Roswell.it - Fanfiction

HOLY (1)


Riassunto: mentre Liz trova insieme a Michael, Maria, Alex e Tess una bambina abbandonata in una grotta, Isabel e Max catturano un ladro in casa loro. Ma poi, grazie a una cassetta, scoprono che i sue avvenimenti sono collegati e spetter� a tutti loro fermare un avvenimento che sconvolger� il futuro della Terra.

Data creazione: 4/6/2001 - 18/6/2001

Valutazione contenuto: per tutti.

La mia E-mail �: acqua@roswellit.zzn.com

Disclaimer: tutti i diritti dei personaggi appartengono alla WB tranne gli alieni, Holy e l'agente Fletcher. Il racconto � propriet� del sito Roswell.it

Nota dell�autrice: le parti in corsivo sono quelle che spaziano dal vero corso della storia mentre quelle in neretto sono visioni o cose simili. E� indirettamente collegato, anche se la trama � a parte, a "Viaggio nel Tempo". Buona lettura.


Era una notte piena di stelle, calda e bellissima. Liz sospir� mentre guardava la luna perdendosi nella sua lucentezza. Con la mente stava tornando a quei giorni di primavera che per lei erano stati solo l�inizio. In quei giorni le sembrava di essere tornata in pieno inverno. All�improvviso poi era successo tutto. Quell�avventura indietro nel tempo con il ragazzo del suo cuore aveva fatto si che la sua vita subisse un�altra svolta, diversa forse da quel giorno in cui le avevano sparato. 
Stava seduta sul terrazzo fuori dalla sua camera e respirava profondamente. Chiuse gli occhi e strinse la pietra che portava al collo mentre i suoi pensieri si focalizzarono su un volto conosciuto: Max! Cosa stava facendo adesso?
A malapena si accorse del respiro affannoso che improvvisamente sent� dappertutto intorno a s�. Apr� gli occhi per trovarsi a fissare nient�altro che la notte. Eppure era sicura di avere sentito qualcosa. Si guard� meglio attorno ma non vide ancora nulla.
- C�� c�� nessuno? - domand� alzandosi in piedi.
- Madre! Sono qui! - esclam� la voce di una bambina.
Liz si immobilizz� - Madre?! 

Max nascose la testa sotto il cuscino quando sent� raspare alla sua finestra. Credeva di sognare quando finalmente si accorse che il grattare si fece pi� insistente. Apr� gli occhi per ritrovarsi immerso nell�oscurit� della sua stanza. Per qualche momento pens� che fosse Michael che veniva a dormire da lui come era solito fare. Quando per� realizz� che ora Michael aveva un appartamento tutto suo sbadigli� e si alz� pi� in fretta. Indoss� una vestaglia e and� ad aprire alla finestra meravigliandosi di trovarsi poi davanti Liz.
- Max! Per fortuna ti ho trovato! - esclam� la ragazza.
- Liz?! Cosa ci fai qui a quest�ora? - domand� lui facendole spazio per entrare.
Liz entr� e aspett� che Max accendesse la luce del comodino prima di sedersi su una sedia - Ho paura che ci sia qualcosa che non vada. Sento la voce di una bambina che mi parla.
Max la fiss� nell�oscurit� - Cosa intendi con questo?
Liz si prese la testa tra le mani - Stavo seduta a guardare la notte quando ho sentito ansimare. Non ho visto nessuno e ho chiesto chi �. La voce di una bambina ha esclamato madre. Sono tornata in camera e ho tentato di calmarmi convincendomi che era stata solo frutto dell�immaginazione. Ma poi l� ho sentita di nuovo. Mi chiedeva aiuto, Max!
Max era rimasto a riflettere - Cosa diceva? Che tipo di aiuto ti chiedeva?
- Diceva che qualcuno voleva ucciderla. Mi continuava a chiamare madre� raccontava ancora di essere rinchiusa in una grotta! Non so di quale parlava. Ho sentito un urlo e dopo pi� niente. Max, ho paura che le sia successo qualcosa.
- Una grotta! - il ragazzo rifletteva. Le uniche che conosceva erano quelle nella foresta indiana e quella da dove erano usciti da bambini. Forse ce n�era un�altra - Potremmo domandare allo sceriffo Valenti se per caso sa qualcosa riguardo alla scomparsa. Magari pu� darci qualche informazione utile o noi potremmo darla a lui. Ci� che mi sembra strano � che tu l�abbia potuta udire� e perch� ti chiamava madre?
Liz scosse la testa e scost� lo sguardo fissando il buio della notte - Io non ho figli� Forse lei ha creduto che lo fossi.
- Uhm� adesso � meglio che tu torni a casa e vada a dormire� - mormor� Max con gli occhi appesantiti dal sonno.
- Ma Max! Io devo parlare subito alla sceriffo Valenti! - esclam� Liz - Quella bambina � in pericolo.
- E se fosse solo un trucco di qualcuno dei nostri nemici? Liz! Ora ci sei dentro fino al collo anche tu. Non credo che ti risparmierebbero. Una bambina non pu� comunicare col pensiero e tanto meno dire che tu sei sua madre.
Liz annu�. Diede un bacio a Max sulla guancia e decise di scendere e tornare casa per raccogliere le idee.

