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THE HAPPY END

LA PRINCIPESSA DELLA GALASSIA
E LA SUA INVINCIBILE GUERRIERA
Quarta ed ultima parte


Riassunto: Segue da "Galaxy and Memory" (3): I cinque ragazzi arrivano al castello delle galassie ma ormai � troppo tardi, Liz � diventata Galaxy. Questa per� far� s� di portare Michael dalla sua parte. Maria sar� costretta a combattere il ragazzo, Max invece dovr� affrontare Liz. Gli altri si occuperanno degli Skin che hanno rapito Liz. Quando tutto sembra essersi risolto ecco che ricomincia una nuova minaccia�

Data creazione: 9/6/2002 - 27/6/2002.

Valutazione contenuto: per tutti.

La mia e-mail: acquachiara84@hotmail.com

Disclaimer: tutti i diritti dei personaggi appartengono alla WB esclusi gli alieni nemici, gli alieni di Antar, Zamar, ufficiale della base spaziale di Tagart e tecnici, maggiordomo del palazzo di Fonsagh, Josh, Danny, Holy, Marai, Kanai, Christa e suo marito, venuti fuori dalla fantasia dell�autrice. Il racconto � propriet� del sito Roswell.it.

Nota dell�autrice: Come avevo promesso ecco la quarta e ultima parte. Forse vi aspettavate qualcosa di pi� ma non sono riuscita a fare grandi cose. Vorrei premettere una cosa senza rovinarvi il finale. Non smettete di leggere quando scoprirete che due dei nostri sono in una situazione critica. Del resto non avrei messo Happy End come titolo, no? Spero vi sia piaciuta la mia ultima storia e che vi siate divertiti nel leggerla. Infine vorrei dire un�ultima cosa: grazie Roswell per averci fatto sognare. Un salutone a Claudia Melis e ad Antonio Genna e a tutti i fan di questo splendido telefilm. Per comprendere meglio la storia fino a qui � utile che si sia letto
"Viaggio nel Tempo", "Holy" e "Piramide di Luce", "Conseguenze di una Guerra Interstellare", le prime tre parti di questo racconto e ovviamente aver seguito la serie di Roswell, soprattutto fino alla fine della prima serie. Buona lettura!


PERSONAGGI PRINCIPALI

  • Liz Parker: terrestre in possesso di una pietra miracolosa che le permette di fare molte cose impossibili a esseri umani normali. Lei � la Principessa della Galassia. Viene rapita. Anni: 25. Nome su Antar: Alisa. Nome precedente: Galaxy.

  • Maria DeLuca: terrestre, amica del cuore di Liz, possiede anche lei poteri soprannaturali. Reincarnazione della Guerriera, protettrice della Principessa della Galassia. Anni: 26. Nome su Antar: Marsia. Nome precedente: Memory.

  • Kyle Valenti: terrestre rimasto a Roswell dopo la partenza di Liz, Maria e Alex per Antar, mantiene i contatti con il pianeta alieno attraverso Isabel informandola riguardo agli sviluppi della Terra. Anni: 26.

  • Alex Whitman: terrestre, migliore amico di Liz e Maria e venuto su Antar con le sue migliori amiche. E� il primo a entrare a palazzo. Genio dell�informatica si sposa con Isabel. Anni: 26.

  • Max Evans: alieno con poteri non molto chiari che � tornato insieme agli altri quattro reali su Antar. Re originario del pianeta viene quasi ucciso. Nome su Antar: Zan. Anni: 26.

  • Michael Guerin: alieno con poteri offensivi, reincarnazione del fidanzato di Isabel, � su Antar a capo di un laboratorio spaziale. Mantiene contatti con i gregoriam che precedentemente lo avevano aiutato nella guerra interstellare. Nome su Antar: Rath. Anni: 26.

  • Isabel Evans: aliena, sorella di Max, principessa di Antar, ha il potere della telepatia. Subisce un lavaggio del cervello da parte di Tess. Nome su Antar: Vilandra (Lonnie). Anni: 26.

  • Tess Harding: aliena, reincarnazione della moglie del re di Antar, � capace di entrare nella mente altrui e di creare delle illusioni. Ora ha acquistato anche il potere di manipolare i ricordi della mente. Nome su Antar: Ava. Anni: 26.
     

PICCOLO VOCABOLARIO

Fonsagh: citt� in cui sorge il palazzo d�argento centro del potere di Antar.
Cristalli: moneta di Antar.
Oro di giada: particolare tipo d�oro color verde.
Lan�: pietra d�Antar color rosso e viola.
Tagart: citt� in cui ha sede la base aerospaziale.
Liomede: la luna di Antar.
Naggar: citt� marittima di Antar non molto lontana da Fonsagh.
Poliu: specie di cane da guardia.
Diana: sole del sistema solare di Antar.
Alfa: anno zero dell�evoluzione di Antar.
TRX: localit� della piramide.
Stelle: unit� di misura tipica di Antar utilizzata per misurare la distanza nello spazio.
Garsena: speciale tipo di vetro, infrangibile.
Navicella Fonsgart: capsula che collega il palazzo d�argento con la base spaziale Tagart (Fonsagh + Tagart = Fonsgart).
Secolo I: astronave personale di Michael.


Istinto

Cominciava a fare freddo, come se il riscaldamento avesse qualcosa che non andasse. In realt� era sicura che fosse lei stessa a provare freddo, come se qualcosa stesse entrando a poco a poco a far parte di lei e le stesse togliendo quel poco calore che aveva in corpo. L�astronave viaggiava veloce, le stelle scorrevano come scie di luce, i pianeti non si intravedevano neppure.
Tutto ci� che Liz sentiva in quel momento non era tanto paura quanto angoscia e ansia nel non capire che cosa stesse succedendo. Non voleva neppure pensare a quello che era prima di essere portata via. Per pochi minuti aveva visto Max coi suoi veri occhi prima che le fosse portato via per sempre come una piuma spazzata via da un soffio di vento. Sapeva che se si fosse messa a pensare non sarebbe riuscita a smettere di piangere. L�unica cosa che in quel momento le importasse era di uccidere quell�alieno. Sapeva che non erano pensieri molto belli ma era la sola cosa al mondo che desiderasse.
Si alz� in piedi e and� a prendersi un sorso d�acqua. Era stata rinchiusa in una delle cabine dell�astronave, appena sotto l�area piloti. Non sentiva per� nessuna voce, nessun passo, nessun colpo, come se l�astronave stessa fosse deserta e abbandonata a se stessa. Si chiese se in realt� ci fosse ancora qualcuno� ormai era chiusa dentro l� da sei o sette ore. A questo punto aveva perso la cognizione del tempo� ed era persino stata addormentata. Era sicura che quell�acqua dal sapore cos� dolce simile alla liquirizia che aveva preso nella stanza della piramide contenesse un potente sonnifero. Quando si era svegliata aveva notato subito un livido sul braccio e ancora non sapeva come aveva fatto a procurarselo.
Inoltre, cosa ancora pi� strana, delle coordinate le erano venute in mente e aveva provato l�impulso di trasmetterle a qualcuno. Probabilmente era Maria ma non ne era del tutto sicura. Il problema era stato poi resistere a non dirle ai nemici. Ma l�avevano drogata, ne era certa� sentiva ancora la puntura della siringa e la sensazione di peso del suo corpo e delle immagini che le penetrarono in testa. Delle voci cos� pesanti e innaturali cominciarono a farle domande e nonostante non avesse voglia di dire nulla non pot� fare altro che parlare, dire quello che loro volevano sapere da lei. La sua mente viaggiava per conto suo e lei stessa la seguiva, incapace di resistere a qualunque cosa le fosse stata fatta in quel momento. Poi c�era stata quell�immagine: un castello bianco come la neve, sospeso sopra a un pianeta rosso e azzurro, per nulla simile alla Terra vista dallo spazio. Eppure sapeva che quel castello stava viaggiando per qualche altro posto. Ci metteva anni a spostarsi da un luogo per arrivare a un altro ma ci� accadeva sempre. Era come le zolle terrestri, era impossibile fermarlo e non vi era la necessit� di farlo. Lei avrebbe sempre saputo dove fosse.
Liz appoggi� il bicchiere quando sent� che la nave rallent�. Il bicchiere dal tavolo scivol� sul pavimento e si ruppe in mille frammenti sulla superficie del pavimento mentre la ragazza raggiunse l�obl� e guard� fuori. L�immagine che le si present� era la stessa che aveva avuto quando era stata drogata. Un castello lucente che brillava nell�immensa oscurit�, a base pentagonale. Ad ogni angolo c�era un�alta torre quasi trasparente e da una delle finestre di ogni pinnacolo si poteva vedere un telescopio, ma con un qualcosa di diverso che lo rendeva speciale. Invece su ogni lato, tra due torri, staccate dallo stesso castello da lunghi ponti, c�erano grosse piattaforme circolari. Disegnati in trasparenza sulle pareti del castello, nella parte alta, c�erano simboli luminosi.
Liz rimase a fissarli per qualche istante mentre l�astronave si avvicinava lentamente a una delle piattaforme. Le sembrava quasi di capire quello che ci fosse scritto nonostante prima d�ora non aveva mai visto nulla di simile. CASTELLO DELLE GALASSIE ALFA, GAMMA, TETA, OMEGA E ETA. PARCHEGGIATE IL VOSTRO MEZZO DI TRASPORTO SU UNA DELLE PIATTAFORME E ASPETTATE CHE QUALCUNO VENGA AD ACCOGLIERVI. Ma Liz sapeva che ormai quel castello era popolato solamente da fantasmi innocui e invisibili destinati a vegliare in eterno all�interno. Sospir� e cominci� a prepararsi sapendo con certezza che qualcuno avrebbe aperto la porta della stanza in cui lei si trovava appena atterrati.
Un alieno con forma vagamente umana la venne a prendere e le leg� le mani dietro alla schiena. La ragazza si lasci� fare tutto passivamente. Cominciava a dimenticare parte della sua vita. Non sapeva neppure come fosse arrivata l� o quanti anni avesse adesso. L�ultimo ricordo che aveva era che stava servendo al CrashDown e, a causa di una rapina, qualcuno le spar� e lei cadde colpita allo stomaco. Poi era tutto buio. Liz sapeva che c�era qualcosa d�altro ma non le sembrava pi� tanto importante. Sentiva solamente come se le mancasse qualcosa e aveva paura di non trovarlo.
- Bene arrivata principessa! - un uomo che si era presentato a lei come Zamar stava sulla porta d�ingresso e inchinato le indicava l�uscita.
- Principessa� - mormor� Liz sentendo che quella parola le sembrava molto familiare rivolta a se stessa.
- Siete riuscita a dimenticare ci� che vi affliggeva? - domand� mentre la accompagn� sulla piattaforma.
- Sinceramente non ricordo neppure che ci fosse qualcosa che mi affliggeva? Vorreste rinfrescarmi la memoria? - Liz si guard� attorno e si accorse che riusciva a respirare nonostante fossero in aperto spazio. L�occhio le scivol� oltre e not� il pianeta rosso che stava molto pi� sotto a loro. La luminosit� del castello quasi ne impediva la vista.
La sua attenzione fu riportata al castello e pi� precisamente alla grossa entrata che dava nell�atrio. Non sembrava ci fosse la presenza di una porta e quando entrarono ai suoi occhi si present� lo stesso castello di una delle sue visioni. Solo che non si ricordava quando l�avesse avuta e dove fosse. Sapeva solo di aver visto quel posto recentemente e di averci vissuto molto tempo fa.
Oltre alle grosse entrate c�erano anche diverse finestre, poi cinque rampe di scale laterali portavano al piano superiore mentre quella centrale si diramava sopra e sotto. Come se lo avesse sempre saputo, senza rendersi conto di quello che faceva, si diresse verso la scala centrale e raggiunse il piano superiore. Da l� c�era un lungo corridoio che verso la parte esterna conduceva alle stanze del castello mentre altre scale portavano alle torri, dall�altra l�andito circondava un grosso giardino curato dalla stessa magia che avvolgeva tutto il castello.
Galaxy usc� immergendosi nella luce artificiale prodotta dalle luci che erano state installate millenni prima. Arriv� nel centro in cui c�era una minuscola piazzetta pentagonale circondata da un piccolissimo canale d�acqua la quale arrivava dalle fontane alle periferie del giardino quasi a fianco delle cinque entrate. La ragazza, dimentica di ogni cosa, cominci� a danzare l� e in quel movimento causato da una musica che solo lei poteva sentire, una musica che animava il castello molto tempo addietro, le sembrava di rinascere ogni istante. I suoi ricordi continuavano a rimbalzare nella sua mente affollandosi davanti ai suoi occhi chiusi. Lentamente la sua memoria si svuot� e quando riapr� gli occhi sapeva di chiamarsi Galaxy e niente altro. Intanto continuava a danzare, procedeva solamente a istinto ma sapeva che ormai mancava poco alla ripresa della coscienza passata abbandonando, anche se solo temporaneamente, quella presente.
Non si era neppure accorta di essere stata liberata dall�alieno che l�aveva chiamata principessa, ci� che le importava era che adesso si sentiva a casa.

