrava non potesse essere contenuta: lei e Leo, in quello stesso salotto, che leggevano lettere d�amore scritte da sua madre Patty ad un uomo da cui era costretta a stare lontana. Parole che avrebbero potuto essere scritte da lei. In quel momento aveva intuito senza dubbio, ad un livello puramente istintivo, che c�era qualcosa di pi� che un semplice lavoro dietro la partenza di Leo. Su qualcosa Phoebe aveva avuto ragione. Era stata risvegliata dai suoi pensieri da Dan.
<Io penso che dovremmo parlare un po� di questo Leo. Sento come se ci fosse qualcosa di irrisolto, e non vorrei che un giorno questo qualcosa rispuntasse fuori e si mettesse fra noi.>

In quel momento era entrata Prue, e Piper pensava di non essere mai stata tanto grata alla sorella come in quel momento. Dopo aver saputo che Phoebe non era tornata a casa Prue aveva deciso di andare a cercarla, e Piper era andata con lei. Dan, che doveva fare dei lavori attorno a casa sua, si era offerto di avvertirle qualora fosse tornata e di aiutarle nelle ricerche nel caso in cui non l�avessero trovata. E ora lei era seduta nella macchina di Prue, sperando di trovare Phoebe.
<Sei sicura che non sarebbe meglio aspettarla a casa?> chiese.
<Piper, ti assicuro che era sconvolta oggi nel mio ufficio, e aveva sconvolto anche me, altrimenti forse l�avrei fermata.>
<Sa badare a se stessa, Prue.>
<Lo pensavo anch�io, fino a stamattina. Ultimamente era molto pi� responsabile, e io avevo fiducia in lei, ma ora�>
<�ora che ha iniziato a vaneggiare ti stai chiedendo perch�, e soprattutto perch� per giustificarsi ti abbia ferita, e parecchio. Conosco la storia. So che sembrer� assurdo, ma se ci ha ferite tanto potrebbe esserci qualcosa di vero in quello che dice. La storia in generale � abbastanza surreale, ma�>
Piper non complet� la frase: la sua attenzione fu catturata da una jeep che avevano appena incrociato�col conducente riverso sul volante.
<Prue, quell�uomo�>
Ma la donna aveva visto tutto, e fece un�azzardata inversione di marcia.
<Pensi che si sia addormentato?>
<Non lo so, ma da quella parte ci sono le scuole elementari, dobbiamo fermarlo!> e detto questo si mise a suonare il clacson. Ma la macchina continu� lungo il rettilineo, proprio mentre un pullman stava uscendo dal piazzale della scuola. Piper allung� d�istinto le mani, e vide che la sorella aveva fatto lo stesso col braccio destro, ma non successe nulla, e la macchina piomb� contro il pullman.