Lungo la strada, mentre si stringeva nella felpa a causa della brezza leggera che si era alzata, guardava i suoi passi. Non si rese conto immersa nei suoi pensieri dove i suoi piedi l�avessero condotta. Quando alz� il viso si accorse di ritrovarsi in pieno deserto. Guardandosi attorno riconobbe in lontananza la sagoma di Roswell. Come era possibile che fosse giunta fino a l� da sola? E soprattutto senza nemmeno accorgersene! Si tocc� la pietra che era appartenuta a Lisandra tanti secoli prima come ultimamente era solita fare. Piccole e tantissime luci si accesero. Sembravano migliaia di lucciole sparse sulla sabbia che formavano un sentiero verso il quale doveva dirigersi.
La ragazza rimase perplessa non sapendo cosa fare. Senza accorgersene prese il cellulare dalla sua borsa e fece un numero.
Suon� libero per un bel po� di tempo prima che qualcuno si decidesse a rispondere - Chi �? - la voce era bassa, assonnata e soprattutto infastidita.
- Sono Liz! - mormor� lei.
- Liz? Perch� diavolo mi chiami a quest�ora di notte? - esclam� Michael svegliandosi.
Liz rimase per un momento interdetta non sapendo cosa dire - Mi trovo nel deserto a mezzo miglio da Roswell.
Parker riusciva a immaginare l�espressione di Michael dall�altro capo del filo - Cosa ci fai l�?!
- Non lo so! Ma ho toccato la pietra e si � illuminato uno strano sentiero. Credo� credo che ora mi metter� a seguirlo per vedere dove mi porta.
- Aspetta! Non posso lasciarti andare da sola. Hai gi� avvisato Maria?
- No. Sono passata da Max ma non ha voluto darmi retta. Senza nemmeno accorgermi sono giunta fino a qui. Non serve che tu venga qui Michael. Andr� da sola - Liz stava per spegnere il telefono.
- Invece ti raggiunger�! Hai detto che ci sono delle luci e ti trovi a mezzo miglio da Roswell in pieno deserto?
Liz annu� senza parlare accorgendosi poi che il ragazzo dall�altra parte non poteva averla vista - S�.
Liz rimise via il cellulare incerta sul da farsi. Si chiedeva perch� aveva chiamato Michael� poteva prima telefonare a Maria o ad Alex. �Ma Maria o Alex non sono alieni!� disse una vocina dentro di lei. Liz si spavent�. E se davvero fosse stata una trappola?
Si sedette, ma quel pensiero la tortur� fino all�arrivo di una macchina. Liz si accorse osservandola che era quella della madre di Maria. Scosse la testa sempre pi� dubbiosa.
Dalla macchina scesero due persone e fu accecata dalla luce di due pile negli occhi.
- Liz! Ma che cosa ti � successo? - la voce di Maria la raggiunse.
Liz scosse la testa - Non lo so - dopo di ch� raccont� cosa le era accaduto quella sera fino a che non era arrivata l�.
- Quello stupido di Max. Ma non gli � venuto in mente di accompagnarti a casa? - esclam� Maria mettendosi le mani ai fianchi - Se davvero fosse stata una minaccia ti avrebbero potuto uccidere per strada.
- Maria! - sbuff� Michael - Ti ho portata con me per far compagnia a Liz non per spettegolare su Max.
- Scusa! Stavo solo ripetendo quello che mi hai detto tu in macchina - esclam� lei ironicamente.
Liz scosse la testa sorridendo - Ragazzi! Io sono stata qui ad aspettare, ma sono curiosa di vedere dove porta quel sentiero illuminato e non di sentire voi discutere.
Michael annu� - Sono d�accordo con te!
- Quando mai non ti interessa un mistero! - esclam� Maria. Poi si rivolse verso Liz - Questo � per te.
Liz afferr� al volo un�altra pila e ringrazi�. Dopo di ch� senza pi� parlare seguirono il sentiero, fantasticando ognuno su cosa avrebbero potuto trovare. Dentro di loro non credevano di trovare qualcosa che avrebbe potuto fargli del male. 

Isabel si sedette sul letto sudata. Si accorse di avere la gola secca e decise di scendere in cucina per bere un bicchiere d�acqua. Scendendo le scale per� si accorse di un�ombra che scivol� all�interno della sala da pranzo. Sempre pi� silenziosamente si avvicin� e sbirci� all�interno. Qualcuno frugava nei cassetti alla ricerca di qualcosa.
Isabel non sapeva cosa fare. Se avesse chiamato Max magari quello se ne sarebbe potuto andare, se invece fosse rimasta l� avrebbe potuto rischiare la vita. Senza rendersi conto comunic� telepaticamente con suo fratello. Max all�inizio era convinto di sognare, ma alla fine Isabel era riuscita a convincerlo a svegliarsi per raggiungerla dabbasso. 
Fu appena raggiunta dal ragazzo quando quella decise di uscire dalla cucina senza aver preso niente. I due ragazzi, come d�accordo, gli saltarono addosso. Ci fu del trambusto e le luci delle scale si accesero.
- Ma cosa succede? - domand� sua madre comparendo sulla sommit� delle scale.
Max racchiuse in una morsa le mani dello sconosciuto.
- Mamma! Chiama lo sceriffo! Abbiamo appena acciuffato un ladro! - url� Izzy aiutando Max.
Suo padre nel frattempo scese da loro e insieme tutti e tre lo legarono. Poi gli tolsero il passamontagna e si ritrovarono a fissare un paio di occhi azzurri.
Max fissava la ragazza che si ritrov� di fronte sorpreso. Una ragazza?! Il padre domand� che cosa stesse facendo in casa loro, ma la ragazza rimase silenziosa. Si rifiutava di parlare!
Furono cos� raggiunti dalla madre e tesi chiacchierarono riguardo alla faccenda fino all�arrivo dello sceriffo Valenti. Sia Max che Isabel avevano dei sospetti e decisero che la mattina dopo sarebbero andati dallo sceriffo e gli avrebbero chiesto di poter parlare loro con la ragazza. Nel frattempo l�uomo l�avrebbe sbattuta in una delle celle che c�erano l� in citt� fino al giorno del processo.

Alex nel frattempo spense il computer decidendosi ad andare a letto. Era stanchissimo eppure aveva dovuto terminare assolutamente una ricerca per uno dei ragazzi della band. Finalmente aveva finito e poteva godersi un meritato riposo.
Prima di andare a dormire decise di andare a scaldarsi un bicchiere di latte e si sedette al tavolo aspettando. Appoggi� la testa sul tavolo e si addorment�.
Gli sembrava di viaggiare alla velocit� della luce. Si ritrov� in una grotta buia, umida  e all�inizio silenziosa. All�improvviso per� si accorse di qualcuno che piangeva e si diresse verso dove aveva sentito i singhiozzi. Prima che per� potesse giungere al punto si ritrov� davanti a un bivio. Non sapeva cosa fare. Gli sembrava che i rumori arrivassero da tutte le parti. Non si accorse che qualcuno era dietro a lui.
- Alex?! Cosa ci fai qui? - domand� Tess vedendoselo di fronte.
- Cosa ci fai tu qui! - domand� il ragazzo quasi pi� sorpreso.
- Ho fatto prima io la domanda! - Tess non avrebbe saputo cosa rispondere. Si era ritrovata l� all�improvviso e credeva ora che fosse un sogno. Ne era sempre pi� convinta.
- Non lo so! - senza saperlo Alex pensava la stessa cosa dell�altra ragazza - Ora dimmi perch� sei qui e se sai dove siamo!
- Nemmeno io ne so niente. Mi sono ritrovata qui all�improvviso. Sono sicura di stare sognando!
- Io invece sono sveglissimo! Stavo scaldandomi il latte nel pentolino prima di arrivare qui! - esclam� non molto sicuro il ragazzo guardandosi ancora attorno.
- Hai sentito anche tu piangere? - domand� Tess.
- S�. Prima che arrivassi stavo cercando di capire da dove arrivassero.
Non fecero in tempo a dire altro che sentirono dei passi arrivare in lontananza. Delle pile li illuminarono e si ritrovarono a fissare Liz, Maria e Michael.
I cinque ragazzi rimasero a fissarsi l�uno con l�altro e nessuno os� rompere il silenzio imbarazzato. Da quella specie di imbarazzo generale furono distolti da un pianto dirotto, lo stesso che Alex e Tess avevano sentito.
- Ma cosa succede? - domand� Liz.
- Cosa ci fate voi qui? - aggiunse Maria.
Michael fissava invece Tess - Cosa centri tu in questa storia?
Solo dopo i tre ragazzi si accorsero che gli altri due erano trasparenti. La luce delle pile illuminava i due sentieri che si trovavano dietro a loro.
- Non sappiamo cosa ci facciamo qui! Stavamo dormendo e� - Tess fu interrotta da Maria.
- Voi� Voi siete trasparenti! Siete diventati dei fantasmi! - esclam� additando.
Liz invece si avvicin� - Io penso invece che sia pi� una specie di proiezione astrale. Stavate dormendo?
- Io sicuramente s�! - esclam� Tess.
Alex fece un viso un po� perplesso - Non saprei� prima ero sicuro di no, ma adesso� adesso s�. 