La mia vera casa � Michael

- Quanto mancher�? - domand� Max appoggiandosi ai due sedili dei piloti.
Michael alz� le spalle - Ormai dovremmo essere quasi arrivati, credo� Tu che dici? - domand� poi rivolt� all�ufficiale al suo fianco.
L�altro guard� un paio di schermi, schiacci� qualche pulsante e mosse un paio di leve - Mancano ventimila stelle� pi� o meno un quarto d�ora o venti minuti salvo imprevisti.
Michael annu� - Sentito? D� agli altri di prepararsi. Fra un po� dovremmo intravedere il famoso castello.
Max annu� e si diresse da Maria - Qualche notizia dalla nostra Principessa?
La ragazza scosse la testa - Non ne avremo fino a quando non l�avremo nuovamente sotto ai nostri occhi. La luna sta influendo su di lei e probabilmente non � capace di ricordare il presente.
- Vuol dire che ha perso nuovamente la memoria?
- Ma questa volta � diverso. Non ha preso una botta in testa! - Maria si alz� e sospir� come rapita da numerosi ricordi tristi - Meglio che vada a prepararmi ad entrare nel nostro castello - Scompar� in una delle cabine e Max scosse la testa sorridendo.
Isabel gli si avvicin� e fiss� per qualche istante la porta della cabina di Maria - Chiss� cosa prover� ad entrare nel suo castello dopo 3400 anni?
Max le appoggi� un braccio sulle spalle - Probabilmente ci� che abbiamo provato noi quando abbiamo messo i piedi sul nostro pianeta.
Isabel sorrise - Perci� prepariamoci a salvare Liz� che sicuramente non si ricorder� di me.
Sentirono una porta schiudersi ma i due fratelli non fecero molta attenzione alla persona che ne era uscita.
- Maria? Come diavolo ti sei conciata? - l�esclamazione di Alex li fece voltare tutti dalla parte della ragazza a parte Michael che non aveva sentito trovandosi nella cabina di pilotaggio.
Maria era ferma sulla soglia della porta - Beh� ecco� questo sarebbe il mio vestito da combattimento. Io e Liz, molti millenni fa, lo abbiamo deciso insieme� C�� qualcosa che non va?
Tess osserv� con fare critico l�abbigliamento dell�amica della sua rivale - Un pochino� scomoda!
Maria indossava un vestito corto rosso il cui sopra aveva la scollatura quadrata mettendo in risalto l�abbronzatura acquisita su Antar. Alla vita aveva una cintura color oro da cui partiva lungo un velo trasparente anch�esso color oro. Al collo aveva una collana con un grosso fermaglio fatto di bronzo raffigurante un castello stilizzato e sulle braccia dei braccialetti a spirale con incastonate dei rubini rosso fiamma. Ai piedi calzava un paio di stivali che le arrivavano fino a sopra alla caviglia anch�essi color oro. I capelli erano raccolti in una lunga treccia legati con un nastro oro.
- Come farai a correre vestita in quel modo? - domand� Alex indicandola - O a combattere se ce ne sar� il caso! Spero di no comunque.
Maria sorrise - Alex, quando smetterai di essere pacifista? Scommetto che anche tu entrerai a far parte della battaglia che si svolger� fra un po�!
- Nemmeno per sogno.
- Ok, mi paghi la cena per un mese se combatterai! - lo sfid� la ragazza.
- Accetto! Perci� se non lo far� sarai tu a cucinarmela!
- Cosa?! Perch� dovrei cucinartela io? Piuttosto andiamo in un ristorante e� - Maria mise il broncio buffamente come era solita fare prima delle guerra interstellare.
Alex scosse la testa - Nemmeno per sogno!
- Allora trover� il modo di avvelenarti! - Maria stava per aggiungere qualcosa d�altro quando fu interrotta da Izzy.
- Ehi, voi due! Quando avete finito di fare cose illegali date un�occhiata fuori dall�obl�! - il tono di Isabel non era arrabbiato, ma appariva sbalordito.
- Non stavamo facendo qualcosa di illegale! Stavamo solamente discutendo civilmente - spieg� Alex.
- Era un modo di dire, Alex! - esclam� ironicamente Tess alzandosi per andare a vedere fuori.
Maria e Alex la squadrarono, da quando erano partiti non faceva altro che rimbeccare loro qualsiasi cosa dicevano e Maria stava per dirle il fatto suo ma Alex le tapp� la bocca.
- Stavo scherzando, Tess - esclam� allora il terrestre con lo stesso tono che lei aveva usato.
Maria rise e le sembr� di essere tornata ai vecchi tempi con Alex, prima che succedesse loro tutto questo. Quanto si erano divertiti da soli su Antar loro tre assieme, lei, Alex e Liz� Il pensiero dell�amica le permise di tornare seria e fece segno ad Alex di andare a vedere.
- Oh mio Dio! - esclam� Alex quando alla sua vista apparve il castello. Quando guard� i tre alieni si accorse delle loro espressioni stupite e nello stesso tempo rapite da tanto bellezza e maestosit�. Il loro palazzo era completamente diverso e sembrava quasi una semplice casa al confronto del castello. Si poteva intravedere un giardino e delle macchie scure che potevano essere uomini, perci� Max diede ordine a Michael di abbassarsi spostandosi quindi nella cabina per seguire le manovre.
Maria rimase l� per un momento e si sent� osservata, soprattutto da Alex. Quando finalmente si gir� a guardarlo il ragazzo non smise ma anzi sembr� ancora pi� interessato.
- Mi � colato il mascara? Ops, peccato, non l� ho messo! - Maria si port� buffamente le mani alla faccia - Cosa succede Alex?
- Non riesco a comprendere la tua reazione di fronte al castello� non sembri sorpresa, neppure malinconica, appari quasi fredda come se non te importasse nulla.
Maria torn� a guardare il castello che si avvicinava lentamente - E� vero, molto tempo fa questo castello era la mia vita solo perch� se fosse stato distrutto lui la stessa vita della principessa sarebbe finita. Non che sarebbe morta, ma sarebbe diventata uno spirito vagante nell�atmosfera e forse avrebbe causato lo stesso male di quando l� ho dovuta uccidere. Mi meraviglio di come fossi dedita al mio dovere ma comunque credo di esserlo anche adesso a modo mio. Non mi sento la stessa persona nonostante i ricordi, le emozioni, i poteri� voglio bene a Liz per� a questo tempo amo la Terra come se fosse la mia casa natale e amo Michael perch� ovunque lui �, l� io devo sopravvivere, qualsiasi cosa accada.
- Ma non provi assolutamente niente? - domand� Alex sedendosi su una delle sedie per osservare pi� comodamente il castello.
- Paura e nostalgia. Spero solo che riusciremo a salvare Liz perch� non ho nessuna intenzione di perderla di nuovo.
Alex annu� e stava per fare altre domande quando Michael chiam� la ragazza.
- Ho bisogno di un consiglio - le disse all�auricolare.
- Va bene, arrivo! - rispose Maria.
Alex annu� e fu sorpreso quando Maria si chin� e gli baci� una guancia con calore - Voi siete i miei amici e gli amici di Liz, per questo vi devo proteggere.
La ragazza scomparve e rimasero l� lui, Tess che aveva riassunto uno sguardo assente e Isabel che si era alzata e nervosamente stava prendendo lo zaino che si erano portati anche alla piramide.

La Macchina

Condussero Galaxy nel sotterraneo, dove si trovavano anche le cucine, la sala di riparazione delle astronavi e un magazzino. L�atrio fungeva sia da sala riunioni, che da sala da ballo, da sala del trono e da sala da pranzo. La ragazza non si ricordava perch� aveva deciso che potesse avere tutte quelle mansioni ma in quel momento pens� non fosse il caso di pensarci.
Fu portata in una sala abbastanza piccola rispetto al resto del castello. L�unica cosa presente in essa era una sedia con uno strano aggeggio sopra, probabilmente un casco virtuale. Fu portata dolcemente fino alla sedia e fatta sedere. Non sapeva se fosse giusto o errato assecondare quegli uomini ma in quel momento era cos� smarrita che non sapeva come reagire. Ancora non aveva parlato da quando era uscita dal giardino, non sapeva cosa dire, se l�avessero compresa.
Le fissarono i polsi, poi le caviglie e seguirono la vita e il collo. A Galaxy cominci� a mancare il respiro ma sapeva di essere a casa e non poteva succederle niente di male. Ad un tratto fu come una scossa, sentiva in arrivo qualcosa, forse benefica o forse malefica. Le sembrava che il castello fosse entrato a far parte del suo stesso sangue, si sentiva parte di ogni pi� piccola parte del materiale di cui era fatto, di ogni pianta, di ogni cosa che vi fosse contenuta. Qualcuno stava atterrando e lei lo avvertiva per� non disse nulla.
Calarono il casco sulla sua testa mentre il cuore rallentava le pulsazioni. Si sentiva sempre pi� rilassata e tranquilla.
Una serie di flash le attraversarono la mente, scene terribili e atroci. Il cuore torn� a palpitare velocemente, il sangue le scorreva tanto da cominciare a sudare, il respiro si fece ansimante. Quante persone morte, quante vite andate distrutte, pianeti in frantumi. E c�era sempre un�immagine ad assillarla. Sapeva di essere lei quella donna che le mostravano le visioni e qualcosa le diceva che fossero realmente accadute. Ma non voleva crederlo. Poi rivide la sua morte e come un disco rotto continu� a ripetersi nella sua testa. Alla fine, con le lacrime che le pungevano gli occhi, url� cercando di cacciare la disperazione, la rabbia, l�amarezza e la frustrazione.
Fu liberata e sper� che fosse tutto finito ma in realt� la trasformazione in qualcosa di spietato era quasi completata.

Entrata al Castello

- Sbrighiamoci - esclam� Maria correndo sul ponte verso l�entrata del castello.
- Aspettaci! - chiam� Michael sistemandosi meglio lo zaino che dal troppo peso si era rotto sulla spalla.
Maria si ferm� e chiuse gli occhi. Stava cercando di rintracciare l�aura di Liz - Non riesco a sentirla, non la trovo!
- Vedrai che non � niente - tent� di rassicurarla il suo ragazzo - Sar� solo una cosa passeggera e� Te l� ho gi� detto che stai bene, vestita cos�?
Maria scosse la testa - Grazie�
Udirono un urlo, chiaramente, e rimasero impietriti dal dolore che avevano sentito in esso.
- Era Liz� - mormor� Max.
Maria alz� i suoi occhi verdi su di lui - Credo� che� si sia quasi risvegliata�
Alex scosse la testa - Non Liz! Resisterebbe! Ne sono certo!
Maria scosse la testa - Non era cos� che doveva avvenire, se solo Galaxy mi avesse dato retta tanti anni fa non saremmo ridotti in questo modo� Dovevamo distruggere quella macchina a costo di non ricordare pi� nulla!
- Quale macchina? - domand� Tess.
Isabel sbuff� e con passo affrettato si mise in testa al gruppo che si era bloccato sul ponte - Vogliamo sbrigarci? Non � ancora detto che l�abbiamo persa ma se rimaniamo a chiacchierare ancora un po� possiamo dire addio ai giorni felici! - detto cos� riprese a camminare verso il castello senza girarsi per guardare se gli altri la seguivano.
Alex scosse la testa divertito nonostante la situazione.
Maria la segu�, aveva un�espressione che cambiava in continuazione sul viso - Ecco tornata la principessa di Antar!

La Rinascita di Galaxy

- Signore! - chiam� una guardia - Signor Zamar? Stanno entrando degli intrusi nel castello. Li dobbiamo fermare?
L�alieno stava per ordinare di bloccarli immediatamente quando qualcun altro rispose al suo posto.
- No, fateli entrare. Me ne occupo io stessa.
Zamar si volse verso la Principessa incredulo. Fino a un attimo prima sembrava che sarebbe stato impossibile che si fosse ripresa. Respirava a fatica, appoggiata a terra, lacrime che le rigavano il volto, tremante e impaurita, sembrava quasi che stesse per avere una crisi d�ansia. Ora la guard� nuovamente. Magicamente indossava un abito completamente diverso e stava in piedi fissandolo con aria di sfida. Portava una tunica bianca dai ricami argentati la cui gonna aveva uno spacco laterale che metteva in mostra un porzione di gamba. Un mantello blu zaffiro le coronava le spalle, completato da un leggero strascico. Al collo aveva un pendente d�oro con lo stesso disegno che aveva Maria sul suo. I capelli erano intrecciati su se stessi in modo da formare un corona sul suo capo mentre perline bianche risaltavano vivacemente tra la chioma scura. Sembrava innocente ma bastava guardarla negli occhi per capire che in lei non c�era nulla di umano.
- Dov�� la mia pietra? - domand�, la voce diversa da quella che Zamar ricordava. Era dura, fredda e tagliente.
L�alieno le si avvicin� e inchinandosi le diede la pietra - Qui, mia Principessa.
La donna sorrise prendendogliela dalle mani e se la infil� al collo - Perfetto. Sarete debitamente ricompensato una volta che li avr� sistemati. Discuteremo dopo di affari!
- Come desiderate - l�alieno rimase inchinato, cauto nel comportamento per evitare di irritarla.
Galaxy cammin� in direzione dell�uscita del sotterraneo quando si blocc� - Che ne dite se ne tengo uno vivo? Credo di averne individuato uno con molto potere� Potrebbe farmi comodo in futuro!
- S�, Maest�. Ma ricordatevi che vi � anche Memory, la vostra guerriera, in quel gruppo.
- Lo so! - sembr� irritata - Ma sto parlando di Michael Guerin, il suo amato.

Sesto Senso

I sei entrarono nell�atrio, sorpresi di trovarlo deserto. Non potevano credere ai propri occhi, era tutto cos� bello, maestoso e semplice nello stesso tempo. Maria si sent� sopraffare dai ricordi ma fu costretta a ricacciarli indietro per paura di essere colta di sorpresa. Avvertiva una presenza potente all�interno di quelle mura e non era sicura che non fosse Liz.
- Ora dove andiamo? - domand� Max guardandosi intorno.
- Dovrebbero essere nel sotterraneo� E� l� che c�� la macchina! - rispose Maria.
- Quale Macchina? - domand� nuovamente Tess.
Questa volta non fu Isabel a dirle di non fare domande ma Alex. Tess lo guard� storto e si diresse verso una delle cinque rampe di scale laterali. Maria era intenta a ricordare se si stesse dimenticando qualcosa, mentre Max, Isabel e Alex seguirono l�altra aliena prima che si cacciasse nei guai andandosene in giro da sola. Aveva anche s� il suo potere ma non le era servito a molto alla piramide. Erano stati catturati comunque attivando allarmi antialieni, diversi da quello che Liz aveva descritto a Max quando aveva trovato Holy (vd Holy).
Michael stava seguendo gli altri e si trovava a mezza strada quando si accorse che Maria si era bloccata dove erano prima. Si gir� a guardarla sperando che si accorgesse che loro stavano dirigendosi probabilmente dalla parte errata. Se lei avesse detto che stavano sbagliando sarebbero tornati indietro. Poi se Tess si intestardiva a voler andare da quella parte sarebbe  andato lui stesso a prenderla e portarla indietro di peso. Ma Maria rimaneva a fissare il pavimento, rapita dai ricordi.
In effetti Maria fu costretta a pensare a molto tempo fa. Non era sicura che la scala che portasse gi� arrivava al sotterraneo ma per logica doveva essere quella. Per� c�era un�altra strada, raramente usata dalla principessa e da lei stessa ma comunque funzionale. Se fossero scesi nel sotterraneo dalla scala principale avrebbero avuto poche possibilit� di scamparla trovandosi quasi sicuramente tutte le guardie davanti al loro cammino, se avessero preso la via laterale forse sarebbero riusciti a penetrare senza farsi scoprire subito.
- Maria?� - la chiam� Michael.
La ragazza sbatt� le palpebre un paio di volte accorgendosi finalmente di essersi bloccata quasi al centro dell�atrio, vicino alla scala centrale - S�, Michael? Cosa succede?
Il ragazzo indic� con la testa una delle scalinate - Sono andati su di l�! Tess si � arrabbiata e�
La ragazza lo ferm� con la mano senza ancora incamminarsi. Sentiva che qualcosa non andava, sapeva che stava per accadere qualcosa di indesiderato da qualche parte, a uno di loro. Sapeva che sarebbe stata la principessa - D� loro di tornare immediatamente. Ho un brutto presentimento! Sbrigati, Michael, non preoccuparti per me!
- Ma Maria!�
- Vai! Niente domande, niente paure�
Michael sorrise mettendosi a correre verso le scale e pensando che quella frase l�aveva gi� sentita, forse l�aveva letta in qualche libro. Stava per mettere il piede sul primo scalino quando sent� il vuoto sotto ai suoi piedi. Non si accorse neppure in un primo momento di stare per cadere all�interno di una botola che si era aperta all�improvviso catapultandolo gi�, davanti al sotterraneo, davanti a qualcuno vestito di bianco di cui vedeva solamente un paio di sandali d�argento dalla forma strana e irreale ma belli a dispetto di tutto.
Quando Maria cerc� Michael questo era sparito e qualcosa le disse che non era arrivato al secondo piano sparendo alla sua vista ma le fosse stato portato via direttamente sotto ai suoi occhi. Per sicurezza si mise a correre dirigendosi verso il gruppetto che si era fermato all�entrata del giardino meravigliato di tanta bellezza e colore.

Michael e Galaxy

Michael aveva picchiato la schiena e la testa. Ora aveva un cerchio bianco davanti agli occhi che subito scomparve e quando la vista gli torn� chiara davanti ai suoi occhi vide per prima cosa i piedi familiari sicuramente di una donna. Quando la sua testa si alz� nonostante fosse sdraiato a terra, incontr� due occhi scuri inconfondibili, gli stessi che aveva visto molti anni fa riflessi in quelli di Max, perdutamente innamorato della loro serenit�.
Questa volta per� nello sguardo di Liz c�era qualcosa che non andava, non era lo stesso, non possedevano la stessa innocenza e freschezza, gli stessi segreti, la stessa sincerit�.
Lei si chin� per guardarlo meglio e gli sorrise, ma quel sorriso era tutt�altro che benevolo.
- Potente e bello. Ammetto di invidiare Memory, sai?
Michael socchiuse gli occhi sorpreso - Cosa stai dicendo, Liz?
Non si aspett� la reazione successiva. La ragazza si mise a ridere e Michael si diede un�occhiata attorno. Non c�era nessuno, erano in una stanza, completamente deserta a parte la porta, un�unica porta, e una sedia normale, simili a quelle del vecchio CrashDown� quanto tempo era passato dall�ultima volta che aveva visto quelle sedie.
- Perch� stai ridendo? Siamo in una situazione non molto comica se non sbaglio. Sei per caso chiusa qui dentro? E come ho fatto ad arrivare fino a qui? - domand� nuovamente Michael.
Liz gir� su se stessa e poi si rimise a ridere - Questa � la sala trabocchetti, principe Rath. Da qui ho il potere di controllare ogni botola, ogni cancello, ogni finestra, qualsiasi cosa che si muove, senza che nessuno lo sappia. L� ho fatta costruire apposta 3400 anni fa, dopo essermi finalmente risvegliata a nuova vita!
- Allora possiamo uscire di qui? - chiese Michael rialzandosi in piedi speranzoso - Raggiungiamo gli altri e torniamo su Antar, almeno tu rimarrai te stessa.
La donna si appoggi� alla spalliera della sedia e lo fiss� con curiosit� malevola. Michael si spavent�, non riconoscendo la stessa ragazza di qualche mese prima. Si mise anche lui a fissarla e forse cominci� a comprendere� quel vestito, quei modi, lei mezza libera in quella stanza�
- Tu� non sei pi� Liz!
La donna si rimise dritta in piedi e lentamente si avvicin� senza abbassare lo sguardo. Quando fu a pochi centimetri da lui, gli gir� attorno - Fai proprio al caso mio.
Michael si volt� verso di lei e la prese per la gola. Qualcosa, dentro di lui, si ribellava al pensiero di quella Liz e senza rendersene conto, a istinto, agiva contro di lei - Rispondi alla mia domanda! - ripet� a denti stretti.
Rimase sorpreso quando si accorse che lentamente le sue dita si stavano allentando sebbene lui stringeva ogni secondo pi� forte di prima. La sua mano liber� completamente il collo dell�altra e rimase cos� mentre lei si massaggiava lentamente la gola, con gesti calcolati.
- Io sono Liz, ma sono un po� diversa da come mi conosci. Per fortuna mi sono risvegliata� quella ragazza era una gatta morta, troppo sdolcinata, troppo permissiva, troppo BUONA!� Adesso si comincer� finalmente a vivere come si deve senza pensare pi� al bene di chiunque!
Michael scosse la testa, la sua mano era sempre l�, tenuta da una forza invisibile - Quindi tu sei la Principessa della Galassia spietata! Non � possibile che tu ti sia gi� risvegliata!
- Pi� che spietata mi definirei reale, ad ogni modo � cos� - allung� una mano verso la sua fronte, lo sfior�, Michael non ebbe il tempo di reagire. Poi fu tutto buio.