La situazione non era stata cos� catastrofica: nessuno dei bambini si era fatto male sul serio, erano solo tutti molto spaventati. L�uomo, che sembrava aver avuto un mancamento poco prima dell�urto, era stato portato all�ospedale, miracolosamente quasi illeso. Per questo le due sorelle, rientrando nella loro casa, esauste, non capivano come il loro morale potesse essere cos� basso. Erano state in silenzio per tutto il viaggio, e Prue decise di affrontare il discorso.
<Piper, anche tu provi�qualcosa? Voglio dire, una strana sensazione, come una stretta allo stomaco, qualcosa come�>
<�come senso di colpa? S�, e sinceramente non riesco a spiegarmelo! Tu hai rischiato un incidente per fermarlo, abbiamo fatto tutto ci� che era umanamente possibile fare!>
<Forse Phoebe ci ha contagiate con l�illusione di avere dei poteri.>
<Gi�. O forse ha ragione.>
Prue guard� la sorella turbata, ma non con l�incredulit� che lei si era aspettata.
<So che sembra assurdo, e da un punto di vista razionale � inconcepibile, ma ad un livello istintivo so che c�� qualcosa di vero in quello che dice! Le mie emozioni mi dicono che avremmo potuto fare dell�altro oggi, come che fra me e Leo � successo pi� di quello che mi dice la mente!>
<Capisco. Provo la stessa cosa quando penso ad Andy. Ma � cos� difficile crederle! Significa che tutto quello che ricordiamo non � reale! Ma � tutto ci� che conosciamo!>
<No, non � vero.> la voce veniva dal salotto, dove Phoebe stava aspettando le sorelle con la gatta in braccio.
<Phoebe! Ti abbiamo cercato dappertutto! Dan�>
<Ha lasciato un messaggio sulla porta. Ci � venuto a cercare. Un po� apprensivo il ragazzo, eh? Ma dobbiamo pensare ad altro. Voi conoscete la verit� dentro di voi! Chiss� come questa�entit� � riuscita a sovrapporre un�una specie di diverso piano della realt� sopra il nostro, �coprendolo�, ma voi sapete! Pensate al Potere del Trio!>
Per un attimo l�aria ebbe come un tremito.
<Ho visto qualcosa sul tavolino, ma poi �sparito.> esclam� Piper.
<Io lo vedo> rispose Phoebe <� il Quadrante degli Spiriti che ci ha regalato la mamma! Coraggio! Aggrappatevi a quelle cose che sembrano sfuggire nella vostra mente! Pensate alla mamma! L�abbiamo rivista nel passato, e abbiamo sconfitto il mostro del lago che l�ha uccisa!>
Il tremito si ripet�, pi� forte, e Prue, confusa, disse:
<Il demone dell�acqua�e Sam!>
<Gi�> esclam� Piper <erano di Sam le lettere che leggevo con Leo!>
L�essenza stessa della realt� ebbe uno scossone, e il Quadrante degli Spiriti apparve sul tavolino, insieme ad un flusso di ricordi nelle menti di Prue e Piper. Le due ragazze erano confuse, mentre vecchi ricordi combattevano con quelli nuovi, ma ormai sapevano la verit�. Erano streghe. Provarono ad usare i loro poteri, ma ancora senza successo.
<Ci ho provato anch�io, ma inutilmente> spieg� Phoebe <evidentemente la �copertura� � maggiore sui nostri poteri, cos� come sul Libro delle Ombre.>
<Il Libro delle Ombre! Come faremo senza?> chiese preoccupata Piper <Chiunque abbia fatto questo non se ne star� buono buono mentre distruggiamo un lavoro cos� ben congegnato!>
<Gi�, ma di certo non pu� averlo rubato> rispose Phoebe <Se avesse avuto un tale potere sul piano fisico ci avrebbe gi� uccise!>
<Quindi> continu� Prue, la cui mente si stava schiarendo sempre di pi�, <il libro � ancora qui, in casa! Probabilmente non si � mai mosso dalla soffitta.>
<E� quello che penso anch�io! I nostri poteri individuali sono ancora bloccati, ma spero non sia cos� per il Potere del Trio. Mentre voi facevate le lavative ho scritto una formula per annullare l�incantesimo. E� l�unica  cosa che possiamo fare.>
<Speriamo che funzioni, allora.> disse Prue, iniziando a salire le scale.
Phoebe sorrise, pensando a come aveva fatto in fretta la sorella a rientrare nel suo ruolo. <D�accordo, intrepido capo!>.

Pi� si avvicinavano alla soffitta, per�, pi� Phoebe sentiva di venire distratta, che alla sua mente sfuggiva il senso di quello che dovevano fare, e sapeva che per le sue sorelle era ancora peggio.
<Coraggio, sorelline, dovete concentrarvi! Concentratevi su ci� che significano i nostri poteri, non solo in se stessi, ma rispetto alla mamma, e anche alla nonna. Sono la cosa pi� preziosa che potessero lasciarci!>
<Gi�> disse Piper con determinazione <sono la nostra eredit�!>
<E nessuno ce la pu� portare via!> concluse Prue con determinazione, aprendo la porta della soffitta ed entrando, seguita dalle altre.
<Ok, siamo pronte. Phoebe, la formula.>
La ragazza mostr� un biglietto che stringeva in mano, e le sorelle le si avvicinarono per leggerla all�unisono.

"Colui che il giusto incantesimo pronuncia
All�incanto funesto si sottrae
Poteri scomparsi in un reame lontano
Poteri addormentati
Noi vi risvegliamo
I ricordi perduti riacquistiamo
Per quelli fasulli debellare
E a quello che abbiamo perduto tornare!"