Max torn� a letto e tent� di dormire ancora. Che cosa era venuta a fare quella ragazza a casa loro? Stava cercando qualcosa e non rubando altrimenti avrebbe portato via qualcosa di pi�. Inutilmente si gir� nel letto. I primi raggi del sole finalmente lo illuminarono e decise di alzarsi e di andare a fare colazione. Si disse che per fortuna la scuola era finita ed era stato promosso a pieni voti. Quello che lo turbava era che sua madre voleva mandarlo in terapia. Non se ne parlava nemmeno!
Mentre beveva la tazza di caffelatte sulla soglia della porta apparve un Isabel diversa dal solito. Se normalmente era sempre curata adesso aveva le occhiaie sotto gli occhi, il viso pallido e un sorriso tirato. Si vedeva benissimo che nemmeno lei aveva dormito quella notte.
- Anche tu gi� in piedi? - domand� Max alla sorella.
La ragazza annu� - Non riesco a spiegarmi quello che � avvenuto ieri sera. Non era qui per rubare soldi o argenteria. E se stesse cercando i trasmettitori?
- Possibile. Dovremmo andare alle prigioni e domandarglielo. Dopotutto ne abbiamo tutte le ragioni e lo sceriffo � dalla nostra parte.
- Hai ragione! L�unico problema � che sono soltanto le sei di mattina. Se lo tiriamo nuovamente gi� dal letto ci mette in cella assieme a lei - rise Isabel cominciando a scaldarsi del caff� e prendendo la scatola di biscotti preparati il giorno prima da sua madre.
Max annu� riprendendo un po� di serenit�. Dopo di ch� all�improvviso le torn� in mente la visita che Liz gli aveva fatto quella notte. Che fosse tutto collegato? Non ne era certo, ma valeva la pena di chiedere allo sceriffo se per caso era scomparsa una bambina ultimamente. Se non altro avrebbe rassicurato Liz.
 

Si trovavano sotto i tunnel da un�ora e gli sembrava di girare intorno da una vita. Maria era stanca di camminare eppure quel pianto ininterrotto che sentiva le bloccava il fiato. Sembrava quello di una bambina. Inoltre si sentiva a disagio con Tess e Alex trasparenti che facevano loro da scorta. Ogni giorno la situazione passava dalla fantascienza al fantastico, soprattutto dopo che Liz aveva trovato quella pietra dai poteri straordinari. Anzi! Trovato non era la parola giusta. Aveva scoperto che quella pietra era appartenuta ai suoi antenati e che aveva sempre avuto molti poteri.
- Credo che ci siamo! - osserv� Michael fissando la porta di metallo arrugginita posta di fronte a loro.
- Cosa credi di trovare l� dietro? Qualche tesoro? - domand� Alex.
- Io propendo pi� per una bomba nucleare. Assomiglia a un rifugio atomico - esclam� Maria stringendosi nella felpa.
- Maria! Sempre cos� ottimista - rise Liz nervosamente - Secondo me invece troveremo quello per cui abbiamo proseguito fin qui.
- Dici la bambina? - domand� Tess che era stata messa a conoscenza di quello che Liz aveva sentito sulla terrazza di casa sua.
Liz annu� senza pi� fiatare. Michael si era avvicinato alla porta e aveva appoggiato la mano sulla maniglia. Subito sul suo viso si dipinse una smorfia di dolore e senza aver risolto nulla ritir� la mano.
- Cosa � successo? - domand� Maria.
- Non lo so. Mi sono sentito bruciare la mano - disse a denti stretti Michael.
Tess si avvicin� ed esamin� la mano dell�altro alieno - Una bella ustione. Sembrerebbe una specie di antifurto alieno. Nasedo me ne ha parlato qualche volta, ma non ne avevo mai visto uno. Sono sicuramente stati costruiti su Antar o dai nostri nemici. Nessun altro � in grado di costruire una tecnologia capace di bloccare i nostri poteri.
Liz si avvicin� ed esamin� la maniglia che aveva sfiorato Michael - e se� - mormor� tra s�.
Ci appoggi� sopra la sua mano e sent� degli strani rumori metallici. Anche gli altri le si avvicinarono e ascoltarono con molta curiosit�. Poi si sentirono come dei rumori elettronici, come quelli delle casse dei supermercati. Liz sent� pungere lentamente le punte delle dita e le sembr� di comprendere che stavano controllandole le impronte digitali. Le venne in mente che non potevano riconoscerle e pens� di ritrarre la mano sconfitta.
La porta si apr� cigolando.
Rimasero tutti a fissare il vano scuro che si profilava. Non si vedeva nulla all�interno. Liz entr� e cerc� con la pila un qualsiasi interruttore che avrebbe potuto dare un po� di luce. Anche Michael e Tess entrarono mentre Maria e Alex rimasero fuori impauriti. DeLuca si chiedeva che cosa sarebbe successo adesso, che cosa avrebbero scoperto. E se fosse una qualche astronave e le avrebbe portato via Michael? Decise. Sarebbe andata con lui. Lo avrebbe seguito fino in capo al mondo ma non lo avrebbe sicuramente lasciato partire senza di lei. Non poteva proibirle di rimanersene con le mani in mano. Alex invece aveva paura che dentro ci fosse qualche alieno cattivo. Si ricordava di quello che avevano fatto loro nella biblioteca. E quello era stato solo il primo nemico. Ce ne sarebbero stati degli altri sicuramente e loro c�erano in mezzo nonostante le loro origini terrestri.
- L� ho trovato! - esclam� Tess.
Si sent� una vocina domandare dal pavimento della stanza - Chi sei? - era tanto fievole che Liz temette fosse ormai troppo tardi.
Mentre Tess accendeva la luce Liz rispose alla bambina - Stai tranquilla piccola. Adesso ti tiriamo fuori di l�. Stai bene?
Michael individu� una grata sul suolo seminascosta da un mobile marcito.
La bambina rimase in silenzio. Un secondo dopo rispose - Mamma! Sei venuta a prendermi.
Liz sent� che scoppiava in un pianto dirotto per� non si affrett� a spiegarle che non era sua madre. Temeva che potesse fare qualcosa di avventato e magari non sarebbero riusciti a tirarla fuori di l�.
Insieme a Michael Liz spost� il mobile e cos� tentarono di sollevare l�inferriata. Era durissima. Sembrava che da tempo non fosse usata e si domand� cosa ci facesse una bambina chiusa l� dentro.
- Maria! Vieni a darci una mano. Tess, cerca in giro una leva per sollevarla. Alex! Vedi di trovare qualcosa che possa sciogliere la ruggine - comand� Michael imperioso.
Maria li raggiunse mentre Tess e Alex cominciarono ad aggirarsi nella piccola stanza piena di polvere e ragnatele.
- Mamma! Chi sono questi signori? Avevi detto che saresti venuta da sola! - domand� la bambina con una voce terrorizzata nella voce.
- Sono qui per aiutarci, piccola. In un batter d�occhio ti aiuteremo ad uscire - ribad� Liz e prese una delle sbarre.
Maria e Michael presero a loro volta le altre. Tentarono di tirare ma la grata non si muoveva di un solo centimetro. Si fermarono e Liz osserv� l�orologio. Erano le quattro del mattino. Era meglio che si sbrigassero. Se i suoi genitori la mattina fossero venuti a chiamarla e non l�avrebbero trovata a letto avrebbero pensato il peggio e Max poteva essere tra i loro primi pensieri.
- Alex, trovato niente? - domand� Maria osservando il ragazzo che si era soffermato a fissare qualcosa.
- Non saprei. Sembrerebbe un acido ma non ne sono certo�
- Fa vedere - ingiunse Michael. Il ragazzo prese dalle mani del terrestre un barattolo di uno strano materiale che non aveva mai visto. Gir� il tappo e guard� dentro. Un liquido nero come la notte si mosse alla sua scossa. Michael annus� e si ritrasse disgustato - Che schifo!
- Se hai finito di esaminare vorrei sapere che cosa hai intenzione di fare adesso. Quella povera bambina deve uscire di l� - Maria gli rub� il recipiente di mano e prese una delle lastre di metallo che si trovavano sparse sul pavimento.
Liz nel frattempo si era messa a guardare con la pila dentro l�apertura. Riusc� ad individuare una sagoma raggomitolata e due occhi castani guardarla con intensit�. Le due ragazze si fissarono e Liz non spost� lo sguardo fino a ch� non sent� l�urlo esultante di Maria.
- Perfetto, questo coso scioglie il metallo.
- Allora muoviamoci. Non possiamo stare qui ancora per molto - espresse Liz e si rivolse a Tess - Hai trovato un qualcosa per fare leva?
Tess scosse la testa - No, per� pensavo che potremmo staccare questo tubo che sporge dalla parete. Potrebbe esserci utile. Il muro sta gi� cadendo a pezzi che non sar� difficile estrarlo di l� l�unico problema � tagliarne via solo un pezzo. E poi a cosa sar� collegato?
- Non abbiamo il tempo di stare l� a pensare! - esclam� Michael riprendendosi il contenitore con l�acido - Useremo questo per prenderne solo un pezzo.
- Stai attento che non ti vada sulle dita - mormor� Maria apprensiva.
- Per chi mi hai preso? - disse il ragazzo tagliente.
Michael prosegu� nell�operazione e in men che non si dica avevano trovato ci� che avrebbe loro fatto comodo.
Mentre Alex con l�acido lo metteva sui bordi della grata, Liz intim� la bambina di stare il pi� lontana possibile da sotto l�inferriata. Dopo di ch� Michael posizion� il tubo estratto in una posizione strategica e lui, Maria e Liz si misero sopra con tutto il loro peso. L�inferriata si sollev� abbastanza facilmente. Tess si strapp� un pezzo della sua maglietta e con quello aiut� nello spostare la lastra da un'altra parte.