La Brutta Notizia

Max si era fermato incantato davanti a una pianta che non aveva mai visto, neppure sul suo pianeta. Era azzurra come il cielo d�estate sulla Terra, sfumata color oro in qualche punto. I gambi di quattro di questi fiori si intrecciavano su se stessi e raggiungevano la sua altezza, mentre le parti superiori erano raggruppate tutte assieme e formavano una stella dove ogni punta era composta da almeno sei petali. Oltre a questo, questi sei petali, si muovevano circolarmente un po� a destra e un po� a sinistra.
Isabel e Alex erano arrivati fino alla fontana vicino all�entrata senza spingersi pi� lontano nel caso ci fosse stato bisogno di loro. Sapevano che fino a poco prima c�era qualcuno all�interno di quel giardino perci� ogni senso era all�erta per percepire qualche rumore innaturale all�interno di quella serra sotto la luce delle stelle e di lampade solari. Alex allung� una mano nell�acqua e ne assaggi� un po�. Sorrise nel constatare che fosse buona e sugger� anche a Isabel di berne un goccio ma la ragazza non distoglieva gli occhi da Tess. Improvvisamente era sempre pi� convinta che le avesse fatto un lavaggio del cervello. Forse era l�aria del castello a farla sentire cos�.
Tess era vicina alla piazzetta dove solo mezz�ora prima c�era stata Liz, e respirava a pieni polmoni l�aria fresca. Aveva dato solo un�occhiata veloce alle piante perch� ci� che le interessava era il materiale di cui erano fatti i cinque sentieri che portavano alla piazzetta centrale. Non sembravano di sasso n� di terracotta n� di mattone per� se ci si chinava se ne raccoglieva un po� come se fosse terra. Se ci si sbatteva un piede sembravano pi� duri della pietra.
Maria arriv� proprio nell�istante in cui Max rapito stava per toccare il fiore, Isabel scosse la testa all�offerta di Alex e Tess pestava un piede a terra.
- Dov�� Michael? - domand� ansimante per la corsa.
Max si spavent� per aver sentito all�improvviso la voce della ragazza e si gir� ritrovandosela di fronte - Non era con te?
Maria annu� - Poi l� ho mandato a chiamarvi e� mi sono distratta un attimo� poi � sparito. Troppo in fretta per essere scomparso su per queste scale. Per sicurezza sono venuta a controllare e� Michael non c��!
Tess, Isabel e Alex si avvicinarono e la prima incroci� le braccia - Non potevi stare pi� attenta?
Alex la rimbecc� - E tu non potevi non allontanarti?
- Non cominciate! - li ferm� Isabel - Maria, sai per caso dove potrebbe trovarsi?
Maria abbass� la testa - Ho paura che sia stata Galaxy a prendere Michael. Sa che siamo qui e vuole essere lei ad annientarci.
- Stai scherzando? Liz non� - cominci� Alex.
- Ma questa Liz � diversa - lo interruppe Maria - Credo che sia diventata quella che non volevamo diventasse. Il motivo per cui siamo qui � fermarla ad ogni costo e�
- Non dirlo Maria! Noi la salveremo - esclam� Max - Dimmi dove potrebbe essere.
- Speriamo non faccia del male a Michael - insinu� Isabel.
Maria sorrise, un sorriso tirato, stanco e angosciato - Credo che voglia rivoltarlo contro di noi� altrimenti ci avrebbe gi� ucciso, tutti assieme.

Memory e Rath

Galaxy e Rath uscirono tranquilli dalla stanza, gli sguardi vuoti e persi come se non fossero l� in quel momento. Camminavano uno a fianco all�altra e la ragazza era sottobraccio con l�alieno. Non ricordavano quasi come fossero giunti l� ma sapevano che dovevano andare avanti. Poi Galaxy ricord� di essere una principessa e Rath un principe al servizio di lei. Si fermarono vicini alla scala che portava nell�atrio e sentirono dei passi affrettati scendere da una delle scale laterali.
La principessa alz� lo sguardo sul ragazzo al suo fianco - Che ne dici di entrare in scena in campo aperto?
Rath sorrise, ma non era il solito sorriso di Michael, come per Galaxy non era il sorriso di Liz. Dentro di lui sembrava vagare la vera personalit� ma non riusciva a trovare uno sbocco per emergere, perso in qualche infinit� della mente umano-aliena - S�, mia principessa. Mi sembra un�ottima idea!
Lei annu� sorridendo di rimando e si aggrapp� pi� forte al braccio del ragazzo e insieme salirono le scale. I passi del gruppo opposto contemporaneamente percorsero una parte dell�atrio fino a giungere alla sommit� delle scale dove si fermarono accorgendosi di qualcuno che si muoveva sul fondo. Il primo ad affacciarsi, pronto con uno dei suoi scudi, fu Max.
Le teste di Michael e Liz spuntarono proprio davanti ai loro occhi ma tutti capirono immediatamente che c�era qualcosa che non andava. Max, istintivamente, proiett� uno dei suoi scudi in modo da proteggere tutto il gruppetto sotto la sua responsabilit�.
Rath sorrise - Cosa pensi di fare con quello scudo? Niente pu� resistere, re di Antar!
- Michael! - url� Isabel.
Alex dovette fermarla prima che superasse lo scudo poi rivolse uno sguardo disperato a Maria come a implorarla di fare qualcosa. La ragazza fissava entrambi e i suoi occhi sembravano dimentichi di ci� che stesse accadendo. Era convinta che tutto fosse gi� successo, come se avesse avuto un dej� vu, per� non ricordava nulla. Vedeva immagini sfocate, vecchie e senza sapore.
Fu Tess a scuoterla - Maria! Cosa dobbiamo fare? Non solo Liz � contro di noi ma anche Michael. Tu sai quanto � pericoloso, vero?
Maria annu� riportando l�attenzione al presente. Usc� dallo scudo e fece uno strano balletto con le mani e lentamente una protezione color arancio si form� come un palla infuocata attorno a lei - Allontanatevi� Qui ci penso io. Potrebbe essere pericoloso!
- No Maria, io non lascer� Liz qui, da sola. La riporter� dalla nostra parte e se riusciamo a portare lei allora anche Michael�
- Questa non � una favola, Max! Niente � cos� semplice nella realt�. Michael � sotto l�influsso di Galaxy, questo � vero� ma � indipendente da lei se ricorder� chi sia in realt� oppure no! - ribatt� Maria rivolgendo al ragazzo uno sguardo duro, che non ammetteva un'altra risposta negativa.
Ma Max era pi� testardo di quanto volesse ammettere e in quel momento l�unica cosa che gli importava era salvare Liz e Michael. E se avesse dovuto mettersi contro a Maria l�avrebbe fatto ma non si sarebbe tirato indietro.
- Puoi scordarti che me ne vada, Maria. Io rimarr� qui con te� fino alla fine! - Max si gir� verso gli altri tre - Voi allontanatevi. E� meglio non essere troppi sul campo di battaglia� potrebbe essere pi� rischioso per tutti.
Nessuno si accorse del cenno che Galaxy fece a Rath. I due sembrarono parlarsi per telepatia, poi per un momento Michael chiuse gli occhi mentre Liz osserv� attentamente le mosse di Maria e di Max per essere sicura che non tentassero di attaccarli mentre il suo principe era distratto. Ma ci� non accadde, ben contenta del contrattempo che si era creato.
Rath riapr� gli occhi e questa volta fu il suo turno di fare un cenno e il sorriso appena accennato di Galaxy si trasform� in una risata maligna mentre Isabel stava rispondendo che era stufa di essere lasciata fuori dall�azione. Appena udirono quel suono estraneo Max, Maria, Isabel, Alex e Tess portarono l�attenzione su Liz.
- Quanto siete stupidi. Litigate per sopravvivere e poi finite in trappola come dei topi� Spero vi terranno occupati� - e con questo allung� un braccio e mostr� qualcosa alle loro spalle - �i miei amici!
- Oh mio Dio! - mormor� Alex prendendo dal suo zaino un paio di pistole laser e impugnandole goffamente - Credo che dovremo occuparcene noi, vero Isabel?
Izzy annu� e si prese due fucili e una bomba a raggi gamma trovata sull�astronave di Michael. Scoppiava appena toccava terra ma in una zona circoscritta di circa tre metri. L�unico problema era avere mira e fortuna nel lanciarla. Tess si infil� due bracciali contenenti frecce esplosive. Da una parte impugn� una pistola laser e dall�altra anche lei una bomba gamma.
Isabel url� qualcosa a Max ma questi non cap� e di rimando le chiese cosa avesse detto. Ma la sorella si era gi� allontanata e lo stesso era stato per Alex. Solo Tess si trovava ancora nei paraggi e gli ripet� quello che le sembrava di aver capito - Izzy ha detto che tenteremo noi di fermarli. Voi provate a risvegliare quei due il pi� in fretta possibile prima che ci annientino, ok? - poi anche Tess si allontan�.
I quattro rimasero a fissarsi. Max si trovava di fronte a Galaxy, gli occhi negli occhi. Il cuore dell�alieno batteva all�impazzata. Poteva sentirlo in gola mentre una paura fredda cominci� ad avvolgergli le membra. Era consapevole che sarebbe anche potuto morire, ma doveva fare qualcosa per Liz ora che finalmente l�aveva ritrovata. Doveva salvare sua moglie.
Dall�altra parte Michael fissava Maria. La ragazza si domandava quale fosse il modo di farlo ricordare, di riportarlo alla consapevolezza che lui non fosse cattivo, di dargli quella spinta che lo aiutasse ad uscire da quella maschera superficiale che Galaxy gli aveva applicato. La ragazza poteva quasi provare odio per l�amica in quel momento ma dentro di lei si controll� sapendo che era sotto un influsso maligno.
Attorno a loro cominciarono a sentire rumori di laser e scoppi, urla e colpi ma non si girarono. Galaxy si stacc� dal braccio di Rath e si avvicin� invece a Max fissandolo con quei due occhi che per un momento tornarono a essere quelli della vera Liz e sembravano implorare aiuto ma subito tornarono quelli di Galaxy. Max se ne accorse ma dur� appena un millesimo di secondo e per un momento credette di esserselo immaginato. Qualcosa per� dentro di lui gli diceva che non fosse cos�
- Maria! Noi possiamo ancora farcela� Liz e Galaxy stanno ancora combattendo tra loro per decidere chi deve avere il sopravvento. Lo sento che � cos�!
Maria stava per rispondere ma la principessa esclam� prima di lei - Io sono pi� forte dell�altra Galaxy o se preferite Liz. Non riuscirete a salvarla prima di questa notte. Sar� morta e dovrete aspettare molto tempo prima del ritorno di una luna favorevole. Avr� gi� distrutto la vostra galassia e la loro senza che nemmeno ve ne accorgiate - Galaxy guard� Maria - A meno che non mi ucciderai come hai fatto 3400 anni fa!
- Se devo farlo lo rifar� di nuovo� Nonostante debba uccidere Liz non posso permetterti di distruggere ci� che lei ama e� anch�io! A costo di morire un�altra volta e ancora e poi ancora� fino a quando non riuscir� a salvarla - controbatt� Maria e impulsivamente si diresse verso di lei senza aspettarsi che Michael la fermasse.
Il braccio del suo ragazzo la blocc� e girandola la strinse a s� - Lasciate stare la mia principessa. Vedetevela prima con me!
Maria si liber� - La tua?!
Michael annu� - Ormai non sono pi� vostro, Memory. Ora sono suo e lei � mia!
Maria url� e gli diede uno schiaffo, rabbiosa - Svegliati Michael! Svegliati! Lei ti sta usando, non gliene importa nulla di te!
- Invece mi ama! E mi dar� il potere che non mi avreste mai potuto dare� Combattete, guerriera, fatemi vedere cosa siete capace di fare.
Maria strinse forte le palpebre, non aveva scelta. Ricacci� indietro le lacrime e si mise in posizione di combattimento. Rath sembrava possedere poteri nuovi e inesplorati per lui ma era sicuro di s� e questo era un problema grande da sormontare. C�era in ballo la sua vita o quella di Michael� doveva scegliere. Con lei sarebbero finite le cinque galassie, con Michael la sua anima.

Nell�atrio

- Liz! Renditi conto di quello che stanno per fare. Non puoi permettere che uccida la tua migliore amica o che lei stessa faccia del male a Michael! Ricordati di quello che sei Liz! - uno sprazzo di lucidit� pass� negli occhi della principessa ma poi si mise a ridere, la stessa risata che aveva fatto un momento prima.
- Davvero Zan credi che tu possa riportarla a te? Ancora non sono riuscita a comprendere cosa provava questa Liz in un re cos� debole. Non riusciresti a sconfiggermi nemmeno mettendoci tutta la tua forza - e rise ancora.
Max alz� una mano su di lei, arrabbiato. Sembrava che quella forza negativa lo istigava a fare cose che nemmeno sognava di voler fare. Dalla sua mano usc� un lampo di energia, non forte come quello che avrebbe potuto fare Michael ma che avrebbe ucciso un normale essere umano. Galaxy ruot� il palmo e form� un piccolo scudo proprio nel punto in cui Max colp� e il lampo di rimbalzo percorse mezzo atrio andando a colpire uno degli uomini di Zamar.
L�alieno mor� sul colpo ma nessuno degli altri se ne accorse troppo intenti a sconfiggere una Isabel infuriata che aveva appena lanciato una delle bombe mettendo fuori gioco per sempre cinque uomini contemporaneamente. Tess non aveva ancora usato la sua di bomba ma sparava velocemente con la pistola nella mano destra e muoveva il gomito in modo da far funzionare il braccialetto in quella sinistra. Un alieno la colse per� di sorpresa e l�afferr� da dietro bloccandole le braccia. Un altro uomo stava arrivando. Tess chiuse gli occhi e illuse quello che la bloccava di essere riuscita a sfuggirgli. Meravigliato questo la liber� convinto di stare abbracciando scioccamente l�aria e Tess si abbass� e si spost� giusto in tempo per far s� che l�altro alieno che stava arrivando rovin� addosso a quello che l�aveva imprigionata. La ragazza allora si allontan� velocemente accorgendosi dell�arrivo di altri due nemici e quando furono abbastanza vicini gli uni agli altri butt� la bomba liberandosi la mano sinistra. Ne colp� solamente tre allora utilizz� l�ultima freccia che aveva nel braccialetto di sinistra e uccise il quarto. Al quinto e al sesto spar� con la pistola.