L�essenza della realt� sembr� sfaldarsi� e tutto ritorn� come prima.
<Ma com�� possibile?> chiese Piper <noi sappiamo dei nostri poteri! Sappiamo che possono funzionare! L�illusione dovrebbe dissolversi!>
<Sei sicura che la formula vada bene, Phoebe? Dopotutto sei alle prime armi come scrittrice di incantesimi.>
<Pi� che certa, Prue. Deve essere qualcos�altro. Ho letto qualcosa a proposito di quando ci si ritrova proiettati in dimensioni astrali, o comunque sovrapposte alla propria: per spezzare l�incantesimo si dovrebbe portare nella dimensione �fasulla� qualcosa che appartenga alla dimensione di provenienza.>
<Ma se non sbaglio il nostro caso � un po� diverso, no?> replic� Piper <Noi non siamo proiettate in un�altra dimensione, � l�altra dimensione ad essere appiccicata sulla nostra, e quasi tutto quello che appartiene ad una � anche dell�altra.>
<E se nel nostro caso fosse il contrario?> chiese Prue <se qualcosa che non appartiene veramente alla nostra realt� facesse da perno all�illusione?>
<Una specie di simulacro a cui l�illusione si aggrappa�> riflett� Phoebe <E� possibile! E deve per forza essere qui in soffitta!>
<Ragazze> chiese Piper con lo sguardo fisso davanti a s� <avete mai avuto una palla magica, di quelle con la neve dentro, come quella?>
Prue e Phoebe guardarono nella direzione dello sguardo di Piper: in un vecchio scatolone c�era una sfera di vetro contenente la citt� di San Francisco; la superficie era piena di crepe, come se avesse dovuto subire una fortissima pressione. Piper non aveva bisogno di una risposta: si precipit� verso la sfera e la scagli� per terra, distruggendola. Di nuovo la realt� stessa si riemp� di tremiti inconsulti. Le tre sorelle si guardarono ed iniziarono a recitare insieme:

"Colui che il giusto incantesimo pronuncia
All�incanto funesto si sottrae
Poteri scomparsi in un reame lontano
Poteri addormentati
Noi vi risvegliamo
I nostri ricordi perduti riacquistiamo
Per quelli fasulli debellare
E a quello che abbiamo perduto tornare!"

Fu come se una brezza fresca passasse loro attraverso, portando con s� il tormento delle loro menti. I tremiti cessarono, e le tre sorelle sentirono ancora l�Antico Potere scorrere in loro. E al centro della stanza, sul suo leggio, c�era nuovamente il Libro delle Ombre.
<Ce l�abbiamo fatta!> url� di gioia Phoebe, gettandosi sulle sorelle, altrettanto entusiaste. Ma ad un tratto avvert� un urlo di rabbia agghiacciante che vibrava in tutto il suo essere, e una forza improvvisa che la trascinava fuori dal suo stesso corpo.

Apr� gli occhi e si accorse subito che era accaduto qualcosa di molto, molto grosso. Innanzi tutto non riusciva a vedere nulla di definito: tutto ci� che era davanti a lei appariva vago e in trasformazione; persino il colore variava, come se tutto fosse regolato da strane pulsazioni. Le sue sorelle erano vicino a lei, lo aveva percepito ancora prima di vederle;  era come se potesse percepire tutto, e nulla in particolare. Le sembrava che tutta la realt� fosse fluida, e che lei si muovesse e pulsasse con essa; era la sensazione pi� inquietante e pi� incredibile che avesse mai provato. Vide Prue e Piper altrettanto stranite, e not� che i loro �corpi�, come del resto il suo, sembravano emettere una propria luce. �Peccato che i miei jeans sembrino cos� fuori luogo� pens� ironica, ma questo bast� perch� venisse rivestita da un lungo abito luminoso. Un solo pensiero era bastato a modificare la sua immagine. Inizi� ad immaginare dove si trovavano. Si accorse che qualcosa non andava, come se l�armonia fosse stata infranta
<Salve ragazze, vi piace il piano astrale?>
La voce arriv� alle tre ragazze come carta vetrata sulla pelle. Si voltarono e videro i contorni di una figura scura; essa sembrava emanare il suo buio nell�aria che la circondava, come se la forma umana che aveva assunto non fosse in grado di contenerlo. E sorrideva. Prue alz� la mano istintivamente, ma la figura la precedette, e con un solo gesto fece apparire dal nulla tentacoli oscuri che imprigionarono Prue e Piper. Con l�altra mano fece segno a Phoebe di avvicinarsi, e la ragazza venne trascinata fino ad essa. Solo allora Phoebe si rese conto che era come se tutti loro galleggiassero nello spazio in cui si trovavano, spazio che l�ombra sembrava controllare. Voleva reagire, ma l�ombra l�aveva afferrata per i capelli, ed il semplice contatto la immobilizz� per il terrore.
<Phoebe, Phoebe, Phoebe, che cosa devo fare con te? Hai idea di quanto tempo e di quante energie ci sono volute per creare una realt� minuziosa e deliziosamente fasulla e proiettarla dal piano astrale su quello materiale? Bastava ancora pochissimo, e poi, una volta che tu e le tue sorelle aveste rinnegato i vostri poteri, me ne sarei impossessato, e vi avrei ucciso. E tu, piccola strega, hai rovinato tutto.>
<Mi�piange il�cuore.>
<No, non ancora.>
Il buio cominci� a diffondersi attraverso la mano della creatura,  contaminando Phoebe e iniziando a spegnere la sua luce, e la ragazza url�.
<Phoebe, no!> grid� Piper <Prue, dobbiamo fare qualcosa!>
<Gi�, ma cosa? Lasciala subito, mostro!>
<Non credo. Dato che il mio piano � fallito vi ho portato dove io sono pi� forte, qui, sul piano astrale. Nel vostro mondo io sono solo un cattivo pensiero passeggero, o l�ombra che vi fa rizzare i peli della schiena e sembra camminare sulla vostra tomba, ma qui sono il Signore del Buio, e non potete battermi.>
<Perch� ci fai questo?>
<Perch�, Prudence? Non mi dite che non ci sono altri demoni o creature del buio che vi danno la caccia! Dopo tutto l�impegno che vi ho dedicato non mi far� portare via ci� che ormai � mio di diritto!>
Il corpo di Phoebe diventava sempre pi� scuro, e ora dentro il suo animo l�agonia era mista al piacere, come se una parte di lei volesse essere invasa dall�oscurit�. Questo la fece urlare ancora pi� forte.
<Bene bene, cos� la tua anima ha delle ombre nascoste! Sar� pi� facile farti mia, e spezzare il Potere del Trio!>
<A..aiutate�mi>
<Prue! Cosa facciamo?>
<Non lo so! Se solo potessi�>
All�improvviso Prue scompar�, e riappar� vicino al Signore del Buio. Nonostante la sorpresa sferr� un calcio alla creatura, ma il semplice contatto bast� a farla urlare.
<Ah ah ah, e adesso cosa conti di fare? I tuoi poteri funzionano sul piano fisico, e non qui!>
<Non�� vero�usa la tua�forza psichica!>