- Finalmente - esclam� Liz e torn� ad accucciarsi di nuovo.
Michael si pass� una mano sulla fronte con l�intenzione di togliere il sudore causato dallo sforzo. Tess si sedette e insieme a Liz guard� dentro. Maria e Alex rimasero a fissarli dietro.
- Ora scendo e la vado a prendere - afferm� Michael.
- Dopo di ch� ce ne andiamo! Sono stufa di stare qua sotto. Fa un freddo terribile - assicur� Maria.
Michael si cal� all�interno del buco e con l�aiuto della luce della pila di Liz e quella soffusa della stanza superiore cerc� la bambina. La trov� rannicchiata in un angolo abbracciata a un orsacchiotto di peluche.
- Vieni bambina. Ti portiamo fuori - le disse Michael allungando una mano.
La piccola grid� spaventata e poi mormor� - Voglio la mia mamma.
- Michael. Di tatto proprio non ne hai! - proruppe Maria.
- La tua mamma � sopra che ti aspetta. Non vede l�ora di abbracciarti. Ha mandato me perch� sono pi� forte e posso aiutarti meglio a farti uscire - riprov� Michael.
Liz si sent� in dovere di intervenire - Si piccola. Lo zio Michael ha ragione. L� ho mandato io a prenderti.
La bambina fiss� perplessa prima l�uno e poi l�altra e finalmente si convinse. Dal canto suo Maria ridacchiava. �Zio Michael. Per� niente male� pensava la terrestre.
L�alieno prese la bambina in braccio e la sollev� per la vita verso gli altri. Liz prontamente la afferr� e senza rendersene conto la strinse a s�. Provava qualcosa di pi� forte che semplice tenerezza per lei. Ma era sicura che non fosse sua figlia?
Michael fu aiutato da Maria ad uscire che prontamente non dimentic� di dirgli - Bene Zio Michael, vogliamo tornare a casa?