Anche Alex non fu da meno nonostante non avesse alcun potere e fu contento che Maria gli avesse dato quelle pistole. Riusc� a colpire un uomo allo stomaco mentre questo stava per raggiungere Isabel, diede un forte calcio a un altro che tent� di afferrarlo e spar� a un ultimo che punt� una pistola addosso a Tess senza che questa nemmeno se ne accorgesse. All�improvviso per�, mentre stava per raggiungere Isabel a darle una mano perch� stava combattendo contemporaneamente contro quattro uomini senza la possibilit� di recuperare un�altra bomba gamma, si sent� puntare una pistola alla tempia. Una voce familiare gli intim� di girarsi e si ritrov� a fissare gli occhi viola di Zamar.
- Tu - esclam� Alex con rabbia.
- Piano piano vi rivedo tutti da vicino. Che piacere, Alex Whitman. Peccato che state mettendo in pericolo la vita della principessa�
- Ma perch� l� hai risvegliata? Renditi conto di ci� che � diventata! Ci uccider� tutti, dal primo all�ultimo - gli rispose il ragazzo socchiudendo gli occhi.
L�uomo appoggi� pi� pesantemente la pistola e Alex sent� la canna fredda come una minaccia insormontabile. Aveva paura di morire ma non doveva darlo a vedere, non poteva - Se mi ucciderai rischierai di risvegliare la sua vendetta. Lei vuole uccidermi personalmente!
- Ma io non ho intenzione di ucciderti a meno che tu non mi dia motivo di farlo. Girati immediatamente.
Alex era indeciso ma alla fine lo fece. Liz e Max avevano gi� iniziato a combattersi e dall�altra parte avevano cominciato anche Maria e Michael.
- Principessa Vilandra di Antar e Miss Ava, ex reale, fermatevi immediatamente se non volete che uccida il vostro amico.
Isabel fin� l�uomo che aveva di fronte e si gir�, meravigliata, non essendosi accorta che il suo fidanzato fosse stato catturato. Per lui non era come per lei e Tess. Non aveva poteri che lo potessero aiutare a liberarsi. L�altra aliena si gir� con fare scocciato.
- Chi se ne importa� Uccidilo pure! - esclam� quindi incrociando le braccia sperando di fare a tempo ad usare il suo potere.
Ma fu Isabel a non capire il gioco - Ma che cosa stai dicendo Tess! - la fiss� con odio aperto e poi si rivolse a Zamar - Va bene! Ci arrendiamo!
- Izzy! - esclam� Tess.
Alex non osava parlare. Avrebbe voluto urlare a Isabel di piantarla di preoccuparsi per lui ma sapeva che non gli avrebbe dato retta. Era troppo cocciuta per ascoltarlo in quel momento.
Zamar fece un cenno a due dei suoi uomini che gli stavano alle spalle e che erano rimasti fuori dal combattimento. Uno si diresse verso Tess che aveva chiuso proprio in quell�istante gli occhi sperando di creare un�illusione qualsiasi nella mente dell�alieno che teneva prigioniero Alex. Ma prima di riuscirci sent� una puntura al braccio e poi pi� niente. Era caduta in un sonno drogato, lo stesso in cui era finita Isabel molti anni prima quando lei e Michael erano stati presi e portati alla fabbrica di giocattoli di Roswell (vd Holy e Piramide di Luce).
Isabel fiss� l�aliena e forse cap� ma ormai era troppo tardi per tornare indietro. Fiss� Alex e poi Zamar, infine annu� e sospir� sperando in un miracolo. Poi sent� un urlo di dolore e un altro di disperazione. Michael era stato colpito da Maria, troppo vicino al cuore. Isabel rimase muta e alla fine grid� anche lei e persino Liz e Max si fermarono ad osservare.

Due a Due: il combattimento

- Tutto qui quello che sai fare? - domand� Galaxy col sorriso sulle labbra a Max dopo che lei aveva dirottato la scossa elettrica verso uno degli uomini di Zamar.
- Liz, devi smetterla! - mormor� Max - Torna in te, ti prego!
Galaxy scosse la testa - Forza Zan, fammi vedere la tua forza. Mostrami di essere degno del trono di Antar.
Questa frase scosse Max punto sul vivo. Gli piaceva il suo regno e credeva di dirigerlo con saggezza e fedelt�. Fin da quando era tornato cosciente aveva sempre desiderato poter governare su di lui portando prosperit� e felicit�. Voleva che dai volti della gente fossero cancellati quei lunghi anni di guerra, durati molto pi� a lungo che sulla Terra, che finalmente fosse ripristinato il corso normale della vita e lui fosse stato onorato assieme a Michael e a sua sorella Isabel, e forse anche assieme a Tess, di essere stato un re giusto. Ma ci� che a lui pi� importava era che il suo popolo fosse contento e pensava che stesse facendo di tutto perch� fosse cos�.
- Hai sbagliato parole, Galaxy! - Max alz� una mano su di lei.
Una palla di energia si form� luminosa nella sua mano destra mentre con l�altra formava altri due scudi difensivi uno di fronte all�altro in modo da proteggerlo nel caso la ragazza avesse tentato di attaccarlo.
Ma la ragazza si limit� a chinarsi sotto lo sguardo perplesso dell�altro. Una smorfia di dolore si form� sul suo viso quando strinse nella mano la pietra che aveva al collo e le cadde dalle spalle il mantello di zaffiro. Max comprese che la schiena era nuda perch� improvvisamente cominciarono a formarsi delle ali bianche come la neve sulle spalle della moglie. La ragazza si rialz� e queste si aprirono veloci. Il re fece partire la palla di energia dirigendola a una delle gambe di lei. Alla sua vista si profil� una cicatrice rossastra e l�alieno si ricord� della guerra interstellare e di quello che Liz aveva passato. Quella doveva essere la cicatrice che la faceva sempre zoppicare. Ora si accorse del lieve vacillare anche quando era un�aliena, quando l�aveva sposato. Non ci aveva mai fatto veramente caso accecato troppo dal dolore della perdita di Liz e dalla bellezza di Alisa.
La palla aveva quasi raggiunto il braccio della moglie quando le ali si chiusero di scatto e bloccarono la palla ributtandola indietro verso di lui. Due dei tre scudi di Max cedettero e la palla si ferm� all�ultimo che il ragazzo aveva costruito.
Galaxy gir� su se stessa e mosse le ali assieme alle braccia in una specie di danza. Da lei si formarono delle onde d�acqua e d�aria che abbatterono l�ultima protezione di Max e lo buttarono a terra facendolo scivolare per qualche metro nell�atrio. Il suo corpo era andato pericolosamente vicino alle scale del sotterraneo.
Nel frattempo fu Michael a cominciare mandando lampi di luce a Maria che facilmente li schiv� essendo abituata a quelli ben pi� veloci di Galaxy. Ma l�alieno non le diede il tempo di contrattaccare tanto pi� che sembrava essere diventato maggiormente agile. Difatti Michael spicc� un salto e dall�alto le mand� altri lampi di energia. Questa volta per Maria fu pi� complicato tanto che il suo scudo circolare fu parecchio indebolito. Il ragazzo le atterr� vicino e allung� una mano penetrando nella sua difesa. La prese per il collo e la sollev�. A Memory cominci� a mancare il fiato, tutta la vista stava per annebbiarsi. Aveva paura, non voleva fare del male a Michael ma se continuava a rifiutarsi di fare qualcosa per lei finiva male. Il suo �ragazzo dello spazio� non sembrava avere piet� eppure dentro di lei sapeva che fosse da qualche parte.
Maria scalci� forte nello stomaco dell�altro che sorpreso fu costretto a lasciarla andare. La ragazza si ricord� che del resto dalla parte fisica era rimasto lo stesso un mortale. A Galaxy interessava per lo pi� la sua parte aliena, quella con i poteri. Se fosse riuscita a ferirlo, non gravemente, forse l�avrebbe fatto ricordare. Se fosse riuscita ad avvicinarsi gli avrebbe dato un bacio trasmettendogli tutto ci� che provava come lui aveva fatto qualche mese prima, nel suo appartamento, quando lei aveva visto tutte quelle astronavi e poi aveva rivisto la scena di quando per la prima volta aveva usato il suo potere dopo la reincarnazione (vd Conseguenze di una guerra interstellare).
Michael schiacci� lo stomaco tra le braccia e guard� Maria avvicinarsi. La fiss� e scosse la testa, infine si rimise in piedi incurante del dolore e sorrise malignamente. Alz� una mano sulla ragazza che era sempre pi� vicino e la sbatt� lontano. Involontariamente a Maria scapp� un lampo di energia che lo colp� di striscio a una gamba.
A Rath cedette un ginocchio e la fiss�. Il sorriso non gli spariva dalle labbra. Maria si blocc� senza osare avvicinarsi. C�era qualcosa nello sguardo di lui che non la convinse poi all�improvviso sent� la terra sotto di s� tremare. Michael aveva appoggiato una mano sul pavimento e aveva provocato una scossa sismica esattamente su di lei toccando appena i punti dell�atrio in cui stavano gli altri che probabilmente si accorsero appena se non per niente di quello che stava succedendo. Maria perse l�equilibrio. I suoi occhi si puntarono su Michael mentre scivol� a terra e non li distolse per osservare attentamente le sue mosse e calcolare meglio ci� che avrebbe potuto fare per fermarlo.
Contemporaneamente Max si rialz� in piedi e Galaxy spalanc� le ali. La ragazza sorrise e con una mano lo invit� ad avvicinarsi. Max si sfior� il labbro, un rivolo di sangue alieno dalla bocca gli scivol� sul mento. La schiena gli faceva male per il colpo preso e a causa dell�impiego di energia si sentiva leggermente pi� debole. Non si guard� attorno, non sapeva come stavano andando le cose agli altri. Voleva salvare Liz e doveva riuscirci ad ogni costo.
Il re di Antar adesso era veramente infuriato. Si trovava a qualche metro dalla moglie e alz� una mano verso di lei con l�intenzione di sollevarla per aria. Ci riusc� ma solo di qualche centimetro poich� Liz cominci� a sbattere le ali e si rimise a terra. Galaxy annu� di rimando a Max con la testa e sent� una leggera scossa. Sorrise nel constatare che Rath stava usando uno dei nuovi poteri che gli aveva donato. Anche il re se ne accorse ma non cap� esattamente cosa fosse stato per lo pi� che scomparve velocemente.
Galaxy spalanc� nuovamente le ali e alcune folgori di fuoco si diressero velocemente verso Max. Questi attiv� velocemente un paio di scudi prima che riuscissero ad arrivare a lui e blocc� l�attacco. La principessa gliene invi� degli altri. Automaticamente il ragazzo attiv� un altro scudo ma il colore era nettamente diverso, tra il blu e il viola. Quando il fuoco arriv� non solo lo protesse meglio che due scudi verdi messi assieme ma rimand� indietro l�attacco. Galaxy non fece a tempo a spostarsi del tutto e le ali non sarebbero riuscite a fare in tempo a muoversi per proteggerla. Il lampo stava per colpirla allo stomaco.
Nello stesso tempo Maria stava per lanciare un lampo di energia al braccio sinistro di Michael. Rath si accorse del fuoco che stava per raggiungere la principessa e senza pensarci si butt� davanti a lei per proteggerla. Il lampo di Maria devi� per cercare di colpire il braccio del ragazzo ma un movimento veloce di lui fece s� che arrivasse vicino al suo cuore sbagliando bersaglio. Il lampo infuocato lo colp� al contrario al braccio.