Prue prov� a fare come suggerito da Phoebe, concentrando tutta la sua rabbia e la sua determinazione, e con un gesto della mano provoc� uno spostamento di energia che si propag� nello spazio fra lei e l�ombra come attraverso una corrente e la scagli� all�indietro, liberando Phoebe. Prue corse dalla sorella, che stava iniziando a riprendere il suo colore.
<Bel colpo�sorellina. Riuscire a spostare il proprio corpo astrale ha i suoi vantaggi sul piano astrale, vero?. Piper�>
<Sto arrivando! A quanto pare il balordo ha mollato la presa anche su di me! Come va?>
Ma Phoebe non fece in tempo a rispondere, perch� tutte e tre sentirono l�avvicinarsi del Signore del Buio.
<No! State lontane!> url�. Ombre formatesi dal nulla colpirono Prue. L�ombra si mosse in direzione di Phoebe, sogghignando.
<Stai lontano da me!> Pura energia psichica scatur� dalle mani della ragazza, colpendo il suo incredulo avversario.
<Wow , ma come diavolo ho fatto?>
<Non lo so> rispose Piper <ma penso che dovresti prepararti a rifarlo!>
<Prova a bloccarlo. Concentrati!>
Piper mise in avanti le mani, e fasce multicolori, composte di luce, circondarono e legarono l�entit�. Le due sorelle raggiunsero Prue, che nel frattempo si era ripresa. Piper guard� preoccupata il loro nemico.
<Non penso che rester� bloccato per molto. Dobbiamo trovare il modo per uscire da qui, e alla svelta!>
<Laggi� c�� qualcosa.>disse Phoebe, e inizi� a volteggiare verso il basso, seguita dalle sorelle. Le tre ragazze raggiunsero un luogo circondato da una vibrante luce azzurra; al suo interno iniziarono a formarsi delle immagini. <E� il tempio del mio sogno!> Phoebe ne era sicura. A quell�immagine se ne sovrappose un�altra, riconoscibile anche per le altre.
<E� casa nostra!> esclam� Piper.
<Ma certo! Ricordate che avevamo scoperto che � stata costruita su un punto equidistante dai cinque elementi fondamentali: � un punto carico di energie, e quindi esiste anche sul piano astrale.>
L�immagine spar�, ma la sfera di energia azzurra rimase. Le tre ragazze si guardarono e vi si tuffarono dentro, sentendosi istintivamente pi� sicure.
Prue prese subito in mano la situazione. <Ok, dobbiamo trovare un modo per neutralizzare quella�cosa. Qualche idea?>
<Veramente s�.> rispose Piper <Prima voleva impedire che stessimo tutte insieme, ed � da quando siamo arrivate che cerca di tenerci separate. E� ovvio che ha paura del Potere del Trio.>
<E questo spiega il perch� non ci ha attaccate direttamente fin da subito.>
L�urlo agghiacciante del Signore del Buio conferm� le loro teorie. L�ombra arrivo sfrecciando, ma non riusc� ad attraversare la barriera azzurra.
<Nooo! Uscite di qui! Subito! Non potete�Non�>
<Scordatelo, bello.> Prue prese per mano Phoebe e Piper, ed insieme iniziarono a recitare la formula:

"Il Potere del Trio coincide col mio!"

Il corpo dell�entit� si sfald�, e il suo buio circond� la sfera luminosa, cercando di penetrarla, senza riuscirci.
<No! Non potete! Io sono il Signore del Buio! Io�>
<Sei fritto!> dissero all�unisono le tre sorelle, e continuarono:

"Il Potere del Trio coincide col mio!"

Le ragazze si accorsero di trovarsi dove nel mondo materiale vi era la loro soffitta, e in corrispondenza del Libro delle Ombre si origin� una trisciale luminosa, che si un� alla loro luce.

"Il Potere del Trio coincide col mio!"

Le parole si trasformarono in onde energetiche pure, che risuonarono fra di loro come una melodia, facendo aumentare la luce emessa dalle loro immagini. Essa aument� sempre pi�, fino ad inglobare il Buio, che emise un ultimo grido lacerante.
Phoebe si ritrov� sul pavimento della soffitta insieme alle sorelle. Sul Libro delle Ombre vide ancora per un istante la trisciale luminosa. Poi lei, Piper e Prue si alzarono da terra e si abbracciarono a lungo.

<S�, Dan, stiamo bene. No, eravamo in casa, ma stavamo punendo Phoebe per i suoi stupidi scherzi e non abbiamo sentito il telefono�va bene, a fra poco.> Piper pos� la cornetta del telefono con aria tutt�altro che felice.
<Dan arriva fra poco. E vorr� parlare con me. Stupendo!>
<Perch�, sorellina?> replic� con aria maliziosa Phoebe <Che altro vorresti fare di bello, invece?>
<Spiritosa�oppure invidiosa?>
<Piantatela voi due.> le sgrid� scherzosamente Prue <A proposito� Phoebe, credo di doverti delle scuse. Io ho pensato che�che tu avessi dei problemi, o ti comportassi in modo irresponsabile, mentre ci hai salvate tutte. Mi spiace aver dubitato di te.>
<Gi�, penso di dovermi scusare anch�io.>
<Tutto a posto, sorelline. E poi non � stato tutto merito mio, dobbiamo ringraziare che la �minuziosa� realt� di quell�essere avesse dei buchi, e che non potesse cancellare le nostre emozioni, quello che sentivamo dentro di noi. Cos� siamo pari per il t�, vero, Piper?>
<Di questo dovremo discutere a lungo�>
<Comunque> devi� con molta nonchalance Phoebe <ho capito che se per caso dovessi perdere i miei poteri non avrei nessun altro scopo. Penso sia ora di prendere in mano le redini della mia vita, e di tornare all�universit�>
<Brava Phoebe!>
<Cos� si parla!>
<Sapete, sorelline, da quando siamo streghe ci sono capitati un sacco di guai, ma pensate alle cose belle che ci sono successe: abbiamo rivisto la mamma e la nonna, e siamo vicine come non lo siamo mai state. Prima di quell�equinozio d�autunno eravamo senza famiglia e senza radici, e adesso ognuna di noi ha le altre, e la nostra eredit� � pi� grande di quanto potessimo immaginare. Io non tornerei mai indietro, e voi?>
<Sottoscrivo.> rispose Piper prendendo la mano di Phoebe.
Gli occhi di Prue si velarono di tristezza, ma subito il sorriso ritorn� sulle sue labbra e non ebbe esitazioni:<Amen.>
Le tre sorelle si guardarono vicendevolmente negli occhi, sentendo i legami profondi che scorrevano fra di loro, non solo magici, ma di profondo affetto: il vero Potere del Trio.


Scritto da Francesco Donini (Fenice)

Salve a tutti! Vi � piaciuto il mio racconto? Scrivete ci� che ne pensate all�indirizzo franci@cimone.it.


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