Max e Isabel uscirono di casa con gesti meccanici. Erano decisi pi� che mai di andare alla prigione per chiedere spiegazioni e poi di dirigersi verso l�appartamento di Michael. Insieme avrebbero deciso il d� farsi.
L�alieno parcheggi� e insieme a Isabel si diressero verso l�ufficio dello sceriffo. Appena li vide Valenti cap� cosa ci facessero loro l� - Bene. Vedo che non avete perso tempo!
- Ci conduca immediatamente da lei. Io e mia sorella pensiamo che non sia una ladra qualunque. Stava cercando qualcosa di preciso e vorremmo capire cosa!
Jim Valenti li fiss� con uno strano sguardo e Isabel credette di capire - Non mi dica che � fuggita!
L�uomo annu� grave - Ho gi� fatto situare dei posti di blocco lungo ogni strada che conduca fuori da Roswell e alcuni agenti perlustrano il bosco e il deserto. Penso di aver fatto la cosa giusta per mettere a tacere la cosa.
Max si sedette sulla prima sedia che individu� - Che cosa dovete mettere a tacere, sceriffo?
- La ragazza ha ucciso uno dei nostri. Ho fatto in modo io stesso che nessuno potesse vedere il corpo. Se non vi dispiace seguirmi vi condurr� nel posto in cui ho messo l�agente Fletcher. Cosa dir� quando verranno a domandarmi della sua scomparsa non lo so, ma ci penser� al momento. Seguitemi!
Valenti prese il suo cappello da dove lo aveva appoggiato sulla scrivania e la giacca cos� usc� dall�ufficio seguito dai due ragazzi. Li fece salire sulla sua macchina e li condusse in un vecchio magazzino abbandonato.
- Questo appartiene a me e nessuno penser� di venire a guardarci dentro. Eccoci qua.
Si ferm� davanti a una cassa semiaperta. Isabel fiss� supplichevole gli occhi del fratello. La ragazza non voleva vedere un morto e era quasi certa di sapere come fosse successo.
Lo sceriffo apr� la cassa e apparve il volto dell�uomo. La sua smorfia esprimeva tutto il dolore che doveva aver provato.
- Penso che la ragazza gli abbia fuso il cuore - Jim Valenti scost� un lembo della camicia facendo intravede il petto e con esso un impronta argentata risaltante sull�abbronzatura stinta.
- Oh mio Dio. Max! - Isabel si rifugi� tra le braccia del fratello - Non posso vedere oltre. Dobbiamo avvertire gli altri prima che possa succedere loro qualcosa.
Max annu� - Grazie sceriffo per tutto quello che sta facendo per noi. Non lo dimenticheremo.
Max con un braccio attorno alle spalle di Isabel si diresse verso l�uscita del magazzino quando Valenti gli rispose - Stai attento figliolo. Quelli non scherzano.

Liz buss� alla porta dell�appartamento di Michael e aspett�. Dietro a lei arriv� Alex con una faccia scura. Liz lo fiss� incuriosita ma il ragazzo non le disse niente perch� nel frattempo il proprietario dell�appartamento aveva spalancato l�uscio.
- Ciao Michael. Come sta? - domand� Liz ansiosa.
Tornati avevano deciso di dividersi e Michael era l�unico che poteva tenere la bambina senza che si insospettisse nessuno. Liz sarebbe andata nel pomeriggio ad informarsi se Valenti sapeva riguardo a una bambina scomparsa. Parker era stata accompagnata a casa per prima, dopo di ch� Maria aveva accompagnato a casa Michael che teneva in braccio la bambina addormentata. Alex e Tess erano scomparsi all�improvviso e nessuno sapeva del perch� fossero venuti l� con loro.
- Dorme ancora. Era esausta poverina! Liz� tutto questo non mi convince. La bambina si � addormentata nelle tue braccia e insisteva a chiamarti mamma. Come te lo spieghi?
Liz scosse la testa ed entr� in casa seguita da Alex. Maria era gi� l� e li accolse con un sorriso gioioso.
- E� proprio un angelo quando dorme - comment� la ragazza - Alex? Cosa ti succede? Hai un viso cos� scuro.
- Questa mattina mi sono preso una girata da mia madre. Ieri sera alla fine ero andato in cucina e avevo messo su il pentolino del latte. Poi mi sono addormentato sul tavolo e mi sono svegliato che sentivo un gran odore di bruciato. Mia madre � arrivata poco dopo e non sono riuscito a distruggere le prove - rise - Non l�avevo mai vista cos� infuriata!
- I miei non si sono accorti di nulla per fortuna! - dichiar� Liz - Dov�� la mia presunta figliola?
Michael indic� la camera da letto ma Liz non fece in tempo a muovere un passo che la bambina apparve sulla soglia con gli occhi assonnati e sempre quel grosso peluche in braccio. Il viso le si illumin� quando vide la ragazza.
- Mamma - e le corse incontro abbracciandola.
Liz non pot� fare a meno di contraccambiarla e pi� i minuti passavano pi� le sembrava impossibile essere vissuta senza averla accanto.
In quel mentre si sentirono delle voci provenire da fuori. I quattro ragazzi rimasero perplessi a fissare la porta. Alla fine riconobbero a chi appartenevano quelle voci e Michael decise di andare ad aprire.
Per prima entr� Tess con lo sguardo torvo - Prometto che d�ora in poi Max se la caver� da solo!
Isabel entr� subito seguita dal fratello - Vorrei tanto sapere che cosa ci faceva qui�
L�aliena si interruppe quando si accorse che i tre terrestri di loro conoscenza si trovavano nella stessa stanza e che Liz teneva in braccio una bambina.
- Ma che cosa succede? - esclam� Max fissando a uno a uno gli ospiti.
La bambina che stava in braccio a Liz col viso appoggiato alla spalla della ragazza si volt� e Max trattenne il respiro. Anche Isabel lo fece e finalmente tutti, alla luce del giorno, si accorsero di una strana assomiglianza. La bambina aveva gli stessi occhi, la stessa bocca e lo stesso naso di Max.
- Papi� - bisbigli� fievolmente la bimba - Sei tornato da noi!
Liz fiss� prima Max e poi la bambina. La piccola aveva cominciato a scalciare.
- Liz! Cos�� questa storia? - chiese Max sempre pi� perplesso.
- Non lo so Max ma credo che questa bambina sia nostra figlia.