Il Ritorno di Liz

Michael url� per il dolore di entrambi i colpi in un secondo solo. Ogni cosa si ferm� in quel momento e persino lo sguardo di Galaxy sembrava disperato. Max si abbandon� a se stesso mentre il grido di Maria, seguito poi da quello di Isabel, lacerarono l�aria. Maria si avvicin� a Michael e lo prese tra le braccia. La testa di lui le era in grembo mentre teneva gli occhi chiusi e respirava a fatica.
- Michael� Michael - Maria non sapeva cosa dire. Le lacrime le spuntarono dagli occhi scivolando lungo la sua guancia fino a raggiungere la pelle accaldata del viso del ragazzo.
Michael apr� gli occhi - Maria, per� fortuna� sei salva!
- Non ti sforzare� shhh - gli sussurr� Maria - Max! Ti prego vieni qui a fare qualcosa! - url� Maria disperata - Devi salvarlo!
- Sono qui Maria - la ragazza non si era accorta che era gi� accanto a lei. L�alieno si chin� sull�amico e gli appoggi� le mani sulla ferita che gli aveva provocato Maria. In quel momento era l�unica lesione che poteva preoccupare la vita di Michael. Max si concentr� ma sent� qualcosa di forte, qualcosa che gli impediva di agire.
- Oh mio Dio, non funziona! Non funziona!
- No Max, deve funzionare! Tu devi salvarlo! - Maria prese il ragazzo per le spalle - Altrimenti morir�. Non puoi permettere che muoia!
- Calmati� Maria - mormor� debolmente Michael. Una smorfia di dolore gli pass� sul volto.
Max rimise la mano sulla ferita di Michael e riprov� una volta, due. Non c�era verso di ripararla - Non ci riesco! Non � giusto!
- Michael! - url� Isabel ma uno degli alieni la tenne ben ferma - Michael!
Michael respirava sempre pi� faticosamente - Maria� Mi� dispiace.
- No Michael, vedrai che ce la farai! Tu tornerai a casa con noi e avremo un bellissimo bambino che sar� esattamente come te!
Michael scosse la testa - Io� ti� amo, Maria - Michael chiuse gli occhi. Il respiro diventava sempre pi� affannoso.
- Michael! - url� lei - No, non puoi lasciarmi qui! Non puoi abbandonarmi, Michael!
Max la prese tra le braccia cercando di allontanarla e poi fiss� Galaxy - Sei contenta adesso? - il ragazzo aveva gli occhi lucidi.
Galaxy aveva uno sguardo perso - Rath� - le parole erano affievolite dalla paura - Principe Rath. Noooooo.
Galaxy si avvicin� buttandosi accanto all�alieno ancora vivo ma probabilmente in agonia. Gli tocc� la fronte e poi appoggi� le labbra su una delle guance. Da uno degli occhi comparve una lacrima che and� a posarsi sul naso del ragazzo. Questa si illumin� fino a circondarlo.
Galaxy si alz� in piedi - Tu! - indic� Maria - Sei stata tu a ucciderlo! Come hai potuto farlo!
Maria sapeva che era vero ma Max si alz� davanti a lei per farle da scudo - No, Galaxy. Sei stata tu con la tua stupida voglia di uccidere. E adesso cosa gli farai? Che cosa gli stai facendo?
La ragazza lo fiss�, lo sguardo non esprimeva emozioni - Levati di mezzo!
- No, Galaxy! Sei andata oltre il limite! - Max alz� nuovamente la sua mano.
La ragazza per� non aspett� di essere colpita ma strinse la pietra e lo sbatt� lontano. Ironia della sorte fin� esattamente sopra ad Alex e a Zamar. Isabel fu pronta ad intervenire non aspettando altro e disarm� quest�ultimo recuperando poi Max semisvenuto a causa del colpo.
Ma mentre si stavano liberando da tutti gli altri Galaxy fu di fronte a Maria psicologicamente distrutta. Freddamente aveva detto che sarebbe stata in grado di affrontare la morte di Michael ma adesso che era diventato realt� non riusciva pi� a muoversi. Si sentiva responsabile e quello le faceva ancora pi� male. Non � colpa tua, le ripeteva una voce nella testa. E� stato un incidente. Ma Maria non riusciva a crederci, non riusciva a farlo.
- Ora devi morire, Memory! - Liz era esattamente sopra di lei - Hai ucciso Rath� lo hai ucciso e devi morire!
- Maria! - url� Alex liberatosi - Reagisci Maria!
Fallo Maria, devi salvarla. La voce continuava a parlarle. Non pensare a me, Maria. Vedrai che andr� tutto bene� Tu sei la sua migliore amica, lei � la tua. Non sei la sua guerriera e lei non � la principessa. Abbi fiducia in questo, Maria. Pensa al bene che farai se le ridarai la vita. Il tempo a tua disposizione non � ancora scaduto. Libera Liz, falla tornare da noi. Non devi preoccuparti per la mia vita. Adesso � in ballo qualcosa di pi� importante.
�Ma io non ce la faccio!� esclam� Maria nella sua mente alla voce �Non ci riesco Michael!�.
Credici, Maria. Ricordati dei tempi passati, di ci� che avete fatto assieme prima che cominciasse tutto. Ricordati di tutto, Maria. Falla ritornare da noi.
Maria alz� gli occhi su Galaxy. Il cuore cominci� a batterle all�impazzata. Si alz� in piedi e d�impulso l�abbracci�. La strinse forte. Un ricordo che solo lei e Liz condividevano le torn� alla mente veloce come l�acqua e fuggevole come l�aria.
<<Era una sera d�inverno, loro due avevano solamente otto anni. Liz aveva paura a tornare a casa da sola e aveva chiesto a Maria di riaccompagnarla e di rimanere a dormire. Ancora non erano proprio amiche per la pelle nonostante fossero gi� molto unite. Maria accett� l�invito e disse che doveva telefonare a Amy, sua madre.
Dovevano passare davanti al cimitero di Roswell. Liz non abitava ancora sopra al CrashDown ma pi� in periferia. Le due ragazze camminavano una a fianco dell�altra e si guardavano attorno impaurite. Passando davanti al camposanto sentirono degli strani rumori e si bloccarono terrorizzate. Un�ombra pass� loro a fianco e si girarono per vedere cos�era. Non c�era pi� nulla ma il terrore permaneva. Allora Maria prese per mano l�altra e la tir� verso casa. Corsero come se avessero le ali ai piedi e quando furono arrivate si guardarono negli occhi. Scoppiarono a ridere.
- Chiss� cos�� stato? - domand� Liz asciugandosi gli occhi che lacrimavano dal troppo ridere.
- Magari era solo il custode! - rispose Maria.
- Per� ce la siamo vista brutta! Se devo passare di nuovo da l� da sola verrai nuovamente con me? - domando Liz tornando seria.
Maria annu� - S�, lo prometto.
Liz allung� una mano formalmente assumendo un�aria adulta - Amiche per sempre!
- Amiche per sempre - ripet� Maria afferrando la mano dell�altra.
Si abbracciarono e Maria sussurr� ancora - Amiche per sempre. Lo prometto!>>
Maria strinse ancora pi� energicamente l�altra e mormor� - Amiche per sempre. Lo prometto!
Sent� che Liz si irrigid�. Max si era riavvicinato a loro assieme a Isabel ed Alex che teneva tra le braccia Tess ancora sotto l�effetto della droga aliena. La principessa di Antar si era avvicinata a Michael circondato dalla luce e allung� una mano per sfiorarlo ma non le fu possibile perch� una barriera lo proteggeva da qualsiasi cosa esterna.
Max invece si era avvicinato alle due ragazze e si accorse dello sguardo perso di Galaxy. Quest�ultima cominci� a mormorare frasi sconnesse che lentamente cominciarono ad avere significato.
- �Ho ucciso troppa gente! Sono morte tutte quelle persone a causa mia. Non posso perdonarmi per ci� che ho fatto. Quelle case in fiamme, quelle urla di dolore, quei pianti di bambini orfani e poi� i pianeti in mille pezzi. E io ridevo� ero contenta di tutto questo. Non posso vivere con questo pensiero. Non posso continuare a�
Max guard� Maria e lei incroci� il suo sguardo. Ancora le lacrime le scivolavano lungo le guance ma la ragazza comprese quello che Max silenziosamente le stava chiedendo. Mancava solamente il ritocco finale e poi finalmente sarebbe stato tutto finito. Gli alieni catturati, Liz tornata in se stessa e� Michael morto. No, Maria non poteva accettarlo. Per� annu� a Max rispondendo alla sua muta domanda.
Max prese dolcemente Galaxy tra le braccia e la baci� stringendola a s�. In un primo momento lei fu come paralizzata ma docilmente si sciolse nell�abbraccio fino a ricambiarlo pienamente. In un solo istante Max assorb� dentro di s� la paura e l�odio che aveva provato Liz a causa di Galaxy e le ali di lei sparirono capendo che ora non c�era pi� motivo di essere protetta. La terrestre cap� il perch� non riusciva a combattere la sua reincarnazione. Le era stato inculcato nella mente un senso di colpa terribile e questo l�aveva fatta diventare per qualche ora quello che era stata.
Liz si stacc� e fiss� il ragazzo - Max� Sei qui! Sei vivo!
- Come sei bella Liz. Quanto ti amo!
Gli occhi di Liz sorrisero ma un lampo di incertezza li attraversarono all�istante e la ragazza si gir� verso la luce che emanava Michael - No! - url� - Non � possibile. E� stato solo un sogno, non � la realt�!
Max la prese per le spalle - Invece s� Liz. E� quello che � successo in realt�!
- Ma in questo modo � colpa mia! - esclam� afferrandosi impulsivamente il volto tra le mani.
- No, Liz. Tu eri sotto l�influsso di Galaxy. Ti ricordi chi sei? Sai di essere la reincarnazione della principessa�?
Liz annu� - Ma questo non riporter� indietro le cose. Michael�
Maria le si avvicin� e le tolse le mani dal viso - Ascoltami bene! Non � colpa tua quello che � successo! Tu non sapevi quello che facevi e del resto sono stata io a colpire Michael! Io l� ho ucciso.

Ritorno ad Antar

Una forte scossa fece tremare il pavimento sotto di loro e tutto il castello. I ragazzi si guardarono attorno perplessi cercando di capire cosa stessa accadendo. Liz incroci� lo sguardo di Zamar e si incammin� verso di lui.
- Sei stato tu, non � vero? - esclam� puntandogli un dito contro.
Alex depose Tess accanto a Michael dove stavano anche Maria, Max e Isabel e poi raggiunse l�amica mettendole un braccio sulle spalle.
Maria aveva appoggiato la testa accanto a quella del suo �ragazzo dello spazio� e non riusciva a smettere di piangere. Neppure Isabel riusciva a trattenere le lacrime mentre con la sua mano sfiorava la barriera convincendosi che sarebbe andato tutto bene, che Michael stava ancora respirando nonostante il suo petto non si alzava pi�, che quella barriera lo stesse aiutando a sopravvivere. Max mise una mano sulla fronte di Tess e tent� di ricordarsi come avesse fatto a risvegliare Isabel tanti anni fa ma questa volta fu pi� semplice e la ragazza apr� gli occhi sbattendo pi� volte le palpebre e confusamente si alz� tenendo la testa dolorante tra le mani. Quando per� si accorse del corpo esanime di Michael e delle due ragazze che piangevano ebbe un momento di terrore e si prese la bocca tra le mani incredula di quello che potesse essere successo. Non riusciva a credere che fosse morto, non poteva farlo e pi� volte guard� Max che nel frattempo osservava distrattamente Liz riportando spesso la sua attenzione sull�amico. Tess non si chiese nulla per quanto riguardava la barriera di luce che avvolgeva l�altro alieno, rimase solo paralizzata, incapace di pensare.
- Guarda l�, Liz - disse Alex indicando la mano destra di Zamar.
Liz si pieg� avvicinandosi e con forza apr� la mano all�alieno - Come pensavo - sibil� - Scommetto che stai per far esplodere il castello.
L�alieno alz� le spalle - Nel caso fosse successo qualcosa di simile. Che voi vi sareste dimenticata qual � il vostro ruolo�
Liz gli strapp� il telecomando dalle mani - E tu cosa ne vuoi sapere! Io faccio ci� che credo giusto e tu sarai deportato a palazzo assieme ai tuoi compari sopravvissuti. Non penso sarebbe stato necessario tutto questo se solo non avessi voluto iniziare una guerra gi� persa dal principio. Credevi davvero che non sarebbero riusciti a salvarmi?
- Abbiamo avuto una parte della nostra vendetta per la morte di Kivar - rispose Zamar indicando con la testa il gruppo degli altri ragazzi.
Liz gli diede uno schiaffo - Kivar non aveva il diritto di uccidere tutta quella gente!
Liz si rialz� e gli tir� un calcio alle costole. Zamar si pieg� dal dolore. Alex si accorse delle intenzioni della ragazza e a forza l�allontan� mormorandole pi� volte di calmarsi. Sapeva che non avrebbero ottenuto niente se lei avesse continuato a cedere alla rabbia.
- Ormai� - Zamar sorrise nel rimettersi a sedere diritto per quanto le corde  che lo tenevano legato glielo permettessero - �ormai la bomba � stata innescata. Non potete pi� fermare la distruzione del vostro castello, principessa. Sapete a cosa andrete incontro� dovete scegliere se morire con esso oppure spegnervi lentamente, cominciando a uccidere chiunque si metta sulla vostra strada, solo per cercare ci� che vi appartiene. Un fantasma che vaga nell�oscurit��
Liz gir� la testa dall�altra parte sapendo che era vero. Lei sarebbe dovuta rimanere l�, qualsiasi cosa fosse accaduta. Ma forse c�era un modo� forse poteva fare qualcosa per�
- Liz, � vero quello che ha detto? - Alex la prese per le spalle.
Liz annu� - Dovete andarvene via di qua, Alex - la ragazza prese tra le mani la pietra mentre il ragazzo tentava di riprendersi dalla sorpresa. Improvvisamente Zamar e i suoi uomini scomparvero.
Max se ne accorse e si alz� scosso - Dove sono finiti?
Liz si gir� verso di lui - Sono nella Secolo I, pronti per essere processati su Antar.
- Liz, non devi restare qua! - esclam� Alex.
- Cos�� questa storia? - domand� Max cominciando ad avvicinarsi con lo sguardo perplesso.
La ragazza sospir� e scosse la testa. Gli altri si alzarono in piedi fissandola. Sapeva che non l�avrebbero mai abbandonata l� sarebbero stati capaci di portarla via con la forza perci�, nonostante non volesse, doveva far uso dell�inganno. Velocemente prese la pietra tra le mani e cre� una sua immagine astrale sovrapponendola contemporaneamente a se stessa. Poi fece s� di scomparire lasciando solamente la finta Liz e facendo lo stesso con Michael.
Maria si volt� - Oh no! Dov�� andato�
- E� sull�astronave, in infermeria! - fu l�immagine di Liz a parlare.
Maria la fiss� - Ma�
Liz sorrise - Dobbiamo muoverci ad andarcene - la sembianza simile a Liz guard� Alex sorridendo - Tutti assieme!
Il ragazzo annu� - E per quanto riguarda�
- Non era vero! - si affrett� a dire Liz prima che Maria potesse sapere della bomba - Lo ha detto per spaventarci.
L�amico non fu proprio sicuro che fosse la verit� ma non sospettava che l�immagine non fosse Liz - Va bene. Andiamo.
Alex si avvicin� a Isabel e la prese per le spalle. La principessa di Antar sembrava essersi tranquillizzata e appoggi� la testa su quella del fidanzato. Maria si avvicin� all�immagine di Liz. Per un momento sent� qualcosa che non andava ma era troppo distrutta per tentare di capire che cosa fosse. Max si mise invece dall�altra parte e prese per mano la finta Liz e insieme si diressero all�astronave. Tess stava tra Maria e Alex, lo sguardo perso, la colpa negli occhi.
Liz apr� per un istante gli occhi tenendo fra le mani la sua collana. Era contenta di riaverla con s� ma questa sarebbe stata l�ultima volta che l�avrebbe utilizzata. Dopo l�avrebbe frantumata. Il suo cuore palpitava, aveva paura. Lei e Michael sarebbero rimasti l�. Aveva mentito per quanto riguardava l�alieno ma aveva bisogno di lui, forse sarebbe riuscita a salvare se stessa e�
I cinque salirono sull�astronave insieme alla finta Liz. Max si diresse dal primo ufficiale notando che Liz era scomparsa immediatamente in una delle cabine, probabilmente stanca degli avvenimenti. Gli diede l�ordine di tornare su Antar. Ma il primo ufficiale in quel momento non si trovava l� con la mente. Al suo posto ci stava la coscienza della moglie del re che schiacci� sicura una serie di comandi utilizzando i ricordi di Michael ancora vivi nell�alieno. Poi inser� una password che nessuno avrebbe mai potuto decifrare. Ormai era inevitabile, non sarebbero riusciti a tornare indietro appena si fossero accorti dell�inganno.
L�astronave si alz� dalla piattaforma e all�improvviso si sent� l�urlo di Maria. Tutti corsero da dove proveniva e si ritrovarono sulla soglia dell�infermeria.
- Michael� Michael non c��! - esclam� la ragazza guardandosi attorno smarrita.
Max, confuso, si diresse verso la cabina dove aveva visto sparire Liz ed entr�. Non la vide. Alex lo raggiunse e si guard� attorno. L�amico scrut� negli occhi di Max e all�improvviso cap�. Velocemente raggiunse il finestrino e guard� fuori. Da una delle entrate c�era Liz che li guardava, gli occhi pieni di lacrime, tra le mani la pietra in frantumi. Alex url�. Questa volta fu Max ad avvicinarsi e a guardare fuori.
Anche per lui fu uno shock e si spost� in cabina di pilotaggio rapidamente seguito da Alex. Comand� al primo ufficiale di atterrare e questo gli sgran� gli occhi addosso smarrito. Lo sguardo di Max non ammetteva risposte negative. Isabel, Maria e Tess lo raggiunsero non capendo.
- Non riesco a tornare indietro. La password solita non funziona.
- Impossibile! - esclam� Max e prov� anche lui conoscendo quale fosse. Spesso Michael gliela aveva ripetuta e aveva sempre affermato che non l�avrebbe mai cambiata per paura di non ricordarsi quale fosse.
- Max, cosa sta succedendo su questa astronave? - domand� Isabel non riuscendo a capire.
- Liz ci ha ingannato! - esclam� Alex - Il castello stava per esplodere e�
- Ha deciso di morire� Non pu� averlo fatto! - esclam� Maria - Non possiamo tornare, vero?
Max si gir� a fissarla negli occhi e scosse la testa lentamente. Persino lui provava angoscia ma ormai non c�era pi� nulla da fare. Liz aveva deciso e questa volta era riuscita a fare quello che voleva.
- Ha pensato proprio a tutto! Primo ho perso Michael e adesso lei� Come potr� continuare a vivere?
- Ce la faremo, Maria. Vedrai che ci riusciremo - le rispose Max raggiungendola e mettendole un braccio sulle spalle. Era sicuro per� che non sarebbe stato molto semplice ma ce l�avrebbero messa tutta.
Qualche minuto dopo un�enorme esplosione fece tremare per qualche istante l�astronave, poi fu tutto silenzio.

 

CINQUE MESI DOPO

Dopo il Ritorno dal Castello della Galassia

La vita del popolo era tranquilla su Antar mentre la vita a palazzo andava avanti. Spesso Alex e Maria si erano avviati lungo le strade del mercato e si erano fermati a fissare il punto in cui qualche mese prima, insieme a Liz, avevano messo il loro banco ma ormai era qualche settimana che non lo facevano pi�.
Quando erano atterrati in un primo momento i ragazzi non sapevano cosa fare. Si erano poi diretti a palazzo chiedendosi come sarebbe andata avanti. Qualcuno avrebbe dovuto prendere il posto di Michael al laboratorio ma Max non se la sentiva di nominare un sostituto definitivo. Preferiva aspettare, era convinto che da un momento all�altro Michael sarebbe ritornato assieme a Liz.
Dopo un mese dal loro ritorno la cittadinanza di Antar aveva mandato un ambasciatore al palazzo con la specifica richiesta di informarli cosa fosse successo alla neoregina e al principe Rath. Max in primo momento era convinto che fosse giusto dire che erano morti ma qualcosa dentro di lui glielo imped� e perci� disse che erano via per una missione e ci sarebbe voluto un po� di tempo prima che tornassero. Il re di Antar si era detto che prima o poi il popolo lo avrebbe dovuto sapere ma non adesso. Un giorno, quando il suo dolore si sarebbe affievolito, avrebbe detto che erano morti in missione.
Del resto Max aveva continuato a svolgere le sue mansioni normalmente e spesso sia Alex, che Tess, che Isabel, che Maria si erano domandati come facesse a non lasciar trasparire nulla di quello che in realt� provava. Lo vedevano sedere sul trono, andava alle riunioni talvolta accompagnato da Alex, talvolta da Maria, e i due ragazzi avevano osservato attentamente che il suo atteggiamento era fiero. Rideva alle battute, ne faceva, dava ordini e continuava a sistemare la societ�, ormai quasi completamente ristrutturata, di Fonsagh e delle altre citt�. Si comportava da re mentre l�uomo che era in lui si nascondeva da qualche parte. Ma Isabel sapeva che in certi momenti persino Max si abbandonava alla realt�.
Una sera, infatti, stava passando davanti alla sua camera quando sent� qualcosa rompersi di colpo. Si blocc� nel corridoio e guard� verso la porta. Si decise a bussare ma non rispose nessuno. Riprov� e finalmente Max venne ad aprirle. Isabel rest� per un momento immobile. Il fratello aveva gli occhi lucidi, l�espressione piena di rabbia e dando un�occhiata al pavimento not� i cocci di un vaso che gli aveva regalato un Natale a Roswell. Da un lato le dispiaceva per quel vaso ma capiva le ragioni di Max. Impulsivamente lo abbracci�, come da molto tempo non faceva. Max ricambi� e si lasci� andare piangendo sulla sua spalla. Non era mai successo che piangesse cos�, non aveva mai veramente pianto. �Liz non c�� pi�� continuava a mormorare al suo orecchio �Liz e Michael� non c�� pi� nessuno!�. �Ci siamo noi con te, Max!� gli rispondeva lei ma sapeva che non sarebbe bastato.
Dal lato suo Isabel aveva fatto due mesi a rimanere chiusa nella sua stanza al palazzo uscendo poche volte per andare in biblioteca o in cucina. Solo Alex entrava nella sua stanza e le faceva compagnia ma non parlavano mai n� di Liz n� di Michael. Restavano solo a guardarsi, occhi negli occhi, oppure parlavano riguardo ad Antar ma mai accennavano a quando erano a Roswell. Solo ogni tanto Isabel si riferiva ai suoi genitori terrestri e a come gli mancavano. Non sapeva neppure se fossero sopravvissuti. Era in dubbio fin da quando erano tornati sulla Terra.
Poi Isabel cominci� a riprendersi, qualche volta le tornava l�emicrania e alcuni frammenti di ricordi della conversazione che aveva avuto con Kyle prima che cominciasse ogni cosa le balenavano come scintille davanti agli occhi. Le immagini di Tess che le si avvicinava e le metteva una mano sulla fronte erano sempre pi� nitide perci� decise di indagare. Per farlo per� doveva reintegrarsi in societ� e ricominci� a svolgere le sue mansioni di principessa di Antar. Qualche volta si trovava sola con Tess e faceva delle domande alludendo spesso a ci� che era avvenuto quel giorno. Tess si azzittiva di colpo cominciando poi a balbettare.
Maria dal canto suo aveva fatto alcune settimane a girare per il palazzo che le sembrava vuoto nonostante gli altri. Aveva ancora Alex e adesso anche Max l�aiutava spesso a tirarle su il morale ma si sentiva di avere perso tutto. Un giorno era poi andata in biblioteca e distrattamente aveva recuperato un libro con sopra scritto MICHAEL. Distrattamente cominci� a sfogliarlo e diverse astronavi e accessori di queste le scivolarono sotto gli occhi rapidamente. In quel momento, l� al palazzo, si sentiva inutile, perci� aveva cominciato a dirigersi a Tagart per mezzo della Fonsgart, chiedendo il permesso a Max, e l� prendeva lezioni per pilotare le astronavi. Ben presto impar� molte cose facendo uso anche dei suoi poteri e dei suoi ricordi di quando faceva la guerriera al castello. Nonostante la tecnologia fosse molto arretrata mille anni fa molte nozioni erano rimaste le stesse. Ben presto si inser� nella base spaziale ed essendo sotto la protezione di Max prese il posto di Michael assumendone bene il ruolo.
Quando stava a palazzo spesso usciva, ripercorrendo i negozi che aveva passato assieme a Michael e ricordando i suoi consigli che allora aveva detto non le sarebbero sicuramente serviti. Ma al contrario le furono molto utili e ormai sapeva dove poter trovare cose buone a prezzo economico e dove imbrogliavano.
Anche Tess continuava la sua vita normale e probabilmente fu la prima a riprendersi dalla depressione nonostante ogni tanto si bloccava davanti alla porta della stanza di Michael, in cui stava Maria, e bussava convinta che lui fosse ancora l�. Qualche volta non le apriva nessuno, ma altre era la ragazza dell�alieno ad aprirle che quando se la vedeva di fronte le chiedeva sorridendo di cosa avesse bisogno. Tess scuoteva la testa, rispondeva che voleva assicurarsi che stesse bene e poi se ne andava a testa alta. Inoltre aveva smesso di pensare a Max nonostante adesso fosse di nuovo libero. Il pensiero di Kyle non l�abbandonava e qualche volta aveva avuto l�idea di tornare sulla Terra e portarlo su da loro. Ma Max glielo aveva sempre proibito. Ormai era passato troppo tempo dall�ultima volta che avevano avuto contatti con lui e forse era riuscito ad avere una parvenza di vita normale, secondo l�alieno.
Alex stava spesso con Isabel, soprattutto i primi mesi quando lei si rinchiudeva in camera. Non riusciva a lasciarla sola per molto tempo perch� aveva paura che si sarebbe abbandonata ai ricordi. Qualche volta aveva accennato alla vita passata, a quando stavano ancora a Roswell, a quando non erano che adolescenti� ma Isabel cambiava immediatamente discorso e Alex non se la sentiva di approfondire aprendole ancor di pi� la ferita. Allora c�era Michael, sempre e ovunque.
Quando invece si era ripresa aveva notato spesso che lei, Max e Maria si trovavano per sbaglio assieme e veniva fuori il nome dell�amico e ricordavano cosa era solito fare. Isabel riusciva a sorridere mentre Max raccontava delle cose buffe che avevano fatto assieme quando erano ancora bambini mentre Maria ascoltava interessata non conoscendo a fondo quel lato del ragazzo. Di Michael non era mai riuscita a conoscere la vita passata, restio a fargliela sapere, ma era consapevole che se avessero avuto il tempo di stare assieme sarebbero senz�altro riusciti a dirsi tutto. Per Max era diverso. A volte Alex se lo era ritrovato in camera con una domanda su di lei. Il terrestre si era sempre premurato di rispondergli ma non sapeva quanto faceva bene a farlo. Intanto studiava la tecnologia di Antar e si avvicinava il giorno in cui sarebbe dovuto tornare sulla Terra. Isabel alla fine l�aveva portato dagli specialisti che li avevano creati per sopportare l�atmosfera terrestre e questi avevano dato un termine di massimo un anno, poi sarebbe dovuto tornare a casa. Alex si domandava cosa avrebbe deciso Isabel, se seguirlo oppure se rimanere su Antar. Non aveva mai avuto il coraggio di accennarlo alla ragazza, ma del resto neppure lei parlava di questa cosa
.
Maria sospir� nel scrivere questo sul diario di Liz parlando di se stessa in terza persona come se fosse l�autore di un libro. Un libro speciale. Avrebbe voluto che fosse a lieto fine la sua storia ma ancora non era arrivato il momento di mettere la parola END sul fondo della pagina. La speranza era l�ultima a morire.

Una sorpresa in Arrivo

Isabel apr� gli occhi con l�arrivo della luce del sole nella camera scura. Alex si era dimenticato di chiudere le persiane per l�ennesima volta. Guard� sull�altro lato del letto e non scorse l�ombra del ragazzo. Scosse la testa confusa vedendo ancora il segno della sua testa sul cuscino, quindi decise di sedersi e pensare a cominciare una nuova giornata. Stava decidendo se parlare a Max di quello che aveva scoperto di Tess ma non sapeva come avrebbe reagito lui. Del resto era stata la colpa dell�inganno della quarta aliena a far s� che i due non si ricongiungessero prima.
Isabel si tolse la camicia da notte e si guard� nello specchio. Era sempre la stessa, ogni mattina, ma sapeva che c�era qualcosa di diverso in lei. Non sapeva per� se esserne felice oppure no.
Prese un vestito e se lo mise ma non riusc� ad allacciarlo. Era il terzo in un mese che le era diventato piccolo perci� cerc� una maglietta e una gonna elasticizzate, poi and� in bagno, si pettin�, si lav� e si trucc� e infine scese per fare colazione. Mentre stava percorrendo le scale not� Maria che si preparava a uscire.
- Stai andando a fare spese per Tagart come ogni mercoled�? - domand� Isabel sorridendo forzatamente.
Maria annu� - Adesso tocca a me occuparmene! Tu stai andando a fare colazione?
- S�, so che � presto. Ultimamente dormo molto ma� quel tonto di Alex - sorrise pi� serenamente nel pronunciare il nome del terrestre - �ha fatto s� che entrasse il sole in camera mia!
- E� fatto cos�. Ormai dovresti esserci abituata.
Isabel la raggiunse - Difatti non mi lamento pi� come una volta.
Maria annu� poi l�occhio le cadde sulla pancia dell�aliena - Sei ingrassata ultimamente?
Isabel arross� ed annu� - Beh, sar� solo una cosa temporanea� Mangio troppo di questi tempi.
- Sicura che non sia qualcos�altro? Non c�� qualcosa che devi dirci?
Isabel abbass� lo sguardo poi lo rialz� fissandola fieramente, come ai vecchi tempi - Per niente! Te l� ho detto. Solo una cosa passeggera.
Maria alz� le spalle - Se lo dici tu. Io allora vado - la ragazza si incammin� verso la porta d�entrata, girandosi solo quando stava per aprire la prima porta - Non riuscirai a tenerlo nascosto per molto, lo sai? Anche Alex e Max se ne accorgeranno prima o poi - detto ci� usc� chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Isabel paralizzata sull�ultimo gradino.

Inizia una Nuova Era

Era ormai pomeriggio inoltrato dello stesso giorno. Maria era appena rientrata a palazzo, Alex aveva finito le sue lezioni, Tess stava mangiando un boccone in cucina. Come di consueto, verso sera, prima di andare a cena, si ritrovavano tutti insieme nella libreria per chiacchierare del pi� e del meno, di quello che avevano fatto nel pomeriggio.
Il primo che cominci� a chiacchierare fu Max che aveva partecipato a una riunione nella citt� vicina e gli era stato proposto un progetto per i viaggi spaziali nel futuro, lo stesso che gli aveva proposto Michael mesi prima. Si ricordava che non era molto d�accordo allora perch� avrebbe rischiato di causare qualche problema ma del resto Holy era tornata indietro (vd Holy) e aveva migliorato, anche se di poco, il futuro. Alla fine Michael era morto lo stesso e al posto di Isabel c�era stata Liz. Non era andata poi molto meglio. Forse era morto anche lui in quell�altro passato, ormai era passato troppo tempo per ricordare.
Maria scosse la testa - Non so quanto sia una buona idea! E� stato giusto che fosse cos�. Liz non avrebbe potuto fare altrimenti.
Max la fiss� - E tu cosa ne sai?
Isabel sospir� - Max, ti ricordo che Maria era la guerriera di Liz. Sa tutto di queste cose!
- Non proprio tutto. Galaxy, millenni fa, mi teneva nascoste molte cose ma che Liz non sarebbe sopravvissuta alla distruzione del castello mi � stato detto dall�universo in persona!
- Dall�universo in persona?! - domand� Tess sorpresa dell�affermazione - E� una persona?
- No, � un�essenza. E� un qualcosa che ha dato vita alle galassie e di conseguenza a ogni cosa.
- Una specie di Creatore? - domand� Alex.
Maria annu� - S�, diciamo che in un certo senso � il padre di Liz e nostro nonno. Sono state poi le galassie a dare vita alle forme di esseri viventi del cosmo. A proposito di viaggi nello spazio - la ragazza prefer� cambiare discorso - Credo di essere riuscita a trovare il modo di far durare per maggior tempo l�energia di modo che possiamo risparmiare carburante e consumare meno materie prime - e prima che qualcuno potesse protestare descrisse quale fosse l�occorrente di cui aveva bisogno e la spesa. Doveva ottenere l�approvazione di Max e il finanziamento per un progetto del genere che non tardarono ad arrivare.
Alex descrisse quindi un nuovo tipo di computer che rispondeva alla voce ed elaborava velocemente i dati, in pi� poteva essere piccolo come un normale pacchetto di sigarette e aveva lo schermo a ologramma. Le immagini erano cento volte migliori a quelle terrestri e il tutto a un prezzo di 600 cristalli. Tess alz� le spalle convinta che non fosse poi molto per� le sarebbe interessato averne uno e chiese ad Alex se doveva aspettare che fosse messo in commercio o se gliene poteva procurare uno prima.
Tess invece aveva girovagato per tutta la citt� raccogliendo le opinioni della gente e facendo sondaggi per il tipo di governo condotto da Max o re Zan. L�ottantacinque per cento era favorevole, il tredici per cento era dubbioso che potesse durare e infine c�era il sette per cento che desiderava il ritorno della regina convinto che avrebbe portato prosperit� e avrebbe assicurato un erede al trono. Tess aveva sorriso nell�immaginare Liz con il pancione, sarebbe stata bella agli occhi di Max anche cos�? Era molto probabile di s� e adesso si pentiva amaramente del gesto che aveva compiuto solo per una corona e un po� di potere. Del resto anche cos� poteva fare quello che voleva senza tutte quelle responsabilit� sulle spalle.
- Maria, alla fine non ci hai mai detto nulla sulla macchina! - chiese, ricordandosi quel giorno di tanti anni fa.
Maria scosse la testa - Ormai non c�� pi� nulla di cui preoccuparsi. E� stata distrutta assieme al castello.
- Ma che cos�era? - chiese Alex.
Maria si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso. Ma perch� era tornata fuori quella storia? - La macchina � un congegno virtuale che serve a far riacquistare i ricordi in bene o in male alla principessa nel giorno che si vuole. Liz prima o poi avrebbe ricordato chi era ma era probabile che non fosse esattamente il giorno in cui era successo e che non fosse nemmeno al castello. Distrutta quella, se la prossima reincarnazione di Liz � buona Galaxy sar� buona, se � cattiva la principessa sar� cattiva.
Gli altri annuirono e decisero di cambiare discorso visto che Maria era restia ad approfondire il discorso.
Alla fine era arrivato il turno di Isabel. Si girarono a fissarla anche perch� di solito era la prima che tentava di mettere fine al supplizio del racconto della sua giornata. Diceva sempre che preferiva finire per prima perch� non le piaceva raccontare ci� che faceva. Quel giorno aveva mormorato solo qualche frase qua e l� nei discorsi degli altri. Ogni tanto aveva sentito lo sguardo indagatore di Max e quello benevolo di Maria che sembrava possedere in s� la saggezza del mondo quando guardava qualcuno in quel modo.
- Beh� ecco� - all�improvviso suon� la campana che indicava che era ora di cena. Isabel si blocc� di colpo quasi annaspando come se fosse sott�acqua e non riuscisse a respirare - E� ora di cena!
Max la guard� come per chiedere ulteriori spiegazioni per questa fretta poi decise di alzarsi e di andare in sala da pranzo. Tess si alz� e lo segu� senza troppi commenti se non che era ancora affamata per aver percorso met� citt� a piedi senza l�uso di un taxi o della metro. Alex si avvicin� a Izzy e la prese a braccetto facendole una battuta che alludeva alla sua fame da lupi delle ultime settimane. La ragazza gli sorrise di rimando poi diede un�occhiata a Maria che era rimasta seduta.
- Tu vai avanti, Alex. Io e Maria arriviamo subito - disse allora Isabel togliendogli dolcemente il braccio e prendendogli la mano.
- Va tutto bene? Sei sicura? - chiese il terrestre.
- Alla perfezione, come sempre! - aspett� che uscisse dalla stanza e successivamente contempl� Maria negli occhi - Credi che sia il momento giusto?
- Non lo so - rispose sinceramente l�altra alzandosi in piedi e raggiungendola - Liz ne saprebbe sicuramente pi� di me in queste cose. Magari un giorno diventer� come lei� ma adesso io non lo sono.
Isabel annu� - Speriamo che accolgano bene la notizia.
- Ne saranno felicissimi! Certo, all�inizio rimarranno tutti paralizzati. Anzi, mi sembra strano che Tess non se ne sia accorta, sai? Credo non abbia mai avuto a che fare con donne nel tuo stato. Usa del tatto, mi raccomando, quando lo farai sapere agli altri. Per Alex sar� uno shock ma anche per Max. Diventer� zio, no?
Isabel annu� e mormor� a voce bassa - S�.
- Bene! - esclam� allora Maria - Per� voglio essere presente per il parto, mi hai capito? Anche se non lo sono per davvero mi piacerebbe che mi considerasse come una zia!
- Lo far�!
Qualche minuto dopo Isabel stava in piedi a tavola davanti agli occhi di tutti che la scrutavano per capire quale fosse il problema. Maria era accanto a lei e sorrideva ad Alex. L�amico all�inizio non capiva ma poi qualcosa nella sua mente si illumin� ed ebbe i primi sospetti che poi vennero confermati.
- Devo� - Isabel inspir� profondamente - Devo darvi una notizia. Giudicate voi se � buona� Io� Io credo di esserne felice. Anzi ne sono sicura. Spero che anche per voi sia cos�. All�inizio non volevo crederci ma� anche Maria se ne � accorta e perci� me ne sono convinta. Io aspetto un bambino da Alex.
Maria url� dalla felicit� come ormai non capitava pi� da tempo. Alex, dopo un attimo di smarrimento si alz� dalla sedia e corse ad abbracciarla mormorandole frasi sconnesse ma si vedeva lontano un chilometro che era felice. Max annuiva, forse aveva capito qualcosa ma non aveva fatto proprio attenzione ai particolari. Si accorse di aver trascurato parecchio sia la sorella che gli altri in quei mesi. Tess si alz� e abbracci� uno dei camerieri che passavano l� vicino e questo la guard� perplesso e se ne and� barcollante mormorando se avessero bevuto qualcosa di troppo.
- Sembra che anche Tess sia felice della notizia. Ne sono contenta! - esclam� Maria avvicinandosi a Max - Credi che sarebbe stato cos� anche per me e Michael o per te e Liz?
- Probabilmente - Max non sapeva cosa dire - Il popolo si aspetta il ritorno della regina, Maria. Che cosa posso fare? Prima o poi dovr� dire della sua scomparsa e dovr� preoccuparmi di lasciare un erede al trono�
Maria alz� le spalle - Io credo che questo problema sia l�ultimo a cui pensare ormai. Essendo il figlio di Isabel tuo nipote non ci sarebbe nulla di strano a lasciare tutto a lui, no? Per quanto riguarda la faccenda di Liz�
- Credo che lo dir� alle nozze di Alex e Isabel. Dir� al popolo che la regina � morta e con lei il principe Rath - concluse Max.
- Alle nozze?! - Maria dai due ragazzi abbracciati fece scorrere lo sguardo su di lui - Quando�
- E� molto probabile che lo decideranno fra poco. Isabel vorr� sposarsi su Antar ed Alex non pu� rimanerci come puoi fare tu avendo al cento per cento sangue umano. Ma la gravidanza di Isabel durer� ancora pi� o meno tre mesi visto che lei al contrario � per met� aliena. Ad Alex rimane solo un mese circa di permanenza, giusto? Sicuramente Isabel decider� di sposarsi per non provocare uno scandalo e comunque avevano gi� deciso di farlo prima ancora che Liz fosse rapita, cinque mesi fa. Vedrai, questione di secondi e ce lo comunicheranno, pazienta ancora un attimo e�
- Max, Maria, Tess, noi ci sposiamo fra due settimane. Dobbiamo preparare gli inviti, il banchetto, trovare un vestito da sposa apposta per me e cercare mamma e pap� per invitarli al matrimonio, giusto Max? Ah, Tess? Se vuoi invitare Kyle fai pure, credo sia giusto che venga a dire addio al celibato di Alex. Infine fai s� che la chiesa sia aperta a tutto il popolo come � stato per il tuo matrimonio, mio caro! - indic� nuovamente Max col dito.
Maria prima guard� Alex, poi Isabel e infine Max. I due si misero a ridere come da ormai troppo tempo non accadeva pi�.