Max e Isabel si sedettero mentre Liz, di spalle, rimase in piedi a guardare fuori dalla stanza con l�infante sempre in braccio. La piccola fissava con gli occhi scuri quelli del padre, o cos� almeno si pensava.
- Ti avevo detto che avevo sentito piangere, no? - esclam� finalmente Liz.
- Ma ti avevo detto che dovevi tornare a casa e che il giorno dopo ne avremmo parlato allo sceriffo!
- Cos�� questa storia? - chiese Isabel - Max! Perch� non mi hai detto niente.
Max la mise al corrente di quando Liz era andato a casa loro e gli aveva parlato.
- Sei stato un incosciente, Max - esclam� Maria additandolo - Io e Michael�
- Tienimi fuori da questa storia! - ribad� Guerin.
- Nemmeno per sogno! Io e Michael siamo d�accordo sul fatto che non avresti dovuto far tornare a casa Liz da sola se avevi il cruccio dell�alieno cattivo in circolazione.
- E credo che ci sia, Maria! - mormor� Isabel seguendo lo scambio di battute - Oggi ha colpito uno degli uomini di Valenti e ieri sera � stato in casa nostra.
Michael, che nel frattempo era andato a raggiungere Liz e aveva giocherellato con la bimba, torn� sui suoi passi e fiss� l�Evans.
- Puoi� spiegarti� per favore?
Isabel gli raccont� quello che era successo. Max fissava Liz dall�altra parte della stanza. Sembrava essere persa in un mondo tutto suo mentre bisbigliava parole affettuose alla piccola. Senza pensarci troppo si alz� e la raggiunse.
Liz sollev� lo sguardo su di lui e Max not� una nota di dolcezza che mai aveva notato cos� accentuata prima in lei, nemmeno con lui.
- Come si chiama? - domand� nell�orecchio alla ragazza.
- Non lo so! Ma lei � convinta che siamo i suoi genitori e non possiamo dirle cos� ad un tratto che non � vero. Inoltre guarda una cosa - prese tra le mani la catenina che la bimba aveva al collo.
Il ciondolo era lo stesso che aveva Liz, quel piccolo sassolino verde.
- Secondo te cosa significa? - domand� lui perplesso.
Liz sospir� confusa - Non ne sono per nulla sicura, ma suppongo che arrivi dal futuro. Ci ha riconosciuti subito e penso per� che siamo pi� vecchi di quanto non lo siamo ora. Ma credo ancora che noi non siamo tanto cambiati nel futuro, vero Max?
Max alz� le spalle e si chin� verso la bambina.
Tess li guardava senza fare troppo attenzione alle considerazioni di Isabel. Sapeva perfettamente che c�erano dei nemici da combattere e che erano particolarmente pericolosi. Rifletteva su quello che poteva rappresentare quel quadretto che Liz e Max formavano insieme alla bambina. Sembravano un dipinto, qualcosa di indelebile e intoccabile. Eppure c�era stato qualcosa altrimenti la piccola non sarebbe dovuta essere l�.
Tess capiva che era successo un evento nel futuro e la bimba era stata mandata indietro da loro per essere protetta. Ma come avrebbero potuto risolvere il mistero?
Michael nel frattempo si era seduto sul divano a fianco di Maria e le aveva preso la mano. Anche loro si erano accorti di quanto Liz e Max fossero una cosa sola.
- Chiss� se un giorno anche noi saremo cos� felici? - si lasci� scappare Maria. Subito si accorse dell�errore e immagin� la reazione di Michael. Si sarebbe irrigidito e le avrebbe lasciato nervoso la mano, dopo di ch� le avrebbe ripetuto per l�ennesima volta le ragioni che li obbligavano a stare lontani.
Michael invece inaspettatamente sorrise - Un giorno ci sar� pace per tutti e felicit� e amore si terranno per mano.
Isabel e Maria lo fissarono a bocca aperta e Michael scosse la testa riacquistando il suo abituale atteggiamento sofferente e quell�aria sbarazzina.
Maria non riusc� a trattenersi e lo abbracci� stretto a s�. Chi se ne importava se poi lui l�avrebbe respinta? Almeno avrebbe potuto dargli un po� di calore. Michael non si ribell�, ma anzi la strinse a s�.
Isabel allora volse lo sguardo verso Alex e gli sorrise. Alex le si avvicin� e fu l�unico che rimase ad ascoltare i suoi timori. Isabel dopotutto doveva sfogare le sue paure su qualcuno e il terrestre non si sarebbe certamente tirato indietro.
L�unica che rimase sola fu Tess che pensosa si sedette su una sedia del tavolo da pranzo. I suoi pensieri per� presero forma e l�immagine di Kyle le si form� nella testa e la ragazza ne rimase confortata che sorrise nel vuoto.

Pi� tardi Max e Liz stavano ancora nella sala da pranzo dell�appartamento di Michael. Gli altri avevano preferito lasciarli soli per cercare di riprendersi dal colpo. Ma era pi� una scusa che tutto, ognuno voleva rimanere da solo con l�altro. Tess invece aveva deciso di fare una visita a Nasedo per chiedergli qualcosa riguardo alla bimba. Lui avrebbe potuto forse darle qualche informazione utile.
Max stava giocherellando con la bambina per terra e le faceva vedere come poteva far cambiare il colore alle cose. La piccina ne rimase entusiasta e tent� di rifare ci� che il padre faceva.
Liz la fiss� spaventata accorgendosi che anche lei era in grado di cambiare la composizione molecolare. Che cosa ne sarebbe stato di lei adesso? Non potevano andare avanti a tenerla nascosta fino a ch� non diventasse abbastanza grande per poter capire cosa fosse successo.
Max fissava il viso di quella che credeva sua figlia e not� che i lineamenti erano gli stessi di Liz. Perci� lei e la ragazza avrebbero avuto una figlia. Si sarebbero sposati? Avrebbero vissuto in pace? Ma se fosse cos� perch� la piccola si trovava l�?
Liz prese fra le mani la pietra come sempre era solita fare quando i suoi pensieri andavano a sbattere in un vicolo cieco. Questa si illumin� di una luce verde tanto intensa che per un momento chiuse gli occhi. Quando li riapr� not� che anche quella della figlia brillava.
Le due si fissarono negli occhi e a Liz sembr� leggere qualcosa in quelli della figlia. Orsacchiotto
Si sbatt� una mano sulla fronte e le sembr� di capire. Si avvicin� al peluche della bambina e lo prese fra le mani.
- Mamma? - chiese la piccola.
Max invece fiss� la ragazza - Cosa succede Liz?
Liz guard� l�orsacchiotto sulla schiena e individu� una cerniera. Con mani tremanti l�apr� e scopr� un compact disc delle dimensioni di un cd. Con lo sguardo cerc� lo stereo di Michael e quando lo individu� mise il cd. Non si sent� nulla.
- Liz! Penso sia un dischetto per computer oppure per un lettore DVD.
- Michael non ha un lettore? E� sempre cos� attrezzato�
- Glielo abbiamo appena regalato io e Isabel - dichiar� Max - Aspetta che guardo dove lo ha messo. Dammi qua - esclam� appena lo ebbe scovato.
Liz gli pass� il cd e Max lo inser�, dopo di ch� accese la televisione. L�immagine di Liz con i capelli cortissimi comparve sullo schermo. Aveva sul viso un espressione terrorizzata e ogni tanto il suo sguardo scappava intorno a lei. Finalmente si fiss� dritto su di loro.
- Se state guardando questo dischetto significa che ho mandato mia figlia nell�epoca esatta. Ho poco tempo per spiegarvi, ma tenter�. Siamo stati attaccati dagli alieni e fra un po� la base ribelle da noi rappresentata sar� rasa al suolo. Tutto � incominciato nel 2001. Alcuni nemici del pianeta Antar hanno ucciso la sorella del principe del pianeta e il suo braccio destro. Il capo di Antar ha deciso dunque di vendicarsi ed � cominciata una vera e propria guerra.
Liz fiss� Max negli occhi, dopo di ch� torn� a fissarli su se stessa.
La Parker del futuro scoppi� a piangere - Il mio nome � Liz Evans e mio marito, Max, Capo delle forze armate di Antar, non � pi� tornato da noi. Aveva promesso che tutto questo sarebbe finito e lui non � pi� tornato. Un comunicato radio ha trasmesso che la nave interstellare che comandava � stata disintegrata dalla flotta nemica. Quando venimmo a conoscenza di quello che era successo intuimmo che per noi ormai non rimaneva pi� nulla da fare. Per questo mando a voi una supplica. La Liz del passato dovrebbe aver avuto gli indizi che gli ho fornito e se tutto procede secondo i piani a quest�ora tutti si sono gi� accorti che la bimba � figlia sua e di Max Evans. La piccola si trova li per equilibrare i vostri poteri e per essere protetta. Lei � l�erede ora del trono di Antar� Gli attacchi a Michael Guerin e a Isabel Evans avverranno esattamente il 2 Luglio alle ore sedici nel deserto di Roswell. Vi scongiuro! Evitate che ci� accada. Il nome della bambina � Holy.
La comunicazione si spense e Liz e Max rimasero a fissarsi l�uno con l�altro.
- Non � possibile� - riusc� alla fine ad esprimere Liz.
Max guard� l�orologio - Oggi � il primo Luglio. Dobbiamo impedire che avvenga quello che tu hai detto nel messaggio.
Liz annu� e corse immediatamente a recuperare il telefono. In pochi minuti era riuscita a informare Maria, Michael, Isabel e Alex di quello che avevano scoperto. Li intim� a tornare e a guardare coi loro occhi il messaggio. Tess invece non era riuscita a trovarla. Aveva provato al cellulare ma era spento, a casa di Valenti dove si era trasferita non c�era nessuno.
Quando anche gli altri ascoltarono il filmato Maria si strinse di pi� a Michael che nel frattempo si era irrigidito mentre Isabel aveva assunto un�aria vacua.