Il Grande Giorno � Arrivato

Era un giorno di pioggia. Nonostante tutto il popolo si trovava all�interno del castello e nel sagrato della cappella. Alex era gi� arrivato mentre Max gli faceva da testimone. Isabel si trovava non molto lontano da l� con Maria che aveva lo stesso compito di Max ma per l�aliena.
- Stai un attimo ferma, Izzy. Non riesco a sistemarti il velo! Posso capire quanto sei agitata ma�
- Ma dov�� Tess? Non ci ha ancora fatto sapere nulla. Avr� trovato mamma e pap�? Speriamo che siano ancora vivi. Mi chiedo perch� non li abbiamo cercati prima. E poi rischia di non essere presente al matrimonio. Credi che ad Alex scoccer� se arrivo in ritardo? - Isabel batt� un piede.
Maria fece un cenno alle altre cameriere presenti nella stanza che avevano aiutato a pettinare i lunghissimi capelli biondi di Isabel, raccolti poi sulla testa dove sarebbe stato attaccato il velo. Dalla sommit� erano poi lasciati cadere diversi ciuffi mossi che andavano a coronare il viso dell�aliena. Insieme al velo era stato sistemato un diadema.
- Ho finito! Vai a guardarti - esclam� Maria appoggiandosi le mani sui fianchi soddisfatta.
Isabel si diresse allo specchio e si guard� criticamente - Si vedr� tanto la pancia?
- Se non sbaglio abbiamo fatto fare il vestito in modo da nasconderla. Per� penso che il popolo sarebbe felice di veder qualche volta il nuovo principino quando sar� nato. Quindi torna su Antar qualche volta e fatti accompagnare da Alex. Ovviamente dovrete fermarvi per poco tempo ma sar� sempre abbastanza.
Isabel la guard� con dolcezza - E tu cosa farai invece?
- Io sto conducendo il laboratorio spaziale, ricordi? Certo, mi guardano ancora con diffidenza essendo un�umana ma ben presto avranno fiducia nelle mie capacit�. Sarebbe diverso se ci fosse Michael, lui aveva un talento innato! - sorrise Maria.
- Vorrei tanto che fosse qui anche lui. Sarei contenta anche se ci fosse qui Liz, non mi piace ammettere che mi manca qualcuno. Sai come sono fatta, no?
Maria annu�. Improvvisamente Tess spalanc� la porta e respirando affannosamente disse che era riuscita ad arrivare in tempo. Del resto era una delle damigelle d�onore.
- Tess, ci sono anche loro? - domand� ansiosamente Isabel.
- Sorpresa! - esclam� Tess.
Ma la risposta non tardo ad arrivare da sola - Figlia mia, come sei bella.
In effetti indossava un abito color oro non molto scollato con la gonna morbida e un lungo strascico. Le maniche erano fatte di organza e si allargavano sui polsi. Lo stesso velo sui capelli era tenuto fermo dal diadema in cui erano incastonati i diamanti di famiglia.
La madre di Isabel si avvicin� alla figlia - Tess mi ha gi� spiegato tutto. Ci � voluto un po� prima che ci decidessimo a venire sul tuo pianeta. Sai� dopo la guerra non era facile per noi accettare la realt� che tu fossi aliena.
- Mi dispiace, mamma - Isabel abbracci� la donna e chiuse gli occhi. Quanto tempo era che non lo faceva pi� e ne aveva sentito spesso la mancanza. Nonostante non fosse la vera madre per lei non cambiava nulla, le voleva un mondo di bene.
- Non preoccuparti, Izzy. Non � colpa tua. L�importante � che tu sia viva - suo padre comparve sulla soglia della porta esattamente nel momento in cui Maria e Tess sparirono. Aveva ben pensato che fosse giusto lasciarli soli un momento.
- Pap�! - pianse Isabel - Com�� bello vedervi entrambi qui, vivi!
- Qui per assistere a un matrimonio con un terrestre. Alex Whitman, se non sbaglio. Peccato che suo padre sia morto durante la guerra ma siccome tornerete sulla terra ci saremo noi per tutti e due - ribatt� l�uomo.
- A proposito. Il bambino come sar�? - domand� la madre staccandosi.
- Mamma!
- Scherzavo! Dai che � ora - sorrise la madre.
Stavano uscendo quando arriv� di corsa Max. Si abbracciarono e alla fine l�alieno accompagn� fuori la madre in una delle panche d�oro vicino all�altare mentre Isabel fu accompagnata dal padre lungo la navata centrale. Alla ragazza batteva il cuore all�impazzata mentre procedeva lentamente non staccando gli occhi dal suo futuro sposo. Sentiva puntati su di s� gli occhi di tutti e le fu difficile proseguire senza scoppiare nuovamente in lacrime. Era combattuta tra il dispiacere di non avere l� Michael e Liz e la felicit� di aver ritrovato i genitori.
Max guardava la sorella con felicit� e nostalgia negli occhi. Qualche mese prima Liz, sotto forma aliena, aveva camminato lungo lo stesso percorso e l� si erano sposati con la benedizione di tutti. Adesso invece la stessa donna non c�era pi�. Poco prima sia Alex che Maria gli avevano ricordato che oggi la ragazza avrebbe dovuto compiere ventisei anni.

Doppie Nozze

- La sposa � appena arrivata davanti all�altare - mormor� una figura incappucciata in un mantello azzurro.
- Entriamo adesso? - domand� una seconda figura con un manto verde.
- Aspetta un momento. Ti ricordi quello che abbiamo concordato? - rispose nuovamente la prima stringendosi di pi� nel mantello poco lontano da dove stavano celebrando la messa - Ancora un po� e poi andiamo.
- Va bene - mormor� l�altra ritornando nell�ombra da cui era uscita - Non vedo l�ora.
Il prete ben presto cominci� a parlare e si era quasi giunti al momento in cui si sarebbe celebrato il matrimonio. La sagoma in azzurro fece un segno all�altro e si avvicinarono. Tutte le persone che avevano trovato posto stavano in chiesa, gli altri assistevano da finestre giganti laterali. Le porte principali della cappella erano state richiuse una volta che la cerimonia fu iniziata e due guardie vi stavano davanti a impedirne l�accesso. Era stato Max a ordinare cos� di modo che non ci fosse confusione.
I due si avvicinarono e le due guardie si posero davanti - Vietato entrare. Se volete assistere al matrimonio andate alle finestre sui lati della chiesa.
La figura in verde scosse la testa e alz� le braccia su di loro. Questi si addormentarono di colpo senza emettere alcun suono. Fu la volta di quella col mantello azzurro di spalancare le braccia ma con esse si apr� il portone che dava esattamente sulla navata principale.
Il prete stava dicendo la prima frase di rito - Se qualcuno � a conoscenza di qualche motivo perch� queste due persone non debbano sposarsi, parli ora o taccia per sempre.
La sagoma in verde corse in avanti e url� - Io!
Cal� un silenzio generale. Mentre l�individuo col mantello azzurro si spost� senza farsi notare su uno dei lati, quello col mantello verde prosegu� fino a giungere vicino all�altare e ai due sposi.
- Fermo dove ti trovi! - esclam� Max avanzando verso di lui di qualche passo - Quale sarebbe il motivo?
- Non ho dato la mia benedizione, re di Antar! - la persona in verde si inchin�.
- E chi sareste voi per darla? - Max osserv� attentamente l�altro. Aveva qualcosa di familiare ma non capiva cosa.
Ad un tratto una ragazza bionda gli pass� davanti e ci mise un momento a capire che era Maria. La terrestre si mise davanti esattamente all�altro mentre Alex e Isabel bisbigliavano e Tess tratteneva a forza Kyle che voleva alzarsi e andare a dirne quattro al nuovo arrivato.
- Voi mi ricordate qualcuno - mormor� Maria cercando di scrutare all�interno del cappuccio.
L�altro annu� ed estrasse da una delle tasche qualcosa porgendola a Maria - Questo � un regalo per voi.
Maria annu� perplessa e glielo prese dalle mani per osservarlo meglio. Sentiva su di s� gli occhi di tutto il popolo. Il dono era una rosa fatta di un materiale che sembrava ghiaccio ma non si scioglieva nella calda giornata piovosa di Antar. Appena l�ebbe tra le mani da bocciolo si trasform� in una rosa piena.
- E� un omaggio bellissimo. Vi ringrazio. Ma chi siete? E perch� lo avete fatto a me il regalo e non agli sposi? - domand� Maria.
- Maria! Vieni via! - chiam� Max preoccupato.
- Stai tranquillo Max. Ho tutto sotto controllo - ribatt� la ragazza guardando prima il re e poi riportando l�attenzione sullo sconosciuto.
- Perch� vi amo e voglio chiedervi di sposarmi - rispose l�uomo in verde.
Maria sorrise e il cuore cominci� a batterle - Michael� Michael, sei tu? - senza aspettare risposta allung� una mano sotto il cappuccio per toccare il viso del ragazzo. Le sue dita sfiorarono una morbida guancia toccata appena da una lieve barba. La sua mano fu presa da quella dell�altro che se la port� alle labbra e la baci�.
- Sei veramente tu? Sei� - aveva paura a chiederlo ma se poteva sentirne la consistenza non era un fantasma - � sei vivo!
Lui annu�. Max si avvicin� a loro e cinse le spalle di Maria. Ancora non aveva capito quello che stava succedendo.
- Maria, tu lo conosci? - domand� l�alieno.
Alla fine si avvicinarono anche Isabel, Alex, Tess e Kyle per ascoltare la conversazione. Il popolo cominciava a mormorare sempre pi� forte chiedendosi cosa stesse succedendo. A Maria scese qualche lacrima di felicit� sulle guance e abbracci� il suo �ragazzo dello spazio�. A causa di quel gesto il cappuccio scivol� indietro e apparve il viso di Michael che sorrideva per la felicit� di essere tornato. Gli mancavano terribilmente Maria e gli altri. Adesso, finalmente, era a casa.
- Michael! Michael! - anche Isabel lo abbracci� e Maria fece spazio a Max.
- Come va, vecchio mio? - domand� Alex dandogli una pacca sulla spalla.
Dalle navate della chiesa si diffusero numerosi applausi e grida di bentornato. I sudditi di tutto Antar si erano chiesti che missione avesse dovuto affrontare. Probabilmente era stata molto pericolosa visto la gioia che hanno espresso i reali e i terrestri che vivevano al castello al suo ritorno vivo. Ma dove era finita la regina?
- Anche se detesto ammetterlo ma sono contenta che tu sia tornato. Il palazzo sembrava un covo di spiriti, sai?
- Guarda qua! - anche Kyle voleva dire la sua - A quanto pare mi avevano preso in giro i tuoi amici e la tua ragazza!
Michael scosse la testa - No, io ero davvero morto - lo disse a bassa voce essendo a conoscenza di quello che Max aveva deciso riguardo a lui e a Liz.
- E allora come � possibile che�
- E Liz dov��? - domand� Max - Lei � rimasta al castello con te, no?
- Io le devo la vita - sorrise Michael a Maria.
- Non mi dire che� che� - cominci� a balbettare Maria stringendosi nuovamente a lui.
- Non � ora di continuare il matrimonio? - una figura in azzurro stava davanti all�altare, le braccia alzate - Credo che ci siano due coppie che debbano sposarsi oggi, oppure mi sbaglio?
Gli altri sette si voltarono a guardare verso di lei. Max sapeva chi era e gli altri sospettavano. Il re si diresse senza esitazioni da lei.
- Ehi, cos�� quell�aria minacciosa? - domand� scherzosamente la sconosciuta arretrando di qualche passo - Non sono una criminale.
- Liz, smettila di dire stupidaggini! - esclam� lui afferrandole il cappuccio.
- Da quando sei diventato tanto maleducato, Max Evans?
Max le tolse il cappuccio. Davanti a lui apparve il viso della ragazza tanto amata e compianta. I capelli erano legati come quando era Galaxy ma questa volta il suo viso sorrideva. Quello era sicuramente il sorriso di Liz, non c�erano dubbi. Il re di Antar la sollev� tra le braccia e la fece volteggiare. Nuovamente il pubblico applaud� ma non cap� chi fosse realmente la nuova venuta. Del resto non l�avevano mai vista con le sembianze umane.
Max rimise gi� Liz e si mise davanti all�ara tenendola per mano - Questa � la regina Alisa con le sue vere sembianze. Mi dispiace dell�imprevisto che era accaduto qualche mese fa, al mio matrimonio, quando era salita all�altare con le fattezze di una di voi ma questo � successo a causa di un problema creatosi all�interno. Spero che l�amiate lo stesso perch� io non posso fare a meno di lei - Max sorrise alla gente rivolgendo uno sguardo a tutti, compresi quelli che si trovavano alle finestre laterali. Per un momento ci fu un silenzio attonito, poi pian piano cominciarono gli applausi e infine le urla di assenso.
I ragazzi che erano rimasti attorno a Michael fecero l�accenno di avvicinarsi ai due ragazzi sull�altare ma un cenno di Liz li fece rimanere l� dove si trovavano. Max aveva un annuncio da fare e tacitamente i due si erano mesi d�accordo, come se si fossero letti nel pensiero.
- Credo che ora sia venuto il momento di celebrare l�unione di mia sorella, Vilandra, e del suo sposo, Alex, un terrestre e un nostro caro amico, e di - l�alieno osserv� Michael e Maria che non si toglievano gli occhi di dosso - Rath, mio braccio destro e capo del laboratorio spaziale, e Marsia, amica della regina e soprattutto amica di tutti noi.
Michael e Maria rimasero paralizzati. Non sapevano se accettare oppure no. Sicuramente non c�erano problemi per il banchetto, talmente sontuoso da essere pieno fin troppo di ogni cibo. La ragazza si fiss� un istante e alla fine annu�. Andava benissimo anche cos� com�era, con quel vestito viola chiaro, corto e semplice. Michael del resto portava quel mantello verde e sotto degli eleganti pantaloni bianchi, come Max, e una camicia di raso verde.
- Forza Michael, compiamo il grande passo - mormor� Maria nell�orecchio dell�alieno.
- Non ho dato l�addio al celibato! - esclam� il ragazzo sorridendo.
- Michael - esclam� Isabel - E� giusto che sia arrivato anche per te il momento di essere preso al laccio. Hai avuto abbastanza tempo per stare da solo, no?
Liz intanto fece segno a Tess e Kyle di sbrigarsi a venire sull�altare a fare da testimoni assieme a lei e Max. E finalmente tutto si concluse.

The Last Tale

- Domani in conclusione faremo la nostra luna di miele! - esclam� Max abbracciando Liz nel loro letto matrimoniale a palazzo.
- Non credi che l�abbiamo appena fatta? - sorrise Liz baciandogli la punta del naso.
- Spiritosa! - Max assunse un�espressione dubbiosa - A proposito� Tanti auguri. Sono ventisei, sei vecchia!
- Senti chi parla! - Liz gli accarezz� una guancia.
- Mi dispiace non averti fatto il regalo ma�
- Invece mi hai fatto il dono pi� grande che tu possa immaginare. Tornare sulla Terra e cercare mia madre sperando che sia ancora viva�
- Parlando di vivi� Non mi hai ancora detto come hai fatto a salvarti.
- Non posso raccontarti nulla Max. E nemmeno Michael lo far�. Ve lo abbiamo spiegato prima il perch�.
- Ma ormai � tutto finito. Nessuno ci minaccer� pi� e non credo che torneranno a cercarti� - mormor� Max accarezzandole i capelli - Dimmelo!
- E� per il tuo bene, Max.
- Non lo dir� a nessuno degli altri. Insomma, sono il re e tuo marito. Non � giusto che tu mi tenga un segreto del genere� Me lo dirai quando sar� in punto di morte, mentre tu avrai ancora la tua giovinezza.
- Max! Tu credi che sia ancora immortale? - Liz scosse la testa - Io sono la reincarnazione di Galaxy, non lei. Io non sono aliena, ho un corpo mortale cos� come Michael. Come tu ben sai - Liz si decise a parlare - Michael era solo per met� morto.
- Come per met� morto? - domand� Maria in un�altra stanza seduta a cavalcioni di suo marito.
Michael si mise le mani dietro la testa - Non lo dirai a nessuno, vero? Non devi neanche dire a Liz che te l� ho raccontato, ok?
- Stai tranqui. Ogni tuo desiderio � un ordine per me - Maria intrecci� le dita con le sue.
- Galaxy aveva preso possesso della mia parte aliena e l�aveva resa pi� potente, come credo tu te ne sia accorta - Maria annu� ricordando la scossa sismica - Tu hai colpito la parte terrestre e l� hai uccisa. Quella aliena per� era ben difesa e nonostante non respirassi ero comunque vivo, capisci? Inoltre mi � stata applicata quella barriera luminosa, ricordi? Serviva a fermare il sangue che usciva dalla mia ferita. Perci� Liz mi ha trasportato nel giardino del castello e�
- � ho attivato il sistema automatico di sganciamento da ogni cosa. Per fortuna mi ero ricordata che il giardino era la parte vitale del castello. Se salvavo lui sarebbe sopravvissuta Galaxy. Una volta fatto questo ho portato questa specie di astronave su un pianeta disabitato ai confini della galassia Teta. E� un�altra di quelle che � sotto al mio controllo. L� ho utilizzato le potenzialit� dell�atmosfera e delle rocce per salvare Michael.
- � Ci sono volute tre settimane prima che riuscissi a svegliarmi e per qualche momento Liz credette di essersi sbagliata riguardo alla mie possibilit� di salvezza. Quando stava per rinunciare ho aperto gli occhi. Poi ci sono voluti tre mesi di riabilitazione. Dovevamo curare la parte umana attraverso quella aliena e siccome nessuno dei due l�aveva mai fatto i tempi si sono raddoppiati. Un giorno Liz mi raccont� che la pietra che aveva al collo, hai capito quale, vero?
- Quella che hanno trovato grazie al viaggio nel tempo molti anni fa lei e Max? - chiese Maria sapendo gi� la risposta.
- S�, proprio quella. Comunque era fatta dello stesso materiale del pianeta in cui eravamo.
- Ma adesso la pietra dov��? - chiese Max sdraiandosi nuovamente e osservandola nella luce soffusa del primo mattino.
Liz alz� le spalle - Distrutta. E� meglio cos�. Inoltre devono essere cancellati tutti i documenti riguardanti la principessa della galassia. Almeno, quando si risveglier� fra qualche millennio, se � buona rimarr� buona. Se � cattiva ci sar� solo Memory a fermarla.
- E se Memory fosse cattiva anche lei? - domand� Max.
Maria scosse la testa - Impossibile. Memory, nonostante il suo potere � da un lato negativo, pu� essere solo buona.
- Allora sei un angelo? - sorrise Michael.
- Esattamente - Maria si allung� a baciarlo sulle labbra e poi carezz� la vistosa cicatrice che portava sul petto - Hai il mio marchio su di te? Se ripenso a quegli attimi� Non posso che creder che allora fossi stata pazza a ferirti cos�. Come mai siete venuti solamente oggi?
- Abbiamo saputo del matrimonio attraverso un apparecchio che ho costruito. E� in grado di intercettare le onde radio. Allora io e Liz abbiamo deciso di fare un�entrata trionfale. Chi avrebbe mai detto che ci saremmo sposati? Ho anche saputo che mi hai sostituito. Sono contento di questo, ora potremo dirigere il laboratorio spaziale assieme.
Maria si sdrai� accanto a lui - Gi�� Sai? Sono contenta di tornare.
- Credi che tua madre sia ancora viva? - domand� Max.
- Sento che � cos�. O almeno voglio averne la certezza assoluta.
- Allora la rivedrai - sorrise Michael.
- Adesso che tutto � tornato normale credi che Maria si ricordi della scommessa che abbiamo fatto cinque mesi fa? - domand� Alex con la testa appoggiata a quella della moglie.
Isabel scosse la testa - Una scommessa � una scommessa. Devi pagare e siccome la luna di miele di Michael e Maria durer� circa un mese alla fine lei ti porter� il conto.
- E se pagasse Michael? - sorrise Alex.
- Gli dico io di pagarle la cena solamente alla sera - esclam� Izzy facendo un sorriso soffocato.
- Sei crudele! - Alex si gir� a guardarla.
- No, sono pazza di te! - nemmeno Isabel credette di essere stata in grado di dirlo ma era cambiata, e sicuramente in meglio.
- E questo Zamar che fine ha fatto? - domand� Kyle dopo che Tess ebbe finito di raccontare l�avventura ricca di particolari. Ora l�aliena se la sentiva di farlo, nonostante non gli avrebbe mai detto di quello che aveva combinato.
Tess fiss� il terrestre negli occhi stringendosi addosso il lenzuolo - A lavorare nelle miniere di petronio, il materiale leggero con cui costruiamo le astronavi.
- Come mai questa drastica decisione?
Tess alz� le spalle - Almeno si render� utile alla societ� di Antar. Se invece dar� problemi Max lo far� rinchiudere in un carcere di massima sicurezza, credo. Devo tornare sulla Terra assieme a te e rimanerci?
- Decidi tu� del resto la vita � tua. Ti rendi conto che siamo gli unici non sposati? - scherz� Kyle.
- E� una proposta?
- Buonanotte - rispose il ragazzo.
- Ma� Buonanotte - Kyle era sempre lo stesso. Ci sarebbero voluti anni prima che le chiedesse di sposarlo. Non se la sentiva di prendere quell�impegno adesso.

Dal Diario di Liz

20 Maggio 2022

Sono sempre io, Liz Parker. Ho pensato che fosse giunto il momento di riprendere il diario, anche se per l�ultima volta e a distanza di anni. Pu� sembrare strano ma� in tutto questo tempo non ho avuto voglia di prendere in mano la penna. Ho sempre avuto accanto la persona che amavo e i miei amici e se avevo un problema potevo confidarlo a loro. Sono impareggiabili, lo sono sempre stati e sono contenta che tutto si sia risolto per il meglio.
Credo che la mia sia una storia particolare perch� credevo di essere normale ma amica di persone speciali. Anch�io per� mi sono rivelata diversa da quello che ero e mi sono divertita da un lato. A volte ho creduto che tutto fosse finito ma a guardare indietro vedo le cose chiare e distinte. Sono passati tanti anni da allora eppure mi sento nello stesso modo. Spesso torniamo sulla Terra a trovare Alex e Isabel e qualche volta sono loro a venire qui. Hanno avuto due splendidi bambini e nessuno di loro, stranamente, mostra di essere alieno. Nessun potere e nessuna malformazione fisica. Sono entrambi due maschi e i loro genitori hanno preferito metterli al corrente che Isabel � un�aliena. Si chiamano Josh e Danny e mi sono affezionata tantissimo a loro. Possiedono la bellezza della madre e l�intelligenza del padre. Adoro anche quando mi chiamano zia e ogni tanto, quando sono in vacanza, Isabel e Alex li portano qui, su Antar per mostrar loro il pianeta in cui per qualche periodo i loro genitori avevano vissuto.
Io e Max abbiamo avuto invece una splendida bimba che abbiamo chiamato Holy, anche se assomiglia solo un poco alla bambina che era venuta da noi dal futuro, e un maschio, Marai, cio� il nome del padre di Max alieno. Qualche volta mi spavento quando vedo oggetti volare per la stanza dei miei figli mentre cerco di mandarli a letto e loro non vogliono, perci� decido di utilizzare il mio potere per tentare di calmarli. Qualche volta anche Christa viene a trovarci e sono contenta che i miei bambini la considerano come una lontana cugina. Spesso mi chiedono se possono andare a trovarla e fermarsi da zia Isabel e raramente resisto ai loro occhi dolci, uguali a quelli di Max. Del resto Christa ha ormai ventiquattro anni e si � appena sposata con un ragazzo di Roswell e spesso la prendo in giro dicendole che se lui scoprisse che conosceva degli alieni avrebbe avuto uno shock siccome ogni volta che sentiva quella parola gli veniva un�ansia terribile addosso. Qualche volta io e Max gli siamo stati di fronte, da soli, e volontariamente abbiamo raccontato frammenti della guerra interstellare e dei nostri incontri extraterrestri. Tutte le volte finisce un intero pacchetto di sigarette. Ovviamente, quando Christa lo viene a sapere, ci sgrida.
Michael e Maria hanno avuto solo un maschio e l�alieno ha faticato un bel po� con Maria per far s� che gli venisse dato un nome Antariano, Kanai. Il bambino assomiglia al padre ma devo dire una cosa. Il carattere e gli occhi sono uguali a quelli di Maria e gi� adesso, all�et� di otto anni,  ha un senso dell� humour innato. Per questo sia i miei figli che quelli di Isabel adorano stargli accanto e piangono se li separiamo perch� � ora di tornare a casa. Del resto Michael, Maria e Kanai non sono spesso a casa ad Antar o sulla Terra ma viaggiano nello spazio e tutte le volte ci raccontano di strane avventure che gli capitano con alieni di altre dimensioni e galassie. Ma anche per Max � difficile mantenere stabilit� all�interno di un regno e ci � capitato di sventare qualche intrigo o colpo di stato sferrati da Skin deboli.
Eppure ho la sensazione che il rapporto tra Kanai e Holy un giorno possa approfondirsi e non so cosa farei se vedessi mia figlia stare via da casa per cos� tanto tempo. Ma del resto � la sua vita e inoltre sar� Marai a ereditare il trono, no? Perci� potr� stare quasi sempre accanto al mio primogenito.
Una volta tornati sulla Terra, dodici anni fa, non c�� voluto molto tempo prima che io e Maria ritrovassimo le nostre madri. Amy conduce una trasmissione radio in un paese vicino a Roswell mentre mia madre dirige un self-service dove una volta sorgeva il CrashDown. Le tracce aliene in quel paese sono sparite ma nei miei ricordi sono ancora vivi i momenti vissuti tanti anni fa, quando avevo solo diciassette anni. Mi mancano i bei tempi ma adesso sono felice, con Max al mio fianco.
Forse vi state chiedendo che fine ha fatto Tess. Alla fine Izzy si � decisa a raccontarci tutto, una volta tornati sulla Terra. Perci� Max prese una drastica decisione che tutti per� condividemmo. Tess fu privata dei suoi poteri e ora vive in una villetta a schiera che condivide con Kyle. Non si sono mai sposati e non hanno mai avuto figli. Il loro rapporto va avanti ancora adesso a litigi ma credo che siano felici lo stesso. Magari arriver� il grande giorno anche per loro, ma non adesso.
Con questo penso sia arrivato il momento di chiudere per sempre il mio diario. I pezzi del puzzle che mancavano sono stati inseriti e la mia vita � quella di sempre. Ormai non ho pi� bisogno di continuare a confidare i miei segreti a qualcuno che non mi pu� rispondere. Ora � arrivato il momento di aprire le ali e di volare e ho scoperto che pu� essere pi� interessante che stare qui, tranquilla. Il ruolo di regina e madre mi impegna a tal punto da dimenticare il passato e mi aiuta a circondarmi solo di certezze del presente. Sembrava che tutto fosse andato storto ma la vita continuer� sempre, � un ciclo infinito e ogni cosa passa, ogni dolore prima o poi scivola via. Bisogna solamente continuare a sperare.
C�� solo un�ultima cosa da dire e questa neppure Max la sa. Forse prima o poi la scoprir�, ma per il momento non ancora. Lui crede che io abbia perso tutti i miei poteri. In realt� la pietra serviva solo a proteggermi dai miei ricordi e spezzava le visioni in modo da non farmi reincarnare. In questo modo, la persona che diventer� Galaxy dopo 3400 anni dalla mia morte, possieder� enormi poteri, ed � probabile che si ricordi in fretta di chi sia. L�unica � sperare che sia buona. Ma da qualche parte ci saranno ancora Memory e il giardino del castello delle galassie che lentamente si ricostituisce. Per quel tempo si sar� rigenerato e tutto ricomincer� daccapo. Questa volta si seguir� il corso naturale delle cose. Ma questa � un�altra storia.

Fine

Scritta da Acqua


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