Quella sera Liz camminava avanti e indietro per la sua camera. Non riusciva a pensare ad altro che al filmato. Qualche volta le tornava in mente la figlia e sentiva di soffrire terribilmente lontano da lei. Come aveva potuto lasciarla da Michael quando sapeva benissimo che era in pericolo? Un alieno aveva preso di mira i suoi amici e lei non era disposta a rimanere con le mani in mano.
Sicuramente Max le avrebbe impedito qualsiasi mossa avventata ma lei non si sarebbe lasciata intimorire.
Nonostante ora si fossero riuniti e fossero tornati quello che erano prima di scoprire che Max e Tess erano destinati a rimanere insieme, Liz era cambiata. La pietra le dava poteri che ancora lei non conosceva per niente ma sapeva essere abbastanza forti per permetterle di dare del filo da torciere a qualsiasi alieno.
Usc� sulla terrazza e guard� il cielo pieno di stelle. La Liz del futuro aveva detto che la bambina avrebbe dovuto portare equilibrio nei poteri degli alieni. Ma come? Forse come quando lei e Max si erano abbracciati nel cerchio che avevano involontariamente formato Micoiron, Marion, Yliamag, Alessiuf e Teli? Ma n� Alex, n� Maria e nemmeno lei stessa possedevano poteri e invece il messaggio parlava di equilibrio di quelli.
Ritorn� in camera e sempre pi� innervosita si cambi� e si infil� nel letto. Chiuse gli occhi convinta che non avrebbe preso sonno. Sfior� la pietra e all�improvviso si vide catapultata nel deserto.
Guardandosi attorno si accorse della presenza di qualcuno. Cammin� fino a giungere in una radura e not� una luce intensa. Quattro ragazzi si tenevano uniti  per le mani e al centro stava una luce verde intenso e Liz riconobbe cos�era. I quattro alieni, con le braccia alzate, erano uniti da una corrente di luce e al centro stava sua figlia, centro di tutti i poteri e avvantaggiata dalla pietra. Ella possedeva tutti e quattro i poteri? Non lo sapeva.
Liz si svegli� e si accorse che era gi� giorno. Come era stato possibile? Il sogno era durato troppo poco perch� la notte passasse cos� in fretta. Si sentiva riposata e in gran fretta prese un paio di pantaloncini corti e una maglietta, corse in bagno, si lav� e scapp� fuori lasciando un biglietto sul tavolo a sua madre.

Isabel fissava un punto indefinito fuori dalla finestra. Il cuore le batteva fortissimo nel petto e non riusciva a credere che quel pomeriggio, se tutto procedeva cos�, sarebbe morta assieme a Michael, che per coincidenza era il suo promesso sposo. Ma che cosa aveva fatto di male lei?
Intanto Tess era sparita dalla circolazione. Avevano bisogno di lei� doveva essere messa al corrente riguardo le ultime novit�.
Michael arriv� di li a poco e Isabel gli corse incontro e lo abbracci� forte. Michael si sorprese non poco e alla fine la sent� singhiozzare. Ma che cos�era successo? L�arrivo di quella bambina aveva cambiato completamente le loro vite in un solo giorno.
Max nel frattempo era andato alla ricerca della quarta aliena e Maria teneva in custodia assieme ad Alex la bambina. Michael era passato dalla casa di Liz ma non l�aveva trovata e si chiedeva da chi fosse andata questa volta. Liz era quella che pi� avvertiva il cambiamento. Ora era sempre lei la prima a scoprire e a decidere.
- Michael� sono terrorizzata. Come faremo adesso? La Liz del futuro non ha certo detto molto per aiutarci.
Michael scosse la testa abbattuto - Isabel. Ne so quanto te!
Sentirono bussare alla porta e Isabel si precipit� sperando che fossero Max e Tess. Al contrario era Liz che aveva il viso sconvolto.
- Forse so come dobbiamo fare ma dobbiamo assolutamente rintracciare Tess altrimenti non ci rimane che sperare.

Max and� a casa dello sceriffo e chiese a Valenti se sapesse dove fosse finita Tess. L�uomo rispose che l�aveva vista uscire quella mattina dal retro della casa. Sembrava essersi diretta verso il cimitero.
Max corse a prendere la macchina e via a tutto gas verso il camposanto. Non sapeva cosa fosse andata l� a fare ma del resto era sempre stata una ragazza strana. Parcheggi� l�auto ed entr� silenziosamente. Non c�era nessuno a quell�ora della mattina. Sent� cos� la voce di Tess provenire da dietro una tomba e si nascose per ascoltare.
- Ben fatto Tess. Ora devi trovare la bambina e proteggerla prima che qualcuno possa farle del male.
Tess annu� e Max usc� dal suo nascondiglio - Nasedo!
I due si voltarono sorpresi verso di lui.
- Max?! Cosa ci fai qui?
- E� stato Valenti a dirmi che ti eri diretta da questa parte. Volevo soltanto dirvi che abbiamo scoperto che oggi alle sedici Michael e Isabel saranno uccisi. Io credo che l�aliena dell�altra notte faccia parte del gruppo.
- Uhm - riflett� Nasedo - Non riesco a capire che cosa centri quella bambina. E� il futuro di Antar e basta. Se la esponiamo potrebbe essere uccisa.
- Lo so! Non voglio che mia figlia muoia! - afferm� deciso Max - Ma la Liz del futuro dice che serve per equilibrare i nostri poteri.
- Dice cos�? - Nasedo sembrava sempre pi� pensieroso.
Tess fissava prima uno e poi l�altro.

- Maria? - domand� Liz con in mano il telefono di casa Evans.
- Chi vuoi che sia, scusa? - rispose l�altra.
- Porta subito qui Holy! E� urgente che lei sia qui insieme a noi!
- Ma perch�?
- Non fare domande! - Liz attacc� il telefono.
Guardandosi intorno si accorse dello sguardo sorpreso di Isabel. Michael era andato momentaneamente in bagno.
- Liz! Ma cosa ti � successo? - domand� Isabel - Sei un�altra persona da quando sei tornata da quel viaggio a ritroso nel tempo�
Liz sorrise comprendendo - Ho scoperto che posso aiutarvi Isabel e forse questo mi da pi� sicurezza di quanta io non ne abbia mai avuta. E� la pietra che mi d� questa forza nonostante io l�abbia sempre avuta al collo.
- Capisco�
Michael scese frettolosamente dalle scale - Max � arrivato?
Le due ragazze scossero contemporaneamente le teste e fissarono l�altro che le raggiunse.
- Sono cos� preoccupata! Max doveva gi� essere tornato e invece�
- Da quanto tempo � via? - domand� Liz interrompendo Isabel.
- Circa un�ora e mezza - rispose Michael - Dici che dovremmo provare a chiamarlo?
Liz scosse la testa e fiss� la porta. In quello stesso istante suon� il campanello. Isabel perplessa fiss� Liz e per un istante pens� che fossero Maria e Alex con Holy, dopotutto Max aveva le chiavi. Ma poi si rese conto che sarebbe stato troppo presto perch� fossero gi� l� e dando un�occhiata distratta intorno si accorse che le chiavi di Max erano abbandonate su un mobile.
- Forse � arrivato� - mormor� a fior di labbra.
Fu Michael che and� ad aprire e si ritrov� di fronte una ragazza con gli occhi azzurri e dai capelli viola.
- Guarda un po� chi c�� qua! - esclam� quella che entr� senza aspettare di essere invitata - Cos� c�� il promesso sposo�
Isabel raggiunse Michael mentre Liz si era prontamente nascosta. La porta era rimasta aperta.
- Chi sei tu? - esclam� freddamente l�aliena.
La ragazza dai capelli viola sorrise - Ti aspettavo. L�altra sera non ho fatto a tempo a presentarmi - e ammicc� allegramente.
Isabel si accorse solo allora anche se troppo tardi di chi si trattasse. La stessa che si era intrufolata in casa loro. Dalla porta entrarono quattro uomini tutti dall�aspetto alquanto insolito e con una mossa fulminea li avevano immobilizzati.
Isabel si sent� pungere il braccio e prima di cadere in un sonno profondo distinse le parole - Questa volta non potrai avvisare tuo fratello�
Liz sent� del trambusto e sbirci� da dietro una pianta cosa stava succedendo. Vide gli uomini catturare i suoi due amici e portarseli via. Memorizz� due dei visi tra cui c�era quello della ragazza che Isabel aveva riconosciuto.
Quando si accorse che ormai nessuno poteva pi� minacciarla usc� dal nascondiglio. Maria e Alex, il quale teneva in braccio Holy, entrarono guardandosi attorno circospetti. Alex mise gi� la bambina che nel frattempo contempl� terrorizzata la stanza come se sentisse cosa fosse successo.
Liz si fece vedere e Maria not� subito quanto fosse sconvolta. Prima per� che potesse raggiungerla e rassicurarla Holy corse incontro alla ragazza e la abbracci� forte.
- Mamma� Sono venuti gli alieni cattivi, vero?
- S� piccola. Hanno preso zio Michael e zia Isabel. Ma adesso li andr� a salvare. Tu per� dovrai rimanere qui con Maria e Alex. Me lo prometti? - rispose Liz stringendola a s�.
- Cosa?! - esclam� Maria apprendendo quello che era successo - Tu credi che io possa stare qui mentre loro si portano via Michael?
- Maria, non serve che ti preoccupi per loro. Devi stare qui con la bambina come dice Liz - tent� di calmarla Alex.
- Io?! E tu invece? Se sto qui io starai qui tu!
- E anche Liz! - esclam� una voce dalla soglia.
Max era comparso e dietro a lui c�erano Tess e Nasedo con le sembianze di Pierce.
- Non se ne parla nemmeno. Io qui non ci rimango! - esclam� Liz.
- Invece s�! - Max la fiss� sfidandola a contraddirlo.
Liz gli si avvicin� - Senza di me non ve la caverete mai! Io ho la pietra e so che mi condurr� dove li hanno portati.
- Isabel ci contatter� e non avremo perci� bisogno del tuo aiuto - intervenne Tess.
- L� hanno addormentata! - afferm� Parker.
Max la fiss� e nel suo sguardo la ragazza individu� una nota di sconfitta. Tess invece decise di non arrendersi e gioc� l�ultima carta.
- E chi protegger� la bambina? - insinu�.
- Ci sono Alex e Maria. Inoltre gli alieni non sanno che � qui! - disse Liz con un tremito nella voce.
Tess continu� accorgendosene - Cosa ti fa essere cos� sicura? E se loro pensassero che tu venga con noi e la lasci incustodita�
Maria scatt� - Incustodita! E noi chi siamo?
- Non avete nessun potere in grado di contrastarli! Credete di saperli confondere? Oppure preferite picchiarli?
Maria la fiss� nervosa e Alex le appoggi� una mano sulla spalla.

Max invece pens� a Liz e si affrett� a raggiungerla e a cingerla con le braccia. Liz aveva assunto un�espressione sconcertata e si accorse che Tess poteva aver ragione. Ma come avrebbero potuto cavarsela da soli loro due? C�era Nasedo eppure Liz non si sentiva affatto rassicurata.
Nonostante questo annu� - Avete vinto! Io rimarr� qui con Holy. Ma vi prego di avvisarmi appena riuscirete a salvarli! Non sopporto restare qui senza sapere come vanno le cose.
- Ti terremo aggiornata - assicur� Max e si diresse verso la porta.
Si ferm� e torn� a guardare Liz che era rimasta con lo sguardo rivolto verso il basso sconsolata. Torn� indietro e la abbracci� sperando che potesse bastare ad assicurarla che sarebbe tornato. In fin dei conti era rimasta sempre la stessa.

  Continua... in "Piramide di luce"

Scritta da Acqua


Torna all'indice delle Fanfiction

Torna a Roswell.it